BOLOGNA: LA
POLIZIA DI STATO ARRESTA CITTADINO ITALIANO PER DETENZIONE DI 6 KG DI HASHISH NASCOSTI
IN UN FORNO A MICROONDE
Proseguono senza sosta i controlli della Questura di Bologna finalizzati alla repressione del fenomeno dello spaccio di sostanza stupefacente nell’area metropolitana di Bologna, con particolare attenzione anche alle nuove modalità di occultamento della droga ideati dai trafficanti.
E’ di venerdì, infatti, l’arresto da parte della Squadra Mobile di un cittadino italiano trovato in possesso di circa 6 kg di hashish, 4 dei quali nascosti all’interno di pacco che conteneva un forno a microonde modificato appositamente per il trasporto della sostanza stupefacente.
Nella serata di venerdì 22 aprile, una
pattuglia della Squadra Mobile - IV Sezione contrasto al crimine diffuso, mentre
era in transito in via Villanova in località Castenaso (Bo), ha notato un’auto
che effettuava delle manovre azzardate per superare diverse automobili incolonnate
lungo la strada per l’intenso traffico. I poliziotti pertanto hanno deciso di
sottoporre a controllo il veicolo e il suo occupante. Il conducente, cittadino
italiano, nelle fasi del controllo ha tradito un nervosismo e un’agitazione che
ha insospettito gli Agenti e li ha portati ad approfondire il controllo
perquisendo l’auto all’interno della quale era presente un pacco sigillato e proveniente
da una spedizione con dentro un forno a microonde.
I poliziotti si sono da subito insospettiti per il peso “anomalo” del pacco e per il fatto che alcune viti erano allentate, pertanto hanno continuato l’ispezione all’interno degli Uffici della Questura, dove hanno scoperto, smontando l’elettrodomestico, che questo era stato appositamente modificato e al posto del motore vi erano 4 kg di hashish. La perquisizione è così proseguita presso il domicilio del soggetto con il rinvenimento di ulteriori 2 kg di hashish e materiale per il confezionamento dello stupefacente.
Il
rinvenimento dello stupefacente e la chiara destinazione allo spaccio ha fatto
sì che il soggetto venisse arrestato e, su disposizione della Procura della
Repubblica di Bologna, tradotto presso la casa circondariale di Bologna a disposizione
dell’Autorità Giudiziaria.
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