Gli
arresti per droga dei Carabinieri del Comando Provinciale di Bologna
proseguono incessantemente. Infatti, dopo gli ultimi arresti eseguiti al
Parco della Montagnola, i militari hanno assicurato alla Giustizia
altri cinque criminali durante lo svolgimento di un servizio di
contrasto alle sostanze stupefacenti tra Bologna e provincia.
A Imola, una nigeriana quarantaduenne
è finita in manette davanti al portone di casa, per aver ceduto una
dose di cocaina a un trentacinquenne marocchino che era andato a
trovarla per fare “acquisti”. I militari si trovavano in zona perché di
recente erano stati informati da alcuni cittadini che nei pressi di un
palazzo condominiale di via Giuseppe Garibaldi, a pochi passi dalla
Rocca Sforzesca, erano state avvistate diverse persone sospette,
probabilmente degli assuntori di sostanze stupefacenti. La notizia era
stata presa seriamente dai Carabinieri tanto che una squadra di militari
del Nucleo Operativo, specializzati in reati di droga, aveva iniziato a
tenere d’occhio la zona per cercare di risalire al fornitore, in questo
caso, insolito, una donna nigeriana. In attesa del giudizio
direttissimo previsto per la mattina odierna, la donna è stata messa
agli arresti domiciliari e l’acquirente è stato segnalato alla
Prefettura di Bologna per uso personale di sostanze stupefacenti.
A Casalecchio di Reno, un ventinovenne italiano
è stato arrestato durante un intervento in abitazione effettuato da una
pattuglia dei Carabinieri di Zola Predosa che era stata informata dalla
Centrale Operativa del 112 di una lite in atto tra mamma e figlio,
all’interno di un’abitazione di Casalecchio di Reno. All’arrivo dei
Carabinieri, la situazione familiare, esplosa per futili motivi, è
tornata alla normalità. Il figlio, identificato nel ventinovenne e noto
alle Forze di Polizia, è finito in manette perché durante una
perquisizione è stato trovato in possesso di 85 grammi di marijuana,
dell’hashish, otto coltelli di varie dimensioni, un’accetta e due
pistole giocattolo, prive del tappo rosso. Il giovane è stato portato
negli uffici dei Carabinieri di Casalecchio di Reno e trattenuto in
camera di sicurezza, in attesa del giudizio direttissimo previsto per la
mattina odierna.
A Bologna, Quartiere Savena, i Carabinieri della Stazione di Bologna San Ruffillo hanno arrestato un trentasettenne italiano
al termine di un inseguimento tra una pattuglia dei Carabinieri e una
Mercedes berlina che il soggetto stava guidando pericolosamente per le
strade del Quartiere Savena. La fuga è iniziata in via Sardegna quando
l’autista, invece di fermarsi all’alt dei Carabinieri, impegnati in un
servizio di controllo del territorio, ha gettato un involucro dal
finestrino ed è fuggito. Giunto in via della Foscherara, il soggetto è
rimasto coinvolto in un incidente stradale con un altro automobilista.
Nonostante gli airbag esplosi e l’auto danneggiata, il malvivente è
ripartito a tutta velocità, rischiando di investire un Carabiniere che
gli si era messo davanti per costringerlo a desistere. L’automobilista è
riuscito a dileguarsi, ma soltanto per qualche minuto perché è stato
arrestato all’interno della sua abitazione di Anzola Emilia, dove era
andato a rintanarsi con la fidanzata, estranea ai fatti. Oltre a
rispondere di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti per
una bilancina di precisione che aveva in casa e la droga contenuta
nell’involucro recuperato dai Carabinieri e contenente 3 grammi di
cocaina, il soggetto è finito in manette anche per resistenza a pubblico
ufficiale. All’arresto hanno partecipato anche i militari dell’Arma di
Anzola Emilia.
A Bologna, Piazza Verdi, i Carabinieri della Compagnia Bologna Centro hanno arrestato due senegalesi di ventitré e ventiquattro anni
perché sorpresi a spacciare marijuana a uno studente universitario di
Torino, domiciliato a Bologna. Il più giovane dei due senegalesi è stato
tradotto in Tribunale questa mattina, per la celebrazione del giudizio
direttissimo, mentre l’altro spacciatore è finito in carcere e ci
resterà per undici mesi e cinque giorni, come disposto da un
provvedimento dell’Ufficio Esecuzioni Penali della Procura della
Repubblica di Bologna, a seguito di altri reati che aveva commesso. Foto e notizia Comando Prov. Carabinieri
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