In
particolare, l'ipotesi formulata consisteva in un attacco terroristico da parte
di due individui travisati ed armati, presso la zona check-in ubicata al piano
terra dell'aereostazione e contestuale presenza di un drone sopra il piazzale
di sosta degli aeromobili.
Intorno
alle ore 23:30 si dava inizio all'esercitazione con la simulazione dell'irruzione
di due terroristi i quali inscenavano l'esplosione di alcuni colpi di arma da
fuoco, con il ferimento di tre passeggeri ubicati presso i banchi accettazione.
Gli
stessi successivamente si nascondevano in due punti diversi dell'aereostazione,
dopo aver abbandonato uno zainetto contenente un ordigno.
Il
Dirigente l'Ufficio Polizia di Frontiera immediatamente attivava tutte le
procedure previste per il caso in questione.
Con
il Direttore ENAC si disponeva l'immediata chiusura (fittizia) dell'aeroporto,
e l'evacuazione dell'intera area interessata dall'attacco terroristico.
Venivano
fatti intervenire sul posto personale della Polizia di Stato, dei Carabinieri,
della Guardia di Finanza, della Polizia Municipale e del 1 18.
In
particolare, veniva richiesto l'intervento delle UOPI (Unità Operative Pronto
Intervento) della Polizia di Stato le quali adottando tecniche e procedure di
anti terrorismo, riuscivano ad individuare i due terroristi e procedere al loro
arresto.
Con
riferimento alla presenza del drone, segnalato dalla torre di controllo, gli
artificieri appartenenti alla Polizia di Stato, neutralizzavano lo stesso.
Gli
stessi, precedentemente, con l'ausilio delle Unità Cinofili Anti Esplosivo
della Polizia di Stato, disattivavano l'ordigno esplosivo contenuto nello zaino
abbandonato da uno dei terroristi.
Personale
del 118 soccorreva i feriti trasferendoli presso l'ospedale.
L'esercitazione ha
evidenziato un buon coordinamento fra tutti i soggetti coinvolti.
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