Bologna, 4 dicembre 2025- L'Ente bolognese per le aree protette e la biodiversità e l'Accademia Nazionale di Agricoltura hanno siglato un accordo di collaborazione finalizzato per il recupero e la valorizzazione di castagneti abbandonati nel Parco Storico di Monte Sole. Si tratta di diverse centinaia di ettari di proprietà privata, per lo più di piccola e piccolissima dimensione, in condizioni di abbandono manutentivo e gestionale, e che, in quanto tali, sono fonte di degrado e di accresciuti rischi di diffusione delle malattie delle piante e di incendio boschivo, soprattutto a fronte delle mutate condizioni climatiche, ovvero dei prolungati periodi di siccità e delle temperature ordinariamente superiori alle medie stagionali. L'obiettivo è creare le condizioni tecniche ed operative per il ripristino di una gestione attiva dei castagneti, economicamente ed ambientalmente sostenibile e che, così facendo, possa contribuire a conservare integro un habitat importante per la biodiversità forestale e per la storia e la cultura locale. L’accordo affida all’Accademia Nazionale di Agricoltura il compito di analizzare, anche attraverso l’utilizzo delle immagini satellitari, lo stato di salute dei castagneti, la vocazionalità degli areali, le cultivar da frutto e da legno. Una volta conclusa la fase di analisi, l’Ente bolognese per le aree protette e la biodiversità, supportato dagli esperti dell’Accademia, si attiverà nei confronti dei proprietari disponibili per promuovere le azioni di rinnovo selvicolturale, tecnicamente più opportune, e i relativi piani di fattibilità anche in ragione degli aiuti pubblici di settore attivi. L'Ente bolognese per le aree protette e la biodiversità finanzia il progetto con le risorse messe a disposizione dei Parchi regionali bolognesi dalla recente intesa tra lo stesso Ente e la Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna. “Il cambiamento climatico - ha dichiarato il Presidente dell’Ente bolognese per le aree protette Tiberio Rabboni - in particolare le prolungate siccità e le elevate temperature medie, stanno causando inedite sofferenze ad una parte importante del patrimonio forestale delle aree protette, e non solo a quelle. Per questo è indispensabile ed urgente intervenire per salvaguardare, rigenerare e, se del caso, riconvertire gli areali in sofferenza, prima che sia troppo tardi. Il progetto a sostegno del ripristino dei castagneti del Parco Storico di Monte Sole nasce da questa esigenza. Desidero ringraziare la Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna che ha condiviso il progetto, e l’Accademia Nazionale di Agricoltura che ha messo la sua autorevolezza istituzionale e la sua competenza tecnico-scientifica a disposizione di un obiettivo di interesse generale e delle nostre comunità locali. Confido fin d’ora che i proprietari dei castagneti sapranno cogliere l’opportunità che viene loro offerta”. “Oggi la tutela dei boschi e delle montagne - ha detto il Presidente dell’Accademia Nazionale di Agricoltura Prof. Giorgio Cantelli Forti - riveste un compito centrale per mantenere il giusto equilibrio ambientale e controllare il pericoloso dissesto idrogeologico che colpisce numerose zone su tutto il territorio nazionale. A questo si aggiunge, inoltre, l’importante elemento di crescita per molte zone montane, adesso abbandonate e in stato di sofferenza, che da una maggiore attenzione per le aree boschive, possono trarre nuove opportunità di sviluppo. In questo il recupero dei castagneti che, per molti secoli, sono stati un vero motore economico e di sostentamento alimentare per le popolazioni dell’Appennino, risulta un’azione sempre più attuale per fornire nuove possibilità di recupero ambientale e sviluppo economico alle località montane. Per questo sono certo che l’accordo firmato con l’Ente Parchi sia, davvero, un nuovo tassello per salvaguardare i nostri monti e la comunità locali”. «Siamo orgogliosi di sostenere questo progetto di recupero — ha dichiarato il Presidente della Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna, Pierluigi Stefanini — perché crediamo fermamente nella tutela del patrimonio naturale e culturale del nostro territorio. L’intervento si inserisce pienamente nello spirito dell’Agenda 2030, che ci richiama all’urgenza di proteggere gli ecosistemi terrestri, contrastare il degrado ambientale e promuovere uno sviluppo sostenibile per le comunità. Il recupero dei castagneti abbandonati non è solo un’azione di salvaguardia ambientale, ma un’opportunità per generare nuove ricadute sociali ed economiche. Confido che molti proprietari accoglieranno l’invito a collaborare: unendo le forze possiamo restituire a Monte Sole una foresta viva e rigenerata, capace di durare nel tempo». Il Parco regionale storico di Monte Sole è un'area protetta istituita nel 1989 nei comuni di Marzabotto, Monzuno e Grizzana Morandi. Si estende quasi interamente nell'area dell'eccidio di Monte Sole del 1944, e ha il doppio scopo di proteggere la ricca biodiversità ambientale (con oltre 900 specie vegetali e fauna varia) e di conservare la memoria storica degli eventi bellici, promuovendo una cultura di pace.
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