Nella notte di venerdì 29 Marzo, poco dopo le 1:30, i Vigili del Fuoco del Comando di Bologna
sono intervenuti in via Tazio Nuvolari a Imola per un incidente stradale.
Per cause in via d'accertamento da parte delle forze dell'ordine, un’autovettura con quattro persone a
bordo, nell’affrontare una curva in prossimità del torrente Rio Rondinella, è uscita di strada e, dopo
aver divelto il parapetto è precipitata nella scarpata sottostante.
I Vigili del Fuoco arrivati sul posto con una APS (Autopompa Serbatoio) e un mezzo fuoristrada,
hanno immediatamente soccorso gli occupanti, due dei quali erano incarcerati all’interno
dell’autovettura.
Operando secondo procedure TPSS (Tecniche di Primo Soccorso Sanitario), con l'ausilio di un
dispositivo di estricazione, le persone sono state immobilizzate e successivamente, con manovra
Speleo Alpino Fluviale (SAF) e l’impiego una particolare tipologia di barella detta "Toboga",
recuperate e consegnate al personale del sanitario.
Presenti sul posto i Carabinieri oltre che il 118.
sabato 30 marzo 2019
venerdì 29 marzo 2019
GUARDIA DI FINANZA BOLOGNA. IN VACANZA ALLE CAYMAN...
GUARDIA DI FINANZA BOLOGNA. IN VACANZA ALLE CAYMAN
UTILIZZANDO INDEBITAMENTE PERMESSI PER ASSISTERE UN
PARENTE DISABILE. DENUNCIATO UN DIRIGENTE MEDICO.
I finanzieri del Comando Provinciale di Bologna, all’esito di indagini delegate dalla locale Procura della Repubblica nella persona del Sostituto Procuratore Dott. Tommaso Pierini, hanno denunciato un Dirigente medico dell’Ospedale di Porretta Terme (BO) per il reato di truffa ai danni dello Stato, per aver fruito indebitamente di permessi e congedi straordinari retribuiti concessi al fine di assistere uno zio disabile. Nel corso delle attività investigative, le Fiamme Gialle del Nucleo di Polizia EconomicoFinanziaria di Bologna hanno accertato come, tra il 2016 e il 2018, il dipendente dell’Azienda USL di Bologna, nipote del disabile, avesse illecitamente beneficiato di permessi e congedi per l’assistenza domiciliare in periodi in cui il parente da assistere era ricoverato presso strutture ospedaliere pubbliche, circostanza che, come previsto dalla legge, ne fa perdere il diritto. In particolare in un caso, all’esito dei controlli svolti dai finanzieri, mediante acquisizioni documentali presso un’agenzia di viaggi e audizioni testimoniali, è stato dimostrato come lo scorso anno, tra il mese di marzo e giugno, periodo in cui lo zio era ricoverato all’Ospedale Maggiore di Bologna, il Dirigente medico si fosse recato in vacanza alle Isole Cayman in compagnia del coniuge richiedendo e utilizzando indebitamente, anziché le ferie ordinarie, 20 giorni di congedo straordinario retribuito previsto per assistere il disabile. Tuttavia, durante il periodo di permanenza all’estero, si verificava un aggravamento delle condizioni di salute del parente infermo che portava al suo decesso e alla scoperta dell’ingiustificata assenza dal lavoro del medico con conseguente avvio di un procedimento disciplinare da parte dell’azienda sanitaria ed il contemporaneo approfondimento della situazione in relazione ai risvolti di carattere penale. Nella vicenda è rimasto coinvolto altresì lo stesso coniuge, anch’egli medico, per il reato di truffa ai danni dello Stato e per falso ideologico in quanto, nel tentativo di regolarizzare le assenze “ingiustificate” del denunciato, determinatesi all’indomani del decesso del disabile, ha rilasciato un certificato medico falso. Le risultanze dell’attività investigativa verranno segnalate altresì alla Magistratura Contabile in relazione al danno erariale derivante dall’accertata condotta illecita. L'operazione s’inquadra nel più ampio dispositivo di polizia economico-finanziaria predisposto dalla Guardia di Finanza a tutela della Spesa Pubblica e dei cittadini onesti ed è finalizzato al controllo sulla corretta ed efficiente gestione del denaro pubblico, nonché al contrasto di abusi e sprechi di risorse da parte di soggetti non aventi diritto.
