Nel
corso della giornata di giovedì scorso, personale della Squadra Mobile di Bologna
ha eseguito una ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal GIP
presso il Tribunale di Bologna, dott.ssa Rossella Materia, su richiesta del
Sostituto Procuratore dr. Luca Venturi, nei confronti di un italiano, di anni
51, ritenuto responsabile di maltrattamenti in famiglia, violenza privata e lesioni
nei confronti della propria moglie.
L’indagine
condotta dalle donne e dagli uomini della Polizia di Stato ha permesso di acquisire
riscontri al racconto fatto dalla donna, racconto che parla di violenze e
costrizioni subite.
La
donna dopo un percorso interno che l’ha portata alla consapevolezza di non
poter continuare a subire e soprattutto a giustificare continue vessazioni dal
suo compagno, ha avuto il coraggio di rivolgersi agli specialisti della sezione
contro la violenza di genere della Squadra Mobile e raccontare una serie
continua di violenze subite sin dall’inizio del rapporto con l’uomo.
Dapprima
tali prevaricazioni erano considerate soltanto il frutto di una gelosia da
parte dell’uomo, con il passare del tempo questo ha cominciato in numerose occasioni,
anche alla presenza di terze persone oppure dei figli minori, ad insultarla e a
percuoterla anche quando la donna era in stato di gravidanza, per futili
motivi, talvolta provocandole lesioni sul viso e sul corpo e in una di tali
occasioni la donna ha subito la frattura del setto nasale con una prognosi di
25 giorni.
Nei
momenti di massima violenza la donna tentava di cercare aiuto chiamando i
soccorsi ma l’uomo glielo impediva strappandole di mano il suo cellulare ed
impedendole di effettuare le telefonate.
Il
calvario della donna è terminato alcuni giorni fa quando l’attività di indagine
condotta dalla Polizia di Stato ha permesso di riscontrare attraverso
testimonianze e prove documentali tutto il racconto fatto e a far in modo che
per l’uomo si aprissero le porte della Dozza.
Nessun commento:
Posta un commento