“Forte preoccupazione nel territorio della Città Metropolitana” secondo l’azzurro che chiede azioni
Il
licenziamento di 31 lavoratori, già provati da anni di vertenze,
attesterebbe l’inefficienza delle politiche lavorative e per l’impiego
promosse dalla Regione Emilia-Romagna e dalla Città Metropolitana di
Bologna; per questo la Giunta dovrebbe sostenere “una concreta ed
efficace azione per la permanenza delle attività di tutti i lavoratori
coinvolti”. E’ la richiesta di Galeazzo Bignami (Forza Italia)
dopo la notizia riguardante il licenziamento di 31 dipendenti del
Centro per l’impiego sul territorio metropolitano di Bologna. Si tratta
perlopiù di donne, come fa notare il consigliere, con alle spalle
parecchi anni di servizio, tutti assunti nel 2004 a tempo indeterminato.
Lavorano con contratto part time negli uffici di Bologna, Imola,
Minerbio, San Giovanni in Persiceto, San Lazzaro, Zola Predosa, ed Alto
Reno Terme. Ad aprire la procedura di licenziamento, la società Conform
che gestisce alcuni servizi di prima assistenza assegnati in appalto
alla stessa dai sette uffici; la società, come riporta il consigliere
nell’atto, “giustifica il suddetto comportamento dovendo adeguarsi al
decreto Madia che impone l’affidamento dei servizi a dipendenti
interni”.
Le
organizzazioni sindacali avrebbero richiesto l’apertura di un Tavolo di
salvaguardia occupazionale per la ricerca di soluzioni alternative al
licenziamento, scrive Bignami, e avrebbero chiesto alla Regione
Emilia-Romagna le motivazioni per il mancato rinnovo del bando per
l’affidamento dei servizi di prima assistenza. Le ragioni, sottolinea il
consigliere, “sarebbero più politiche che normative”, pertanto
Bignami domanda alla Giunta di fare il possibile per promuovere un nuovo
bando relativo ai servizi offerti dai sette uffici. In caso di risposta
negativa, il consigliere chiede di affrontare insieme alla Città
Metropolitana di Bologna la questione strutturale del personale tenuto
conto dell’anzianità dei lavoratori e del fatto che si tratta perlopiù
di donne. “Il problema occupazionale continua ad essere motivo di forte
preoccupazione nel territorio della Città Metropolitana di Bologna ed
investe sempre più spesso le fasce deboli” rimarca Bignami.
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