I finanzieri del Comando Provinciale di Bologna, all’esito di indagini delegate dalla locale Procura della Repubblica nella persona del Sostituto Procuratore Dott. Tommaso Pierini, hanno denunciato un Dirigente medico dell’Ospedale di Porretta Terme (BO) per il reato di truffa ai danni dello Stato, per aver fruito indebitamente di permessi e congedi straordinari retribuiti concessi al fine di assistere uno zio disabile. Nel corso delle attività investigative, le Fiamme Gialle del Nucleo di Polizia EconomicoFinanziaria di Bologna hanno accertato come, tra il 2016 e il 2018, il dipendente dell’Azienda USL di Bologna, nipote del disabile, avesse illecitamente beneficiato di permessi e congedi per l’assistenza domiciliare in periodi in cui il parente da assistere era ricoverato presso strutture ospedaliere pubbliche, circostanza che, come previsto dalla legge, ne fa perdere il diritto. In particolare in un caso, all’esito dei controlli svolti dai finanzieri, mediante acquisizioni documentali presso un’agenzia di viaggi e audizioni testimoniali, è stato dimostrato come lo scorso anno, tra il mese di marzo e giugno, periodo in cui lo zio era ricoverato all’Ospedale Maggiore di Bologna, il Dirigente medico si fosse recato in vacanza alle Isole Cayman in compagnia del coniuge richiedendo e utilizzando indebitamente, anziché le ferie ordinarie, 20 giorni di congedo straordinario retribuito previsto per assistere il disabile. Tuttavia, durante il periodo di permanenza all’estero, si verificava un aggravamento delle condizioni di salute del parente infermo che portava al suo decesso e alla scoperta dell’ingiustificata assenza dal lavoro del medico con conseguente avvio di un procedimento disciplinare da parte dell’azienda sanitaria ed il contemporaneo approfondimento della situazione in relazione ai risvolti di carattere penale. Nella vicenda è rimasto coinvolto altresì lo stesso coniuge, anch’egli medico, per il reato di truffa ai danni dello Stato e per falso ideologico in quanto, nel tentativo di regolarizzare le assenze “ingiustificate” del denunciato, determinatesi all’indomani del decesso del disabile, ha rilasciato un certificato medico falso. Le risultanze dell’attività investigativa verranno segnalate altresì alla Magistratura Contabile in relazione al danno erariale derivante dall’accertata condotta illecita. L'operazione s’inquadra nel più ampio dispositivo di polizia economico-finanziaria predisposto dalla Guardia di Finanza a tutela della Spesa Pubblica e dei cittadini onesti ed è finalizzato al controllo sulla corretta ed efficiente gestione del denaro pubblico, nonché al contrasto di abusi e sprechi di risorse da parte di soggetti non aventi diritto.
giovedì 28 marzo 2019
Incendio tir sull' autostrada
Incendio di un tir sull' autostrada verso Casalecchio altezza dell' aeroporto. Il rimorchio ha preso fuoco ma non si sanno le cause, l' autista ha detto che ha visto le fiamme quando guardando lo specchietto retrovisore ha visto il telone in fiamme e ha fatto appena in tempo a sganciare la motrice. Il carico è di bombolette che scoppiavano finendo sull' autostrada e sulla tangenziale.
Incendio in una autorimessa
Alle ore 15:25 del 28 Marzo 2019, i Vigili del Fuoco del Comando di Bologna con due APS (Autopompa Serbatoio), una autobotte, una autoscala e un autofurgone per la scorta di
autorespiratori, sono intervenuti in via Filippo Schiassi a Bologna per incendio.
L’incendio si è generato all’interno di un’ autorimessa, facente parte un condominio dove nell’immediato sono state fatte evacuare precauzionalmente tutte le unità abitative.
L’intervento è valso dunque allo spegnimento e ad evitare il propagarsi dell'incendio alle unità immobiliari, si è poi provveduto allo smassamento del materiale bruciato all’interno dei locali per il minuto spegnimento.
L’autorimessa ha riportato ingenti danni strutturali al solaio ed è stata ritenuta non fruibile insieme all'appartamento sovrastante mentre nessuna persona è rimasta coinvolta.
Sul posto sono intervenuti, Polizia di Stato, Polizia Municipale e 118.
autorespiratori, sono intervenuti in via Filippo Schiassi a Bologna per incendio.
L’incendio si è generato all’interno di un’ autorimessa, facente parte un condominio dove nell’immediato sono state fatte evacuare precauzionalmente tutte le unità abitative.
L’intervento è valso dunque allo spegnimento e ad evitare il propagarsi dell'incendio alle unità immobiliari, si è poi provveduto allo smassamento del materiale bruciato all’interno dei locali per il minuto spegnimento.
L’autorimessa ha riportato ingenti danni strutturali al solaio ed è stata ritenuta non fruibile insieme all'appartamento sovrastante mentre nessuna persona è rimasta coinvolta.
Sul posto sono intervenuti, Polizia di Stato, Polizia Municipale e 118.
FURTO DI BICI
DUE LADRI DENUNCIATI DAI CARABINIERI DI IMOLA
I Carabinieri della Stazione di Imola hanno denunciato due italiani di 31 e 54 anni per furto aggravato.
