Dalle prime ore di ieri si è svolta una complessa operazione finalizzata a stroncare un traffico
illecito di rifiuti speciali pericolosi tra le province di Ferrara e Macerata.
Gli oltre 40 Carabinieri Forestali impegnati, coordinati dal Nucleo Investigativo di Polizia
Ambientale, Agroalimentare e Forestale di Modena, coadiuvati dai colleghi della Stazione
Carabinieri Forestale di Argenta (FE), dai Gruppi Carabinieri Forestale di Macerata e Lodi e
del Comando Regione Emilia Romagna, hanno eseguito i sequestri e le perquisizioni disposti
dal G.I.P. del Tribunale di Bologna su richiesta della Procura della Repubblica presso il
Tribunale di Bologna - Direzione Distrettuale Antimafia, tra cui il sequestro di uno stabilimento
industriale dedito alla produzione e recupero di solventi industriali.
Le indagini, molto delicate data la complessità degli argomenti trattati, son durate circa un
anno ed il coordinamento delle stesse è stato curato dal Sostituto Procuratore della Repubblica
della Direzione Distrettuale Antimafia di Bologna Dott. Stefano ORSI. Le investigazioni
e le attività di polizia giudiziaria poste in essere dai Carabinieri Forestali hanno permesso
di accertare il traffico illecito di svariate migliaia di tonnellate di rifiuti industriali pericolosi
da parte di una società di Argenta (FE) che, seppur regolarmente autorizzata al recupero
di rifiuti, in realtà li immetteva in commercio quali prodotti senza idonei trattamenti
preliminari.
La società ferrarese, di proprietà di una nota società per azioni di Matelica (MC) dedita alla produzione di prodotti chimici, forniva a quest'ultima rifiuti non trattati che venivano poi utilizzati direttamente nella produzione di diluenti ed affini.
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