giovedì 30 settembre 2021

Nubifragi nella notte

Bologna 30/09/2021.  I vigili del fuoco hanno effettuato numerosi interventi nella nottata  causa di un violento nubifragio che ha colpito principalmente la zona di Imola e dei comuni limitrofi,  ad Imola si sono verificate le maggiori criticità con sottopassaggii allagati

Diverse autovetture sono rimaste bloccate all'interno dei sottopassi. Le squadre intervenute hanno soccorso gli automobilisti e liberato la strada dai mezzi rimasti fermi permettendo il ripristino della circolazione. Non si segnalano feriti, solo danni materiali.

 

Ricatto dell'amante

CIRCONDARIO IMOLESE
Avevano avuto una relazione extraconiugale nel 2016. Lui imprenditore del Circondario Imolese, lei sua dipendente. La storia era poi terminata senza strascichi, pur se la donna aveva cambiato lavoro, trasferendosi a vivere a Bologna città.
Dal 2018 però si era ripresentata - affiancata dal nuovo compagno - al cospetto dell’ex datore di lavoro, avanzando richieste sempre più insistenti di danaro, per non disvelare la verità sulla loro relazione alla moglie.
Le minacce, ripetute, incalzanti e sempre legate alla medesima motivazione, avevano fruttato alla coppia di estorsori, nell’arco di tre anni, ben 60.000€ totali, consegnati a più riprese dall’imprenditore. I due malfattori, addirittura, avevano fatto sì che – nel periodo iniziale della pandemia – la vittima acquistasse direttamente da loro numerosi lotti di mascherine chirurgiche a prezzi esorbitanti, rispetto ai prezzi ordinari di mercato.
Qualche giorno fa la svolta. L’uomo, cinquantenne, si decide e si presenta alla stazione Carabinieri di Castel San Pietro Terme, ove – disperato – presenta una querela dettagliata sui fatti, in cui denuncia l’ultima richiesta estorsiva: per la data del 29 settembre, alle 7 del mattino, avrebbe dovuto consegnare brevi manu presso la propria azienda ulteriori 10.000€ in contanti.
I militari della stazione, supportati dai colleghi del Nucleo Operativo e Radiomobile di Imola, autorizzati dal PM della Procura di Bologna dott. Ambrosino, hanno immediatamente attivato una indagine tecnica che ha consentito di trarre in arresto in flagranza di reato i due malviventi, pregiudicati: l’uno cinquantatreenne (peraltro sottoposto all’obbligo di soggiorno in altro comune), l’altra trentottenne. Non appena hanno intascato i contanti, sono stati fermati dai militari e condotti presso la sede della Compagnia Carabinieri di Imola, per il successivo trasferimento al carcere di Bologna.
Per l’imprenditore l’incubo è finito e i 10.000€ sono statigli riconsegnati.
 

mercoledì 29 settembre 2021

Cade e si fa male

Intervento Corno 29_09_21 

Una donna di 46 anni residente a Lizzano (BO) nella mattinata odierna è andata a fare una passeggiata con un’amica nella zona del Corno alle Scale. Stava camminando sul sentiero che dalle Polle conduce all’Abetina. Giunta in tratto un po’ scivoloso la donna è caduta procurandosi un doloroso trauma alla gamba. L’amica avverte il 118. Mancava poco alle 11 e sul posto viene inviata a squadra del Soccorso Alpino e Speleologico stazione Corno alle Scale e la Croce Rossa di Lizzano. La donna viene raggiunta, in breve tempo, dalla squadra dei tecnici del CNSAS con un mezzo fuoristrada. Dopo valutazione sanitaria alla paziente è stato immobilizzato l’arto dolorante e poi trasportata con il mezzo fuoristrada fino all’ambulanza che ha provveduto a trasferirla all’ospedale di Porretta

 

3 persone denunciate


 BOLOGNA: 3 persone denunciate in stato di libertà e ulteriori 2 segnalate alla Prefettura; è il bilancio dell’attività svolta nella notte dai Carabinieri di Bologna.

Un cittadino marocchino di anni 30, residente in San Pietro in Casale (BO), è stato denunciato dai Carabinieri di Bologna Navile per inosservanza della misura di prevenzione del Rimpatrio con il foglio di via obbligatorio dal Comune di Bologna, dalla quale era stato colpito nel mese di giugno scorso. L’extracomunitario è stato controllato dai militari nei pressi di piazza Matteotti, nell’ambito di un servizio di prevenzione dei reati predatori. Nei suoi confronti sarà altresì, proposta dai Carabinieri la sostituzione della misura di prevenzione in atto con quella più afflittiva dell’avviso orale.

Nel quartiere Pilastro, un cittadino rumeno di anni 27 è stato sorpreso mentre girovagava lungo la pubblica via con un tirapugni occultato sotto i vestiti. Lo stesso che non ha fornito alcuna spiegazione al riguardo è stato denunciato per porto di strumenti atti ad offendere dai Carabinieri, che ovviamente hanno proceduto al sequestro dell’arma. Nella medesima area una coppia di giovani italiani, è stata sorpresa in possesso di un grammo di cocaina, lui, ed uno di hashish, lei. Entrambi sono stati segnalati alla Prefettura.

Nel corso dell’attività di controllo della circolazione stradale i Carabinieri di Vergato (BO) hanno denunciato per guida in stato di ebrezza un 65/enne che, alla guida della sua autovettura, rientrava nella propria abitazione dopo una serata trascorsa con gli amici. Visibilmente in stato di alterazione, il pensionato, sottoposto all’alcol test, è risultato avere un tasso alcolico poco inferiore a 3 G/L. Nonostante le gravi conseguenze, sia sul piano penale che amministrativo della propria condotta, il malcapitato automobilista ha finito per ringraziare i militari per la loro presenza, sollevato per non aver cagionato danni a se e agli altri utenti della strada e consapevole del fatto che molto difficilmente sarebbe riuscito ad arrivare a destinazione in quelle condizioni.

martedì 28 settembre 2021

Arrestati spacciatori

OPERAZIONE ANTIDROGA DELLA POLIZIA DI STATO. LA SQUADRA MOBILE DI BOLOGNA ESEGUE 15 MISURE CAUTELARI NEI CONFRONTI DI 14 SPACCIATORI MAROCCHINI E 1 ITALIANO

  

La Squadra Mobile della Questura di Bologna, nell’ambito di una vasta operazione antidroga, ha eseguito l’Ordinanza del GIP del Tribunale di Bologna che ha disposto 15 misure cautelari, 13 delle quali in carcere, nei confronti di altrettanti indagati, 14 marocchini e 1 italiano, indagati per il reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

 

Le misure cautelari sono il frutto di una lunga e complessa indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Bologna, nella persona del P.M. dott.ssa Silvia Baldi e condotta dalla Squadra Mobile - IV Sezione Contrasto al crimine diffuso, che ha portato ad indagare complessivamente 24 persone, 22 cittadini marocchini e 2 italiani, tutti spacciatori molto attivi nella città di Bologna e in tutta l’area metropolitana.

 

L’attività di indagine ha preso il via in seguito alla morte per overdose di una ragazza italiana dopo che la stessa aveva acquistato della sostanza stupefacente in Piazza Aldrovandi nel mese di agosto del 2019.

 

L’attività di indagine, che ha avuto inizio ad agosto del 2019 e si è conclusa nel mese di maggio del 2020, è stata portata avanti con intercettazioni telefoniche, sistemi di localizzazione GPS uniti a numerosissimi e costanti servizi di pedinamento ed osservazione che hanno portato all’attento monitoraggio degli indagati e alla scoperta dei nascondigli dello stupefacente.

