Un cittadino italiano di 40
anni che da cinque anni perseguitava con telefonate, messaggi ed e-mail una giovane
psicologa/psicoterapeuta è finito ai domiciliari all’esito delle indagini
condotte dal Compartimento di Polizia Postale e delle Comunicazioni per
l’Emilia Romagna.
La donna, che risiede a
Bologna, aveva avuto l'uomo, per un brevissimo lasso di tempo, come suo
paziente ma le
poche sedute effettuate, quasi immediatamente sospese dalla terapeuta a causa
dell'atteggiamento dell'uomo, sono comunque risultate sufficienti a generare in
quest'ultimo una vera e propria ossessione sessuale nei suoi confronti.
Lo stalker ha iniziato quindi
a perseguitarla con centinaia di telefonate, e-mail e messaggi, inviati ad ogni
ora, quotidianamente, esprimendole la necessità morbosa di poterla rincontrare
e continuare con lei la terapia.
Per "aggirare" i
filtri e gli strumenti informatici che la donna aveva attivato per proteggere
le proprie caselle di posta elettronica e le proprie utenze, l'uomo ha
continuato a creare ed attivare sempre nuovi account, arrivando anche ad inoltrare
mail, massivamente, ai familiari, ai conoscenti ed ai colleghi della vittima.
Durante le sedute,
all'insaputa della psicologa, aveva anche provveduto a registrare i colloqui,
che poi aveva continuato a riascoltare, citandone più volte morbosamente il
contenuto nelle missive inviate alla sua vittima.
Lo stalker, nelle sue
esternazioni, faceva invariabilmente riferimento alla propria ossessione sessuale
nei confronti della donna che alimentava anche millantando rapporti sessuali mai intrattenuti con la stessa, accusandola
di avere numerose relazioni con altri uomini ed inviandole, inoltre, diverse
foto che lo ritraevano seminudo.
Lo
scorso maggio era stato pertanto destinatario di una misura del divieto di
avvicinamento e di comunicazione con la persona offesa ma, nonostante il
provvedimento emesso a suo carico, l'uomo ha continuato, "con assoluta
insensibilità al rispetto delle prescrizioni impostegli" a reiterare le
sue condotte persecutorie.
Per
poter concretizzare la propria volontà ossessiva, nell'intento di aggirare il
divieto di comunicare direttamente con la propria vittima, ha tentato infine di
prenotare una seduta richiedendo un appuntamento attraverso l'apposito servizio
online fornito dal portale degli psicologi italiani.
Per
lo stalker, ad aggravamento della misura già disposta, sono arrivati, quindi,
gli arresti domiciliari nella sua abitazione in provincia di Trento con
il divieto di comunicazione con l'esterno.
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