È successo durante un’indagine che i Carabinieri avevano avviato per
risalire agli autori di alcuni furti di biciclette che erano stati
perpetrati qualche giorno fa a Imola. Un furto era stato commesso in
pieno centro, vicino al Palazzo Comunale, l’altro nei pressi della
Stazione Ferroviaria. Le vittime, due imolesi di 45 e 47 anni, si erano
rivolte subito ai militari della Stazione di via Cosimo Morelli che
grazie a una sofisticata analisi dei filmati registrati dalle telecamere
di sorveglianza installate sull’area pubblica, sono riusciti a
individuare i due autori, noti alle Forze di Polizia per la loro
attitudine a delinquere, specialmente in materia di reati contro il
patrimonio.
Incendio autovettura
Alle ore 01:40 del 28 Marzo 2019, i Vigili del Fuoco del Comando di Bologna sono intervenuti per incendio di autovettura, a San Lazzaro di Savena.
La conducente di una utilitaria, proveniente da viale Sergio Cavina, nell’affrontare la rotonda Decorati al Valor Militare, ha perso il controllo del mezzo e, dopo aver urtato il muro e divelto la recinzione in metallo, è precipitata nel sottopasso viario che
collega i due tratti di via Dozza, riservato al trasporto pubblico, compiendo un volo di alcuni metri.
A seguito del violento impatto l’autoveicolo ha preso fuoco.
I Vigili del Fuoco arrivati sul posto con una APS (Autopompa Serbatoio), hanno provveduto allo spegnimento delle fiamme, alla messa in sicurezza dell’auto e dello scenario incidentale, mentre la conducente del mezzo era riuscita ad uscire autonomamente, senza riportare gravi conseguenze.
Intervenuti sul posto la Polizia Municipale, del reparto Sicurezza Stradale, per i rilievi e il 118 per il soccorso sanitario.
La conducente di una utilitaria, proveniente da viale Sergio Cavina, nell’affrontare la rotonda Decorati al Valor Militare, ha perso il controllo del mezzo e, dopo aver urtato il muro e divelto la recinzione in metallo, è precipitata nel sottopasso viario che
collega i due tratti di via Dozza, riservato al trasporto pubblico, compiendo un volo di alcuni metri.
A seguito del violento impatto l’autoveicolo ha preso fuoco.
I Vigili del Fuoco arrivati sul posto con una APS (Autopompa Serbatoio), hanno provveduto allo spegnimento delle fiamme, alla messa in sicurezza dell’auto e dello scenario incidentale, mentre la conducente del mezzo era riuscita ad uscire autonomamente, senza riportare gravi conseguenze.
Intervenuti sul posto la Polizia Municipale, del reparto Sicurezza Stradale, per i rilievi e il 118 per il soccorso sanitario.
PAVENTATA CHIUSURA DELLA CASERMA DELLA POLIZIA STRADALE DI CASALECCHIO
Ho letto con estremo interesse l'appello del Siulp, il
sindacato di Polizia, in merito alla paventata chiusura del presidio di Polizia
stradale a Casalecchio, sede di via Bazzanese. Ho accolto con piacere l'invito
a confrontarsi sul tema del rappresentante sindacale Amedeo Landino. La caserma
di via Bazzanese è un importante presidio, un punto di riferimento storico, un
deterrente di per se stessa ad atti di delinquenza e un punto di osservazione
del territorio.
La riorganizzazione delle risorse, tanto cara ai governi
precedenti, che non hanno esitato a tagliare fondi alle forze dell'ordine, non
deve in alcun modo incidere sulla sicurezza della città, e a Casalecchio la
soglia della sicurezza percepita è davvero sotto i limiti.
La chiusura di un distaccamento, ed in caso di accorpamento
dei due presidi quello di via Bazzanese deve essere chiuso, richiede un decreto
del Capo della Polizia.
Spero che sia il Prefetto che i locali organi di Polizia
sappiano che il territorio di Casalecchio ha un notevole problema di sicurezza
e di controllo del territorio avendo in se strutture importanti come Unipol
Arena che assorbe le forze dell'ordine presenti (Carabinieri e Municipale) per
molte giornate all'anno impegnandole in servizi di controllo per gli eventi,
importanti snodi autostradali che sono vie di fuga privilegiate da ogni tipo di
malavita, arterie di viabilità veloce che consentono la fuga incontrollabile. Tutto
questo rende Casalecchio area privilegiata per atti malavitosi. Non trascurando
che ’accorpamento delle Polizie Municipali di tre Comuni dell’Unione ha
prodotto l’assenza frequente della pattuglia da Casalecchio poiché operativa
altrove.
Credo che la città di Casalecchio, di cui mi faccio
portavoce quale candidato Sindaco e quale Consigliere Comunale che ha sempre
sollevato il problema dell'assenza di sicurezza anche quando mi sentivo
rispondere che era una mera percezione dei cittadini, meriti risposte: cosa si
intende davvero fare del Commissariato di Polizia stradale in oggetto?
