I Carabinieri del Nucleo Radiomobile del Comando Provinciale di Bologna hanno arrestato un trentaseienne bolognese, senza fissa dimora e disoccupato, per resistenza a un pubblico ufficiale, danneggiamento aggravato e lesioni personali.
E’ successo ieri mattina, quando la Centrale Operativa del Comando
Provinciale Carabinieri di Bologna ha ricevuto la telefonata di un
operaio di una ditta specializzata nel settore delle demolizioni che
riferiva di avere problemi con un clochard che non si voleva allontanare
dal cantiere installato in una struttura di via Larga che stava per
essere demolita. All’arrivo dei Carabinieri, il clochard, invece di
abbandonare l’area, ha improvvisamente aggredito i militari, prendendo
anche a calci l’autoradio di servizio. I Carabinieri sono stati
costretti a utilizzare lo spray urticante al peperoncino per bloccarlo
definitivamente e arrestarlo. Tre militari sono stati medicati presso il
Pronto Soccorso e dimessi con prognosi comprese tra i 7 e i 10 giorni.
Su disposizione della Procura della Repubblica di Bologna, il
trentaseienne, gravato da numerosi precedenti di polizia, è stato
trattenuto in camera di sicurezza, in attesa dell’udienza di convalida
dell’arresto che si è conclusa questa mattina con l’imposizione del
divieto di dimora nella Città Metropolitana di Bologna, nei confronti
del soggetto.
giovedì 30 aprile 2020
Bologna
BOLOGNA
I Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia Bologna Centro hanno eseguito un’Ordinanza di applicazione di misure cautelare nei confronti di tre bolognesi, G.L. e Z.L., 20enni e S.G., 21enne. La misura è stata emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Bologna, Dott. Domenico Truppa, a seguito della richiesta avanzata dal Sostituto Procuratore della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Bologna, Dott. Bruno Fedeli.
La richiesta della Procura della Repubblica nasce da un’informativa dei
Carabinieri che ad autunno 2019 avevano iniziato a indagare
sull’esistenza di soggetti che, con flessibile ripartizione di ruoli e
compiti, avevano perpetrato una tentata rapina aggravata, molteplici
furti ai danni di strutture pubbliche, come il cimitero comunale di
Castenaso e veicoli in sosta, nonché avevano avviato una fiorente
attività di spaccio di sostanze stupefacenti. La tentata rapina era
stata commessa la sera del 29 settembre ai danni di un cuoco italiano
che era stato inseguito e minacciato da tre giovani, di cui uno armato
di coltello che, dopo essersi spacciati per appartenenti alle Forze di
polizia, avevano tentato di entrargli nell’auto, desistendo da una
telefonata in viva voce che la vittima aveva fatto al numero unico di
emergenza 112 per chiedere aiuto. Le indagini, inoltre, hanno rilevato
che i tre ragazzi, ambiziosi di farsi conoscere nell’ambiente criminale,
avevano iniziato ad aumentare gli introiti proiettandosi nel mercato
bolognese del traffico della droga, vendendo sostanze stupefacenti del
tipo marijuana e hashish che acquistavano a minor prezzo da fornitori
non ancora identificati. In base alla pericolosità dei soggetti e ai
ruoli assunti durante gli eventi (tentata rapina, furto aggravato e spaccio di sostanze stupefacenti), sono state emesse le seguenti misure: custodia cautelare in carcere per S.G. e obbligo di dimora nel territorio della Città Metropolitana di Bologna e presentazione alla Polizia Giudiziaria dal lunedì al venerdì alle ore 11:00 per Z.L. e G.L.
IMOLA (BO)
I Carabinieri del Nucleo Operativo Radiomobile della Compagnia di Imola (BO) hanno denunciato tre persone residenti a Imola (BO) per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. E’
successo ieri sera durante i servizi di contenimento e gestione
dell’emergenza epidemiologica da COVID-19 che ha portato
all’identificazione di un centinaio di persone e all’ispezione di una
trentina di esercizi commerciali. Sottoposti a una perquisizione
personale e domiciliare, i tre soggetti, un 39enne brasiliano e un
24enne algerino con precedenti di polizia e un 27enne cubano,
incensurato, sono stati trovati in possesso, complessivamente, di 25
grammi di cocaina. La sostanza stupefacente è stata sequestrata e
consegnata ai Carabinieri del Laboratorio Analisi Sostanze Stupefacenti del Comando Provinciale di Bologna per verificare l’effettiva
presenza del principio attivo.
Polizia di Stato
Polizia di
Stato: Autotrasportatore sorpreso in A13 con il cronotachigrafo manomesso.
Gli intensi controlli al traffico di mezzi pesati
predisposti dal Compartimento Polizia Stradale dell’Emilia Romagna in occasione
dell’emergenza Covid19, hanno consentito di smascherare e sanzionare con
contravvenzioni salatissime e la sospensione della patente di guida, un
autotrasportatore originario della Tunisia, classe 1978, che ieri notte viaggiava
sulla rete autostradale nazionale ben oltre i limiti delle ore di guida
giornaliere consentite dal codice della strada.
Il fatto è successo sull’autostrada A13, quando una
pattuglia della Sottosezione di Altedo, verso le ore 03.00, intercettava un
autoarticolato di una Ditta italiana che procedeva in direzione Padova.
Gli Agenti intimavano all’autista di uscire al successivo
casello di Ferrara Sud per procedere ai consueti controlli di Polizia Stradale,
utilizzando un innovativo strumento computerizzato in dotazione alla pattuglia
denominato “Police Controller”, che consente di analizzare attentamente tutti i
dati di viaggio dei camion e di scovare eventuali manomissioni del
cronotachigrafo digitale.
Non appena ricevuti i dati della cosiddetta “scatola nera” dell’autoarticolato, gli
Agenti si avvedevano con grande sorpresa che lo strumento in questione
presentava parecchie anomalie, tanto da indurli a sottoporre il mezzo ad un più
approfondito controllo presso un’officina autorizzata IVECO di Malalbergo (BO),
ove veniva scoperto un circuito elettronico miniaturizzato e telecomandabile a
distanza, installato all’interno del sensore di rilevazione dei dati del
cronotachigrafo digitale posizionato sulla scatola del cambio, molto più
sofisticato del classico magnete usato dalla maggior parte degli
autotrasportatori per tentare di alterare i parametri di viaggio.
Veniva inoltre scoperta un’ulteriore manomissione del
sistema che limita le emissioni di gas nocivi del mezzo, il cosiddetto AdBlue,
che consentiva al mezzo di evitare i continui rifornimenti dell’apposito
additivo dal costo elevato.
Per l’autista scattava immediatamente la sospensione della
patente di guida associate ad altre salatissime contravvenzioni per un totale
di circa 4000 €. Lo stesso autista è stato anche denunciato ai sensi dell’art.
432 del Codice penale (attentato alla sicurezza dei trasporti).
I controlli della Polstrada continueranno ad essere
particolarmente intensificati in tutto il periodo di emergenza Covid19 su tutte
le strade e autostrade della Provincia di Bologna.
mercoledì 29 aprile 2020
Arrestato il fuggitivo
È stato arrestato il fuggitivo che era scappato ieri dopo aver speronato le macchine dei Carabinieri della Compagnia di San Lazzaro. Le ricerche sono proseguite ininterrottamente da ieri sera finché oggi è stato trovato a Zola Predosa. È infatti uscito allo scoperto per recarsi in farmacia a comprare dei medicamenti per le ferite che si era procurato ieri a seguito dell'incidente stradale.
Pali pericolanti
Bologna,29/04/2020.
I vigili del fuoco sono intervenuti a Pianoro, con una squadra, in via Ottavio Garganelli per dei pali pericolanti che sorreggono cavi elettrici che rischiavano di cadere sulla pubblica via. Il 115 ha immediatamente messo in sicurezza la zona e attivato il personale tecnico dell' Enel.
I vigili del fuoco sono intervenuti a Pianoro, con una squadra, in via Ottavio Garganelli per dei pali pericolanti che sorreggono cavi elettrici che rischiavano di cadere sulla pubblica via. Il 115 ha immediatamente messo in sicurezza la zona e attivato il personale tecnico dell' Enel.
