Due giorni fa gli uomini della Polizia di Sato in
servizio presso la sezione “Contrasto al Crimine Diffuso” della Squadra Mobile
hanno arrestato, in esecuzione di ordinanza di custodia cautelare in carcere,
l’autore di una serie di violenti furti con strappo ai danni di anziane donne
in via Mazzini a Bologna.
Il primo episodio avviene la sera del 29 settembre
2017. Un giovane in bicicletta, con il viso coperto dal cappuccio della felpa,
dopo aver adocchiato la propria vittima, le chiude la strada utilizzando il
velocipede bloccando la donna contro un muro. Il giovane ha tentato di
strapparle la catenina dal collo ma la signora ha reagito scostandogli il
cappuccio dal viso. Il reo quindi è fuggito, facendo perdere le proprie tracce.
Gli eventi sono ripresi nei mesi di gennaio e
febbraio 2018. Il 13 gennaio 2018, sempre in orario serale, in via Tacconi, un
giovane a piedi ha individuato una signora appena scesa dall’auto, l’ha raggiunta
da dietro per poi strapparle con violenza la borsa causandone la rovinosa
caduta in terra.
Il 23 gennaio, una donna, mentre camminava in via
Etruria con la propria figlia, è stata raggiunta da tergo da un giovane che le
strappava la borsa e si dava alla fuga.
Nella convinzione che il ladro avesse scelto come
territorio di conquista proprio la zona Mazzini della città, gli uomini della
sezione contrasto al Crimine Diffuso della Squadra Mobile hanno iniziato
incessanti servizi sul territorio ed infatti, il 14 febbraio è giunta la
segnalazione che in via Ventimiglia, verso le 15.30, un giovane aveva sottratto
con destrezza la borsa appoggiata all’interno della vettura dalla vittima.
Le immediate ricerche svolte dalla pattuglia
antirapina hanno consentito di individuare e riconoscere l’autore e recuperare
la borsetta, poi restituita alla vittima. L’autore riconosciuto in un giovane
nomade del campo nomadi di via Dozza, CELESTI Bryan di 20 anni, è riuscito
comunque a guadagnare la fuga.
Sono partite immediatamente le indagini della
Squadra Mobile, volte a ricostruire la dinamica dei 4 eventi, grazie alle
testimonianze delle vittime e di alcuni testimoni che riconoscevano tutti con
certezza CELESTI come l’autore degli odiosi fatti.
Gli elementi raccolti dagli investigatori della
Polizia di Stato hanno consentito alla Procura della Repubblica di Bologna di
chiedere ed ottenere dal G.I.P. dr. Alberto GAMBERINI l’emissione della
custodia cautelare in carcere che è stata eseguita nella giornata di mercoledì.
Dopo
essere stato tratto in arresto, CELESTI è stato quindi accompagnato presso la
Dozza.
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