 

La ramificazione delle operazioni di intercettazione ha permesso di far emergere una serie di spacciatori, per lo più originari del Marocco, dediti al traffico di consistenti quantitativi di sostanza stupefacente, principalmente cocaina e hashish, attivi in tutta l’area metropolitana di Bologna. I vari spacciatori sono risultati attivi in diverse zone della città, tra cui la zona universitaria e il Pilastro, oltre a San Donato e Borgo Panigale.

 

E’ stato inoltre possibile scoprire un consistente traffico di stupefacente del tipo hashish in alcune zone della provincia di Modena a confine con il territorio bolognese, da parte di cittadini marocchini poi risultati essere i fornitori di questa sostanza per molti spacciatori bolognesi, soprattutto per le zone del centro storico e del Pilastro.

 

I riscontri in costanza di indagine sono stati continui e rilevanti, dato che complessivamente sono state arrestate in flagranza di reato 14 persone, sequestrati oltre 2 kg di cocaina, 23 kg di hashish e 20.000,00 euro in contanti, frutto dell’attività illecita dei vari spacciatori di volta in volta “scoperti”. Ingente anche il valore della droga sequestrata, che sul mercato avrebbe fruttato intorno ai 250.000 euro.

 

L’indagine ha consentito di accertare un’attività di spaccio frenetica da parte dei pusher monitorati, quotidianamente impegnati nell’effettuare cessioni di stupefacente che, per quelli più attivi, possono essere quantificate in almeno dieci al giorno.

 

Dopo la ricostruzione, da parte della Squadra Mobile di Bologna, di tutte le condotte delittuose dei 24 indagati, essendo state accertate in costanza di indagine numerosissime cessioni di stupefacente per rilevanti quantitativi, il P.M. titolare delle indagini, dott.ssa Silvia Baldi, ha richiesto per 13 di questi la custodia cautelare in carcere e per altri due, rispettivamente, il divieto di dimora nella città metropolitana di Bologna e l’obbligo di presentazione alla P.G.; misure che sono state emesse dal GIP del Tribunale di Bologna ed eseguite in data odierna.

lunedì 27 settembre 2021

Controlli nelle stazioni ferroviarie

CONTROLLI DELA POLIZIA DI STATO NELLE STAZIONI FERROVIARIE DELL’EMILIA-ROMAGNA

 

 

2 arrestati, 24 indagati, 3.300 persone controllate, 764 violazioni amministrative elevate

e decine di veicoli controllati. Sono questi i risultati dell’attività del Compartimento Polizia Ferroviaria per l’Emilia Romagna nellultima settimana, che ha visto impegnate sullintero territorio regionale più di 300 pattuglie in uniforme e in abiti civili, con 59 treni presenziati.

Durante l’operazione di controlli straordinari “Stazioni Sicure” del 21 settembre scorso, organizzata dal Servizio Polizia Ferroviaria a livello nazionale, gli agenti della Polfer di Bologna hanno arrestato due cittadini nigeriani, già noti alle forze dell’ordine, per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. I due, fermati per un controllo, sono stati trovati in possesso di 7 dosi di eroina e circa 11 grammi di hashish, oltre a denaro contante e telefoni cellulari con diverse SIM. Tutto è stato sottoposto a sequestro.

 

sabato 25 settembre 2021

Spacciano droga dello stupro

BOLOGNA - RIONE BOLOGNINA E VIA IRNERIO
DROGA DELLO STUPRO ED EROINA: TRE SPACCIATORI IN MANETTE
Continua a circolare a Bologna la droga dello stupro, utilizzata nei festini a base di sesso e droga, comunemente conosciuti come “ChemSex”. E’ successo nel Rione Bolognina, dove i Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia Bologna Centro, impegnati in un servizio antidroga, hanno arrestato due spacciatori italiani, un 34enne incensurato e un 54enne con precedenti di polizia, per aver ceduto sei bustine di mefedrone a un cliente che era andato nella loro abitazione per fare acquisti. Sottoposti a una perquisizione domiciliare, i due spacciatori sono stati trovati in possesso della stessa sostanza chimica che avevano venduto, 145 grammi di GHB, 17 grammi di marijuana, una bilancia digitale, del materiale adatto al confezionamento della droga e 675 euro in contanti. Su disposizione della Procura della Repubblica di Bologna, i due spacciatori sono stati tradotti in carcere.
La lotta alla droga da parte dei Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia Bologna Centro è proseguita davanti a un esercizio pubblico di via Irnerio, dove è stato arrestato uno spacciatore tunisino 43enne che aveva preso l’abitudine di arrivare al locale col suo monopattino e intrattenere gli “affari” con persone sospette che andavano a trovarlo al tavolino. Trovato in possesso di alcune dosi di eroina e 415 euro in contanti, il pusher, senza fissa dimora e con precedenti di polizia, è stato arrestato e tradotto in camera di sicurezza, in attesa dell’udienza di convalida dell’arresto.
 

Polizze auto false

VADO (BO) – VERGATO (BO)
SPECIALIZZATI NELLA VENDITA DI POLIZZE AUTO INESISTENTI. QUATTRO TRUFFATORI DENUNCIATI DAI CARABINIERI
Sponsorizzavano sul web polizze assicurative per auto a prezzi stracciati, ma dopo aver incassato i soldi, consegnavano al sottoscrittore una polizza fasulla e svanivano nel nulla. Venuti a conoscenza del raggiro commesso ai danni di una 30enne di Vergato (BO) e di un 53enne di Monzuno (BO), i Carabinieri delle Stazioni di Vado (BO) e Vergato (BO) avviavano le indagini identificando quattro malfattori, già avvezzi a compiere questa tipologia di reato, tre italiani e un nigeriano. Risponderanno di truffa aggravata in concorso.
 

Borraccia piena di vino

OZZANO EMILIA (BO)

PEDALATA ASSISTITA E BORRACCIA PIENA DI VINO.

CARABINIERI DENUNCIANO IL CICLISTA PER GUIDA IN STATO DI EBBREZZA.
Non più in possesso della patente di guida a seguito dei suoi precedenti di polizia, un ciclista, italiano 41enne, in sella alla propria bicicletta elettrica, veniva notato dai carabinieri della Stazione di Ozzano Emilia mentre percorreva l’omonima statale. Il ciclista, nonostante la pedalata assistita, appariva in difficoltà nel mantenere delle traiettorie regolari. Controllato dai militari di pattuglia risultava ubriaco che, stupiti, accertavano che all’interno della borraccia al posto dell’acqua o di qualche altra bevanda energetica vi era un buon vino rosso nostrano.
Sottoposto all’alcol test è risultato positivo con un tasso alcolico di ben 1,61 g/l. Oltre alla denuncia per guida sotto l’influenza dell’alcol, il 41enne deteneva altresì una dose di hashish, e, pertanto, è stato segnalato alla Prefettura di Bologna.
 

venerdì 24 settembre 2021

Lavoratori in nero

BOLOGNA

LAVORATORI IN NERO ALL’INTERNO DEL POLO FIERISTICO
I Carabinieri della Stazione Bologna Navile e del Nucleo Ispettorato Lavoro Bologna hanno sanzionato un 39enne egiziano, titolare di un’azienda specializzata negli allestimenti e servizi espositivi per eventi, perché usufruiva delle prestazioni lavorative di un paio di operai assunti senza un contratto di lavoro (in nero). La scoperta è stata fatta dai militari durante un servizio finalizzato alla tutela della salute e dell’integrità fisica dei lavoratori impiegati nell’installazione dei box espositivi presso il polo fieristico di Bologna, in occasione di un evento internazionale che ci sarà a breve. Il titolare dell’azienda che aveva ricevuto in subappalto la commissione di installare il box di un espositore, è stato sanzionato per 2.000 euro, invitato a regolare l’impiego dei suoi due operai e sottoposto al sequestro del cantiere (il box che i due addetti ai lavori stavano montando) fino al pagamento di una sanzione accessoria di 1.000 euro.
 

