I
Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Bologna
hanno eseguito nella mattinata odierna un’ordinanza di custodia
cautelare emessa dal GIP del Tribunale di Bologna, nei confronti di un
42enne palermitano, ritenuto responsabile di associazione per
delinquere finalizzata alla commissione di furti ai danni di sportelli
bancomat, fabbricazione, detenzione e porto illegale di esplosivi e
riciclaggio in concorso. Nell’occorso sono state altresì denunciati
in stato di libertà quattro soggetti, facenti parte di una banda che,
dal 2014, è accusata di una seria di assalti a sportelli ATM, posti in
varie località del centro-nord Italia.
L’indagine
aveva tratto spunto dall’arresto in flagranza di reato avvenuto a
Moncalieri l’11 gennaio 2014 di due soggetti, che erano stati sorpresi
pochi minuti dopo aver fatto esplodere uno sportello bancomat della
locale filiale Unicredit. La banda aveva cercato di fuggire a bordo di
un’Audi A6 ed una Porsche Carrera, questa seconda autovettura era stata
intercettata sull’autostrada A21 e bloccata con a bordo i due soggetti
poi arrestati. La perquisizione a bordo dell’autovettura aveva
consentito di acquisire elementi utili per risalire agli altri membri
del comando.
Il
Nucleo Investigativo di Bologna già in precedenza aveva investigato su
“batterie” specializzate nell’assalto agli sportelli bancomat e che da
oltre 15 anni sono attive sul territorio bolognese. Con l’acquisizione
dei nuovi indizi provenienti dal Piemonte, è stato possibile sviluppare
una nuova indagine che ha consentito di identificare una banda di 5
persone di cui l’odierno arrestato costituiva il perno fondamentale e a
cui è stato possibile attribuire la responsabilità di tre assalti ad
altrettanti sportelli bancomat, avvenuti nel 2014 tra l’Emilia Romagna e
le Marche.
L’operazione
odierna si inquadra nell’ambito di una serie di specifiche attività che
il Comando Provinciale di Bologna, tramite il suo Nucleo Investigativo,
ha da anni avviato per porre un freno all’allarmante fenomeno degli
assalti agli sportelli automatici degli istituti di credito. Nel
capoluogo felsineo, infatti, operano da più di 15 anni delle “batterie”
di criminali specializzatisi in questo tipo di furto aggravato, che per
le modalità e l’efferatezza rappresenta un pericolo reale e concreto per
la popolazione a causa dell’utilizzo di materiale esplodente. Infatti i
ladri inseriscono nelle bocchette di fuoriuscita delle banconote dei
bancomat, delle “marmotte”, ovvero panetti di esplosivo dalla forma
schiacciata, collegate ad una miccia, che esplodendo provocano lo
sradicamento della cassaforte contenente il danaro, ed in alcuni casi
ingenti danni alle strutture dell’immobile, obbligando anche
all’evacuazione di appartamenti attigui allo sportello bancomat esploso.
Il
42enne palermitano, destinatario del provvedimento restrittivo, è stato
oggi arrestato presso la propria abitazione, dove si trovava sottoposto
alla misura cautelare degli arresti domiciliari, disposti nei suoi
confronti a seguito di un’altra indagine sempre del Nucleo Investigativo
dei Carabinieri di Bologna, poiché lo stesso aveva presumibilmente
investito nel traffico di sostanze stupefacenti i proventi dei furti ai
bancomat. Infatti nel maggio 2016 venne sorpreso al largo delle coste
spagnole con un carico di cocaina di kg 500. Completate le formalità di
rito, il soggetto è stato oggi associato alla casa circondariale di
Bologna, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. Foto e notizia Comando Prov. Carabinieri Bologna
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