Alessandro Alberani è il nuovo presidente di Acer Bologna. È stato
nominato oggi dalla Conferenza degli Enti composta dai sindaci dei
Comuni della città metropolitana di Bologna, su proposta del sindaco
Virginio Merola.
La Conferenza degli Enti ha nominato anche il nuovo
CdA, che rimarrà in carica 5 anni, ed è composto da: Marco Bertuzzi e
Carmela Cappello, oltre che dal presidente Alberani. Il vicepresidente
sarà nominato dallo stesso CdA.
Il sindaco metropolitano Virginio Merola
nel suo intervento – dopo aver ringraziato il presidente uscente
Claudio Felicani ed i membri del CdA in scadenza per il lavoro svolto in
questi anni - ha evidenziato che si tratta di "una società importante
per il nostro territorio con un bilancio consolidato di oltre 70 mln di
euro con quasi 20.000 alloggi distribuiti sul territorio metropolitano,
una società a cui in questi anni si è data solidità.
Il rinnovo del
CdA - ha proseguito Merola - diventa l’occasione per ribadire alcune
priorità che vorremmo nei prossimi mesi ed anni fossero affrontate dalla
società e dal nuovo CdA:
1. Accelerare le attività inerenti il ripristino e l'assegnazione degli alloggi.
Le liste d’attesa per entrare negli alloggi Erp richiedono importanti
sforzi ed un impegno forte per non lasciare per troppo tempo gli alloggi
liberi e vuoti. È fondamentale che ci si concentri nella creazione di
un piano straordinario di ripristino e di assegnazione che possa
accorciare i tempi e dare risposte certe ai tanti cittadini che vedono
nella possibilità di accedere ad un alloggio pubblico l’opportunità di
una vita dignitosa.
2. Affrontare il problema dell'emergenza abitativa.
Più volte abbiamo evidenziato in questa sede il problema dell’emergenza
abitativa. Di tante persone e famiglie che in seguito a sfratti
definitivi o altri problemi non hanno un tetto sotto il quale vivere.
Pensiamo sia opportuno che nei prossimi mesi si affronti in maniera
organica questo tema, definendo se e a quale livello di sostenibilità
una parte degli alloggi presenti sul territorio possa essere destinato
all’emergenza abitativa per un periodo temporaneo e definitivo. Questo
presuppone anche un lavoro che porti ad un regolamento unico per tutta
l’area metropolitana sulla gestione del patrimonio pubblico destinato
all’emergenza abitativa.
3. Presentare alla Conferenza degli enti un piano di sviluppo dell'azienda anche in rapporto alle società partecipate.
Pensiamo sia opportuno che nei prossimi mesi ci possa essere presentato
un quadro esaustivo delle possibili azioni e attività volte a
identificare il modello organizzativo migliore per rispondere alle
difficili sfide del recupero, della manutenzione e dell’efficientamento
degli alloggi pubblici sul territorio.
4. Rilanciare il tema dell'edilizia pubblica.
Dalle recenti ricerche, prima fra tutte quella di Nomisma, si evince
che oggi il tema della casa è molto rilevante. Delle oltre 4 mln di
famiglie che vivono in alloggi in affitto privato a livello nazionale,
quasi 1,7 mln di famiglie sono in una situazione di disagio economico
(ovvero il costo per l’affitto è superiore al 30% del loro reddito).
Questo dato allarmante ci dice che il tema del disagio economico, sul
fronte politiche abitative, si risolve rilanciando l’edilizia pubblica
con nuovi interventi. A Bologna, grazie anche all’imminente firma del
Patto di Bologna città metropolitana, potremo contare su oltre 30 mln di
euro da destinare alla realizzazione di nuovi alloggi Erp. Questa sfida
riguarderà il nuovo CdA e concorrerà a rendere Bologna una delle città
italiane che più investirà sull’edilizia pubblica.
5. Lo sviluppo delle nuove tecnologie nel rapporto con i comuni e gli utenti.
Dopo anni volti a consolidare la società pensiamo che oggi Acer possa
concentrarsi sul suo sviluppo, grazie anche all’uso delle nuove
tecnologie, nuovi servizi e nuove modalità di relazione con i Comuni che
possano favorire la conoscenza anche dei cittadini delle tante attività
e dei risultati che l’Azienda produce. Foto di ZucchiniFoto
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