In piazza Verdi con il coltello

BOLOGNA

ARMATO DI COLTELLO SI AGGIRA IN PIAZZA VERDI. 21ENNE DENUNCIATO DAI CARABINIERI.

I Carabinieri della Stazione Bologna hanno denunciato un 21enne italiano per porto abusivo di armi od oggetti atti ad offendere. Identificato durante un servizio di controllo del territorio che i militari stavano facendo in Piazza Verdi, il giovane, disoccupato e con precedenti di polizia è stato trovato in possesso di un coltello da cucina, dotato di una lama di 15 cm che deteneva senza un giustificato motivo. Il coltello è stato sequestrato dai Carabinieri che hanno proseguito il servizio per le vie del centro.
 

Ancora aggressioni in ospedale

 NURSIND DENUNCIA: ENNESIMA AGGRESSIONE AL PRONTO SOCCORSO. SI PARLA DI NUOVI PROGETTI MA I PROBLEMI RESTANO SEMPRE GLI STESSI

LE AGGRESSIONI COSTITUISCONO UN DANNO AGLI’OPERATORI SANITARI, MA ANCHE AGLI  ASSISTITI: SERVE UNA SERIA VALUTAZIONE DEL RISCHIO

Ancora un'aggressione ai danni di un'operatrice sanitaria a Bologna. È successo lo scorso lunedì nel pronto soccorso del policlinico Sant'Orsola, dove un paziente, al termine della registrazione al triage, si è scagliato inspiegabilmente contro un'infermiera. A denunciarlo è la segretaria territoriale del Nursind, il sindacato degli infermieri, Antonella Rodigliano, la quale ricorda: “Tempo fa avevamo suggerito con apposite comunicazioni all’Ausl di Bologna e all’azienda ospedaliera una seria valutazione dei motivi dell’aggressione, differenziandoli per servizi indagati (tra cui 118, ambulatori, degenze, ADI, penitenziari, pronto soccorso, SPDC e terapie intensive) attraverso dei questionari da somministrare agli operatori e attraverso un modulo specifico di segnalazione delle aggressioni, anche potenziali. Nulla di tutto ciò è però mai stato realizzato -sottolinea la rappresentante sindacale-. Le aggressioni e le violenze sul personale in essere rende palese che vi sono criticità nel sistema per la tutela della incolumità fisico-psichica del personale, in particolare per quello infermieristico operante nei pronto soccorso. Criticità che se non affrontate con adeguate contromisure, non cesseranno. Anche per questo continueremo a batterci per chiedere la realizzazione di uno studio correlato allo stress da lavoro nei pronto soccorso”.

Rivolgendo la massima vicinanza alla vittima dell'aggressione, che ha riferito di essere ancora turbata per quanto accaduto, anche a distanza di giorni, Rodigliano continua: “Sono vicina anche a tutto il personale del pronto soccorso che, ogni giorno, svolge un servizio essenziale. Non possiamo considerare questi deprecabili eventi solo come dei gravi ma isolati episodi. Occorre prendere coscienza che il fenomeno non è stato debellato -rimarca- e attivarsi per garantire le migliori condizioni di sicurezza all’interno delle strutture sanitarie, a tutela del personale tutto e dei pazienti”.

“Noi non faremo mancare il nostro apporto” afferma ancora la rappresentante sindacale, precisando, inoltre, quanto sia necessario continuare a sensibilizzare l’opinione pubblica, “perché colpire chi soccorre è un danno a tutta la collettività che non può e non deve essere accettato”. Il Nursind, rappresentato da Antonella Rodigliano, mette dunque in evidenza che “non è accettabile la giustificazione di chi afferma che sono difficilmente attuabili interventi preventivi, soprattutto in un contesto, come quello del pronto soccorso, aperto a tutti i cittadini per garantire loro cure e assistenza in emergenza. Si può e si deve intervenire con azioni di prevenzione -conclude- e per tale ragione chiediamo ai direttori generali di attuare ulteriori più incisive azioni”.

Scivola e si ferisce

Intervento Farneto 23_09_21

Un uomo di 61 anni residente a Bologna, nella giornata di oggi è andato a fare una passeggiata con degli amici nel Parco dei Gessi percorrendo il sentiero CAI 806 che da Gaibola conduce al Farneto. Durante la discesa ormai nei pressi della via Val di Zana comune di San Lazzaro di Savena è scivolato cadendo rovinosamente a terra procurandosi un doloroso trauma alla spalla e al torace. Sono circa le 11.35 quando gli amici allertano il 118. Sul posto viene inviata l’ambulanza e la squadra del Soccorso Alpino e Speleologico stazione Rocca di Badolo. Al paziente, raggiunto dai soccorritori e dal personale sanitario gli è stata somministrata l’analgesia per il forte dolore e dopo essere stato immobilizzato sulla barella è stato accompagnato all’ambulanza che ha provveduto a trasferirlo all’ospedale Maggiore.

 

giovedì 23 settembre 2021

Sanzionati per un rave party

 IMOLA (BO): 15 GIOVANI SANZIONATI DOPO AVER TENTATO UN RAVE PARTY

Proseguono i controlli dei Carabinieri del Comando Provinciale di Bologna sul rispetto delle misure obbligatorie per il contenimento della pandemia.
Nel mese di settembre sono state controllate 794 persone e 49 attività/esercizi pubblici. Sono state elevate, nel mese in corso, 15 sanzioni amministrative dai militari della Compagnia di Imola. Tutte hanno riguardato giovani 20enni, residenti nelle province di Bologna, Forlì e Ravenna, sorpresi nel tentativo di organizzare un rave party nella notte tra l’11 e il 12 settembre u.s. L’episodio si era verificato in Imola, località Monte Castellaccio, dove solo il tempestivo intervento dei militari dell’Arma e delle altre forze di polizia impegnate sul territorio, ha impedito lo svolgimento dell’evento, mediante il sequestro dell’impianto di alimentazione musicale, lo scioglimento dell’assembramento e l’identificazione di buona parte dei presenti.
I militari dell’Arma, ancor più a seguito dell’inizio del nuovo anno scolastico con il ritorno alla didattica di presenza, sono quotidianamente impegnati in prossimità degli istituti scolastici, delle principali fermate del trasporto pubblico e degli altri luoghi di ritrovo e aggregazione delle fasce più giovani, anche per garantire, con la loro presenza, l’uso dei dispositivi di protezione individuale e l’osservanza delle altre misure da adottare, in un’ottica di prevenzione generale e di diffusione della cultura della legalità.
Dall’inizio della pandemia sono state controllate 389.653 persone, elevate 6.850 sanzioni amministrative e deferite all’A.G. 46 persone per violazioni a carattere penale. I controlli investono altresì i luoghi di lavoro e gli esercizi pubblici (145 sono stati gli esercizi controllati nel corrente anno, fra i quali per 36 è stata irrogata la sanzione della chiusura provvisoria).

18enne denunciato per procurato allarme

ESPLODE COLPI D’ARMA DA FUOCO CON UNA SCACCIACANI IN STRADA: DENUNCIATO PER PROCURATO ALLARME

 

 

Nei giorni scorsi circolava su alcuni Social Network un video ritraente un ragazzo che durante dei festeggiamenti impugnava una pistola ed esplodeva svariati colpi in una strada pubblica alla presenza di altri ragazzi di giovane età.

Immediata la risposta da parte della locale Squadra Mobile - 4^ Sezione che avviava una fitta attività d’indagine per rintracciare il protagonista del video, attraverso la visione delle immagini e la ricostruzione della dinamica dei fatti.

Gli operatori di Polizia, individuato il luogo in cui erano stati esplosi i colpi d’arma da fuoco, ovvero la cittadina via Leonardo da Vinci, nei pressi del cd. “Treno della barca”, all’esito di ulteriori accertamenti risalivano al protagonista del video. Lo stesso, 18enne italiano, come appare nelle immagini trasmesse nel video trasmesso nei social, nell’ambito dei festeggiamenti per il suo diciottesimo compleanno, brandiva l’arma, che si è poi rivelata essere una scacciacani, e esplodeva dei colpi in aria.

