L’indagine,
nata in seguito ad un’aggressione subita da una minorenne rom di nazionalità
rumena (infradiciottenne), è stata seguita dagli uomini della Seconda Sezione
della Squadra Mobile della Questura di Bologna che hanno concentrato la loro
attenzione su due connazionali della minore, il fratellastro COSTANTIN Ionut
15.02.1992 e la compagna dell’uomo e nota prostituta MEMET Secilen 05.08.1992.
In
particolare, nella mattinata del 06 maggio u.s. nella cittadina via Zanardi, i due
rumeni, con il fine di costringere la ragazza a prostituirsi per loro conto, si
sono resi autori di un’aggressione fisica con schiaffi e calci. La vittima, che
in seguito all’aggressione ha riportato lesioni, è riuscita a fuggire e a rifugiarsi
in un esercizio commerciale al cui interno è stata soccorsa da due avventori
italiani ai quali ha raccontato spaventata l’accaduto. All’arrivo della volante
della Questura di Bologna i due aggressori erano già fuggiti, pertanto la
minore, insieme alla madre, ha proceduto a sporgere denuncia raccontando che
non era stata la prima volta che i due avevano cercato di indurla a
prostituirsi.
Successivamente,
nella notte del 12 ottobre u.s., approfittando dell’assenza dei genitori, i due
aggressori si sono presentati nell’abitazione della minore, che al momento era sola,
e l’hanno nuovamente aggredita fisicamente, per poi fuggire. Per tale episodio è
seguita una nuova denuncia e dall’attività investigativa della locale Squadra
Mobile, grazie anche alle intercettazioni telefoniche, è emerso in modo
inequivocabile l’intendimento dei due nei confronti della ragazza.
I
due rei hanno, inoltre, costretto a prostituirsi, incassandone i proventi, una ragazza
appena maggiorenne giunta dalla Romania a Bologna il 29 ottobre u.s.
In
particolare, nel corso dell’indagine relativa a quest’ultimo episodio, gli
uomini della Squadra Mobile di Bologna hanno scoperto un terzo cittadino rumeno
TANASIE Nicolae 07.10.1998 che aveva portato in Italia la ragazza, l’aveva percossa
e minacciata per poi, insieme agli altri due connazionali, costringerla a
prostituirsi. La MEMET avrebbe avuto il ruolo di reperirle i clienti anche
tramite Internet, il COSTANTIN quello di controllarla nel caso si prostituisse
in strada.
In data 5 dicembre, alla
fine delle indagini, il G.I.P. ha emesso due misure carcerarie: la prima, a
carico di tutti e tre i cittadini rumeni, per i reati in materia di
prostituzione e la seconda a carico dei soli C.I. e M.S. per i reati in materia
di prostituzione minorile e lesioni aggravate.
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