Pieno sostegno alle forze di opposizione del consiglio comunale di Valsamoggia che, in modo compatto, hanno deciso di sospendere dalla carica i propri consiglieri. Bene hanno fatto i consiglieri a optare per una azione politica forte evidenziando come il dialogo istituzionale sia in realtà cessato da tempo, visto che la maggioranza con protervia usa le minoranze come una foglia di fico per nascondere la totale assenza di democraticità che caratterizza l’azione amministrativa in Valsamoggia.
D’altronde i fatti sono sotto gli occhi di tutti.
Dopo il fallimento dei municipi che sarebbero dovuti diventare strumenti di quella tanto decantata partecipazione democratica post-fusione, adesso assistiamo a quell'epilogo scontato dovuto alla poca propensione al dialogo del sindaco e della sua giunta: una maggioranza che non solo ha sostenuto una fusione a tutti i costi che non ha dato i benefici sperati, ma che pretendono anche di governare senza il minimo confronto con le altre forze che siedono in Consiglio. Del resto, da sempre abbiamo potuto constatare l'atteggiamento di una maggioranza che, anche di fronte all'evidenza, ha sempre negato le criticità della fusione e continua ad avere posizioni blande sui tanti, troppi problemi che affliggono il Comune di Valsamoggia.
Chiara e condivisibile dunque la posizione di coloro che hanno scelto di autosospendersi per invocare un legittimo diritto al dialogo e all'ascolto, un diritto di proposta che non può essere in alcun modo negato. Ricordiamo al Sindaco che non è Sindaco di una parte, ma Sindaco di tutti. E che le Istituzioni non sono di un partito, ma appartengono appunto a tutti.
Galeazzo Bignami - presidente Gruppo FI Regione Emilia-Romagna
Gianluca Guidi Alvisi - referente Forza Italia Valsamoggia
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