Nella giornata di ieri l’autore veniva fermato dagli operatori della Squadra Mobile e veniva trovato in possesso della pistola “a salve”, mod.“BRUNI MOD.92 AUTO” oltre a 19 munizioni inesplose, che consegnava ai poliziotti, ammettendo il fatto.

Per quanto descritto, l’arma veniva sottoposta a sequestro penale e il ragazzo veniva denunciato per il reato di procurato allarme.

mercoledì 22 settembre 2021

Incendio in abitazione

SAN LAZZARO DI SAVENA (BO)
INCENDIO IN ABITAZIONE: CITTADINO TRATTO IN SALVO DAI CARABINIERI
Alle ore 22:40 di ieri i Carabinieri del Nucleo Operativo Radiomobile della Compagnia di San Lazzaro di Savena (BO) sono intervenuti in via Colunga dove gli abitanti del rione avevano segnalato al 112 il divampare di un grave incendio presso una villetta.
La pattuglia, giunta immediatamente sul posto, dove gli abitanti della via avevano già lasciato, in via precauzionale, le proprie abitazioni, accertava che mancava all'appello il proprietario dell'abitazione che, ormai, era completamente avvolta dalle fiamme. Dopo un rapido sopralluogo perimetrale si accorgevano che una persona chiedeva aiuto dal giardino retrostante, dove era uscito nel vano tentativo di spegnere le fiamme rimandovi bloccato. L'accesso al giardino, infatti, poteva avvenire solo dall'abitazione essendo completamente recintato da una alta palizzata. Valutata immediatamente la situazione, con estremo buon senso, decidevano di arrampicarsi, dall'esterno, su un capanno in legno per la rimessa degli attrezzi che si affacciava nel giardino. Pertanto, mentre un militare restava sul tetto per facilitare le operazioni di esfiltrazione, l'altro  si calava all'interno rintracciando il malcapitato 37 enne. Tutti, fortunatamente, riuscivano a guadagnare la fuga incolumi.
Le fiamme, sprigionatesi probabilmente a causa di un corto circuito, sono state spente da una Squadra dei Vigili del Fuoco che hanno dichiarato inagibile la struttura.
 

lunedì 20 settembre 2021

Minaccia e grida Allah Akbar

CREVALCORE (BO)
AGGREDISCE I CARABINIERI AL GRIDO DI “ALLAH AKBAR”
I Carabinieri della Stazione di Crevalcore (BO) (BO) hanno arrestato un 29enne marocchino, senza fissa dimora e noto alle forze dell’ordine, responsabile dei reati di violenza e minaccia a pubblico ufficiale e danneggiamento aggravato. Il giovane è finito in manette per aver aggredito i militari che intendevano precedere alla sua identificazione, avendolo notato, nella tarda serata, aggirarsi nei pressi della Farmacia Zoccoli di via G. Amendola. Infastiditosi per la richiesta di esibire i documenti di riconoscimento, il marocchino, dopo averli minacciati urlando: “Vi ammazzo tutti! Allah Akbar!”, ha successivamente aggredito i militari. Neutralizzato con lo spray al peperoncino, il 29enne è stato dapprima visitato dai sanitari del 118 e, successivamente, tradotto in camera di sicurezza, in attesa dell’udienza di convalida dell’arresto prevista per la giornata odierna. Durante la ricostruzione dei fatti, inoltre, è emerso che il marocchino, prima dell’arrivo della pattuglia, aveva frantumato il lunotto posteriore di un’automobile regolarmente parcheggiata sulla pubblica via. Nel corso delle operazioni che hanno condotto all’arresto, i due militari sono rimasti lievemente feriti.
 

Denunciati imbrattatori

STAZIONE FERROVIARIA DI PORRETTA TERME (BO)
GRAFFITARI SOPRESI A IMBRATTARE UN TRENO
I Carabinieri della Stazione di Lizzano in Belvedere (BO) hanno denunciato un 20enne italiano per deturpamento e imbrattamento di cose altrui.
Il giovane, incensurato, è stato sorpreso dai militari mentre stava fuggendo assieme ad altri complici, dopo aver imbrattato uno dei nuovi treni regionali “Rock” del Gruppo delle Ferrovie dello Stato Italiane che si trovava al “Binario 1” della Stazione Ferroviaria di Porretta Terme (BO). I Carabinieri della Stazione di Lizzano in Belvedere (BO), inoltre, hanno sequestrato diciannove bombolette di vernice spray ed eseguito i rilievi fotografici delle carrozze imbrattate per quantificare i danni subiti dall’azienda.
 

domenica 19 settembre 2021

Tunisini ladri di vestiti

BOLOGNA
I Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Bologna hanno arrestato due tunisini per tentato furto aggravato in concorso. I due avevano pianificato un furto in un negozio di abbigliamento di via dell’Indipendenza, dove il personale addetto alla sicurezza si è però, accorto che due clienti si stavano allontanando dal locale senza pagare i capi che avevano indossato, nel tentativo di passare inosservati uscendo dall’ingresso principale. Appresa la notizia, i Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Bologna si sono recati sul posto, hanno recuperato la refurtiva, del valore di un centinaio di euro e identificato i due malfattori. Gli abiti che i due soggetti si sono tolti per fare lo scambio, sono stati rinvenuti dai militari in un vano ripostiglio del negozio. Su disposizione della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Bologna, i due tunisini, un 20enne e un 21enne, disoccupati e senza fissa dimora, sono stati trattenuti in camera di sicurezza, in attesa dell’udienza di convalida dell’arresto.
 

sabato 18 settembre 2021

Arrestato un 18enne e un minorenne per droga

BOLOGNA
I Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Bologna hanno arrestato un 18enne italiano per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. L’arresto è scaturito dalla segnalazione di un Carabiniere effettivo allo stesso reparto, ma libero dal servizio, che si trovava per le strade del Rione Foscherara. Accortosi di un gruppetto di giovani che si stavano scambiando degli involucri sospetti, il militare ha allertato subito i suoi colleghi ed è intervenuto. Alla vista dell’autoradio che stava arrivando, gli acquirenti sono fuggiti, mentre i due spacciatori, tra cui un minorenne, sono stati identificati e perquisiti. Il minorenne, denunciato a piede libero per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, è stato trovato in possesso di 9 grammi di hashish e una bilancia digitale, mentre il 18enne finito in manette è stato trovato in possesso di un panetto di hashish da 50 grammi, altri frammenti di analoga sostanza del peso complessivo di 7,75 grammi, una bilancia digitale e 140 euro in contanti. Il minorenne è stato accompagnato in caserma e affidato ai genitori. Su disposizione della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Bologna, il 18enne, invece, è stato trattenuto in camera di sicurezza, in attesa dell’udienza di convalida dell’arresto.
 

giovedì 16 settembre 2021

Altro furto sempre dello stesso ladro

CASALECCHIO DI RENO (BO)
LADRO SERIALE RI-ARRESTATO DAI CARABINIERI
I Carabinieri della Stazione di Casalecchio di Reno (BO) hanno arrestato un 47enne pakistano, senza fissa dimora, per furto aggravato.
I Carabinieri della Centrale Operativa di Bologna sono stati allertati da personale della sicurezza della “Esselunga” circa il tentativo di allontanamento di soggetto dal supermercato, dove, dopo aver prelevato dagli scaffali 10 bottiglie di whisky, le aveva occultate in uno zaino. Giunto alle casse presentava e pagava soltanto due bottiglie di birra, espediente già utilizzato la settimana scorsa presso il supermercato “Carrefour”, dove tentava di asportare una cinquantina di scatolette di tonno e un accessorio per la telefonia mobile con l’ausilio di un complice. La refurtiva asportata all’Esselunga, del valore di 181 euro, è stata recuperata dai Carabinieri della Stazione di Casalecchio di Reno (BO) che l’hanno restituita al legittimo proprietario.
Su disposizione della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Bologna, il 47enne è stato trattenuto in camera di sicurezza. In sede di processo con rito direttissimo, l’arresto è stato convalidato. Il 47enne, condannato a un anno di reclusione e 100 euro di multa è stato rimesso in libertà col divieto di dimora in Bologna e Provincia.
 

