lunedì 25 giugno 2018

GUARDIA DI FINANZA BOLOGNA. SEQUESTRATI 44.000 LITRI DI UNA MISCELA DI ACQUA E SOSTANZE ZUCCHERINE/COLORANTI SPACCIATI COME BEVANDE ALCOLICHE RINVENUTE IN UN DEPOSITO FISCALE NEL BOLOGNESE. DENUNCIATI ALL’AUTORITÀ GIUDIZIARIA N.3 OPERATORI DI SETTORE PER FRODE IN COMMERCIO E SOTTRAZIONE AL PAGAMENTO DELL’ACCISA SULLE BEVANDE ALCOLICHE

Nei giorni scorsi i finanzieri del Comando Provinciale di Bologna, nel corso
dell’esecuzione di un controllo di natura amministrativa, hanno sequestrato
oltre 44.000 litri di una miscela di acqua e sostanze zuccherine/coloranti
falsamente dichiarata come prodotto/bevanda alcolica (alcol etilico, rhum,
whisky), rinvenuta in un deposito fiscale nel bolognese, proveniente da una
società lombarda con sede nel bresciano e destinata in Campania.
In particolare la miscela, contenuta all’interno di 46 cubi di plastica dalla
capacità di 1000 litri ciascuno, era costituita da un miscuglio di liquidi,
contenenti acqua e coloranti e, solo in taluni casi, si è appurata la presenza di
una modesta percentuale di alcol (tra il 9 e il 12%).
Il prodotto, che, ovviamente, non avrebbe potuto essere realmente
commercializzato così come dichiarato nei documenti amministrativi di
accompagnamento esibiti al momento dell’intervento dei finanzieri del Nucleo
di Polizia economico finanziaria, poteva in realtà servire a consumare una
frode in commercio e permettere la sottrazione al pagamento dell’accisa
gravante sull’intera partita (pari a circa 300.000 euro) attraverso la
circolazione “in nero” di analoghi quantitativi di prodotto genuino.
L’intervento dei finanzieri ha invece interrotto il tentativo di frode portando alla
denuncia alla Procura della Repubblica di Bologna dei rappresentanti legali
della società lombarda mittente della partita di merce irregolare e di quella
destinataria avente sede in Campania, nonché del responsabile della
gestione del deposito bolognese per frode in commercio (art. 515 c.p.) e per
sottrazione all’accertamento e al pagamento dell’accisa (art. 43, D.Lgs. n.
504/95).

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