Al
riguardo, sul territorio della Compagnia Carabinieri di Bologna Borgo
Panigale, proprio la massima attenzione connessa con il controllo ed il
monitoraggio si soggetti sospettabili, i Carabinieri della Stazione di
Calderara di Reno e della Stazione di Anzola Emilia hanno posto in
essere delle importanti operazioni.
- Nell’ambito
delle attività di monitoraggio dei soggetti di interesse operativo e di
controllo del territorio finalizzato al contrasto dei reati predatori, i
Carabinieri della Stazione di Calderara di Reno hanno tratto in arresto
C.I., classe 1989, cittadino moldavo, per ricettazione, detenzione e
porto abusivo di armi.
In
particolare, i carabinieri, all’esito di approfondite indagini,
conseguenti alla formalizzazione di una denuncia di rapina da parte del
predetto (autotrasportatore e corriere), - soggetto incensurato
sul territorio italiano, ma di interesse operativo per precedenti reati
perpetrati sul territorio moldavo - che aveva riferito di essere stato
rapinato dell’incasso giornaliero dell’attività di corriere, ammontante a
circa 1.200 euro, hanno accertato che, in realtà, il predetto:
- aveva utilizzato la predetta somma in denaro per giocare all’interno di una sala slot locale;
- avendo perso l’intera somma, aveva simulato di essere rimasto vittima di rapina.
Nel
prosieguo delle attività investigative, i militari hanno eseguito un
decreto di perquisizione nella sua abitazione di un comune limitrofo,
all’esito della quale hanno rinvenuto e sottoposto a sequestro:
- una
pistola marca Beretta mod. 51 completa di munizioni calibro 7,65,
risultata asportata nel 2016 a Bologna, completa di n. 34 munizioni cal.
7,65;
- un tirapugni artigianale;
- due coltelli (uno a serramanico e uno da combattimento mod. KUKRI);
- una fibbia recante un logo nazista (svastica).
Il predetto è stato pertanto tratto in arresto per ricettazione e detenzione abusiva di armi.
- Nell’ambito
delle attività di controllo del territorio, a Calderara di Reno (BO), i
militari della locale Stazione Carabinieri hanno altresì denunciato in
stato di libertà 7 soggetti, tutti pregiudicati, di origine rumena, in
Italia senza fissa dimora, responsabili di invasione di edifici e furto
di energia elettrica in concorso.
In
particolare, a seguito di mirate attività info-investigative,
conseguenti a segnalazioni di cittadini, i carabinieri hanno eseguito
una verifica all’interno di un casolare abbandonato, ubicato in quella
via san Vitalino, che ha consentito di accertare che:
- da
alcuni mesi, l’edificio era occupato abusivamente dai 7 denunciati, che
avevano realizzato un illecito allaccio alla rete elettrica, per un
danno stimato di circa 30 mila euro;
- uno
dei soggetti era in possesso di un pc portatile marca acer mod. aspire,
risultato, all’esito delle verifiche esperite, oggetto di furto
consumato in Bologna la settimana precedente.
- Nell’ambito
delle attività finalizzate alla verifica dei requisiti e delle
condizioni di custodia delle armi denunciate da privati cittadini, i
militari della Stazione di Calderara di Reno hanno denunciato in stato
di libertà un uomo cl. 1965, per detenzione abusiva di armi.
In particolare, le verifiche effettuate hanno consentito di appurare che il predetto:
- aveva denunciato in ritardo (oltre le 72 ore dall’acquisto) l’acquisto di 3 fucili da caccia, cedutigli da altra persona;
- deteneva illegalmente n. 7 armi da fuoco e n. 500 munizioni, già appartenute al padre defunto.
Pertanto,
sono state sottoposte a sequestro le citate 10 armi e ne sono state
ritirate cautelativamente altre 37 per ulteriori accertamenti.
2. Per
quanto attiene al contrasto ai reati contro il patrimonio, infine, i
Carabinieri di Anzola Emilia hanno eseguito una ordinanza di custodia
cautelare in carcere, emessa dal GIP del Tribunale di Bologna, su
richiesta della locale Procura, nei confronti di due pluripregiudicati
italiani, C.A., classe 1979, di Aversa (CE), e C.P., classe 1982, di
Modena, che nel mese di ottobre scorso avevano perpetrato:
- 3 rapine di telefoni cellulari nei confronti di altrettanti ragazzi minorenni;
- 1 tentativo di rapina nei confronti di una donna.
Le
indagini dei Carabinieri della Stazione di Anzola Emilia hanno permesso
di ricostruire la tecnica utilizzata: i malviventi, una volta
avvicinate le vittime con una scusa banale, afferrandole per i polsi e
strattonandole tentavano di impossessarsi dei loro telefoni cellulari e
quant’altro di valore in loro possesso.
Il cosiddetto pedinamento telematico,
effettuato analizzando le immagini delle telecamere di
videosorveglianza comunale e di alcuni esercizi commerciali presenti
nella zona, e le testimonianze dettagliate dei passanti e delle vittime
hanno permesso di risalire tempestivamente agli autori delle condotte
illecite e di assicurarli alla giustizia.
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