Tunisino spacciatore

BOLOGNA
38ENNE TUNISINO ARRESTATO PER DROGA
I Carabinieri della Stazione Bologna San Ruffillo (BO) hanno arrestato un 38enne tunisino per il reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. L’arresto è stato eseguito durante un mirato servizio volto alla prevenzione e repressione del fenomeno del consumo e dello spaccio di sostanze stupefacenti, eseguito lungo le vie del rione Cirenaica. Alla vista dell’extracomunitario che si stava aggirando con fare sospetto, gli operanti lo hanno identificato e sottoposto a perquisizione personale. Questa ha consentito di rinvenire due frammenti di hashish del peso complessivo di 17 grammi circa, che il soggetto deteneva nella tasca dei pantaloni. La perquisizione è stata estesa all’abitazione dello straniero, domiciliato nel rione Bolognina, dove i militari hanno rinvenuto, occultati nel cassetto di un comodino della stanza da letto, altri 50 grammi circa di hashish, 5 grammi di cocaina, 2.570 euro in contanti e due bilancini di precisione. Su disposizione della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Bologna, il 38enne, gravato da precedenti di polizia, è stato sottoposto agli arresti domiciliari, in attesa dell’udienza di convalida dell’arresto e del contestuale processo con rito direttissimo.
 

Spacciatore e ladro seriale

BOLOGNA
LADRO SERIALE ARRESTATO DAI CARABINIERI
I Carabinieri della Stazione Bologna Corticella hanno arrestato un 44enne italiano per furto aggravato, su attivazione della Centrale Operativa di Bologna, contattata dal personale addetto alla sicurezza del centro commerciale “Centro Lame”, dove il taccheggiatore aveva tentato il colpo. Appresa la notizia, i Carabinieri della Stazione Bologna Corticella si sono recati sul posto recuperando la refurtiva, costituita da sette pezzi di formaggio, due bottiglie di vino ed uno zaino del valore complessivo di 230 euro. Ricostruendo la dinamica dei fatti, i militari hanno rilevato che il soggetto, entrato nel supermercato con un normale carrello per la spesa, e dopo avere prelevato normalmente la merce, fosse uscito, con estrema nonchalance, dalla corsia “senza acquisti”. La circostanza non è passata inosservata al personale di vigilanza. Nel corso della perquisizione personale effettuata dai militari prontamente intervenuti, il malvivente è stato trovato in possesso di un coltello a serramanico, motivo per cui è stato altresì denunciato in stato di libertà per porto ingiustificato di armi od oggetti atti ad offendere. Su disposizione della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Bologna, il 44enne, tra l’altro già sottoposto alla misura di prevenzione dell’avviso orale, è stato trattenuto in camera di sicurezza, in attesa dell’udienza di convalida dell’arresto e del contestuale processo con rito direttissimo.
 

martedì 14 settembre 2021

Ancora maltrattamenti in famiglia

LIZZANO IN BELVEDERE (BO)

MALTRATTAMENTI IN FAMIGLIA: 34ENNE ARRESTATO DAI CARABINIERI
I Carabinieri della Stazione di Lizzano in Belvedere (BO) hanno arrestato un 34enne italiano per il reato di maltrattamenti in famiglia e lesioni personali aggravate. E’ successo alle ore 14:50 di sabato, quando i militari hanno ricevuto la telefonata di una donna che chiedeva aiuto perché intimorita dal suo ex compagno che dopo averla raggiunta sul posto di lavoro, aveva iniziato a minacciarla per convincerla a riprendere la relazione sentimentale che avevano interrotto. La conversazione s’interrompeva bruscamente. I Carabinieri della Stazione di Lizzano in Belvedere (BO) avviavano le ricerche della donna che veniva rintracciata fuori dal centro abitato. La stessa in lacrime esponeva la grave situazione temendo le eventuali reazioni dell’ex compagno. Questi, identificato in un 34enne italiano, è stato accompagnato in caserma. Ricostruita la dinamica di quanto già avvenuto, i Carabinieri hanno rilevato che l’uomo, dopo aver costretto la donna a seguirlo, l’aveva presa a calci e a pugni sulla pancia, pur sapendo del suo stato interessante, dopodiché, accecato dall’ira, aveva tentato di strangolarla con un laccio che si era sfilato da una scarpa. Ai militari che lo hanno arrestato e trovato in possesso del laccio, il 34enne ha riferito di aver agito in quel modo a causa di un raptus di gelosia. Trasportata d’urgenza in una struttura sanitaria, la donna è stata giudicata guaribile in quaranta giorni con la seguente diagnosi: “Ematomi nella regione anteriore e posteriore del collo e distacco prematuro di placenta”. Su disposizione del Sostituto Procuratore della Procura della Repubblica di Bologna, Dott. Bruno Fedeli, il 34enne è stato tradotto in carcere.
 

lunedì 13 settembre 2021

Arrestato marocchino

I Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Bologna hanno arrestato un 23enne marocchino, senza fissa dimora, per il reato di tentato furto aggravato. È successo alle ore 19:30 di sabato scorso, quando i Carabinieri della Centrale Operativa di Bologna hanno ricevuto una richiesta di intervento dal personale addetto alla sicurezza del centro commerciale “Centro Lame”, dove il giovane taccheggiatore aveva tentato il colpo poco prima. Appresa la notizia, i Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Bologna si sono recati immediatamente sul posto, recuperando per intero la refurtiva, costituita da accessori per la telefonia mobile (quattro scatole di cuffie e una power-bank) del valore complessivo di 120 euro. Il tutto era stato prelevato dagli scaffali dell’Ipercoop dall’extracomunitario, il quale aveva rimosso le placche antitaccheggio con un paio di forbici, appositamente portate con sé. Su disposizione della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Bologna, il giovane marocchino è stato trattenuto in camera di sicurezza, in attesa dell’udienza di convalida dell’arresto e del contestuale processo con rito direttissimo.
 

Evvaiiiii prende il reddito di cittadinanza ai caraibi

CASTEL SAN PIETRO TERME (BO)

PERCEPIVA IL REDDITO DI CITTADINANZA VIVENDO AI CARAIBI
I Carabinieri della Stazione di Castel San Pietro Terme (BO), nell’ambito dei controlli avviati sui beneficiari del reddito di cittadinanza, hanno denunciato otto persone per truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche e violazione delle norme sul reddito di cittadinanza. Su un totale di 171 controlli eseguiti, tesi ad accertare la veridicità delle dichiarazioni effettuate all’atto della richiesta, sono emersi 8 irregolarità. La più curiosa è risultata quella di una donna che vive stabilmente su un’isola del Mar dei Caraibi, che, rientrata in Italia per chiedere il beneficio, una volta ottenutolo, è rientrata nell’arcipelago caraibico.
Le 8 persone interessate sono state segnalate alle autorità competenti che avvieranno le previste procedure per recuperare le somme illegittimamente percepite, ammontanti complessivamente a 33.084 euro.
 

domenica 12 settembre 2021

Incidente con auto cappottata

Intervento Canevare 12_09_21

 

Due persone. Un uomo di 41 anni residente a San Pietro in Casale (BO) e una donna di 26 anni residente a Bologna, nel pomeriggio di oggi sono andati a fare una passeggiata nella zona del Cimone. Sono partiti dalle Polle in direzione P.sso del Lupo, ma giunti in prossimità della seggiovia “esperia” hanno perso l’orientamento finendo dentro un impluvio o fosso, non riuscendo più a muoversi. Sono circa le 16 e il 118 invia sul posto il Soccorso Alpino e Speleologico stazione M.te Cimone che attiva due squadre. i due dispersi, senza non poche difficoltà vengono raggiunti e riaccompagnati al parcheggio.