Accorparlo a quello autostradale presente in via del Lavoro ma continuando a
fornire servizio sulla viabilità ordinaria oppure renderlo di ausilio alla
viabilità autostradale?
Ne consegue una proposta importante: dati uomini, servizi,
arredi, vetture e sede e persino organizzazione del personale, la richiesta al
Ministro Salvini, al Prefetto e al Capo della Polizia è la costituzione di un
Commissariato misto, sul modello di quello di Imola, ove accanto alla Stradale
vi sia un Commissariato di PS vero e proprio, che oltre a garantire un maggiore
controllo del territorio, poiché ulteriore rispetto ai Carabinieri, iper
operativi ma sotto organico, fornirebbe ai cittadini tutti quei servizi che oggi
devono essere espletati a Bologna. Ma soprattutto garantirebbe la presenza di
agenti sul territorio con funzioni di
prevenzione dei reati e si potrebbe, attraverso una centrale operativa
interforze e un sistema di telecamere intelligenti, attuare un controllo della
città h 24 in tempo reale. Il bacino di abitanti, necessario per aprire un
commissariato, viene compensato dalle necessità di far sentire la presenza
dello Stato in un Comune dove gli abitanti chiedono sicurezza.
Al Siulp va il nostro massimo sostegno e chiediamo al
Prefetto di valutare la nostra proposta e di portarla nelle sedi idonee. Per
quanto ci riguarda sarà nostra premura evidenziare la questione al Ministro
Salvini che prossimamente speriamo di avere ospite.
Erika Seta
CANDIDATO SINDACO COALIZIONE DI CENTRODESTRA
– CASALECCHIO DI RENO
giovedì 21 marzo 2019
Sospensione dell’attività di somministrazione di alimenti e bevande
Il Questore di Bologna ha disposto, ai sensi dell’art.
100 T.U.L.P.S., la sospensione dell’attività di somministrazione di alimenti e
bevande del bar all’insegna “La Galleria dei Sensi”, ubicato in S. Giovanni in
Persiceto (BO).
Il provvedimento, notificato nella giornata del 20
marzo 2019 da personale della Polizia di Stato in servizio presso la Divisione
Polizia Amministrativa e Sociale, è stato adottato sulla scorta di diverse
motivazioni.
In particolare, numerosi gli interventi espletati dalle
Forze dell’Ordine per schiamazzi notturni imputabili agli avventori del locale,
rinvenuti quasi sempre in condizioni di ubriachezza manifesta.
Anche i cittadini residenti nelle zone limitrofe al
citato locale hanno presentato al Comune di S.Giovanni in Persiceto un esposto
relativo alle problematiche causate dal pubblico esercizio.
Inoltre il gestore del locale è risultato altresì
inottemperante all’ordinanza comunale di decadenza della concessione di occupazione
permanente dell’area pubblica (cd. dehors) del locale, già emessa lo scorso 28
novembre 2018.
La gravità dei fatti esposti e la condotta
inottemperante del titolare hanno giustificato l’adozione del provvedimento
inibitorio per la durata di 7 (sette) giorni a decorrere dalla data
di ieri.
DOGANA E GUARDIA DI FINANZA: SEQUESTRO DI SPECI PROTETTE
I funzionari dell’Agenzia delle Dogane – S.O.T. Aeroporto di Bologna e i finanzieri del I
Gruppo Bologna, hanno proceduto congiuntamente al sequestro nei giorni scorsi presso
l’Aeroporto “G. Marconi” gr. 1650 di caviale di storione appartenente alla famiglia
“acipenseridae” e nr. 05 coralli appartenenti all’ordine “scleractinia”, specie rientranti
nell’Allegato “B” del Reg. CEE n. 338/97 e succ. mod. e int.
I coralli ed il caviale, sprovvisti della necessaria documentazione, ovvero del regolare
certificato d’importazione CITES e delle etichette identificative, erano stati abilmente occultati
tra gli effetti personali dei bagagli al seguito di due passeggeri di nazionalità italiana e russa
provenienti rispettivamente da Cuba e da Mosca.
Ai trasgressori è stata applicata la sanzione pecuniaria di €. 5.000,00.
Le Autorità aeroportuali, preposte al controllo negli spazi doganali, attribuiscono grande
importanza all’attività di contrasto sul commercio di specie protette e di specie tutelate ai
sensi del D.Lgs. 177/2016, attuando controlli quotidiani nei confronti di passeggeri e merci in
arrivo e in uscita dallo scalo bolognese. Dal 1° Gennaio 2017 la Guardia di Finanza è la forza
di polizia deputata ai controlli sul commercio di specie protette e al contrasto di specie
tutelate negli spazi doganali in materia C.I.T.E.S.
