venerdì 26 maggio 2017

BOLOGNA: ARRESTATO UN PAKISTANO PER TRUFFA, SOSTITUZIONE DI PERSONA E RESISTENZA A P.U.

Nella mattinata di ieri, a seguito di un’indagine sul regolare svolgimento delle sessioni di esame teorico per il conseguimento della patente di categoria B presso la sede della Motorizzazione Civile di Bologna, la Polizia di Stato ha proceduto all’arresto di un pakistano e alla denuncia a piede libero di un suo connazionale per truffa, sostituzione di persona e resistenza a pubblico ufficiale.
Tra i canditati che dovevano tenere l’esame, vi erano persone di nazionalità extracomunitaria che all’atto della presentazione dell’istanza di esame avevano fatto sorgere dubbi sulla conoscenza della lingua italiana e quindi sull’apprendimento delle nozioni richieste per sostenere correttamente la prova.
Nel piazzale antistante gli uffici della MCTC i poliziotti notavano una persona che dal carteggio d’esame corrispondeva al nome di R.O.,un pakistano di anni 32, che avrebbe dovuto trovarsi all’interno dell’aula per sostenere il test e: insospettiti da tale anomalia ed al fine di accertare l’identità dell’individuo, riscontravano che la persona seduta in aula aveva fornito un documento intestato a nome di R.O., esattamente come l’uomocon le generalità dell’uomo che si trovava in cortileall’esterno.
Il sospetto di una sostituzione di persona – basato sulla somiglianza dei tratti somatici dei due e dalla mancanza di documenti di identificazione da parte della persona nel piazzale – spingeva gli agenti ad approfondire l’accertamento nei confronti dell’esaminando il quale, vistosi scoperto, al fine di sottrarsi al controllo scaraventava a terra uno dei due poliziotti e fuggiva, fuggendo a piedi per le vie limitrofe alla Motorizzazione. L’inseguimento che ne scaturiva per le vie bolognesi culminava con il fermo del soggetto - poi identificato per un pakistano di 27 anni - che veniva tratto in arresto dagli agenti della Sezione Polizia Stradale per resistenza a pubblico ufficiale, truffa e sostituzione di persona; anche “il compare”, effettivo beneficiario della prova di esame, veniva bloccato e denunciato, in concorso con “l’amico”, per il reato di truffa e sostituzione di persona. 

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