 

Terminato l’intervento di ricerca, intorno alle 18, la squadra del Soccorso Alpino e Speleologico stazione M.te Cimone viene inviata a Canevare nel comune di Fanano per un incidente stradale.

Si tratta di un’auto cappottata. Sul posto viene inviata anche l’ambulanza di Fanano, l’auto infermieristica Appennino 1, i Vigili del Fuoco e l’elicottero 118 di Pavullo nel Frignano dotato di verricello con a bordo un Tecnico del CNSAS. Un po’ complicata è stata l’estricazione di una dei componenti dell’autovettura, una ragazza di 18 anni residente a Cavezzo, che è stata trasportata in elicottero all’ospedale di Baggiovara in codice di media gravità. Le altre ragazze sono state trasportate anche loro all’ospedale di Baggiovara con l’ambulanza in codice di bassa gravità.

 

Cade durante una passeggiata

Intervento S. Maria di Labante 12_09-21

 

Va a fare una passeggiata con il marito ed altri amici nella zona di Castel D’Aiano, sull’Appennino bolognese. Partiti delle grotte di Labante, si sono diretti alla Torre di Nerone. Durante il ritorno, una donna di 60 anni residente a Casalecchio di Reno, giunta nel tratto di sentiero più impervio è scivolata procurandosi un doloroso trauma alla gamba. Sono circa le 15 e il 12128 in via supposto l’ambulanza e la squadra del Soccorso Alpino e Speleologico stazione Corno alle Scale. La donna è stata raggiunta dai tecnici e dopo averla immobilizzata è stata posizionata sulla barella portantina e trasportata fino alla strada carrozzabile dove ad attendere c’era l’ambulanza che l’ha poi trasferita all’ospedale di Porretta per accertamenti.

 

sabato 11 settembre 2021

Egiziano arrestato per furto

BOLOGNA
Questa mattina, i Carabinieri della Stazione di Marmorta (BO) hanno arrestato un 31enne egiziano per resistenza a un pubblico ufficiale e rapina impropria ai danni del negozio “Tigotà” di via dei Mille. Alla vista dell’uomo che è uscito di corsa dal locale con una borsa in mano, i militari, dopo aver intuito che si trattava di un furto, lo hanno inseguito, fermandolo in via Montebello. Durante la ricostruzione dei fatti, i Carabinieri hanno rilevato che il soggetto, 31enne egiziano, senza fissa dimora e irregolare sul territorio italiano, è entrato nel negozio, ha rubato diversi prodotti di bellezza del valore di 300 euro e li ha occultati in una borsa schermata che si era portato dietro per eludere il sistema anti taccheggio. Vistosi scoperto, il malvivente è fuggito e per raggiungere l’uscita del locale ha investito otto clienti e un’anziana che stava passeggiando all’esterno. La refurtiva è stata recuperata dai militari e restituita al legittimo proprietario.
 

Nigeriano arrestato per droga

BOLOGNA
I Carabinieri della Stazione Bologna hanno arrestato un 45enne nigeriano, senza fissa dimora, per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. E’ successo ieri sera durante un servizio di controllo del territorio che i militari stavano facendo in via Centotrecento. Sottoposto a una perquisizione personale mentre si trovava in sella a una bici, il 45enne è stato trovato in possesso di 90 grammi circa di droga (70 grammi di hashish e 20 grammi marijuana) e 1.300 euro in banconote di vario taglio, verosimilmente provenienti dall’attività illecita dello spacciatore, gravato da precedenti di polizia. Su disposizione della Procura della Repubblica di Bologna, il 45enne nigeriano è stato tradotto in camera di sicurezza, in attesa dell’udienza di convalida dell’arresto.
 

venerdì 10 settembre 2021

Tentano di rubare 50 scatolette di tonno

CASALECCHIO DI RENO (BO)

VANNO AL SUPERMERCATO E RUBANO 50 SCATOLETTE DI TONNO. DUE PAKISTANI ARRESTATI DAI CARABINIERI.
I Carabinieri della Stazione di Casalecchio di Reno (BO) hanno arrestato due pakistani di 38 e 47 anni, senza fissa dimora, per tentato furto aggravato in concorso. E’ successo ieri sera quando i Carabinieri della Centrale Operativa di Bologna sono stati informati che un paio di clienti del supermercato “Carrefour” del centro commerciale Shopville Gran Reno avevano tentato di allontanarsi senza pagare la merce. Identificati dai militari intervenuti, i due soggetti sono stati accompagnati in caserma. La refurtiva, costituita da una cinquantina di scatolette di tonno e un accessorio per la telefonia mobile, è stata recuperata dai Carabinieri e restituita al legittimo proprietario. Su disposizione della Procura della Repubblica di Bologna, i due pakistani, gravati da precedenti di polizia, sono stati tradotti in camera di sicurezza, in attesa dell’udienza di convalida dell’arresto.
 

Inaugurazione Collezione Nigelli

“COLLEZIONE NIGELLI” - MOTO E CLACSON D’EPOCA  

Lunedì 13 Settembre ore 17.30 

Negli spazi dell’azienda Nifo, a Monte San Pietro (BO) in via Giuseppe Venturi 3, lunedì 13 Settembre alle ore 17.30 è in programma l’inaugurazione della “Collezione Nigelli”, esposizione di cento moto d’epoca, con pezzi unici, che racconta l’evoluzione della storia industriale della Bologna motociclistica, una realtà unica nel suo genere e che ha raggiunto la bellezza di 85 costruttori in un unico periodo.  La mostra, eredità dell’imprenditore Bruno Nigelli che il figlio Roberto, nel tempo, ha curato con devozione, riaprirà i battenti dopo mesi di chiusura dovuta in parte al lockdown ma soprattutto ad importanti lavori di ristrutturazione. Completano l’esposizione una raccolta di clacson d’epoca e di motori storici.   Per tutti gli ospiti, lunedì 13 la “Collezione Nigelli” sarà visitabile in ogni ambiente. Interverranno il direttore, Roberto Nigelli, e le autorità locali. Negli spazi aziendali di Nifo verrà allestito un buffet: a chi interverrà verrà chiesto di esibire il Green pass.   
 

Opere d'arte contraffatte

GUARDIA DI FINANZA E ARMA DEI CARABINIERI ESEGUONO ORDINANZA DI APPLICAZIONE DI MISURE CAUTELARI REALI

 

Ieri, 9 settembre 2021, il Comando per la Tutela del Patrimonio Culturale (TPC) dell’Arma dei Carabinieri – Nucleo TPC di Bologna - e il Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza di Bologna hanno eseguito un’ordinanza di applicazione di misure cautelari emessa dal G.I.P. del Tribunale felsineo - Dott. Gianluca PETRAGNANI GELOSI, consistente nel sequestro preventivo impeditivo di circa 500 opere ritenute contraffatte dell’artista Francis Bacon e nel sequestro preventivo finalizzato alla confisca di denaro, beni e altre utilità del valore di oltre 3 milioni di euro.

I provvedimenti sono stati emessi a carico di 5 delle 7 persone indagate, a vario titolo, di associazione a delinquere finalizzata a consumare una serie indeterminata di delitti contro l’integrità delle opere d’arte (contemplati dal “Codice dei beni culturali e del paesaggio” di cui al D. Lgs. n. 42 del 2004, art. 178 e, segnatamente, detenzione per il commercio, autenticazione e messa in circolazione di opere d’arte false) e contro il patrimonio (truffa e autoriciclaggio, di cui rispettivamente agli artt. 640 e 648-ter, comma 1, c.p.).