GUARDIA DI FINANZA: PUBBLICATO IL BANDO DI CONCORSO
GUARDIA DI FINANZA: PUBBLICATO IL BANDO DI CONCORSO, PER TITOLI ED ESAMI, PER
L’ARRUOLAMENTO DI 830 ALLIEVI MARESCIALLI PRESSO LA SCUOLA ISPETTORI E
SOVRINTENDENTI - L’AQUILA - ANNO ACCADEMICO 2019/2020.
Sulla Gazzetta Ufficiale - IV Serie Speciale n. 20 del 12 marzo 2019 - è stato pubblicato il bando di concorso, per titoli ed esami, per l’ammissione al 91° corso presso la Scuola Ispettori e Sovrintendenti della Guardia di Finanza di: a) n. 768 allievi marescialli del contingente ordinario; b) n. 62 allievi marescialli del contingente di mare. Al concorso possono partecipare i cittadini italiani, anche se già alle armi che: - alla data di scadenza del termine per la presentazione della domanda, abbiano compiuto il 17° anno di età e non abbiano superato il giorno di compimento del 26° anno di età; - abbiano, se minorenni alla data di presentazione della domanda, il consenso dei genitori o del genitore esercente in via esclusiva la potestà o del tutore per contrarre l’arruolamento volontario nella Guardia di Finanza; - siano in possesso di un diploma di istruzione secondaria di secondo grado che consenta l’iscrizione ai corsi di laurea previsti dalle Università statali o legalmente riconosciute; - seppur non ancora in possesso del citato diploma alla data di scadenza per la presentazione delle domande, lo conseguano nell’anno scolastico 2018/2019. La domanda di partecipazione al concorso, da presentare entro le ore 12.00 del 12 aprile 2019, dovrà essere compilata esclusivamente mediante la procedura telematica disponibile sul portale attivo all’indirizzo “https://concorsi.gdf.gov.it”, seguendo le istruzioni del sistema automatizzato. I concorrenti, che devono essere in possesso di un account di posta elettronica certificata (P.E.C.), dopo aver effettuato la registrazione al portale, potranno accedere, tramite la propria area riservata, al format di compilazione della domanda di partecipazione. È possibile presentare domanda di partecipazione per uno solo dei contingenti e specializzazioni riportati nel predetto bando. Sul sito internet è possibile acquisire ulteriori e più complete informazioni di dettaglio sul concorso e prendere visione del bando.
Sulla Gazzetta Ufficiale - IV Serie Speciale n. 20 del 12 marzo 2019 - è stato pubblicato il bando di concorso, per titoli ed esami, per l’ammissione al 91° corso presso la Scuola Ispettori e Sovrintendenti della Guardia di Finanza di: a) n. 768 allievi marescialli del contingente ordinario; b) n. 62 allievi marescialli del contingente di mare. Al concorso possono partecipare i cittadini italiani, anche se già alle armi che: - alla data di scadenza del termine per la presentazione della domanda, abbiano compiuto il 17° anno di età e non abbiano superato il giorno di compimento del 26° anno di età; - abbiano, se minorenni alla data di presentazione della domanda, il consenso dei genitori o del genitore esercente in via esclusiva la potestà o del tutore per contrarre l’arruolamento volontario nella Guardia di Finanza; - siano in possesso di un diploma di istruzione secondaria di secondo grado che consenta l’iscrizione ai corsi di laurea previsti dalle Università statali o legalmente riconosciute; - seppur non ancora in possesso del citato diploma alla data di scadenza per la presentazione delle domande, lo conseguano nell’anno scolastico 2018/2019. La domanda di partecipazione al concorso, da presentare entro le ore 12.00 del 12 aprile 2019, dovrà essere compilata esclusivamente mediante la procedura telematica disponibile sul portale attivo all’indirizzo “https://concorsi.gdf.gov.it”, seguendo le istruzioni del sistema automatizzato. I concorrenti, che devono essere in possesso di un account di posta elettronica certificata (P.E.C.), dopo aver effettuato la registrazione al portale, potranno accedere, tramite la propria area riservata, al format di compilazione della domanda di partecipazione. È possibile presentare domanda di partecipazione per uno solo dei contingenti e specializzazioni riportati nel predetto bando. Sul sito internet è possibile acquisire ulteriori e più complete informazioni di dettaglio sul concorso e prendere visione del bando.
mercoledì 20 marzo 2019
DOGANA E GUARDIA DI FINANZA ARRESTATO UN CORRIERE CON 4,6 KG. DI EROINA
L’intensificazione dei controlli volti al contrasto del traffico di sostanze
stupefacenti presso l’aeroscalo felsineo, fortemente voluto e disposto
dall’Ufficio delle Dogane di Bologna e dal Comando Provinciale della Guardia di
Finanza di Bologna, ha consentito di sottoporre a sequestro kg. 4,6 di sostanza
stupefacente del tipo eroina.
