giovedì 8 giugno 2017

I grandi della terra a Bologna brindano con i Colli Bolognesi

Gli chef bolognesi scelgono i vini del territorio per la cena di gala del G7 Ambiente in programma domenica 11 giugno a Palazzo Re Enzo Bologna, 7 giugno 2017 – Saranno quattro – Tenuta Santa Croce, Manaresi, Fattorie Vallona e Il Monticino vigne e vini dei Colli Bolognesi – le aziende dei Colli Bolognesi che accompagneranno la cena di Gala nella quale saranno ospiti i protagonisti del G7 Ambiente, domenica 11 giugno 2017 a Palazzo Re Enzo. Ad attendere gli ospiti sul loggione le note fresche ed armoniche del Colli Bolognesi Pignoletto Spumante DOCG “Cuvée Nettuno” di Tenuta Santa Croce, in cui il vino più tipico e rappresentativo del territorio bolognese si esprime in un perlage fine e persistente, ottimo per un aperitivo. Durante la cena invece, ad accompagnare le creazioni degli chef bolognesi saranno il Bianco Bologna DOC di Fattorie Vallona. Guidata da Maurizio Vallona, l’azienda, a due passi dall’antico borgo medievale di Castello di Serravalle, è una delle realtà vitivinicole storiche - e trainanti - del territorio: un’azienda nata nel 1985 dalla passione dello stesso Maurizio, quando fu costruita la cantina ed iniziarono le prime vinificazioni sperimentali. A seguire il Colli Bolognesi DOC Rosso Bologna “Controluce” di Manaresi: rosso di sorprendente concentrazione, classe ed eleganza, espressione pura del territorio dei Colli Bolognesi. Un vino straordinario anche nel design della pluripremiata etichetta, ispirata al dipinto “Ritratto controluce” (1929) del celebre pittore bolognese Paolo Manaresi, nonno di Donatella, che assieme al marito Fabio Bottonelli conduce l’azienda. Finale in dolcezza con la Malvasia aromatica del Monticino: vino da dessert dal profumo ricco e aromatico, di grande freschezza, dolcezza e personalità, ideale accompagnamento al dessert. Un’azienda, quella della famiglia Morandi, che nei primi anni Duemila ha ripristinato vecchi vigneti e impiantato nuovi vitigni su terreni da secoli votati a questa coltivazione. “La viticoltura è un presidio inestimabile per il territorio, da un punto di vista economico ma anche e soprattutto per la salvaguardia ambientale di un paesaggio, quello collinare, che senza di essa rischierebbe l’abbandono – dichiara Giacomo Savorini, Direttore del Consorzio Vini Colli Bolognesi. “Bologna è famosa per il suo cibo in tutto il mondo - continua il direttore - Negli ultimi anni, grazie al costante impegno nella ricerca di un prodotto di qualità da parte dei piccoli viticoltori di collina, anche il suo vino, il Pignoletto in primis, comincia ad essere apprezzato a livello internazionale: ne abbiamo avuto conferma con la partecipazione, nel 2017, a due grandi Fiere internazionali come il ProWein di Düsseldorf e la London Wine Fair nella capitale inglese. Ecco perché vorremmo che, oltre a City of Food, Bologna fosse conosciuta sempre più anche come City of Wine”.

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