Attivo da oggi
all’Aeroporto di Bologna un robot umanoide capace di dare informazioni ai
passeggeri, muoversi autonomamente e comprendere gli stati d’animo di chi gli
sta vicino
E’ alto un metro e venti per 28 chilogrammi di peso. Dall’aspetto
allegro e amichevole, è capace di osservare, ascoltare e rispondere in maniera
appropriata. Il suo nome è Pepper ed è il robot
umanoide attivo da oggi all’Aeroporto di Bologna.
Il suo “lavoro” consiste nel dare informazioni di base ai passeggeri: dove si trova il banco check-in
di una determinata compagnia, dove andare se si è già in possesso della carta
di imbarco, come gestire i bagagli ed altro ancora. Ma il suo obiettivo è
soprattutto quello di intrattenere,
incuriosire e rilassare i passeggeri alle prese con le procedure legate alla
partenza di un volo.
Sì, perché Pepper è un robot che non solo parla
e comprende il linguaggio umano, ma percepisce
le emozioni di chi gli sta intorno ed agisce di conseguenza. Sulla
base di una serie di informazioni precaricate, ma anche grazie all’intelligenza artificiale di cui è
dotato, può dialogare con il pubblico in
italiano ed inglese. Con le sue tre ruote multidirezionali, può
muoversi a una velocità massima di tre chilometri orari. I 20 motori di cui è dotato, inoltre, gli
consentono di muovere testa, braccia e schiena: può gesticolare, piegarsi
ed anche ballare.
Il suo compito al Marconi, quindi, sarà
quello di offrire una “informativa
ludica” che possa intrattenere i passeggeri più curiosi e strappare un
sorriso a quelli più stressati. Una proposta di passenger experience
davvero straordinaria, che va a confermare la scelta fatta negli ultimi anni
dall’Aeroporto di Bologna di puntare sulle nuove tecnologie per migliorare
l’esperienza di viaggio dei passeggeri.
Per il momento, Pepper sarà attivo per otto
ore al giorno, tutti i giorni, in prossimità dell’Info Point in Area Check-in,
ma nel futuro potrebbe spostarsi in altre aree del Terminal.
Il nuovo servizio ad alta innovazione tecnologica, il
primo del genere in un aeroporto italiano, è stato realizzato da un’idea di Intesa Sanpaolo Innovation Center con
il supporto tecnico delle società Experientia
e Softec, che hanno permesso la personalizzazione del robot realizzato dal
colosso giapponese Softbank Robotics.
Nessun commento:
Posta un commento