martedì 16 aprile 2019

DOGANA E GUARDIA DI FINANZA: FERMATO COLOMBIANO AL MARCONI

DOGANA E GUARDIA DI FINANZA: FERMATO COLOMBIANO AL MARCONI. NELLA VALIGIA IN TRANSITO ALL’AEROPORTO DI FRANCOFORTE SEQUESTRATI 2 KG. DI COCAINA DESTINATA IN ITALIA
Un cittadino colombiano, proveniente da Bogotà (via Francoforte) e diretto a Bologna è stato fermato presso lo scalo aeroportuale di Bologna grazie alla collaborazione tra Forze di polizia e autorità doganali dell’Ue. L’operazione internazionale è stata possibile grazie all’efficace scambio informativo/operativo attuato attraverso i consolidati canali di cooperazione tra Forze di polizia, realizzato dalla Direzione Centrale dei Sevizi Antidroga di Roma. La stessa ha informato la Guardia di Finanza felsinea dell’imminente arrivo del cittadino straniero al quale la polizia doganale di Francoforte, durante il controllo del solo bagaglio in transito, ha sequestrato 2 kg. di cocaina, occultata all’interno di un manufatto artigianale. I militari del I Gruppo della Guardia di Finanza di Bologna, in collaborazione con la locale Agenzia delle Dogane ha predisposto immediatamente un dispositivo di controllo, facendo intervenire anche un’unità cinofila che ha segnalato il soggetto, su cui si sono concentrate le successive attività investigative. Questi, dopo aver sporto denuncia di smarrimento della propria valigia, è stato sottoposto a tutti gli accertamenti di polizia, a seguito dei quali, anche per gli elementi già acquisiti a suo carico, è stato sottoposto a fermo di p.g. e tradotto presso la locale casa circondariale a disposizione del P.M. Dottoressa Mariangela Farneti della Procura della Repubblica di Bologna. Nei confronti del cittadino colombiano il GIP del Tribunale di Bologna, nel convalidare gli atti, ha disposto la misura cautelare in carcere. Continuano le attività investigative, coordinate dalla Procura di Bologna, per verificare l’effettiva destinazione del carico, che avrebbe fruttato sul mercato, stando ad una stima prudenziale a seconda del grado di purezza della sostanza, anche oltre i 200.000 euro.

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