Brillante
risultato quello conseguito dai Carabinieri di Bologna, nel più ampio
quadro delle attività di contrasto ai reati predatori disposte dal
Comando Provinciale, che nelle ultime settimane hanno portato ad una
significativa riduzione di alcune tipologie di fenomeni, primi tra tutti
i furti in abitazione e le rapine.
Il
riferimento va in particolare proprio alla rapina sventata nella serata
di ieri, allorquando una delle pattuglie impegnate negli specifici
servizi in questo capoluogo notava due soggetti adulti, scendere
velocemente da uno scooter ed entrare, con il casco indossato,
all’interno della “Lloyds Farmacia”, situata al civico 28. Intuendo
potesse trattarsi di malviventi, gli stessi scendevano nell’immediatezza
dal veicolo e facevano irruzione nell’esercizio, cogliendo i due
soggetti in flagranza mentre, armati di pistola, minacciavano i titolari
dai quali si facevano consegnare i contanti presenti in cassa. Alla
vista dei militari, i due rapinatori non hanno opposto resistenza e
venivano tratti in arresto. Identificati, sono risultati essere: L.R., 49enne di Marzabotto e B.M., 28enne di Bologna,
ambedue censurati. Nell’occasione, i militari sequestravano l’arma,
risultata perfetta riproduzione d’una Beretta modello 92 utilizzata
dalle FF PP., priva di tappo rosso, nonché caschi e capi di vestiario
utilizzati dai malviventi nella commissione del reato. L’immediato
intervento di altra pattuglia del Nucleo Radiomobile consentiva altresì
di individuare il “palo”, B.N., 32enne svizzera, residente a Terenzo (PR),
che non accortasi dell’accaduto attendeva i complici a bordo d’una
Citroën, parcheggiata in una via adiacente alla farmacia stessa. I
controlli eseguiti sull’intestatario dello scooter, hanno rilevato che il mezzo era stato rubato da pochi minuti nelle vicinanze, ai danni di un 26enne rumeno, residente a Bologna.
Terminate le prime fasi dell’indagine, il denaro e lo scooter sono
stati restituiti ai legittimi proprietari e i tre soggetti, disoccupati e
con precedenti di polizia, tranne la donna, sono stati tradotti in
carcere, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. Sono in corso
ulteriori approfondimenti investigativi tesi a verificare se la batteria
oggetto dell’arresto fosse già stata responsabile di altri fatti reato
della stessa tipologia in area emiliana piuttosto che nazionale. Foto e notizia Comando Prov. Carabinieri Bologna
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