Al via la 5^ edizione di “Una vita da social” la Campagna educativa itinerante sui temi dei
social network e del cyberbullismo
Preoccupa
in maniera più forte il fenomeno del bullismo:
Il 28% degli studenti delle scuole
superiori è vittima di bullismo, la percentuale sale al 30% tra gli alunni
delle scuole medie. Il dato è in netta crescita rispetto allo scorso anno.
Un Tour
itinerante di 47 tappe sul territorio nazionale e europeo
Nella
mattinata di domani, 5 aprile 2018, riparte da Piazza Maggiore, a Bologna, la
più importante e imponente campagna educativa itinerante realizzata dalla
Polizia Postale e delle Comunicazioni nell’ambito delle iniziative di
sensibilizzazione e prevenzione dei rischi e pericoli della Rete per i minori, in collaborazione con
il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e del Garante per
l’Infanzia e l’Adolescenza.
Un progetto
al passo con i tempi delle nuove generazioni, che nel corso delle precedenti
edizioni ha raccolto un grande consenso: gli operatori della Polizia Postale e
delle Comunicazioni hanno incontrato oltre 1 milione e 300 mila studenti
sia nelle piazze che nelle scuole,
147.000 genitori, 82.500 insegnanti
per un totale
di 10.750 Istituti scolastici, 39.000 km percorsi e 190 città
raggiunte
sul
territorio
e due pagine twitter e facebook con
121.000 like e 12 milioni di utenti mensili sui
temi della sicurezza online.
Ancora una
volta Aziende come Baci Perugina, Facebook, FireEye, Google, Karpesky lab, Lenovo,
Microsoft, Norton by Symantec, Skuola.net, Vodafone, Youtube e società civile scendono
in campo insieme alla Polizia di Stato per un solo grande obiettivo: ”fare in
modo che il dilagante fenomeno del cyberbullismo e di tutte le varie forme di
prevaricazione connesse ad un uso distorto delle tecnologie, non faccia più vittime”.
L’obiettivo dell’iniziativa, infatti, è
quello di prevenire episodi di violenza, vessazione, diffamazione, molestie
online, attraverso un’opera di responsabilizzazione in merito all’uso della
“parola”. Gli studenti attraverso il diario di bordo e l’hastag
#unaparolaeunbacio potranno lanciare il loro messaggio positivo contro il cyberbullismo.
Da Milano a Palermo, attraversando lo stivale con un truck allestito con
un’aula didattica multimediale, gli operatori della Polizia Postale per
l’intero anno scolastico incontreranno studenti, genitori e insegnanti sui temi
della sicurezza online con un linguaggio semplice ma esplicito adatto a tutte
le fasce di età.
“La quinta edizione dell’iniziativa “Una Vita da
Social” - dichiara il Questore di Bologna Dr.Ignazio COCCIA - rappresenta un ulteriore importante tappa
nella campagna di educazione alla legalità in cui è costantemente impegnata la
Polizia di Stato nell’ambito delle attività di prossimità, rappresentando una
delle forme più incisive dell’azione di
prevenzione alla quale sono giornalmente chiamate le Forze dell’Ordine”.
Il contatto
diretto con i giovani è volto a far comprendere loro il disvalore che può
derivare da comportamenti legati ad un uso distorto della rete e degli
strumenti informatici e consente di adottare, al contempo, le misure più
opportune non solo a termine di legge ma anche quale modello di protezione dei
ragazzi stessi.
Dai dati in
nostro possesso e dagli incontri nelle scuole di ogni ordine e grado, si evince l’importanza delle attività di informazione e sensibilizzazione
per far si che la rete possa essere per i ragazzi una grande opportunità e non
un limite.
I social network infatti sono ormai
uno strumento di comunicazione del tutto integrato nella quotidianità dei
teenager.
Secondo quanto emerso dai risultati
di una recente indagine di Skuola.net e Osservatorio Nazionale
Adolescenza sul corretto uso di internet, su circa 8mila adolescenti di 18 regioni italiane, il fenomeno è in
crescita.
Analizzando la fascia del campione
tra i 14 e i 18 anni, salgono infatti al 28% le vittime di bullismo (nel 2016
erano il 20%, quindi un aumento del 40%), mentre circa l’8,5% è preso di mira
sul web e sui social (6,5% lo scorso anno, quindi un aumento del 30%). Circa
l’80% di questi ultimi, è oggetto di insulti e violenze sia nella vita online
che in quella reale.
Come visto, l’incidenza del
bullismo “offline” è ancora nettamente maggiore: tra le vittime, il 46% ha
pensato almeno una volta al suicidio e ha messo in atto condotte autolesive per
il 32%. Il 75% delle vittime di bullismo si sente depresso e triste, il 54% ha
frequenti crisi di pianto.
Tuttavia il cyberbullismo presenta
risvolti particolarmente oscuri: tra le vittime sistematiche delle
prevaricazioni digitali, a volte anche quotidiane, il 59% ha pensato almeno una
volta al suicidio nel momento di sofferenza maggiore. Tra i giovani
coinvolti, il 52%, confessa di provocarsi del male fisico
intenzionalmente. Se poi è l’82% a dire di sentirsi frequentemente triste e
depresso, circa il 71% esplode in frequenti crisi di pianto.
Tra i ragazzi più piccoli,
appartenenti alla fascia tra gli 11 e i 13 anni, la percentuale di vittime
di bullismo e cyberbullismo sale rispettivamente al 30% e al 10%. La
frequenza di crisi di pianto (45% circa) e di tristezza e depressione (70%) è
simile sia tra chi è oggetto di violenza e comportamenti offensivi online sia
tra chi li subisce nella vita reale. Per quanto riguarda l’autolesionismo,
invece, si rilevano numeri superiori tra chi viene preso di mira in rete: si
provoca ferite e contusioni circa 1 su 2, contro il 33% delle vittime del bullismo
“disconnesso”.
2017
|
Stalking
|
Diffamazione
online
|
Ingiurie
Minacce
Molestie
|
Furto di identità digitale su social network
|
Detenzione e Diffusione di materiale pedopornografico
|
Totale
|
Vittime
|
13
|
87
|
116
|
79
|
59
|
354
|
Minorenni denunciati
|
1
|
12
|
11
|
2
|
13
|
39
|
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