L’attività congiunta, coordinata dalla Procura della Repubblica di Bologna nelle persone dei Sostituti Procuratori - Dott. Antonio GUSTAPANE e Dott.ssa Elena CARUSO - trae origine da una convergenza investigativa nelle attività effettuate dalle due Forze di polizia, che aveva portato:

-          l’Arma dei Carabinieri a sequestrare, a maggio 2018 nell’ambito dell’operazione “PALOMA”, numerose opere d’arte contemporanea false in possesso di un soggetto già gravato da specifici precedenti penali e di polizia, tra le quali 2 disegni a firma di Francis Bacon, uno degli artisti più celebri del XX secolo, appartenenti a una collezione di dubbia autenticità e asseritamente ricevuti direttamente dall’artista da uno degli attuali indagati;

-          la Guardia di Finanza ad analizzare le movimentazioni finanziarie con l’estero riconducibili al medesimo soggetto, risultate incompatibili con le sue fonti lecite di reddito, approfondendo alcune segnalazioni per operazioni sospette nel frattempo pervenute dagli intermediari finanziari.

I successivi sviluppi investigativi hanno richiesto, tra l’altro, l’esecuzione di complesse indagini tecniche volte a circostanziare la non autenticità delle opere e ulteriori approfondimenti di natura finanziaria, anche mediante l’attivazione dei canali internazionali di collaborazione giudiziaria al fine di tracciare la destinazione dei fondi derivanti dalle ingenti truffe perpetrate. Ciò ha consentito di sequestrare a Bologna e Treviso, tra i mesi di marzo e maggio 2020, ulteriori 13 opere, oltre alle 2 già sequestrate nella prima fase dell’indagine, attribuite allo stesso artista.

Dalla meticolosa ricostruzione dei flussi finanziari derivanti dalle vendite fraudolente è emerso come il sodalizio, nell’intento di ostacolare l’identificazione della provenienza illecita delle somme, si servisse di una società con sede nel Regno Unito ove venivano convogliate e reimpiegate le provviste per poi redistribuirle, una volta “ripulite”, ai vari indagati (direttamente o attraverso imprese nazionali ed estere con sede in Spagna e Polonia).

Contestualmente, i complessi accertamenti tecnici disposti dall’A.G. sulle opere in sequestro permettevano di determinare la loro non autenticità e di conseguenza la falsità anche delle oltre 500 facenti parte dell’intera collezione italiana.

L’obiettivo del gruppo individuato sarebbe consistito nell’accreditare tali disegni nel mercato dell’arte attraverso prestigiose esposizioni nazionali e internazionali, cataloghi, siti internet, fondazioni e società di diritto estero, così da accrescerne la “quotazione” per poi rivenderli, di conseguenza in maniera fraudolenta e a caro prezzo, a ignari acquirenti.

Emblematiche le considerazioni del G.I.P., il quale ha ritenuto sussistente un “arsenale di fraudolenze predisposto ad arte”, tra cui l’attribuzione delle opere esposte a un corpus unitario derivante da un lascito del Maestro.

Le indagini hanno così condotto al sequestro “impeditivo” dell’intera collezione di opere d’arte e al sequestro “preventivo” finalizzato alla confisca - sia diretta per 1,8 milioni di euro circa, quale profitto del reato di truffa, sia “per equivalente” - di denaro, beni e altre utilità sino al valore di 1,4 milioni di euro circa, quale profitto del reato di autoriciclaggio.

L’esecuzione del provvedimento ha richiesto l’impiego di oltre 60 militari della Guardia di Finanza e dei Carabinieri del Comando TPC che hanno operato, congiuntamente e in stretta sinergia, tra le province di Bologna, Padova, Milano e Treviso

L’operazione testimonia l’efficacia della convergenza investigativa specialistica messa in campo da Guardia di Finanza e Arma dei Carabinieri, sotto la direzione della Autorità Giudiziaria citata.


 

Il Tridente vicino all'arma

BOLOGNA
IL CUORE DELLA CASA DEL TRIDENTE VICINO ALL’ARMA DEI CARABINIERI
L’Avv. Paolo Scortichini General Caounsel di “Maserati” ha voluto testimoniare la stima della casa del tridente all’Arma dei Carabinieri concedendo in comodato d’uso gratuito  al Fondo Assistenza Previdenza e Premi per il Personale il nuovo motore “Nettuno” che rimarrà esposto nella prestigiosa sala “Virgo Fidelis” di questo Comando Legione in via dei Bersaglieri 3.
A poco più di un anno dalla sua creazione, il cuore pulsante della nuova super sportiva MC20, il nuovo motore “Nettuno”, disegnato e progettato nei laboratori e nelle officine della Casa del Tridente a Modena, tra il Maserati Innovation Lab di Via Emilia Ovest e le officine di Via Delle Nazioni (dove storicamente trovava la propria sede Maserati Corse) fa la sua bella mostra nella sala di rappresentanza di questo Comando Legione.
Il nuovo motore è il risultato di una vera e propria rivoluzione tecnologica, coperta da brevetti internazionali: un progetto nato grazie alla passione e all’impegno di una squadra di tecnici e ingegneri altamente specializzati, donne e uomini, che hanno affrontato con grande entusiasmo una nuova sfida: riportare in Maserati a Modena lo sviluppo e la produzione di un nuovo motore ad alto contenuto tecnologico ed elevate prestazioni dopo oltre 20 anni.
Un 6 cilindri a V di 90°, biturbo, 3.0L di cilindrata, carter secco (classica soluzione per le vetture supersportive) in grado di erogare 630CV a 7500 giri/minuto e ben 730 Nm di coppia a partire da 3000 giri/minuto. La potenza specifica è di 210 CV/litro,  rapporto di compressione è di 11 a 1: la corsa di 82 mm e l’alesaggio di 88 mm. L‘anima di questo motore è l’innovativo sistema di combustione a precamera con doppia candela di accensione, una tecnologia sviluppata per la Formula 1 e ora disponibile per la prima volta in un propulsore destinato ad equipaggiare una vettura stradale. Tre sono i principali componenti:

  *   La precamera: di fatto una camera di combustione interposta tra la candela centrale e la camera di combustione tradizionale il cui collegamento avviene attraverso una serie di fori con geometria opportunamente studiata.
  *   La candela laterale: una candela tradizionale che funge da supporto, per garantire la regolare combustione del motore quando quest’ultimo si trova a lavorare in punti di funzionamento dove l’utilizzo della precamera non è necessario.
  *   Il doppio sistema di iniezione indiretta e diretta: accoppiato alla pressione di alimentazione combustibile a 350 bar ha lo scopo di diminuire la rumorosità a bassi giri, ridurre il livello di emissioni e migliorare i consumi.

Il Comandante della Legione Carabinieri dell’Emilia Romagna, Gen. B. Davide Angrisani ringrazia la casa del Tridente che ha voluto concedere l’opportunità ai suoi militari di ammirare una delle creazioni motoristiche di eccellenza italiana che il mondo ci invidia, il cuore di questa nuova vettura super sportiva MC20 è ora vicino all’Arma dei Carabinieri.
 

Controlli su terme e centri benessere

 CONTROLLI SU TERME E CENTRI BENESSERE: CHIUSE 11 STRUTTURE IRREGOLARI

I Carabinieri dei NAS, d’intesa con il Ministero della Salute, hanno condotto su tutto il territorio nazionale una campagna di controlli presso le strutture preposte ad offrire servizi e trattamenti destinati al benessere psico-fisico, come stabilimenti termali, centri benessere e spa.

Le attività di controllo hanno interessato complessivamente 628 strutture e attività, accertando irregolarità in 95 di esse, pari al 15% degli obiettivi ispezionati, delle quali 11 oggetto di provvedimenti di sospensione a causa di gravi carenze.

