mercoledì 18 ottobre 2017
Ragazza italiana perseguitata da un pakistano che finisce in manette
I
Carabinieri della Stazione di Calderara di Reno hanno eseguito
un’ordinanza di applicazione di misura cautelare coercitiva nei
confronti di un ventiquattrenne pakistano, accusato di atti persecutori
su una ventenne italiana che aveva conosciuto due anni fa. All’epoca,
il giovane aveva tentato di intraprendere una relazione sentimentale con
la ragazza, ma lei si era rifiutata. Una reazione inaccettabile per il
pakistano che, deciso ad avere ad ogni costo la giovane, aveva
cominciato a perseguitarla con messaggi e pedinamenti, cagionandole un
gravissimo stato d’ansia e di paura per la propria incolumità e
costringendola a cambiare lo stile di vita. Gli atteggiamenti molesti e
invadenti raggiungevano il culmine quando il pakistano si era presentato
a casa della ragazza e non trovandola aveva preteso di aspettarla fino
al suo ritorno, nonostante il rifiuto dei genitori che avevano cercato
di allontanarlo. A quel punto, il pakistano tentava di scavalcare la
recinzione del giardino, non riuscendovi grazie all’intervento di una
pattuglia dei Carabinieri. Stanca e sempre più spaventata, la ventenne
denunciava tutto ai Carabinieri che avviavano le indagini. Lo scorso
luglio, il Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Bologna,
firmava l’ordinanza di applicazione di misura cautelare coercitiva,
ordinando la cattura del ventiquattrenne pakistano e la sua conduzione
agli arresti domiciliari. Il provvedimento, però, è stato eseguito
soltanto lunedì mattina grazie a una task force di Carabinieri e Agenti
della Polizia di Frontiera che hanno intercettato il giovane pakistano
dopo un’assenza di tre mesi, al suo rientro in Italia, avvenuto con un
volo proveniente dal Pakistan e diretto all’Aeroporto di Bologna-Borgo
Panigale “Guglielmo Marconi”.
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