Arrestato per furto aggravato
CASTEL GUELFO (BO) I Carabinieri della Stazione di Castel Guelfo (BO) hanno denunciato un quarantottenne napoletano, domiciliato a Sasso Marconi (BO), per furto aggravato. I fatti risalgono a settembre 2019, quando il quarantottenne, dopo aver letto su un sito internet che a Castel Guelfo (BO) c’era un motociclista americano che vendeva la sua moto, gli telefonava per avere un appuntamento e vedere il mezzo. I due s’incontravano davanti al centro commerciale “The Style Outlets” di Castel Guelfo (BO) e il potenziale acquirente, mostrandosi entusiasta per le condizioni impeccabili del mezzo, una Honda VFR usata del valore di 6.000 euro, chiedeva umilmente al venditore: “Ci posso fare un giretto di prova?”. Altrettanto elettrizzato per la trattativa in corso, il proprietario della moto accettava la richiesta. Dopo aver acceso il potente mezzo, il quarantottenne salutava il venditore, partiva e svaniva nel nulla. Resosi conto di essere stato imbrogliato, l’americano, residente in Italia, sporgeva denuncia ai Carabinieri che avviavano le indagini. Fortunatamente, un mese dopo i fatti, il mezzo, rinvenuto in stato di abbandono a Borgo Panigale, veniva restituito al legittimo proprietario. Individuato dai militari, quale autore dei fatti, il quarantottenne che si trova recluso nel carcere di Bologna per altri reati commessi nel tempo, è stato denunciato.
Tentata rapina
FUNO DI ARGELATO (BO)
I Carabinieri della Stazione di San Giorgio di Piano (BO) hanno avviato le indagini per risalire all’identità di un soggetto che ieri pomeriggio ha commesso una tentata rapina a mano armata ai danni della titolare della “Emil Bar Tabaccheria” di via Galliera a Funo di Argelato (BO). Da una prima ricostruzione dei fatti, eseguita con l’ausilio dei Carabinieri del Nucleo Operativo Radiomobile di San Giovanni in Persiceto (BO), il rapinatore, armato di una pistola, alto, con il volto parzialmente coperto da una mascherina chirurgica, un cappellino e un paio di occhiali da sole, avrebbe desistito dall’azione delittuosa, dandosi alla fuga, quando la titolare, sessantaseienne bolognese, ha gridato coraggiosamente a un suo dipendente: “Chiama subito i Carabinieri!”. Nonostante l’enorme spavento, la situazione è tornata brevemente alla normalità
I Carabinieri della Stazione di San Giorgio di Piano (BO) hanno avviato le indagini per risalire all’identità di un soggetto che ieri pomeriggio ha commesso una tentata rapina a mano armata ai danni della titolare della “Emil Bar Tabaccheria” di via Galliera a Funo di Argelato (BO). Da una prima ricostruzione dei fatti, eseguita con l’ausilio dei Carabinieri del Nucleo Operativo Radiomobile di San Giovanni in Persiceto (BO), il rapinatore, armato di una pistola, alto, con il volto parzialmente coperto da una mascherina chirurgica, un cappellino e un paio di occhiali da sole, avrebbe desistito dall’azione delittuosa, dandosi alla fuga, quando la titolare, sessantaseienne bolognese, ha gridato coraggiosamente a un suo dipendente: “Chiama subito i Carabinieri!”. Nonostante l’enorme spavento, la situazione è tornata brevemente alla normalità
Inseguimento CC
VILLANOVA DI CASTENASO (BO)
I Carabinieri del Nucleo Operativo Radiomobile della Compagnia di San Lazzaro di Savena (BO) hanno arrestato un trentaseienne marocchino, residente a Bologna, disoccupato, per concorso in detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente, resistenza a un pubblico ufficiale, danneggiamento e lesioni personali aggravate. E’ successo ieri sera a Villanova di Castenaso (BO), nelle vicinanze della Tangenziale Nord di Bologna, quando una pattuglia dell’Arma impegnata nei servizi di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19, ha ingaggiato un inseguimento con un automobilista che stava transitando ad alta velocità. Accortosi dei militari che gli stavano intimando l’alt, il conducente, alla guida di un’Opel Corsa ha speronato l’autoradio di servizio procurando un incidente stradale ad oltre 100 km/h. Non appena i veicoli si sono fermati, il conducente e anche un passeggero, seduto sui sedili posteriori dell’Opel Corsa, sono scesi velocemente e sono fuggiti a piedi per i campi adiacenti. Il conducente è riuscito a dileguarsi, mentre il passeggero è stato raggiunto e arrestato. Questi, identificato nel trentaseienne marocchino, è finito in manette perché deteneva 1 etto di cocaina che, esaminata dai Carabinieri del Laboratorio Analisi Sostanze Stupefacenti del Comando Provinciale di Bologna, è risultata avere un principio attivo del 83%, molto alto per il tipo di sostanza stupefacente. Su disposizione della Procura della Repubblica di Bologna, lo spacciatore, gravato da numerosi precedenti di polizia, è stato tradotto in carcere. Durante i fatti, due Carabinieri sono rimasti feriti e sono stati trasportati al Pronto Soccorso dell’Ospedale Maggiore di Bologna. Entrambi dimessi, uno di loro ha ricevuto dieci giorni di prognosi.
I Carabinieri del Nucleo Operativo Radiomobile della Compagnia di San Lazzaro di Savena (BO) hanno arrestato un trentaseienne marocchino, residente a Bologna, disoccupato, per concorso in detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente, resistenza a un pubblico ufficiale, danneggiamento e lesioni personali aggravate. E’ successo ieri sera a Villanova di Castenaso (BO), nelle vicinanze della Tangenziale Nord di Bologna, quando una pattuglia dell’Arma impegnata nei servizi di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19, ha ingaggiato un inseguimento con un automobilista che stava transitando ad alta velocità. Accortosi dei militari che gli stavano intimando l’alt, il conducente, alla guida di un’Opel Corsa ha speronato l’autoradio di servizio procurando un incidente stradale ad oltre 100 km/h. Non appena i veicoli si sono fermati, il conducente e anche un passeggero, seduto sui sedili posteriori dell’Opel Corsa, sono scesi velocemente e sono fuggiti a piedi per i campi adiacenti. Il conducente è riuscito a dileguarsi, mentre il passeggero è stato raggiunto e arrestato. Questi, identificato nel trentaseienne marocchino, è finito in manette perché deteneva 1 etto di cocaina che, esaminata dai Carabinieri del Laboratorio Analisi Sostanze Stupefacenti del Comando Provinciale di Bologna, è risultata avere un principio attivo del 83%, molto alto per il tipo di sostanza stupefacente. Su disposizione della Procura della Repubblica di Bologna, lo spacciatore, gravato da numerosi precedenti di polizia, è stato tradotto in carcere. Durante i fatti, due Carabinieri sono rimasti feriti e sono stati trasportati al Pronto Soccorso dell’Ospedale Maggiore di Bologna. Entrambi dimessi, uno di loro ha ricevuto dieci giorni di prognosi.
martedì 28 aprile 2020
Offerta
BOLOGNA E PROVINCIA
Questa mattina i Carabinieri del Comando Provinciale di Bologna hanno consegnato 300 brioche calde sfornate dalla pasticceria “Pastry Lab – Andrea Tedeschi Pasticcere”, destinate ai più bisognosi. In particolare, 100 brioche sono state prese in consegna dai Carabinieri della Stazione di Monzuno (BO) e sono state recapitate alle residenze per anziani di Monzuno (BO), “Casa di Riposo Tre Laghetti” e “Residenza Bellavalle”. Le altre 200 brioche, invece, sono state prese in consegna dai Carabinieri della Stazione Bologna e sono state consegnate all’Associazione CiviBo Onlus – Cucine Popolari di Bologna. Venuto a conoscenza dell’iniziativa, il fondatore delle Cucine Popolari di Bologna, Roberto Morgantini, dopo aver ringraziato la pasticceria e l’Arma dei Carabinieri, ha dichiarato: “…da tutta questa tragedia ci sono dei nuovi spiragli di speranze e si intravedono anche nuove forme di umanità che danno forza di credere in un mondo nuovo. Finita l’emergenza è possibile immaginarlo e sarà possibile viverlo…”.
Questa mattina i Carabinieri del Comando Provinciale di Bologna hanno consegnato 300 brioche calde sfornate dalla pasticceria “Pastry Lab – Andrea Tedeschi Pasticcere”, destinate ai più bisognosi. In particolare, 100 brioche sono state prese in consegna dai Carabinieri della Stazione di Monzuno (BO) e sono state recapitate alle residenze per anziani di Monzuno (BO), “Casa di Riposo Tre Laghetti” e “Residenza Bellavalle”. Le altre 200 brioche, invece, sono state prese in consegna dai Carabinieri della Stazione Bologna e sono state consegnate all’Associazione CiviBo Onlus – Cucine Popolari di Bologna. Venuto a conoscenza dell’iniziativa, il fondatore delle Cucine Popolari di Bologna, Roberto Morgantini, dopo aver ringraziato la pasticceria e l’Arma dei Carabinieri, ha dichiarato: “…da tutta questa tragedia ci sono dei nuovi spiragli di speranze e si intravedono anche nuove forme di umanità che danno forza di credere in un mondo nuovo. Finita l’emergenza è possibile immaginarlo e sarà possibile viverlo…”.
