L’INDAGINE
CONDOTTA DALLA SQUADRA MOBILE DELLA QUESTURA DI BOLOGNA, COORDINATA DALLA
PROCURA DELLA REPUBBLICA, PRENDE LE MOSSE NEL MESE DI GIUGNO QUANDO VIENE
COMMESSA UNA RAPINA AI DANNI DELLA BANCA POPOLARE DI MILANO.
GLI ELEMENTI
RACCOLTI NELLE PRIME FASI DELL’INDAGINE HANNO CONSENTITO AGLI INVESTIGATORI DI
FOCALIZZARE L’ATTENZIONE SU UN GRUPPO DI PERSONAGGI CATANESI E SU DUE BOLOGNESI
CHE FUNGEVANO DA BASISTI DELLA BANDA.
DA QUEL
MOMENTO GLI UOMINI E LE DONNE DELLA SQUADRA MOBILE NON LI HANNO PIU’ PERSI DI
VISTA REGISTRANDO TUTTI I LORO SPOSTAMENTI; DOCUMENTANDO LA METICOLOSA
PIANIFICAZIONE DEI COLPI DA REALIZZARE; ARRIVANDO AD UNA TALE CONOSCENZA DELLE
LORO INTENZIONI DA ANNULLARE TUTTE LE ACCORTEZZE ADOTTATE PER NON ESSERE
INDIVIDUATI.
DURANTE IL BLITZ, CHE HA VISTO IMPEGNATI CIRCA 20 APPARTENENTI
ALLA POLIZIA DI STATO, UNO DEI RAPINATORI È STATO BLOCCATO DA UNA FUNZIONARIA POCHI
ISTANTI PRIMA CHE FACESSE INGRESSO ALL’INTERNO DELLA BANCA.
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