venerdì 24 febbraio 2017
Sequestrati beni per 250.000 euro
Guardia di Finanza Bologna: sequestrati beni per 250.000 euro
nei confronti del rappresentante di una società che aveva
tentato di occultare il proprio patrimonio ricorrendo a
strumenti giuridici di diritto straniero.
I finanzieri del Comando Provinciale di Bologna hanno dato esecuzione, nei
giorni scorsi, al sequestro di conti correnti e beni immobili per un valore
complessivo di 250.000 euro nei confronti di una società bolognese, operante
nel settore del commercio all’ingrosso di infissi, e della sua legale
rappresentante, di origine polacca ma domiciliata in Emilia Romagna,
responsabile di reati tributari connessi al mancato versamento di IVA per
diverse centinaia di migliaia di euro.
La cittadina polacca era stata inizialmente denunciata dall’Agenzia delle
Entrate di Bologna alla locale Procura della Repubblica che, dopo aver
delegato l’esecuzione di specifiche indagini patrimoniali al Nucleo di Polizia
Tributaria, ha richiesto ed ottenuto dal G.I.P., Dott. Letizio Magliaro il
provvedimento cautelare.
In particolare, le investigazioni svolte dalle fiamme gialle, sotto la direzione
del Sostituto Procuratore Dott. Giuseppe di Giorgio, hanno consentito di
ricostruire un artificio giuridico attraverso il quale la titolare della società,
consapevole di non aver assolto al versamento dell’IVA dovuta per oltre
400.000 euro, aveva tentato di sottrarre i propri beni personali (una casa e le
relative pertinenze) dalle legittime pretese dell’Amministrazione finanziaria
costituendo un “trust familiare” – nel quale aveva conferito i suddetti immobili
– e nominando gestori del medesimo le due figlie, mantenendo però il diritto
di abitazione a vita sugli stessi insieme al proprio coniuge.
I militari del Nucleo di Polizia Tributaria di Bologna, dopo aver svolto
un’articolata ricostruzione sia delle forme contrattuali necessarie per la
costituzione del trust ed il conferimento nel medesimo dei suddetti immobili,
sia dell’assetto normativo e giurisprudenziale che regola lo specifico istituto
giuridico di diritto anglosassone, hanno proceduto a sottoporre a sequestro gli
immobili interessati dall’apparente spossessamento, i quali risultavano
formalmente intestati a soggetti privi di pendenze giudiziarie ma che
permanevano nella piena disponibilità dell’autore del reato tributario.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento