LA POLIZIA DI STATO ARRESTA DUE PERSONE DI ETNIA ROM GRAVEMENTE INDIZIATE DELLA COMMISSIONE DI OTTO EPISODI DI FURTO AGGRAVATO
La Squadra Mobile della Questura di
Bologna in data 15 c.m. ha eseguito l’Ordinanza del GIP del Tribunale di
Bologna che ha disposto l'applicazione della custodia cautelare in carcere nei
confronti di due persone di etnia rom, gravemente indiziate di aver commesso otto
episodi di furto aggravato, in alcuni casi seguiti dall’indebito utilizzo di
carte di credito, commessi nei parcheggi dei supermercati dell’area
metropolitana.
Le misure cautelari sono il frutto di
una indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Bologna e condotta dalla
Squadra Mobile - IV Sezione Contrasto al crimine diffuso tra i mesi di aprile e
giugno del 2021.
L'attività investigativa è stata
avviata in seguito all'accertamento del ripetersi di numerosi episodi di furto
aggravato nei pressi dei supermercati e centri commerciali dell’area
metropolitana di Bologna portati a termine o con destrezza, attraverso
l’apertura dello sportello approfittando della distrazione delle vittime che
stavano riponendo la spesa in auto, ovvero con violenza sulle cose attraverso
la rottura del finestrino delle auto.
Una tecnica collaudata, quella
utilizzata dai due rom, che colpiva le vittime, principalmente donne ed
anziani, quindi con minori capacità di difendersi, nei parcheggi dei centri
commerciali e dei supermercati, essendosi registrati colpi a Casalecchio di
Reno, a Bologna presso l’Esselunga di via Guelfa e presso il centro commerciale
“Meraville”, e anche a Ravenna presso il supermercato “Cash&Carry”, furti
che hanno fruttato un bottino complessivo di oltre 6000 euro, frutto anche dei
prelievi indebiti conseguiti con le carte di pagamento delle vittime presso gli
istituti bancari della città.
Proprio alla luce della recrudescenza
del fenomeno la Squadra Mobile ha approfondito diversi episodi portati a termine
con questa tecnica riuscendo a individuare i due indagati e la macchina da loro
utilizzata, una Seat Leon nera alla quale quotidianamente applicavano targhe
clonate per rendere più difficoltosa la loro identificazione. L’analisi
approfondita dei sistemi di videosorveglianza ha consentito di raccogliere
gravi indizi di colpevolezza per i due indagati in relazione agli episodi
contestati, anche grazie al sequestro di alcuni indumenti indossati dai due in
occasione dei furti e dei prelievi indebiti.
La ricostruzione degli episodi
delittuosi da parte della Squadra Mobile con il coordinamento della Procura
della Repubblica di Bologna, ha portato il GIP del Tribunale di Bologna ad
applicare ai due indagati la misura cautelare della custodia cautelare in carcere.
Gli indagati sono stati rintracciati in data 15 febbraio e tradotti presso la
Casa Circondariale di Bologna a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
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