Il Nucleo Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale di Bologna è uno dei 15
Nuclei, a competenza regionale/interregionale, che costituisce l’articolazione territoriale
del Comando TPC che svolge attività preventive e repressive delle aggressioni
criminali al patrimonio culturale nazionale.
500 realtà museali e istituti culturali, oltre 90 teatri storici, 60.000
beni artistici, 4.000 reperti archeologici, un immenso patrimonio archivistico
e librario, ricchissimo mosaico di luoghi dedicati all’arte contemporanea, l’Emilia
Romagna, con le sue nove province, tutte città d’arte, artistiche, è una delle
regioni italiane con il più alto numero di monumenti ecclesiastici.
In ragione di questa straordinaria
ricchezza, il Nucleo di Bologna, nel 2016, ha ulteriormente incrementato i
servizi di prevenzione nei confronti degli obiettivi ritenuti più sensibili
effettuando:
§
46 verifiche alla sicurezza anticrimini dei
musei, biblioteche, archivi;
§
58 controlli ad aree archeologiche;
§
114 sopralluoghi ad aree tutelate da vincoli
paesaggistici;
§
175 ispezioni amministrative ad esercizi
antiquariali;
§
147 verifiche a mercati e fiere antiquariali e moderne;
L’incremento
numerico delle verifiche alle difese delle strutture museali è stato
accompagnato da un innalzamento del livello qualitativo dei controlli
effettuati reso possibile da un ulteriore affinamento degli strumenti a
disposizione del personale operante: Pubblicazione la sicurezza anticrimine nei
musei, edita in collaborazione tra Mibact, Icom ed il Comando TPC.
I controlli delle piattaforme
informatiche
Il mercato dei beni culturali negli ultimi anni
è stato rivoluzionato dallo sviluppo della tecnologia informatica e di
comunicazione. I canali di commercializzazione si sono adeguati ai tempi
sfruttando maggiormente le piattaforme televisive, sia in chiaro che a
pagamento nonché la rete Internet, considerato lo strumento più veloce a
favorire l’incontro tra la domanda e l’offerta. I principali soggetti attivi sono
da ricercare in privati collezionisti o professionali del settore
dell’e-commerce, canale su cui il Nucleo pone grande attenzione investigativa0.
Grazie alla rete, è stato avviato un costante monitoraggio di numerosi siti
specializzati nelle vendite on-line di beni culturali, ove sempre più spesso
vengono commercializzati oggetti d’arte proventi di traffici illeciti. Particolarmente
alta è l’attenzione al commercio on line di beni numismatici, reperti archeologici,
beni librari ed archivistici.
Andamento dei furti di opere d’arte nella
Regione
I furti di opere
d’arte denunciati nel 2016 sono stati 33, in diminuzione del 39% rispetto al 2015.
Obiettivi principali sono stati chiese, enti pubblici e privati.
Le province più
colpite risultano Parma e Bologna, ove la criminalità si è rivolta,
soprattutto, ad abitazioni private e
chiese dell’entroterra.
Le tipologie di
oggetti maggiormente trafugati sono: dipinti, sculture (in particolare lignee),
ebanisteria, nonché beni librari e archivistici.
L’attività repressiva
L’attività
operativa dell’anno 2016 ha i visto i Carabinieri del Nucleo TPC di Bologna deferire
in stato di libertà 35 individui. Sono stati sequestrati e recuperati 110 beni
culturali, per un valore, tenuto conto delle opere contraffatte, complessivo di
Euro 2.466.000.
Le attività
d’indagine sono state coordinate da varie Procure della Repubblica del
territorio emiliano-romagnolo e nazionale. Fondamentale è stata l’osmosi
operativa con i reparti territoriali e specializzati dell’Arma, in particolar
modo con il Nucleo Elicotteri di Forlì con il quale sono stati effettuati i
controlli delle aree paesaggistiche ed archeologiche.
Prezioso l’apporto
fornito dalle articolazioni periferiche del MIBACT in relazione agli esami
tecnici sui beni recuperati.
Contraffazione e falsificazione
Nel 2016 sono
proseguite le attività d’indagine sulle opere d’arte contraffatte di esponenti
dell’arte contemporanea italiana ed internazionale, individuando, sequestrando
e riuscendo così a sottrarre dal mercato beni pronti ad essere venduti come
autentici.
Gli esiti delle
numerose indagini svolte, i dati a livello nazionale e le acquisizioni
informative confermano che la specifica attività criminosa è in continua
espansione, per una concomitante serie di cause. Alcune di carattere tecnico,
concernenti in particolare le modalità di riproduzione proprie dell’arte
contemporanea, altre connesse al fatto che tale mercato è foriero di facili
guadagni.
Nello specifico
settore, il Nucleo ha affinato l’attività di contrasto, continuando a rivolgere
l’attenzione non tanto alle singole evenienze del mercato, ma alle filiere
organizzate che dalla produzione arrivano sino alla commercializzazione.
I falsi sequestrati,
qualora immessi nel mercato quali autentici hanno un valore stimato di
2.158.000 euro.
Nel corso della conferenza stampa
è stato presentato il dipinto, olio su faesite cm 84 x 32, XVI secolo, raffigurante
San Nicola di Bari, provento di furto
perpetrato nel gennaio 1984 ai danni della locale Basilica Santa Maria dei Servi
e sequestrato a Bologna il 4.8.2016 nell’ambito dei controlli preventivi volti
al contrasto del commercio illecito di opere d’arte.
Verranno inoltre esposti tre dipinti olio su
tela falsamente attribuiti al noto pittore ed incisore bolognese Giorgio Morandi
commercializzati come autentici per il valore complessivo di 2.000.000,00 di
euro e sequestrati dal Nucleo nel mese di settembre u.s. Foto e notizia Comando Prov. Carabinieri
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