Sversamento di acido
Imola,28/04/2020. Alle ore 06:41 la sala operativa 115 ha ricevuto una chiamata per una fuoriuscita di acido cloridrico da un camion cisterna che lo stava trasportando da Bergamo a Ravenna. L'autista si è accorto della perdita e ha allertato subito i vigili del fuoco. Il camion era in sosta in un parcheggio di fronte ad un ristorante- al momento chiuso- ad Imola, in via Selice. I vigili del fuoco sono intervenuti immediatamente con la squadra NBCR (nucleare, batteriologico, chimico, radiologico) e un'altra in appoggio; hanno transennato l'area e operato un contenimento della fuoriuscita dalla cisterna. Hanno provveduto a mettere in sicurezza lo scena utilizzando del materiale assorbente per asciugare l'acido sversato a terra e montato dei ventilatori per evitare che gli effluvi dannosi arrivassero alle vicine abitazioni. Il camion trasporta circa 15mila litri di acido che sarà necessario travasare in un'altra cisterna. Sul posto presente anche il funzionario di servizio dei vigili del fuoco di Bologna e il personale dell'ARPAE per le rilevazioni ambientali. L'intervento è tuttora in corso. I vigili del fuoco sullo scenario dell'incidente.
lunedì 27 aprile 2020
Zola Predosa
ZOLA PREDOSA (BO)
Sono stati ritrovati dai Carabinieri della Stazione di Zola Predosa (BO) i due minorenni che si erano allontanati da casa. E’ successo alle ore 13:30 circa di ieri, quando la Centrale Operativa del 112 di Bologna è stata informata che un bambino di tre anni e una ragazza più grande si erano allontanati da un complesso residenziale mentre stavano giocando all’aperto, mettendo in ansia i genitori, considerata la zona, ricca di colline e qualche dirupo, in cui abitano entrambi. Appresa la notizia, i Carabinieri della Stazione di Zola Predosa (BO) si sono precipitati sul posto, costantemente monitorati dalla Centrale Operativa del Comando Provinciale Carabinieri di Bologna che, in caso di necessità, avrebbe fatto decollare il 13° Nucleo Elicotteri Carabinieri di Forlì, per le ricerche aeree. Fortunatamente, l’emergenza è cessata dopo pochi minuti, quando i militari dell’Arma di Zola Predosa (BO) hanno rintracciato nelle vicinanze i due minorenni, un po’ disorientati dalla situazione, ma in buone condizioni di salute.
Controlli
BOLOGNA E PROVINCIA
Proseguono quotidianamente i controlli dei Carabinieri del Comando Provinciale di Bologna in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19, applicabili sull’intero territorio nazionale. Durante il fine settimana scorso, i militari del Comando Provinciale di Bologna (Nucleo Radiomobile Carabinieri di Bologna e Compagnie Carabinieri di Imola (BO), San Lazzaro di Savena (BO), Molinella (BO), San Giovanni in Persiceto (BO), Borgo Panigale (BO), Bologna Centro e Vergato (BO) hanno identificato quasi 2.000 persone. Tra queste, oltre un centinaio sono state sanzionate per aver violato la normativa legata all’emergenza epidemiologica. In particolare, a Bologna, sette ragazzi, maggiorenni e disoccupati, sono stati sanzionati ieri notte (ore 1:30 circa) perché stavano facendo una festa all’interno di un appartamento situato nei pressi dei Giardini Margherita. Non riuscendo a prendere sonno per il fracasso, un’anziana ha telefonato al 112. All’arrivo dei Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Bologna, la festa è stata interrotta e i sette partecipanti sono stati sanzionati (tranne il padrone di casa) e invitati a tornare nelle rispettive abitazioni. Oltre alle sanzioni previste dalla normativa, alcune persone sono state anche denunciate. E’ successo in via Giacomo Puccini a Imola (BO), dove una 45enne italiana, con precedenti di polizia, è stata denunciata dai Carabinieri del Nucleo Operativo Radiomobile di Imola (BO) perché si è rifiutata di fornire le proprie generalità. Un fatto analogo è accaduto anche al Parco di Villa Cicogna di San Lazzaro di Savena (BO), dove una 28enne brasiliana, con precedenti di polizia, è stata denunciata per oltraggio e resistenza a un pubblico ufficiale dai Carabinieri del Nucleo Operativo Radiomobile di San Lazzaro di Savena (BO) che stavano monitorando i parchi pubblici della zona. Anche a Casalecchio di Reno (BO) un 49enne italiano, incensurato, che stava facendo jogging è stato denunciato perché alla vista dei Carabinieri del Nucleo Operativo Radiomobile di Borgo Panigale (BO) che si stavano avvicinando per un controllo, è andato su tutte le furie rifiutandosi di fornire le proprie generalità.
Inoltre, il Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri ha disposto l’intensificazione dei controlli alle attività produttive autorizzate dal Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 22 marzo 2020: Ulteriori disposizioni attuative del decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6, recante misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19, applicabili sull’intero territorio nazionale. I controlli alle aziende saranno effettuati 24 ore su 24 con l’ausilio dei Carabinieri dell’Organizzazione mobile e speciale, in particolare i Carabinieri del NAS e del Nucleo Ispettorato Lavoro di Bologna.
L’Organizzazione mobile e speciale comprende i reparti dedicati all’espletamento di compiti particolari o di elevata specializzazione, a integrazione, a sostegno o con il supporto dell’Organizzazione Territoriale.
Sanzionata
PARCO STORICO DI MONTE SOLE (BO)
I Carabinieri della Stazione di Marzabotto (BO) hanno sanzionato una 34enne italiana per aver violato la normativa legata all’emergenza epidemiologica da COVID-19. E’ successo venerdì pomeriggio, quando i militari stavano pattugliando il territorio al fine di monitorare l’esecuzione delle misure previste dal Governo italiano per evitare la diffusione dell’epidemia che ha già provocato più di 26.000 morti. Giunti in prossimità del Parco Storico di Monte Sole (BO), l’attenzione dei Carabinieri è stata richiamata da una donna sdraiata sull’erba che stava prendendo il sole in topless. Alla vista dell’autoradio che si stava avvicinando, la donna si è rivestita rapidamente. Quando i Carabinieri hanno fatto notare alla donna, identificata in una 34enne italiana, che l’abbronzatura non rientrava tra le situazioni di necessità per giustificare uno spostamento all’interno dello stesso comune, lei è andata su tutte le furie, attaccando verbalmente i militari con frasi del tipo: “Fascisti e cornuti”. Oltre a una sanzione amministrativa di quasi 300 euro, la donna, incensurata, è stata anche denunciata per oltraggio a pubblico ufficiale.
I Carabinieri della Stazione di Marzabotto (BO) hanno sanzionato una 34enne italiana per aver violato la normativa legata all’emergenza epidemiologica da COVID-19. E’ successo venerdì pomeriggio, quando i militari stavano pattugliando il territorio al fine di monitorare l’esecuzione delle misure previste dal Governo italiano per evitare la diffusione dell’epidemia che ha già provocato più di 26.000 morti. Giunti in prossimità del Parco Storico di Monte Sole (BO), l’attenzione dei Carabinieri è stata richiamata da una donna sdraiata sull’erba che stava prendendo il sole in topless. Alla vista dell’autoradio che si stava avvicinando, la donna si è rivestita rapidamente. Quando i Carabinieri hanno fatto notare alla donna, identificata in una 34enne italiana, che l’abbronzatura non rientrava tra le situazioni di necessità per giustificare uno spostamento all’interno dello stesso comune, lei è andata su tutte le furie, attaccando verbalmente i militari con frasi del tipo: “Fascisti e cornuti”. Oltre a una sanzione amministrativa di quasi 300 euro, la donna, incensurata, è stata anche denunciata per oltraggio a pubblico ufficiale.
domenica 26 aprile 2020
Salvato un capriolo
Alle ore 9 squadra dei vigili del fuoco di Bologna è intervenuta per liberare un daino rimasto incastrato fra le sbarre di un cancello in via San Luca a BOLOGNA. Subito la squadra intervenuta si è messa a lavoro con un divaricatore, in genere attrezzatura che si usa negli interventi stradali. L'animale è stato poi liberato in ottimo stato di salute, solamente qualche graffio, e affidato alle cure del Centro di Tutela Fauna selvatica di Monte Adone, come da prassi.
