Nella tarda mattinata del
4 settembre, la Polizia di Stato di Bologna ha eseguito un’ordinanza di
custodia cautelare in carcere nei confronti di un tunisino di 35 anni: BOULLBABA Chikiwi.
L’ordinanza scaturisce
dall’attività investigativa effettuata dalla quarta sezione contrasto al
crimine diffuso della Squadra Mobile di Bologna, che ha ricostruito la dinamica
della rapina avvenuta il 18 settembre 2016 alle ore 05.00 circa ai danni di una
ragazza italiana, che dopo aver passato la serata con amici, è stata aggredita
alle spalle da un uomo che l’ha quasi soffocata, mentre cercava di far rientro
nella sua abitazione nel quartiere Santo Stefano.
Con un’azione fulminea e
violenta, l’aggressore una volta afferrata alle spalle l’ha trascinata in terra
per alcuni metri. Impietrita ed impossibilita a reagire, la ragazza non è
riuscita neanche ad urlare per poter chiedere aiuto. Al termine della violenta
aggressione, l’uomo è riuscito a scappare impossessandosi della pochette, del telefono
cellulare, della tessera bancomat e dei pochi contanti.
Le immediate indagini, condotte
dalla Squadra Mobile, basate sul racconto della vittima che descriveva il
rapinatore e sull’analisi delle immagini acquisite sul luogo, hanno consentito di
individuare, il giorno seguente, in via San Vitale, un cittadino straniero
compatibile, per l’abbigliamento indossato e per le sembianze fisiche, con
l’autore della rapina. Inoltre, in una tasca dei pantaloni il soggetto aveva un
telefono cellulare identico a quello sottratto alla parte lesa, del quale non era
in grado di giustificare il possesso.
La comparazione tra
l’immagine dello straniero e quelle acquisite sul luogo del reato, oltre al
certo riconoscimento della vittima, hanno consentito al P.M. titolare
dell’indagine di richiedere la misura cautelare per il reato di rapina
aggravata che il GIP ha emesso nel febbraio di quest’anno.
Nel frattempo, l’uomo ha
abbandonato il territorio nazionale per cercare fortuna in Germania e sfuggire
alla legge ma le autorità tedesche lo hanno restituito all’Italia in conformità
alle regole di Dublino.
All’arrivo a Linate il
tunisino è stato arrestato in esecuzione dell’ordinanza e condotto a San
Vittore.
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