giovedì 7 dicembre 2017
SEQUESTRATI BENI DEL VALORE DI OLTRE 600.000 EURO
GUARDIA DI FINANZA BOLOGNA: SEQUESTRATI BENI DEL
VALORE DI OLTRE 600.000 EURO NEI CONFRONTI DI UN
PREGIUDICATO GIA’ SOTTOPOSTO, CON PROVVEDIMENTO
DEFINITIVO, AD UNA MISURA DI PREVENZIONE.
I Finanzieri del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Bologna, dando
esecuzione ad un provvedimento emesso dal GIP del locale Tribunale, Dott.sa F.
Zavaglia, hanno sequestrato beni immobili e quote societarie del valore complessivo
pari a oltre 600.000 euro nei confronti di G.S., nato nel 1962, già componente di
una banda di rapinatori che, tra il 2003 ed il 2005, si era resa responsabile di una
serie di assalti a oltre 40 bancomat, disseminati in tutto il nord Italia, raccogliendo un
bottino di oltre due milioni di euro.
Nello specifico, il sequestro riguarda 10 unità immobiliari ubicate tra Bologna,
Castenaso (BO) e Ravenna, nonchè la quota di partecipazione (riconducibile
all’indagato) in un ristorante del centro storico di Bologna.
Le indagini sono state svolte dagli specialisti del G.I.C.O. del Nucleo di Polizia
Tributaria sotto la direzione del Sostituto Procuratore Dott. Marco Forte e hanno
permesso di accertare come l’indagato, già sottoposto alla misura di prevenzione
della “Sorveglianza Speciale di Pubblica Sicurezza” emessa nel 2006 dal Tribunale -
Sezione Misure di Prevenzione di Bologna (divenuta irrevocabile nel 2008), abbia
omesso di comunicare alla Guardia di Finanza una serie di operazioni di carattere
patrimoniale compiute tra il 2012 e il 2017, così come previsto dalla legge.
Il Codice delle leggi Antimafia prevede infatti come le persone sottoposte ad una
misura di prevenzione abbiano l’obbligo di comunicare al Corpo per dieci anni tutte
le variazioni del proprio patrimonio di importo superiore ai 10.329 euro. Lo scopo è
quello di garantire il costante monitoraggio di quei soggetti ritenuti socialmente
pericolosi al fine di accertare tempestivamente se l’incremento dei loro beni e
disponibilità finanziarie possa dipendere dallo svolgimento di attività criminali.
Tra le più sintomatiche variazioni patrimoniali non comunicate nel periodo 2012-2017
quelle relative al versamento di oltre 120.000 € per il pagamento di canoni di leasing
di un’imbarcazione (modello 42 Fly).
Accanto al sequestro dei beni per un valore equivalente a quello delle variazioni
patrimoniali è scattata altresì la segnalazione alla Procura della Repubblica ed ora il
soggetto denunciato rischia una condanna fino a sei anni di reclusione.
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