sabato 25 aprile 2020
Richiesta pensione
BOLOGNA E PROVINCIA
Come anticipato in questi giorni dagli organi d’informazione, le pensioni di maggio saranno accreditate da lunedì 27 aprile 2020. Grazie alla collaborazione tra Poste e l’Arma dei Carabinieri, 23.000 pensionati di età pari o superiore a 75 anni potranno richiedere la consegna della pensione a domicilio per tutta la durata dell’emergenza da Covid-19, evitando così di doversi recare negli Uffici Postali. Poste Italiane e l’Arma dei Carabinieri hanno sottoscritto una convenzione grazie alla quale tutti i cittadini di età pari o superiore a 75 anni che percepiscono prestazioni previdenziali presso gli Uffici Postali, che riscuotono normalmente la pensione in contanti, possono chiedere di ricevere gratuitamente le somme in denaro presso il loro domicilio, delegando al ritiro i Carabinieri. Il servizio non potrà essere reso a coloro che abbiano già delegato altri soggetti alla riscossione, abbiano un libretto o un conto postale o che vivano con familiari o comunque questi siano dimoranti nelle vicinanze della loro abitazione. L’accordo è parte del più ampio sforzo messo in atto dai due partner istituzionali, ciascuno nel proprio ambito di attività, per contrastare la diffusione del Covid-19 e mitigarne gli effetti, anche mediante l’adozione di misure straordinarie volte ad evitare gli spostamenti fisici delle persone, ed in particolare dei soggetti a maggior rischio, in ogni caso garantendo il mantenimento della distanza interpersonale di almeno un metro. L’iniziativa permette anche di tutelare i soggetti beneficiari dalla commissione di reati a loro danno, quali, truffe, rapine e scippi. In base alla convenzione appena sottoscritta i Carabinieri si recheranno presso gli sportelli degli Uffici Postali per riscuotere le indennità pensionistiche per poi consegnarle al domicilio dei beneficiari che ne abbiano fatto richiesta a Poste Italiane rilasciando un’apposita delega scritta. I pensionati potranno contattare il numero verde 800556670 messo a disposizione da Poste o chiamare la più vicina Stazione dei Carabinieri per richiedere maggiori informazioni. La collaborazione è frutto della consapevolezza di entrambi i sottoscrittori di ricoprire un ruolo strategico a sostegno del Paese e conferma la loro vocazione alla prossimità verso i territori e le categorie più fragili. Il risultato è scaturito dalla capacità dei Carabinieri e degli operatori di Poste Italiane di intercettare i fabbisogni della popolazione e riuscire, grazie alla presenza capillare sia dei Comandi Stazione Carabinieri sia degli Uffici Postali sull’intero territorio nazionale, a fornire un servizio efficace e solidale. L’Arma dei Carabinieri e Poste Italiane continueranno ad assicurare il servizio di erogazione e consegna al domicilio delle pensioni agli ultra settantacinquenni per l’intera durata dell’emergenza Covid-19. http://www.carabinieri.it/cittadino/informazioni/eventi/poste-italiane-e-carabinieri-insieme-per-consegnare-la-pensione-agli-anziani
Come anticipato in questi giorni dagli organi d’informazione, le pensioni di maggio saranno accreditate da lunedì 27 aprile 2020. Grazie alla collaborazione tra Poste e l’Arma dei Carabinieri, 23.000 pensionati di età pari o superiore a 75 anni potranno richiedere la consegna della pensione a domicilio per tutta la durata dell’emergenza da Covid-19, evitando così di doversi recare negli Uffici Postali. Poste Italiane e l’Arma dei Carabinieri hanno sottoscritto una convenzione grazie alla quale tutti i cittadini di età pari o superiore a 75 anni che percepiscono prestazioni previdenziali presso gli Uffici Postali, che riscuotono normalmente la pensione in contanti, possono chiedere di ricevere gratuitamente le somme in denaro presso il loro domicilio, delegando al ritiro i Carabinieri. Il servizio non potrà essere reso a coloro che abbiano già delegato altri soggetti alla riscossione, abbiano un libretto o un conto postale o che vivano con familiari o comunque questi siano dimoranti nelle vicinanze della loro abitazione. L’accordo è parte del più ampio sforzo messo in atto dai due partner istituzionali, ciascuno nel proprio ambito di attività, per contrastare la diffusione del Covid-19 e mitigarne gli effetti, anche mediante l’adozione di misure straordinarie volte ad evitare gli spostamenti fisici delle persone, ed in particolare dei soggetti a maggior rischio, in ogni caso garantendo il mantenimento della distanza interpersonale di almeno un metro. L’iniziativa permette anche di tutelare i soggetti beneficiari dalla commissione di reati a loro danno, quali, truffe, rapine e scippi. In base alla convenzione appena sottoscritta i Carabinieri si recheranno presso gli sportelli degli Uffici Postali per riscuotere le indennità pensionistiche per poi consegnarle al domicilio dei beneficiari che ne abbiano fatto richiesta a Poste Italiane rilasciando un’apposita delega scritta. I pensionati potranno contattare il numero verde 800556670 messo a disposizione da Poste o chiamare la più vicina Stazione dei Carabinieri per richiedere maggiori informazioni. La collaborazione è frutto della consapevolezza di entrambi i sottoscrittori di ricoprire un ruolo strategico a sostegno del Paese e conferma la loro vocazione alla prossimità verso i territori e le categorie più fragili. Il risultato è scaturito dalla capacità dei Carabinieri e degli operatori di Poste Italiane di intercettare i fabbisogni della popolazione e riuscire, grazie alla presenza capillare sia dei Comandi Stazione Carabinieri sia degli Uffici Postali sull’intero territorio nazionale, a fornire un servizio efficace e solidale. L’Arma dei Carabinieri e Poste Italiane continueranno ad assicurare il servizio di erogazione e consegna al domicilio delle pensioni agli ultra settantacinquenni per l’intera durata dell’emergenza Covid-19. http://www.carabinieri.it/cittadino/informazioni/eventi/poste-italiane-e-carabinieri-insieme-per-consegnare-la-pensione-agli-anziani
venerdì 24 aprile 2020
Furto
CREVALCORE (BO)
I Carabinieri della Stazione di Crevalcore (BO) hanno eseguito un’Ordinanza di applicazione di misura cautelare nei confronti di E.A.M., 31enne marocchino con precedenti di polizia, domiciliato presso una cooperativa sociale situata nel ferrarese. La misura è stata emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Bologna, Dott.ssa Rossana Oggioni, a seguito della richiesta avanzata dal Sostituto Procuratore della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Bologna, Dott.ssa Mariangela Farneti. La richiesta della Procura della Repubblica nasce da un’informativa dei Carabinieri della Stazione di Crevalcore (BO) che stavano indagando sui fatti accaduti il 12 e il 13 gennaio 2019 al CAA Centro Agricoltura Ambiente “Giorgio Nicoli” di via Sant’Agata di Crevalcore (BO), accreditato con il Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali. In particolare, il 12 gennaio 2019, ignoti, dopo essere entrati illegalmente nei locali del centro di ricerca, riuscirono a impossessarsi di un’automobile e fuggendo demolirono la recinzione perimetrale. La sera successiva, invece, alle ore 19:00 circa del 13 gennaio 2019, accadde un fatto più grave perché qualcuno appiccò un incendio di vaste dimensioni che distrusse la struttura, procurando danni per centinaia di migliaia di euro e mandando letteralmente in fumo gli archivi contenenti preziosi documenti, frutto di anni di ricerche scientifiche nei settori dell’agricoltura sostenibile, l’entomologia e la zoologia sanitaria (v. articoli stampa del 14-15 gennaio 2019). Le indagini svolte dai Carabinieri della Stazione di Crevalcore (BO) hanno permesso di risalire al 31enne marocchino che, indagato per furto aggravato e incendio, è stato arrestato e tradotto nel carcere di Ferrara a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
Sequestro di mascherine
Nell’ambito delle iniziative predisposte dai Carabinieri dei NAS per fronteggiare potenziali illeciti durante l’attuale emergenza sanitaria connessa, una particolare attenzione è stata dedicata ai controlli sulla regolarità delle attività distributive di dispositivi medici e di destinazione d’uso sanitario. Le verifiche hanno interessato anche i flussi commerciali di importazione, al fine di intercettare articoli e presidi medici introdotti irregolarmente sul territorio nazionale e privi delle caratteristiche di sicurezza, approfittando della elevata richiesta di mercato. In tale contesto, i Carabinieri del NAS di Bologna hanno eseguito accertamenti presso un deposito logistico di un’azienda della provincia bolognese operante nella distribuzione di prodotti farmaceutici e sanitari, individuando e sequestrando complessivamente 300.000 mascherine protettive di varie marche e tipologie, prodotte nella Repubblica Popolare Cinese ed oggetto di importazione, il cui valore commerciale ammonta a 250 mila euro. Nello specifico i manufatti sono stati vincolati poiché immessi nel circuito commerciale in assenza di indicazioni al consumatore in lingua italiana e delle indicazioni d’uso e di sicurezza. Tali prodotti erano destinati a rifornire esercizi di vendita al dettaglio, farmacie e parafarmacie dell’area emiliano - romagnola e delle regioni limitrofe. B
giovedì 23 aprile 2020
Sequestrate mascherine
GUARDIA DI FINANZA BOLOGNA: SEQUESTRATE 372.500 MASCHERINE PRIVE DEI REQUISITI MINIMI PREVISTI DAL CODICE AL CONSUMO NEI CONFRONTI DI UNA SOCIETÀ DI CASTELLO D’ARGILE (BO).
I militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Bologna nell’ambito dei servizi predisposti al fine di garantire l’osservanza della normativa in materia di prezzi e sicurezza prodotti connessi all’emergenza epidemiologica in corso, hanno sottoposto a sequestro amministrativo 372.500 mascherine prive dei requisiti di conformità e sicurezza nei confronti di una società di Castello d’Argile. L’attività ispettiva, condotta dai finanzieri del 2° Nucleo Operativo Metropolitano di Bologna, è stata sviluppata attraverso la valorizzazione delle risultanze investigative emerse a seguito di un altro controllo eseguito presso una farmacia di Bologna. Gli approfondimenti investigativi svolti hanno consentito di individuare la società argelese ove venivano rinvenute e sottoposte a sequestro le mascherine le cui confezioni riportavano esclusivamente pochissime indicazioni, tra l’altro in lingua cinese, che non consentivano di individuare il produttore, il lotto di produzione, la composizione del materiale e le altre indicazioni minime previste dal Codice al Consumo. I rivenditori dei prodotti sequestrati saranno segnalati alla locale Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura per l’irrogazione delle previste sanzioni amministrative. L’operazione testimonia, ancora una volta, l’impegno della Guardia di Finanza a tutela della salute dei cittadini e dell’economia nazionale nel particolare momento che sta vivendo il Paese.
I militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Bologna nell’ambito dei servizi predisposti al fine di garantire l’osservanza della normativa in materia di prezzi e sicurezza prodotti connessi all’emergenza epidemiologica in corso, hanno sottoposto a sequestro amministrativo 372.500 mascherine prive dei requisiti di conformità e sicurezza nei confronti di una società di Castello d’Argile. L’attività ispettiva, condotta dai finanzieri del 2° Nucleo Operativo Metropolitano di Bologna, è stata sviluppata attraverso la valorizzazione delle risultanze investigative emerse a seguito di un altro controllo eseguito presso una farmacia di Bologna. Gli approfondimenti investigativi svolti hanno consentito di individuare la società argelese ove venivano rinvenute e sottoposte a sequestro le mascherine le cui confezioni riportavano esclusivamente pochissime indicazioni, tra l’altro in lingua cinese, che non consentivano di individuare il produttore, il lotto di produzione, la composizione del materiale e le altre indicazioni minime previste dal Codice al Consumo. I rivenditori dei prodotti sequestrati saranno segnalati alla locale Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura per l’irrogazione delle previste sanzioni amministrative. L’operazione testimonia, ancora una volta, l’impegno della Guardia di Finanza a tutela della salute dei cittadini e dell’economia nazionale nel particolare momento che sta vivendo il Paese.
Circonvenzione di incapace
IMOLA (BO)
I Carabinieri della Stazione di Imola (BO) hanno denunciato una coppia di coniugi, incensurati, per circonvenzione di persone incapaci e appropriazione indebita in concorso. E’ accaduto nel corso di un’articolata indagine bancaria che i militari avevano avviato per capire come, i due soggetti, italiani, sulla sessantina, erano riusciti a ricevere oltre 50.000 euro di denaro da parte di un conoscente, un ottantacinquenne imolese, affetto da una malattia mentale. Stando alle indagini, i Carabinieri della Stazione di Imola (BO), attivati dai parenti dell’anziano, che si erano accorti del deficit di denaro, avevano scoperto che la coppia denunciata, in particolare la donna, ex badante della moglie dell’anziano, recentemente deceduta, aveva tentato di farsi nominare amministratore di sostegno dell’ottantacinquenne. A quel punto, la coppia, approfittando della malattia mentale dell’anziano, avrebbe iniziato a manipolarlo, fino a convincerlo di trasferirsi da loro e farsi versare la pensione e i risparmi di una vita che la vittima custodiva in banca.
Industriale in difficoltà
BOLOGNA
I Carabinieri del Nucleo Operativo Radiomobile del Comando Provinciale di Bologna hanno arrestato un ventunenne bolognese, senza fissa dimora e disoccupato, per tentato furto aggravato. E’ successo ieri mattina, quando la Centrale Operativa del Comando Provinciale Carabinieri di Bologna ha ricevuto la telefonata di un Agente della Polizia di Stato, libero dal servizio, che riferiva di aver avvistato un giovane vestito con un giubbotto mimetico che si stava aggirando con fare sospetto nei pressi dell’Istituto Tecnico Commerciale Statale Rosa Luxemburg di via Dalla Volta. All’arrivo dei Carabinieri, il ventunenne è stato sorpreso in flagranza di reato, con un mattone in mano che aveva utilizzato per infrangere la vetrata del bar annesso alla scuola. Un fatto analogo era successo la scorsa settimana, quando ignoti erano riusciti a perpetrare un furto di denaro ai danni dei distributori automatici di snack e bevande collocati all’interno del citato istituto. Su disposizione della Procura della Repubblica di Bologna, il giovane ladro, gravato da numerosi precedenti di polizia specifici, è stato trattenuto in camera di sicurezza, in attesa dell’udienza di convalida dell’arresto, prevista in data odierna, in videoconferenza.
PROVINCIA DI BOLOGNA
E’ stato salvato dai Carabinieri della Stazione di Calderara di Reno (BO) un imprenditore italiano che aveva manifestato l’intenzione di suicidarsi a causa dei problemi economici sopraggiunti per via dell’emergenza epidemiologica da COVID-19 che l’avevano costretto a fermare l’attività industriale, aumentando i debiti e fermando le entrate. E’ successo ieri pomeriggio, quando la Centrale Operativa del Comando Provinciale Carabinieri di Bologna è stata informata che un industriale voleva suicidarsi perché fortemente preoccupato di non riuscire a salvare i suoi dipendenti e l’azienda che a causa dell’emergenza sanitaria in corso era piombata in una crisi senza precedenti. Appresa la notizia, diverse pattuglie dell’Arma si sono messe alla ricerca dell’uomo. Sono stati i Carabinieri della Stazione di Calderara di Reno (BO) a intercettare l’imprenditore in Provincia di Bologna, mentre si trovava in compagnia dei suoi figli minorenni. Questi, in ottime condizioni di salute e ignari della situazione, sono stati affidati a un parente, mentre l’industriale è stato accompagnato dai sanitari del 118 presso una struttura sanitaria.
Carrozza treni in fiamme
Bologna,22/04/2020. Alle ore 22:16 la sala operativa 115 ha ricevuto una chiamata d soccorso per un incendio in via Tanari nello scalo ferroviario "Ravone". Le fiamme sono divampate in una carrozza passeggeri non più in uso e destinato alla demolizione, che stazionava su di un binario dello scalo. I vigili del fuoco sono intervenuti con tre squadre e con autobotti. Presente sul posto anche il funzionario in servizio. I vigili del fuoco hanno spento il rogo e messo in sicurezza lo scenario. Durante le operazioni di soccorso il personale tecnico di RFI ha tolto l'elettricità all'impianto, per favorire l'opera di spegnimento dei caschi rossi. Presente sul posto, oltre a 115 e 118 e RFI, anche la Polfer.
mercoledì 22 aprile 2020
Bologna
BOLOGNA
I Carabinieri del Nucleo Operativo Radiomobile del Comando Provinciale di Bologna hanno arrestato un 29enne albanese per evasione. Il giovane è finito in manette durante un posto di controllo alla circolazione stradale che i militari stavano facendo in via Battindarno per verificare se gli automobilisti in transito avessero avuto le motivazioni necessarie per spostarsi, come previsto dalla normativa legata all’emergenza epidemiologica da COVID-19. Controllando un 47enne bolognese alla guida di una Volkswagen Polo, i militari si sono accorti che seduto di fianco all’automobilista, c’era un soggetto che assomigliava a un latitante evaso due settimane fa da un’abitazione situata nel rione Cirenaica, dove era sottoposto agli arresti domiciliari. Nonostante il tentativo di ingannare i Carabinieri fornendo un nome falso, il passeggero è stato riconosciuto, arrestato per evasione, denunciato per false dichiarazioni sull’identità o su qualità personali proprie o di altri e sanzionato per aver violato la normativa legata all’emergenza epidemiologica. Su disposizione della Procura della Repubblica di Bologna, il 29enne è stato trattenuto in camera di sicurezza, in attesa dell’udienza di convalida dell’arresto, prevista in data odierna, in videoconferenza.
