LA POLIZIA DI STATO ARRESTA L’AUTORE DI UNA TRUFFA DEI “RILEVATORI DI
GAS” SFOCIATA IN RAPINA
Nella mattinata del 22 luglio 2021, nell’ambito di un’attività coordinata
dalla Procura della Repubblica di Bologna nella persona del Sostituto
Procuratore dr. Massimiliano Rossi, la
Squadra Mobile di Bologna ha tratto in arresto un pregiudicato bresciano, RUTOLO Stefano, classe
‘87, in esecuzione dell’Ordinanza di Applicazione della Misura Cautelare degli
Arresti Domiciliari emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del
Tribunale di Bologna per il reato di estorsione e rapina aggravata ai danni di
una coppia di anziani.
Il provvedimento trae origine da alcuni eventi occorsi in questa città nei
decorsi mesi, quando si assisteva ad un proliferare di truffe ai danni di
persone anziane, mediante la tecnica del c.d. “rilevatore di gas”.
In pratica, presso le abitazioni delle vittime, si presentavano alcuni
addetti all’installazione di tali impianti, la cui funzionalità è in corso di
accertamento, che, millantando una obbligatorietà di legge inesistente,
installavano alcuni dispositivi per il rilevamento delle fughe di gas, previo
pagamento di un canone una tantum di circa 400 euro a dispositivo, di
certo di gran lunga superiore al reale valore di mercato.
In una di tali occasioni, nella mattina del 13 aprile u.s. in zona Riva Reno,
il dipendente della società, con sede in Brescia, si rendeva anche responsabile
del reato di estorsione e rapina aggravata, minacciando marito e moglie,
rispettivamente di 86 e 81 anni, costringendo, così, la vittima a compilare due
assegni per un importo totale di 800,00 euro, ed impossessandosi di un altro
libretto di assegni della p.o..
Conseguentemente, per guadagnarsi la fuga, colpiva uno dei due anziani
con gomitate e strattonamenti, fino a farlo rovinare lungo le scale
condominiali, al fine di assicurarsi il possesso del bene sottratto e
conseguire l’impunità del reato.
Le immediate indagini compiute dalla Polizia di Stato consentivano di
individuare alcune persone, dipendenti di una ditta bresciana che si era
accertato ricevere i pagamenti effettuati mediante pagobancomat in altri
episodi similari, che alloggiavano in un hotel cittadino. La Squadra Mobile
procedeva quindi alla loro identificazione per la ricostruzione di tutti gli
eventi loro attribuibili.
La responsabilità dell’arrestato riguardo i violenti fatti di cui si era
reso autore veniva successivamente corroborata anche dall’esito degli
accertamenti tecnici eseguiti su un frammento papillare repertato in occasione
del sopralluogo nell’appartamento delle vittime, nonché dai riconoscimenti
fotografici delle vittime e di un testimone, oltre che dal materiale rinvenuto
nell’auto utilizzata dagli autori delle truffe.
I risultati dell’attività d’indagine svolta dalla Polizia di Stato venivano
condivisi appieno dal P.M. titolare dell’indagine – dr. Massimiliano Rossi –
che formulava richiesta di misura cautelare, poi concessa dal Giudice, che ha
ritenuto quantomai concreto ed attuale il pericolo di reiterazione del reato.
Tanto, sia sulla base della personalità dell’indagato - pluripregiudicato anche
per reati specifici -, sia per la spregiudicatezza dimostrata nei fatti
contestati - posti in essere nei confronti di vittime ultrasessantacinquenni,
all’interno della loro abitazione ed intimidendole al punto da alterarne la
volontà, anche in presenza di terza persona; motivi per i quali veniva emessa
l’ordinanza di custodia cautelare eseguita nella mattinata di mercoledì, per i
reati di rapina aggravata ed estorsione aggravata.
Il RUTOLO veniva
rintracciato dal personale della Squadra Mobile di Bologna presso un hotel
nella città di Pisa - dove con ogni probabilità stava ponendo in essere condotte
simili a quelle che lo hanno visto protagonista in questo capoluogo - e tratto
in arresto con trasferimento immediato presso la sua residenza sita in Brescia.
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