Le verifiche hanno consentito di accertare 38 violazioni sulla corretta attuazione delle misure di contenimento alla diffusione da Covid-19, relative, in particolare, al:

  • mancato uso di dispositivi di protezione individuale e mascherine facciali;
  • assenza delle operazioni di sanificazione periodica, di informazioni a favore delle utenze circa le norme di comportamento, di distanziamento interpersonale e di capienza massima negli ambienti;
  • mancata valutazione del rischio epidemico all’interno delle strutture.

Tra queste, 11 sanzioni specifiche hanno riguardato l’assenza di verifiche del gestore sul possesso della certificazione verde COVID (green pass) e sulla mancata inibizione all’accesso a servizi non attualmente erogabili, come gli ambienti altamente caldo-umidi (bagno turco).

Ulteriori 104 violazioni hanno riguardato situazioni di irregolarità per motivi di pulizia ed igiene degli ambienti utilizzati nei trattamenti termali e di benessere, carenze strutturali e autorizzative sul corretto esercizio delle attività e presenza di personale privo di idonea qualifica professionale per lo svolgimento di attività estetiche e massaggi.

Complessivamente sono state segnalate 98 persone all’Autorità giudiziaria e amministrativa, eseguendo il sequestro di oltre 660 kg di prodotti alimentari detenuti presso le aree di ristoro e somministrazione delle attività, contestando violazioni amministrative per 97 mila euro.

Tra le violazioni di settore contestate nel corso della campagna, 5 hanno riguardato sanzioni della normativa di disciplina specifica dei centri termali, individuando centri benessere che proponevano trattamenti di natura “termale” sebbene in assenza di acque di riconosciuta efficacia terapeutica.

Tra le operazioni più rilevanti:

Nas Pescara

Nel corso di ispezioni presso tre hotel con annessi centri benessere, ubicati nei Comuni di San Giovanni (CH), Vasto (CH) e Teramo, sono stati sanzionati i titolari per aver mantenuto cucine e relativi depositi alimenti in carenze igienico-strutturali ed organizzative, omesso di attuare le procedure connesse alla rintracciabilità degli alimenti ed al contenimento del COVID-19. Nelle annesse attività di ristorazione, è stata altresì accertata l’omessa indicazione, nella lista delle vivande (menù), della presenza di allergeni nelle pietanze somministrate.

L’Autorità Sanitaria ha disposto, per due attività ricettive, la chiusura dei locali destinati alla preparazione e somministrazione degli alimenti sino al ripristino delle condizioni minime di igiene nonché la distruzione di Kg. 90 di prodotti alimentari privi di tracciabilità.

Il valore di quanto vincolato ammonta ad oltre € 500.000.

Presso un’altra struttura ricettiva alberghiera-spa in Pietracamela (TE), il NAS ha sanzionato il gestore per aver consentito l’accesso alla piscina ad un avventore sprovvisto di green pass, aver mantenuto i locali cucina e deposito in carenti condizioni igieniche e non aver attuato le procedure di autocontrollo alimentare e di indicazione della presenza di allergeni nelle pietanze.

Nas Palermo

Segnalati all’Autorità Sanitaria i legali responsabili di due centri benessere ubicati rispettivamente nei comuni di Valderice (TP) e Palermo, per non aver inibito l’accesso degli utenti al bagno turco (ambiente caldo-umido) per il quale è vietato l’utilizzo dalle misure di contenimento del Covid-19. I titolari sono stati sanzionati amministrativamente ed è stata di disposta la chiusura accessoria delle strutture per giorni 5.

Il valore di quanto vincolato ammonta ad oltre 170.000 euro.

Nas Campobasso

In Termoli (CB), Mafalda (CB), e Miranda (IS), sono stati sanzionati 3 centri benessere poiché il NAS ha accertato che le attività erano presentate come stabilimenti termali attrezzati sebbene fossero sprovvisti di acque termali di riconosciuta efficacia terapeutica.

Nas Catanzaro

Il legale rappresentante di un centro benessere annesso ad una struttura ricettiva, ubicata nel comune di Falerna Marina (CZ), è stato sanzionato per aver omesso di attuare idonee misure di contenimento epidemico da COVID-19, non predisponendo i dispenser di liquidi igienizzanti a favore degli utenti e la cartellonistica recante le informazioni sulle norme comportamentali anti Covid-19.

Il medesimo Nucleo presso un ulteriore centro benessere e spa di pertinenza di un hotel di Joppolo (VV) ha accertato l’omessa attuazione delle misure di contenimento del Covid-19 in particolare la mancata annotazione degli accessi alla struttura nonché la corretta sanificazione dei locali.

Nas Viterbo

In Tarquinia (VT), è stato segnalato all’Autorità Sanitaria il gestore di una piscina con annessa attività di ristorazione, per aver attivato l’impianto utilizzando acqua priva dei requisiti di potabilità, risultata contaminata dal batterio "pseudomonas auriginosa" e per aver svolto somministrazione di alimenti e bevande in locali privi di autorizzazione. Il sindaco del Comune ha disposto la chiusura della piscina il cui valore ammonta a circa 500.000 euro.

Nas Bologna

Segnalato all’Autorità Amministrativa il legale responsabile di un centro benessere, ubicato in Faenza (RA), con annessa attività di ristorazione poiché nel corso dell’attività di controllo sono state accertate inadempienze circa la mancata verifica del green pass COVID agli utenti e sulle misurazioni dei parametri di igiene delle piscine della struttura, la mancata applicazione dell’autocontrollo alimentare e delle pulizie nelle tre aree di ristoro annesse alla struttura.

Nas Firenze

Denunciato il legale rappresentante di un hotel di Chianciano Terme (SI) poiché ritenuto responsabile di non aver sottoposto a regolare manutenzione i dispositivi antincendio (estintori ed idranti) ubicati nella struttura alberghiera ed omesso di attuare le previste misure di contenimento per la diffusione del covid-19 (assenza di cartellonistica ed informazioni per la clientela).

Nas Latina

Presso un centro benessere nel comune di Fiuggi (FR), con annessa attività ricettiva e di ristorazione, sono stati sequestrati 30 kg. di prodotti alimentari vari (preparati a base di carne, ittici e vegetali) conservati, all'interno di un frigo congelatore, in confezioni artigianali anonime prive di tracciabilità.

Nas Ragusa

Denunciato il gestore di un centro benessere, ubicato nel comune di Caltanissetta, poiché ritenuto responsabile di aver omesso la redazione del documento di valutazione rischi dei luoghi di lavoro della struttura in particolare sul rischio biologico connesso alla pandemia da Covid-19. Il medesimo Nucleo, presso un ulteriore centro benessere con annessa attività di ristorazione, ubicato nel comune di Modica (RG), ha proceduto al sequestro di kg. 52 di alimenti scaduti di validità.

Nas Parma

Sanzionata la legale responsabile di un centro benessere ed estetico di Parma per aver omesso di attuare le misure di contenimento del COVID-19 (omessa apposizione della cartellonistica indicante il numero massimo consentito di clienti che possono accedere contemporaneamente nella struttura) e della mancata nomina del “tecnico responsabile” per le attività dedicate alla cura e pulizia del corpo.

Nas Reggio Calabria

Presso due hotel con annessi centri benessere di Gambarie di Santo Stefano in Aspromonte (RC) sono stati sequestrati complessivamente 280 kg. di alimenti risultati sprovvisti di indicazioni di origine e/o provenienza nonchè accertate carenze-igienico strutturali nei locali destinati al deposito ed alla preparazione di alimenti.

Una delle due strutture ricettive era priva dei titoli autorizzativi per il centro benessere, peraltro interessato da carenze strutturali ed igieniche, per il quale è stata avanzata proposta di chiusura.