CASTELLO D’ARGILE (BO)
I Carabinieri della Stazione di Castello d’Argile (BO) hanno denunciato un 27enne italiano per furto aggravato continuato. Il giovane è stato ritenuto responsabile di un furto commesso la scorsa settimana ai danni di due esercizi pubblici di Castello d’Argile (BO), un panificio e una pizzeria che durante la notte erano stati razziati del fondo cassa da qualcuno che era riuscito a entrare all’interno forzando la porta d’ingresso dei locali, situati a poche centinaia di metri di distanza. Il 27enne, gravato da numerosi precedenti di polizia, è stato individuato nel corso di un’indagine che i Carabinieri della Stazione di Castello d’Argile (BO) hanno svolto con l’ausilio dalle videocamere di sorveglianza installate in zona.
Donna rapinata della borsa
Verso le ore 15:00 un'anziana donna è stata rapinata con la minaccia di un coltello della propria borsa mentre usciva dalla farmacia Zanardi sita in via Zanardi. L'uomo avvicinandosi alla signora anziana, l'ha prima minacciata con un coltello della lama della lunghezza di 15 cm e poi le ha strattonato la borsa, dandosi repentina fuga. le pattuglie del nucleo radiomobile intervenute immediatamente a seguito della segnalazione fatta al 112 dai testimoni, sono riuscite a individuare l'uomo grazie alla segnalazione di alcuni passanti, a raggiungerlo e a bloccarlo recuperando il portafogli la borsa il coltello stesso. Si tratta di una 48enne, italiano. L'uomo ovviamente è in stato d'arresto
martedì 21 aprile 2020
Aiutato anziano
I Carabinieri della Stazione di San Matteo della Decima (BO) sono andati in soccorso di un 88enne del luogo. All’anziano, affetto da una carenza di vitamine, gli era stato prescritto dal medico di base di assumere carne di cavallo. Purtroppo l’unica macelleria in grado di soddisfare le esigenze alimentari dell’uomo si trova in un altro comune, così i militari dell’Arma, venuti a conoscenza della situazione, si sono fatti avanti e sono andati a fargli la spesa.
Truffa all' Inps
GUARDIA DI FINANZA BOLOGNA: SCOPERTA MAXI TRUFFA AI DANNI DELL’I.N.P.S. DA PARTE DI UNA COOPERATIVA DI SERVIZI. DISPOSTO IL SEQUESTRO DI BENI PER 3 MILIONI DI EURO
I militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Bologna hanno eseguito, su disposizione del Giudice per le Indagini Preliminari del locale Tribunale, Dott. Domenico Truppa, un decreto di sequestro preventivo per equivalente di disponibilità finanziarie per complessivi 3 milioni di euro, nei confronti di due soggetti, F.A. classe ’43 e S.K. classe ‘73 entrambi residenti in Provincia di Bologna, nella loro qualità di Presidente e Vice Presidente del C.d.A. di una cooperativa di servizi, con sede in San Lazzaro di Savena (BO), ritenuti responsabili di aver posto in essere, tra il 2013 ed il 2016, una ingente truffa ai danni dell’I.N.P.S. In particolare, l’indagine, condotta dai finanzieri del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Bologna, sotto la direzione della Procura della Repubblica nella persona del Sostituto Procuratore Dott. Flavio Lazzarini, ha permesso di accertare come gli amministratori della cooperativa, operante nel settore delle pulizie, con contratti di appalto stipulati con importanti aziende di trasporto nazionale e locale, simulando uno stato di crisi aziendale, avessero nel tempo richiesto ed ottenuto dall’I.N.P.S., in maniera indebita, l’applicazione di “contratti di solidarietà” che, al fine di evitare licenziamenti, prevedono una riduzione dell’orario di lavoro in favore dei propri dipendenti e l’ottenimento di uno specifico contributo. Gli approfondimenti investigativi svolti dalle fiamme gialle felsinee hanno consentito di accertare come la cooperativa, nonostante la concessione di tale particolare forma di ammortizzatore sociale, avesse continuato ad impiegare fraudolentemente i propri dipendenti per l’intero orario di servizio, giustificando la retribuzione delle ore in eccesso, rispetto a quelle stabilite nei suddetti contratti, come se fossero somme elargite a titolo di “rimborsi” o “trasferte”, remunerando irregolarmente le ore di straordinario svolte dal personale. Grazie a tale stratagemma, gli amministratori della cooperativa hanno illecitamente ottenuto dall’Istituto di Previdenza contributi, a seguito dell’applicazione dei contratti di solidarietà, per un importo totale di circa 3 milioni di euro omettendo, altresì, il versamento degli ordinari oneri previdenziali dovuti sulle ore lavorative eseguite in eccedenza per ulteriori 2,5 milioni di euro.
I militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Bologna hanno eseguito, su disposizione del Giudice per le Indagini Preliminari del locale Tribunale, Dott. Domenico Truppa, un decreto di sequestro preventivo per equivalente di disponibilità finanziarie per complessivi 3 milioni di euro, nei confronti di due soggetti, F.A. classe ’43 e S.K. classe ‘73 entrambi residenti in Provincia di Bologna, nella loro qualità di Presidente e Vice Presidente del C.d.A. di una cooperativa di servizi, con sede in San Lazzaro di Savena (BO), ritenuti responsabili di aver posto in essere, tra il 2013 ed il 2016, una ingente truffa ai danni dell’I.N.P.S. In particolare, l’indagine, condotta dai finanzieri del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Bologna, sotto la direzione della Procura della Repubblica nella persona del Sostituto Procuratore Dott. Flavio Lazzarini, ha permesso di accertare come gli amministratori della cooperativa, operante nel settore delle pulizie, con contratti di appalto stipulati con importanti aziende di trasporto nazionale e locale, simulando uno stato di crisi aziendale, avessero nel tempo richiesto ed ottenuto dall’I.N.P.S., in maniera indebita, l’applicazione di “contratti di solidarietà” che, al fine di evitare licenziamenti, prevedono una riduzione dell’orario di lavoro in favore dei propri dipendenti e l’ottenimento di uno specifico contributo. Gli approfondimenti investigativi svolti dalle fiamme gialle felsinee hanno consentito di accertare come la cooperativa, nonostante la concessione di tale particolare forma di ammortizzatore sociale, avesse continuato ad impiegare fraudolentemente i propri dipendenti per l’intero orario di servizio, giustificando la retribuzione delle ore in eccesso, rispetto a quelle stabilite nei suddetti contratti, come se fossero somme elargite a titolo di “rimborsi” o “trasferte”, remunerando irregolarmente le ore di straordinario svolte dal personale. Grazie a tale stratagemma, gli amministratori della cooperativa hanno illecitamente ottenuto dall’Istituto di Previdenza contributi, a seguito dell’applicazione dei contratti di solidarietà, per un importo totale di circa 3 milioni di euro omettendo, altresì, il versamento degli ordinari oneri previdenziali dovuti sulle ore lavorative eseguite in eccedenza per ulteriori 2,5 milioni di euro.
lunedì 20 aprile 2020
Violenza in famiglia
VALSAMOGGIA
I Carabinieri della Stazione di Bazzano (BO) hanno arrestato un cinquantacinquenne marocchino per maltrattamenti in famiglia. E’ successo sabato pomeriggio, quando la Centrale Operativa del Comando Provinciale Carabinieri di Bologna è
stata informata che all’interno di un appartamento situato in
Valsamoggia, c’era una donna che stava urlando e chiedendo aiuto.
Appresa la notizia, i Carabinieri della Stazione di Bazzano (BO) si sono
diretti velocemente sul posto e dopo aver individuato l’abitazione da
cui erano state sentite le urla, sono andati in soccorso della donna,
trovandola in preda al panico e con ferite superficiali da taglio sotto
il mento e alcuni lividi sulle braccia. Alla vista dei militari, la
vittima si tranquillizzava riferendo che aveva iniziato a temere per la
propria vita, in particolare dopo essere stata minacciata recentemente
con un coltello che il marito le aveva puntato sotto il mento. In
quell’occasione, cessata la minaccia, la donna era riuscita di nascosto a
impossessarsi del coltello consegnandolo a una sua vicina di casa. Nei
giorni successivi, anche senza coltello, il cinquantacinquenne era
riuscito a terrorizzare la vittima fino a quando, sabato pomeriggio,
aveva tentato di strangolarla, senza riuscirci perché il pianto della
figlia adolescente che aveva assistito alla scena lo aveva distratto.
Una tragedia sfiorata per un soffio, grazie alla tempestività di due fattori essenziali:
la telefonata di una vicina di casa che ha chiamato il 112 e
l’intervento rapido dei Carabinieri della Stazione di Bazzano (BO). Il
cinquantacinquenne è stato tradotto in carcere a disposizione
dell’Autorità Giudiziaria.