I funzionari dell’Agenzia delle Dogane – S.O.T. Aeroporto di Bologna,
congiuntamente ai finanzieri del I Gruppo Bologna, hanno arrestato per traffico
internazionale di stupefacenti, un cittadino tanzaniano in arrivo dal Sudafrica
via Francoforte, trovato in possesso del predetto quantitativo di eroina nella
valigia.
L’uomo, atterrato a Bologna con un volo proveniente da Johannesburg, mentre
procedeva al ritiro della propria valigia presso il deposito bagagli, è stato notato
dai funzionari doganali e dai militari in servizio di controllo. L’ispezione accurata
del bagaglio ha consentito di rinvenire un doppiofondo appositamente creato,
nel quale erano stati occultati nr. 4 involucri cellophanati contenenti l’eroina.
Il doppiofondo della valigia, in cui è stata trovata la droga, era intriso di polvere
di caffè; uno stratagemma utilizzato dalle organizzazioni criminali nel tentativo
di eludere i controlli da parte delle unità cinofile.
Continuano le attività di polizia, coordinate dalla Procura di Bologna, per
verificare dove fosse diretto il carico, che avrebbe fruttato sul mercato, stando
ad una stima prudenziale a seconda del grado di purezza della sostanza,
anche oltre i 300.000 euro.
Incendio originato da un autoarticolato
Pochi minuti prima delle 09:00 del 20 Marzo 2019, i Vigili del Fuoco del
Comando di Bologna sono intervenuti a seguito di un incendio originato da un autoarticolato adibito
al trasporto di autoveicoli, sulla A1 Variante di Valico al Km1 in direzione Firenze.
L’incendio che ha avuto origine nella parte anteriore del mezzo pesante, è stato immediatamente
contenuto ed abbattuto dalle squadre intervenute sul posto, grazie anche all’utilizzo di liquido
schiumogeno, evitando così che il rogo si propagasse a tutte le autovetture trasportate dalla bisarca.
In contemporanea veniva dislocato un mezzo antincendio sulla via sottostante al viadotto
autostradale, dove si è sviluppato l’incendio, a protezione di una abitazione e per far si che le
fiamme non coinvolgessero la vegetazione presente.
Al termine delle operazioni di spegnimento è stata effettuata la bonifica e la messa in sicurezza del
mezzo e dell’area interessata dall’incendio.
Per permettere il soccorso tecnico urgente, il tratto autostradale interessato è stato chiuso, ed il
traffico deviato sul percorso denominato Panoramica, mentre non si segnala il coinvolgimento di
persone.
martedì 19 marzo 2019
Bologna: Epilogo dell’ “Operazione Atari”
Lo scorso 15 marzo, ad Imola, la Polizia di Stato ha dato esecuzione ai
fermi di P.G. disposti dalla Procura della Repubblica di Bologna nei confronti
di quattro soggetti ritenuti responsabili della rapina aggravata avvenuta lo
scorso 27 febbraio all’interno dell’area di servizio “Sillaro Ovest”
dell’autostrada A/14, ubicata nel territorio del comune di Castel San Pietro
Terme.
Nella notte del 27 febbraio, i quattro malviventi travisati e armati di
pistola, irrompevano presso il bar Autogrill della citata area, asportando la
somma di circa 1.500€ e successivamente si sono avvicinati alla cassa
dell’impianto di distribuzione di carburante Eni-Agip, prelevando ulteriori
1400,00 euro. Subito dopo, si sono dati alla fuga a bordo di un’autovettura
Volkswagen Touareg rubata poco prima all’interno di una abitazione privata a
Bologna.
La sinergia investigativa tra gli uomini del Commissariato di Pubblica
Sicurezza di Imola e gli operatori della Squadra di Polizia Giudiziaria del Compartimento Polizia Stradale di Bologna
ha condotto, in breve tempo, all’individuazione dei malviventi grazie anche
all’acquisizione di importanti elementi dal sistema di videosorveglianza
dei citati esercizi commerciali dai quali si è potuto indirizzare le indagini
su un gruppo di pregiudicati gravitanti nella zona di Imola. Si tratta di quattro
giovani imolesi di anni 28, 26, 24 e 23 con precedenti specifici.
Visti i gravi elementi, il concreto pericolo di fuga e le risultanze
investigative dalle quali è emersa l’intenzione dei soggetti di compiere altre
rapine, la Procura ha disposto il fermo di P.G. eseguiti nel tardo pomeriggio
del 15 marzo scorso, con traduzione in carcere del gruppo criminale.
In data 18 marzo 2019 si è svolta la convalida del fermo da parte del Gip
del Tribunale di Bologna il quale ha disposto la custodia cautelare in carcere.
