All’alba
di questa mattina, i Carabinieri della Compagnia di Ferrara hanno eseguito tre
misure cautelari di “collocamento in
comunità” a carico di altrettanti minori, per i seguenti reati:
rapina (tutti):
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×
perché in concorso tra loro, con
violenza e minaccia consistite nel mostrare il coltello che portavano con sé
ma anche nel bloccare fisicamente una vittima, si impossessavano del telefono
cellulare di un’altra vittima non riuscendo nell'intento per cause al di
fuori della loro volontà consistite nella ferma e repentina opposizione della
persona offesa e dei suoi amici;
×
perché in concorso tra loro, al fine
di conseguire un ingiusto profitto, con violenza e minaccia consistite nel
mostrare il coltello che portavano con loro, si impossessavano del telefono
cellulare della persona offesa, che sbattevano contro un muro, il tutto con
l'aggravante di aver agito in tre persone riunite e con l'uso delle armi;
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estorsione (due dei tre autori)
|
×
perché, in concorso tra loro,
compivano atti idonei e diretti in modo non equivoco a farsi consegnare da
una vittima la somma pari a € 50 al fine di farsi riconsegnare il telefono
cellulare sottratto alla parte offesa;
×
perché, in concorso tra loro, con
violenza e minaccia compivano atti idonei e diretti in modo non equivoco a
farsi consegnare da una parte offesa una somma di denaro pari a € 50,00;
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spaccio di sostanze stupefacenti in
danno di loro coetanei (solo
uno dei tre autori)
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× perché
in tempi diversi ma in esecuzione del medesimo disegno criminoso, senza
l'autorizzazione di cui all'art 17 vendeva in diverse occasioni a scuola
sostanza stupefacente del tipo marijuana,
con l'aggravante di aver consegnato sostanza stupefacente a minore di anni
diciotto all'interno del plesso scolastico.
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violenza
privata (uno
solo dei tre autori)
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× perché
compiva atti idonei e diretti in modo non equivoco a costringere una vittima a
ritrattare le dichiarazioni accusatorie rese contro di lui e contro un
coindagato, nonché a ritirare la denuncia già proposta, non riuscendo
nell'intento per cause al di fuori della sua volontà.
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Le
indagini sono iniziate immediatamente all’atto della presentazione delle
denunce, avvenuta il 17 marzo u.s.,
il 19 marzo u.s. è stata richiesta l’emissione
di Decreti di perquisizione alle abitazioni degli indagati per la ricerca di un
cellulare sottratto ad una vittima e di sostanze stupefacenti che sono state eseguite
in data 9 aprile u.s. con il rinvenimento
a casa di un indagato di un grammo circa di marijuana.
All’esito di ulteriori accertamenti l’11
aprile u.s. sono state richieste a carico dei tre minori l’emissione di
misure cautelari personali che l’Autorità Giudiziaria per i Minorenni
dell’Emilia Romagna – a seguito del
grande lavoro svolta dalla Procura della Repubblica coordinata dalla Dott.ssa
Silvia MARZOCCHI - ha emesso
a tempo di record il 13 aprile u.s., rilevando che sussistono gravi indizi di colpevolezza a
carico degli indagati in relazione ai reati loro rispettivamente ascritti:
dalle
denunce sporte in data 17 marzo u.s.;
dalle
individuazioni fotografiche;
dalle
successive denunce sporte;
dalle
immagini dei telefoni cellulari delle persone offese:
dalle
annotazioni di P.G..
L’autorità
Giudiziaria, concordando appieno con
le risultanze investigative prodotte dai Carabinieri, ha
rilevato che sussistono le esigenze cautelari di cui all'art 274 lett c) C.P.P,
e considerato che per le specifiche modalità e circostanze dei fatti - connotati
dalla reiterazione, in un breve lasso di tempo, di plurime condotte delittuose
di crescente gravità - e per la personalità dei soggetti desunta
dalle azioni in concreto realizzate e dalla reiterazione di condotte analoghe evidenziando particolare propensione a
delinquere e pericolosità sociale.
Il Comandante Provinciale, Colonnello
Andrea Desideri, ringrazia la Polizia di Stato di Ferrara che questa mattina ha
collaborato alle ricerche del terzo ragazzo a carico del quale doveva essere
eseguito il provvedimento cautelare in argomento.
Lo stesso Comandante inoltre vuole sottolineare
la “celerità” con al quale sono state
svolte le indagini, la relativa refertazione all’Autorità Giudiziaria
competente e l’missione dei provvedimenti; e questo per “fugare” ogni dubbio sull’agire tempestivo della P.G. e A.G.
competente.
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