Il coltello in questione è stato trovato e sequestrato. Si tratta di un’arma artigianale lunga quasi un metro.
Arresto per droga
BOLOGNA
I Carabinieri del Nucleo Operativo Radiomobile della Compagnia di Bologna Borgo Panigale hanno arrestato un quarantasettenne italiano, residente in Provincia di Bologna, per spaccio di sostanze stupefacenti. E’ successo sabato mattina, quando i Carabinieri, impegnati nei servizi di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19, hanno visto il quarantasettenne uscire dal “Mercato Ritrovato” di via Azzo Gardino e scambiarsi qualcosa di sospetto con un uomo che stava aspettando davanti al cancello. L’atteggiamento ambiguo dei due ha richiamato l’attenzione dei militari che, sospettando di avere assistito a uno spaccio di droga, sono intervenuti per identificare i due soggetti nel quarantasettenne italiano e in un quarantunenne egiziano. Dopo aver approfondito i fatti, i Carabinieri hanno scoperto che l’egiziano aveva acquistato dall’italiano un ovulo di plastica contenente una decina di grammi di hashish al prezzo di 80 euro. Sottoposto a una perquisizione personale, l’italiano, titolare di un negozio dedicato alla vendita della “Cannabis light”, è stato trovato in possesso di tre ovuli di plastica contenenti altri grammi di hashish. A bordo di una Fiat Punto che lo spacciatore aveva parcheggiato nelle vicinanze, i Carabinieri hanno trovato un’altra trentina di ovuli contenenti hashish del peso complessivo di oltre trecento grammi e un etto di “canapa light”. A casa dell’italiano, infine, i militari hanno trovato altri ovuli di hashish e quasi 1 kg di “Canapa light”. La sostanza stupefacente rinvenuta, compresa la “Canapa light”, è stata sequestrata e sarà sottoposta ad accertamenti dai Carabinieri del Laboratorio Analisi Sostanze Stupefacenti del Comando Provinciale di Bologna. Su disposizione della Procura della Repubblica di Bologna, il quarantasettenne, gravato da precedenti di polizia, è stato trattenuto in camera di sicurezza, in attesa dell’udienza di convalida dell’arresto, prevista in data odierna, in videoconferenza.
Atti osceni
BOLOGNA
I Carabinieri della Stazione Bologna Indipendenza hanno denunciato uno straniero per atti osceni. La denuncia è scaturita durante un’indagine avviata dai Carabinieri, dopo che avevano scoperto che all’interno di un appartamento condominiale del centro cittadino, c’era un uomo che aveva preso l’abitudine di affacciarsi alla finestra e di masturbarsi in direzione dell’appartamento di una giovane infermiera, tra l’altro impegnata in prima linea nell’emergenza sanitaria da COVID-19. Così, la ragazza, dopo un’estenuante turno di lavoro, invece di rilassarsi tra le mura domestiche, era costretta ad assistere allo “spettacolo” serale del suo vicino di casa che, dopo essersi masturbato, la salutava sorridendo, mandandole anche dei bacini con le mani. Alla vista dei Carabinieri che si sono presentati davanti al portone di casa, lo straniero ha ammesso le sue responsabilità alla presenza della moglie che dopo avergli dato del “cretino”, l’ha rimproverato dicendogli: “Ti avevo detto di smetterla, ma tu non mi hai ascoltata!”.
sabato 18 aprile 2020
Sequestro di droga
ARGELATO (BO)
Si stava preparando alla “Fase 2” dell’emergenza legata al coronavirus con un carico di droghe psichedeliche, ma è stato intercettato e arrestato dal Nucleo Operativo Radiomobile Carabinieri della Compagnia di San Giovanni in Persiceto (BO). E’ successo ad Argelato (BO), dove un trentacinquenne italiano è finito in manette durante un’operazione antidroga dei Carabinieri che stavano indagando su un traffico di droghe psichedeliche destinate ai più giovani, probabilmente per festeggiare la fine delle misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19 e l’inizio della cosiddetta “Fase 2”. Fortunatamente i Carabinieri sono riusciti a intercettare il carico di droga all’interno di un astuccio con stampata la bandiera del Regno Unito che il trentacinquenne custodiva nella sua abitazione di Argelato (BO). Dal punto di vista quantitativo, la droga rinvenuta, non è eccessivamente pesante (una cinquantina di grammi circa in totale) ma dal punto di vista qualitativo, invece, i militari di San Giovanni in Persiceto (BO), coadiuvati dal Nucleo Cinofili Carabinieri di Bologna, hanno fatto una scoperta importante, trovando sostanze stupefacenti pericolosissime, come i 58 mattoncini di estasi, con impressa la scritta “NASA” e, l’aspetto più preoccupante, i 41 francobolli di LSD (dietilamide dell’acido lisergico), una rarità nel mondo della droga per via della sua potentissima azione allucinogena. In passato, ma anche di recente, si sono verificati suicidi di giovani che dopo aver assunto LSD, si erano buttati nel vuoto, (dai ponti o dai tetti dei palazzi) perché erano convinti di volare. La sostanza stupefacente è stata sequestrata e il trentacinquenne è stato sottoposto agli arresti domiciliari, in attesa dell’udienza di convalida dell’arresto, prevista in data odierna, in videoconferenza, presso gli uffici dei Carabinieri che hanno messo in atto l’operazione.
Si stava preparando alla “Fase 2” dell’emergenza legata al coronavirus con un carico di droghe psichedeliche, ma è stato intercettato e arrestato dal Nucleo Operativo Radiomobile Carabinieri della Compagnia di San Giovanni in Persiceto (BO). E’ successo ad Argelato (BO), dove un trentacinquenne italiano è finito in manette durante un’operazione antidroga dei Carabinieri che stavano indagando su un traffico di droghe psichedeliche destinate ai più giovani, probabilmente per festeggiare la fine delle misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19 e l’inizio della cosiddetta “Fase 2”. Fortunatamente i Carabinieri sono riusciti a intercettare il carico di droga all’interno di un astuccio con stampata la bandiera del Regno Unito che il trentacinquenne custodiva nella sua abitazione di Argelato (BO). Dal punto di vista quantitativo, la droga rinvenuta, non è eccessivamente pesante (una cinquantina di grammi circa in totale) ma dal punto di vista qualitativo, invece, i militari di San Giovanni in Persiceto (BO), coadiuvati dal Nucleo Cinofili Carabinieri di Bologna, hanno fatto una scoperta importante, trovando sostanze stupefacenti pericolosissime, come i 58 mattoncini di estasi, con impressa la scritta “NASA” e, l’aspetto più preoccupante, i 41 francobolli di LSD (dietilamide dell’acido lisergico), una rarità nel mondo della droga per via della sua potentissima azione allucinogena. In passato, ma anche di recente, si sono verificati suicidi di giovani che dopo aver assunto LSD, si erano buttati nel vuoto, (dai ponti o dai tetti dei palazzi) perché erano convinti di volare. La sostanza stupefacente è stata sequestrata e il trentacinquenne è stato sottoposto agli arresti domiciliari, in attesa dell’udienza di convalida dell’arresto, prevista in data odierna, in videoconferenza, presso gli uffici dei Carabinieri che hanno messo in atto l’operazione.
venerdì 17 aprile 2020
Controlli nell' Imolese
IMOLA (BO)
Proseguono quotidianamente i controlli dei Carabinieri della Compagnia di Imola (BO) finalizzati al rispetto della normativa legata all’emergenza epidemiologica da COVID-19. Tra le persone identificate nel territorio imolese, più di cento nella giornata di ieri, una decina sono state sanzionate per il mancato rispetto della normativa in questione e un giovane automobilista imolese è stato anche denunciato per essersi rifiutato di sottoporsi all’alcol test che gli era stato richiesto dai Carabinieri della Stazione di Casalfiumanese (BO), dopo che lo avevano identificato durante un posto di controllo in viale Andrea Costa a Casalfiumanese (BO). Oltre al ritiro della patente di guida, il conducente si è visto sequestrare l’auto di proprietà, del valore di alcune migliaia di euro, per la successiva confisca.
Dovendo passare gran parte del tempo in casa e spesso alla finestra, di recente, molti cittadini imolesi si sono trasformati in veri e propri “controllori” contribuendo ad allertare il numero unico di emergenza 112, a ogni avvistamento di assembramenti di persone sulla strada pubblica. La collaborazione con la cittadinanza è fondamentale per aiutare i Carabinieri impegnati 24 ore su 24 nell’emergenza epidemiologica da COVID-19.
