Fiera del vino a Bologna
Vini in passerella alla Fiera di Bologna per la ‘Biennale Internazionale del Vino’.
Hanno ‘sfilato’ nei calici i vini di tutte le regioni italiane, i vini austriaci, sloveni, tedeschi, francesi e portoghesi.
In particolare ieri è stata la giornata dei vini del Veneto e l’abilità, la dedizione e l’amore dei produttori per il dono della vite li conferma nel gotha della categoria delle produzioni vitivinicole.
Una partecipazione, la loro, decisa e sicura nonostante il momento difficile. Il Covid mortifica la socialità e il vino è il re degli intrattenitori e dei promotori di convivialità. “E’ proprio per dare una spallata a questo terribile avversario che siamo qua!”, precisa un espositore. “ Vogliamo vincere l’immagine di tristezza che oggi le città danno. Sono vuote, quasi si stesse attuando un lockdown volontario. Solo la periferia regge”. E la fiducia di ritornare alla normalità è piena. Negli assaggi quindi anche una sferzata di ottimismo. Messaggio recepito a pieno dagli assaggiatori.
Il prof. Friolo con alcuni dei suoi studentiFra i protagonisti del servizio di accoglienza turistica, della cucina e sala, gli allievi dell’Istituto Alberghiero Luigi Veronelli di Casalecchio di Reno, guidati dai professori Valentino Friolo, Simone Fogacci, Emanuele Colluto, Roberto Brognoli e Francesco Staniscia. “ I nostri ragazzi hanno curato i contatti con i visitatori e hanno affiancato gli operatori nella guida alla degustazione,” ha riferito il professor Friolo. “Siamo stati chiamati dalla organizzatori delle due giornate di degustazione. E’ stata una esperienza molto positiva anche perché è stata una interessante prova di come ci si rapporta professionalmente in queste occasioni. Non è la prima esperienza del genere affrontata dagli allievi del nostro istituto e ogni volta i ragazzi ne ricavano sicurezza e acquisiscono abilità . Esperienza da ripetere”, ha concluso il professore.
Se possiamo fare un commento: “ abbasso il Covid, il tempo lo annegherà mortalmente e il vino accompagnerà rendendolo ancor più felice il giorno della vittoria”.
Francesco Fabbriani Foto di F. Zucchini
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