GUARDIA DI FINANZA BOLOGNA
GUARDIA DI FINANZA BOLOGNA: A CARNEVALE E A SAN VALENTINO
INTENSIFICATA L’ATTIVITÀ A CONTRASTO DEL COMMERCIO DEI
“FALSI” E DEI PRODOTTI NON SICURI. IN POCO PIÙ DI 15 GIORNI, TOLTI
DAL MERCATO OLTRE 60MILA “PEZZI”.
Vendita di prodotti non conformi agli standard di sicurezza e/o riportanti segni mendaci, contraffazione, abusivismo commerciale: tutti fenomeni che, solitamente, registrano “picchi” verso l’alto in corrispondenza di particolari ricorrenze e festività “commerciali” come San Valentino o il periodo di Carnevale. Ed è proprio nel mese di febbraio e nei primi giorni di marzo, nel corso di una dozzina di controlli eseguiti su tutto il territorio metropolitano, che i Reparti della Guardia di Finanza di Bologna hanno sequestrato oltre 60mila articoli contraffatti o non sicuri: perlopiù maschere, costumi, giocattoli e oggetti di bigiotteria. Tra questi 10.000 prodotti, sono quelli risultati non conformi alle prescrizioni del Codice del Consumo, in quanto non adeguati agli standard di sicurezza e quindi ritirati dal mercato, poichè risultati privi dei contenuti minimi delle informazioni per il consumatore finale. La quasi totalità degli articoli era destinata ai bambini. Undici, le persone segnalate, per violazioni amministrative, alla locale Camera di Commercio, mentre un soggetto è stato denunciato all’Autorità Giudiziaria. Il sequestro dei “prodotti contraffatti e/o insicuri”, per le Fiamme Gialle, rappresenta solo un punto di partenza: l’obiettivo, infatti, è sempre quello di ripercorrere a ritroso l’intera filiera, sino a giungere all’individuazione dei produttori/importatori e dei centri di smistamento e distribuzione della merce illecita, per scardinarne l’interna organizzazione ed interrompere i flussi finanziari da questa gestiti. L’intensificazione dell’attività del Corpo a contrasto degli illeciti economico-finanziari connessi al commercio di prodotti non sicuri e/o contraffatti persegue un duplice obiettivo: salvaguardare l’economia legale e gli imprenditori onesti, cui si affianca l’imprescindibile esigenza di tutelare la salute e la sicurezza dei consumatori, soprattutto di quelli più piccoli.
Vendita di prodotti non conformi agli standard di sicurezza e/o riportanti segni mendaci, contraffazione, abusivismo commerciale: tutti fenomeni che, solitamente, registrano “picchi” verso l’alto in corrispondenza di particolari ricorrenze e festività “commerciali” come San Valentino o il periodo di Carnevale. Ed è proprio nel mese di febbraio e nei primi giorni di marzo, nel corso di una dozzina di controlli eseguiti su tutto il territorio metropolitano, che i Reparti della Guardia di Finanza di Bologna hanno sequestrato oltre 60mila articoli contraffatti o non sicuri: perlopiù maschere, costumi, giocattoli e oggetti di bigiotteria. Tra questi 10.000 prodotti, sono quelli risultati non conformi alle prescrizioni del Codice del Consumo, in quanto non adeguati agli standard di sicurezza e quindi ritirati dal mercato, poichè risultati privi dei contenuti minimi delle informazioni per il consumatore finale. La quasi totalità degli articoli era destinata ai bambini. Undici, le persone segnalate, per violazioni amministrative, alla locale Camera di Commercio, mentre un soggetto è stato denunciato all’Autorità Giudiziaria. Il sequestro dei “prodotti contraffatti e/o insicuri”, per le Fiamme Gialle, rappresenta solo un punto di partenza: l’obiettivo, infatti, è sempre quello di ripercorrere a ritroso l’intera filiera, sino a giungere all’individuazione dei produttori/importatori e dei centri di smistamento e distribuzione della merce illecita, per scardinarne l’interna organizzazione ed interrompere i flussi finanziari da questa gestiti. L’intensificazione dell’attività del Corpo a contrasto degli illeciti economico-finanziari connessi al commercio di prodotti non sicuri e/o contraffatti persegue un duplice obiettivo: salvaguardare l’economia legale e gli imprenditori onesti, cui si affianca l’imprescindibile esigenza di tutelare la salute e la sicurezza dei consumatori, soprattutto di quelli più piccoli.
lunedì 18 marzo 2019
BOLOGNA. 14 UBRIACHI AL VOLANTE IN UNA SOLA NOTTE
I CARABINIERI DELLE
LOCALI STAZIONI BERTALIA, CORTICELLA E NAVILE, NELLA DECORSA NOTTE TRA
LE 01.30 E LE 04.30, NEL CORSO DI MIRATI SERVIZI RIVOLTI AL CONTRASTO
DELLE STRAGI DEL SABATO SERA, HANNO DEFERITO IN STATO DI LIBERTA’ 7
GIOVANI, TUTTI ITALIANI DI ETA' COMPRESA TRA I 21 E I 31 ANNI, PER GUIDA
IN STATO DI EBBREZZA, POICHÉ' SORPRESI ALLA GUIDA DI AUTOMEZZI CON UN
TASSO ALCOLEMICO COMPRESO TRA 0,8 G/L E 1,5 G/L.