Controlli
PROVINCIA DI BOLOGNA
I Carabinieri della Stazione di Anzola Emilia (BO), con il supporto del 5° Reggimento Carabinieri Emilia Romagna, hanno denunciato un ventiseienne e un ventottenne di Crespellano (BO) per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. I due giovani sono stati identificati durante un posto di controllo alla circolazione stradale che i militari stavano effettuando sulla via Emilia, in località Ponte Samoggia. Durante le procedure finalizzate a verificare le motivazioni dello spostamento, i militari si sono accorti che i due ragazzi, oltre a essere sprovvisti di qualsiasi giustificazione, erano piuttosto agitati. Sottoposti a una perquisizione personale, i due soggetti sono stati trovati in possesso di una trentina di grammi di marijuana. Oltre alla denuncia per il possesso della sostanza stupefacente, i due ragazzi sono stati sanzionati per il mancato rispetto della normativa legata all’emergenza epidemiologica da COVID-19.
I Carabinieri della Stazione di Sant’Agata Bolognese (BO) hanno denunciato un trentaduenne magrebino di San Giovanni in Persiceto (BO) per falsa attestazione o dichiarazione a un pubblico ufficiale sull’identità o su qualità personali proprie o di altri e truffa ai danni dell’INPS. E’ successo alle ore 10:20 di mercoledì, quando il magrebino è stato identificato mentre si trovava al volante di una Fiat Bravo, durante un posto di controllo alla circolazione stradale che i militari stavano effettuando sulla Strada Provinciale “255” a Sant’Agata Bolognese (BO). Al momento del controllo, l’automobilista riferiva di essere un corriere per conto di una nota azienda italiana specializzata nel settore delle spedizioni espresse e di avere fretta perché lo spostamento era dovuto alla necessità di consegnare un pacco urgente. Le verifiche avviate dai militari per accertare la veridicità delle dichiarazioni rese al momento del controllo, hanno rilevato che l’uomo, non solo aveva mentito sulla dipendenza lavorativa per l’azienda menzionata nella dichiarazione, ma risultava in malattia dal 27 marzo scorso. Oltre alla denuncia, il “corriere” è stato sanzionato di 373 euro per non aver rispettato la normativa legata all’emergenza epidemiologica da COVID-19.
Un altro automobilista è stato denunciato dai Carabinieri della Stazione di Sant’Agata Bolognese (BO) per aver forzato un posto di controllo alla circolazione stradale e tentato la fuga per “amore”. E’ successo qualche giorno fa, quando tre pattuglie dell’Arma hanno ingaggiato un inseguimento con l’automobilista che non si era fermato all’alt dei Carabinieri della Stazione di Sant’Agata Bolognese (BO). Dopo alcuni chilometri percorsi a una velocità eccessiva e oltrepassando un incrocio con il semaforo rosso, l’automobilista è stato raggiunto con l’ausilio di altre due pattuglie della Compagnia Carabinieri di San Giovanni in Persiceto (BO) che erano state allertate dell’inseguimento. Dopo essersi scusato con i Carabinieri, il conducente, identificato in un modenese sulla trentina, riferiva apertamente che aveva fretta di raggiungere la sua fidanzata di Cento (FE) per fare l’amore. Oltre alle sanzioni scaturite per aver violato il Codice della Strada, l’automobilista è stato sanzionato di 373 euro per non aver rispettato la normativa legata all’emergenza epidemiologica da COVID-19.
Sequestrate mascherine
GUARDIA DI FINANZA BOLOGNA: SEQUESTRATE 30.000 MASCHERINE PRIVE DEI REQUISITI DI CONFORMITÀ E SICUREZZA NEI CONFRONTI DI UNA SOCIETÀ DI CASTENASO (BO).
I militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Bologna, nell’ambito del dispositivo predisposto al fine di garantire l’osservanza della normativa in materia di prezzi e sicurezza prodotti connessi alla grave emergenza epidemiologica in corso, hanno eseguito un controllo nei confronti di una società di Castenaso, esercente l’attività di consulenza sulla sicurezza ed igiene di posti di lavoro, sottoponendo a sequestro amministrativo circa 30.000 mascherine prive dei requisiti di conformità e sicurezza. L’attività ispettiva, condotta dai finanzieri del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Bologna, è stata sviluppata attraverso la valorizzazione delle risultanze investigative emerse nell’ambito di un altro controllo eseguito nei confronti di una farmacia di San Lazzaro di Savena (BO), che aveva consentito di sottoporre a sequestro 370 mascherine di vario tipo, sprovviste di certificazione CE e poste in commercio in violazione della disciplina del Codice del consumo. Gli approfondimenti investigativi svolti dalle Fiamme Gialle felsinee hanno permesso di ricostruire la filiera distributiva, individuando la citata società di Castenaso a cui sono state sequestrate ulteriori 22.600 mascherine igieniche “usa e getta” tipo chirurgiche e 6.856 mascherine filtranti (di tipo FFP2). I predetti dispositivi, contenuti all’interno di confezioni riportanti unicamente indicazioni in lingua cinese o inglese, sono risultati privi del marchio CE e/o di idonea certificazione che ne attestasse la conformità; ulteriori approfondimenti hanno consentito di verificare, altresì, l’assenza di specifiche comunicazioni all’INAIL, così come previsto dell’attuale normativa derogatoria di cui all’art. 15 del D.L. 18/2020. I rivenditori dei prodotti sequestrati saranno segnalati alla locale Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura per l’irrogazione delle previste sanzioni amministrative, mentre i dispositivi sequestrati, all’esito degli opportuni accertamenti di conformità, saranno eventualmente messi a disposizione dell’Autorità Prefettizia per la successiva distribuzione nell’ambito del quadro esigenziale correlato all’emergenza epidemiologica. L’operazione testimonia l’impegno della Guardia di Finanza a tutela della salute dei cittadini e dell’economia nazionale nel particolare momento che sta vivendo il Paese. In tale contesto inedito, il Corpo è schierato in prima linea nel concorrere al mantenimento dell’ordine e della sicurezza pubblica, rafforzando ulteriormente, in ossequio alle sue specificità di polizia economicofinanziaria , le attività operative a contrasto delle frodi e delle commerciali disoneste e ponendosi quale s icuro punt pratiche o di riferimento per la collettività.
I militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Bologna, nell’ambito del dispositivo predisposto al fine di garantire l’osservanza della normativa in materia di prezzi e sicurezza prodotti connessi alla grave emergenza epidemiologica in corso, hanno eseguito un controllo nei confronti di una società di Castenaso, esercente l’attività di consulenza sulla sicurezza ed igiene di posti di lavoro, sottoponendo a sequestro amministrativo circa 30.000 mascherine prive dei requisiti di conformità e sicurezza. L’attività ispettiva, condotta dai finanzieri del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Bologna, è stata sviluppata attraverso la valorizzazione delle risultanze investigative emerse nell’ambito di un altro controllo eseguito nei confronti di una farmacia di San Lazzaro di Savena (BO), che aveva consentito di sottoporre a sequestro 370 mascherine di vario tipo, sprovviste di certificazione CE e poste in commercio in violazione della disciplina del Codice del consumo. Gli approfondimenti investigativi svolti dalle Fiamme Gialle felsinee hanno permesso di ricostruire la filiera distributiva, individuando la citata società di Castenaso a cui sono state sequestrate ulteriori 22.600 mascherine igieniche “usa e getta” tipo chirurgiche e 6.856 mascherine filtranti (di tipo FFP2). I predetti dispositivi, contenuti all’interno di confezioni riportanti unicamente indicazioni in lingua cinese o inglese, sono risultati privi del marchio CE e/o di idonea certificazione che ne attestasse la conformità; ulteriori approfondimenti hanno consentito di verificare, altresì, l’assenza di specifiche comunicazioni all’INAIL, così come previsto dell’attuale normativa derogatoria di cui all’art. 15 del D.L. 18/2020. I rivenditori dei prodotti sequestrati saranno segnalati alla locale Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura per l’irrogazione delle previste sanzioni amministrative, mentre i dispositivi sequestrati, all’esito degli opportuni accertamenti di conformità, saranno eventualmente messi a disposizione dell’Autorità Prefettizia per la successiva distribuzione nell’ambito del quadro esigenziale correlato all’emergenza epidemiologica. L’operazione testimonia l’impegno della Guardia di Finanza a tutela della salute dei cittadini e dell’economia nazionale nel particolare momento che sta vivendo il Paese. In tale contesto inedito, il Corpo è schierato in prima linea nel concorrere al mantenimento dell’ordine e della sicurezza pubblica, rafforzando ulteriormente, in ossequio alle sue specificità di polizia economicofinanziaria , le attività operative a contrasto delle frodi e delle commerciali disoneste e ponendosi quale s icuro punt pratiche o di riferimento per la collettività.
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