martedì 7 novembre 2023

Atti persecutori a collega di lavoro

 La Polizia di Stato della Questura di Bologna, nella mattinata del 7 novembre, ha proceduto all’arresto di un uomo per atti persecutori nei confronti di una ex collega di lavoro.

I fatti che hanno portato all'arresto dell’uomo iniziano alle ore 00:20 circa del medesimo giorno. La Centrale Operativa inviava una squadra volante in via del centro città, in quanto la donna riferiva di essere vittima di un tentativo di aggressione da parte del soggetto.

La donna raccontava, inoltre, che l’uomo era un suo ex-collega di lavoro, il quale si era mostrato ossessionato da quando la stessa aveva iniziato una nuova relazione sentimentale con un altro uomo. Il comportamento del soggetto era diventato sempre più aggressivo e minaccioso, tanto da costringere la vittima a cambiare il proprio stile di vita e a non rinnovare il proprio contratto di lavoro presso il bar dove lavorava.

Il soggetto, rifiutando di accettare la fine della relazione con la donna, aveva iniziato a inviare messaggi minacciosi tramite l’applicazione WhatsApp, inclusa la minaccia dell'uso di armi da fuoco.

Nella notte dell'arresto, l’uomo si era recato sotto casa della vittima suonando ripetutamente il campanello e cercando di forzare l'ingresso. In quel momento, gli agenti della Questura di Bologna, appartenenti alla squadra volante "Marconi" e "Malpighi", sono riusciti a catturarlo e a porlo in stato di arresto. Durante la perquisizione personale, gli agenti trovavano un coltello da tasca tra i suoi effetti personali.

L'arresto è stato effettuato in base alle numerose testimonianze e alle prove che attestano il comportamento persecutorio e minaccioso dell’uomo nei confronti della vittima e del suo nuovo compagno. L'accusato è stato quindi condotto alla locale casa circondariale.

Il caso evidenzia l'importanza della tutela delle vittime di atti persecutori e il ruolo fondamentale della polizia nel garantire la sicurezza delle persone minacciate da individui pericolosi.

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