BOLOGNA
Sono stati eseguiti quattro arresti in poche ore nel Quartiere San Donato da parte dei Carabinieri del Comando Provinciale di Bologna. Tre soggetti, una coppia di kosovari e un senegalese, sono stati arrestati dal Nucleo Radiomobile Carabinieri di Bologna, mentre un domenicano è stato arrestato dalla Stazione Carabinieri Bologna Navile.
I due kosovari, 63enni, residenti a Bologna, sono finiti in manette per resistenza, violenza e lesioni a un pubblico ufficiale. E’ successo ieri mattina, quando la Centrale Operativa dei Carabinieri di Bologna ha ricevuto una richiesta di aiuto di un accertatore di titoli di viaggio che riferiva di essere stato aggredito, assieme al suo collega, da una coppia di passeggeri a bordo dell’autobus n. 21, fermo di fronte alla pensilina “Ruggeri”. I militari, giunti sul posto, dopo aver identificato le parti e sentito i testimoni, hanno arrestato la coppia di kosovari, entrambi con precedenti di polizia. I due accertatori, italiani di 43 e 48 anni, sono stati medicati dai sanitari del 118 e dimessi con una prognosi di 4 giorni. Il senegalese, invece, 25enne, senza fissa dimora, è stato arrestato ieri pomeriggio in via Pellegrino Tibaldi per spaccio di sostanze stupefacenti. Il giovane è finito in manette perché è stato visto, in flagranza di reato, mentre stava contrattando la vendita di una dose di marijuana con un cliente che si era recato nel rione “Bolognina” per comprare della droga, perché la zona in questione è frequentata da tossici dipendenti e spacciatori di eroina, cocaina, hashish e marijuana.
Un 30enne domenicano, residente a Bologna con cittadinanza italiana, è stato arrestato in via Donato Creti su disposizione dell’Autorità Giudiziaria che ha emesso un’ordinanza di carcerazione nei confronti dell’uomo, destinatario di un provvedimento di carcerazione per una serie di reati (contro la persona, in materia di prostituzione, sequestro di persona, incendio, lesioni personali aggravate etc…) che il soggetto aveva commesso qualche anno fa. Arrestato dai Stazione Carabinieri Bologna Navile, il 30enne è stato tradotto in carcere dove sconterà una pena di 5 anni e 3 mesi di reclusione.
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