SEMPRE
UNA DENUNCIA IN STATO DI LIBERTà è STATA INOLTRATA A CARICO DI ALTRA
DONNA BOLOGNESE, 51ENNE, CON PRECEDENTI DI POLIZIA, CHE HA RIFIUTATO
SOTTOPORSI AGLI ACCERTAMENTI ETILOMETRICI E TOSSICOLOGICI PRESSO
STRUTTURA SANITARIA.
NEL
CORSO DEI MEDESIMI SERVIZI, INOLTRE, SONO STATE SANZIONATE
AMMINISTRATIVAMENTE ULTERIORI 7 PERSONE, TUTTE ITALIANE DI ETà COMPRESA
TRA I 23 E I 41 ANNI, SEMPRE PER GUIDA IN STATO DI EBBREZZA, PER ESSERSI
MESSE ALLA GUIDA CON UN TASSO ALCOLEMICO INFERIORE A 0,8 G/L.
I CONTROLLI SONO STATI EFFETTUATI LUNGO LE MAGGIORI ARTERIE STRADALI DELLA CITTA’.
BOLOGNA FIERE. UN ARRESTO, DUE DENUNCE E QUATTRO SEGNALAZIONI DA PARTE DEI CARABINIERI
I CARABINIERI DELLE
LOCALI STAZIONI NAVILE E BERTALIA, IN OCCASIONE DELLA MANIFESTAZIONE
FIERISTICA BOLOGNESE "COSMOPROF", HANNO ARRESTATO UN 40ENNE POLACCO,
CON PRECEDENTI DI POLIZIA, PER AVER RUBATO 1475 EURO DAL PORTAFOGLI DI
UN ADDETTO AGLI STEND. SOTTOPOSTO AD UNA PERQUISIZIONE, L'UOMO è STATO
TROVATO IN POSSESSO DI UN TELEFONO CELLULARE DI PROVENIENZA FURTIVA E
PER QUESTO DOVRA' RISPONDERE ANCHE DI RICETTAZIONE.
NEL
CORSO DEI MEDESIMI SERVIZI, LO STESSO PERSONALE PROCEDEVA ALTRESì AL
DEFERIMENTO IN STATO DI LIBERTà DI DUE SOGGETTI NAPOLETANI 39ENNI,
ANCH'ESSI CON PRECEDENTI DI POLIZIA, PER RESISTENZA A PUBBLICO
UFFICIALE, IN QUANTO, AL FINE DI SOTTRARSI ALLA LORO IDENTIFICAZIONE, SI
DAVANO A PRECIPITOSA FUGA CHE VENIVA COMUNQUE INTERROTTA DAL PERSONALE
OPERANTE AD ALCUNE CENTINAIA DI METRI DI DISTANZA
SI
è PROCEDUTO, INFINE, A SANZIONARE AMMINISTRATIVAMENTE ULTERIORI 4
PERSONE, TUTTE DI ORIGINE CAMPANA, PER ATTIVITà DI BAGARINAGGIO,
AVANZANDO, INOLTRE, NEI LORO CONFRONTI UNA PROPOSTA DEL FOGLIO DI VIA
OBBLIGATORIO DAL COMUNE DI BOLOGNA.
Candidata sindaco Rita Marchioni
Ieri all' incontro con i cittadini di Castiglione dei Pepoli della candidata sindaco Rita Marchioni. La sala gremita di gente ad ascoltare il programma ancora grezzo, ma super applaudito dai presenti che mette in primo piano il territorio e soprattutto i cittadini e la problematica dello spopolamento della montagna. Per evitare che i paesini di montagna lo spopolamento e la mancanza di lavoro bisogna puntare sul turismo, enogastronomia, il turismo ora di moda delle vacanze di gruppo, passeggiate nei boschi di gruppi.
domenica 17 marzo 2019
INTERVENTO PER INCENDIO AUTOMEZZI IN SAN GIOVANNI IN PERSICETO
Si comunica che in data 17/3/2019 alle ore 1:27, 14 vigili del fuoco del Comando di Bologna
sono intervenuti con 2 APS (Autopompa Serbatoio), 1 ABP (Autobotte Pompa), 1 autocarro per il trasporto di liquido schiumogeno, in via Biancolina a San Giovanni in Persiceto per incendio camper.
L’incendio ha completamente avvolto anche due autovetture parcheggiate in adiacenza al
camper, una delle quali alimentata con bombola di GPL, e un capanno anch’esso prossimo
al camper con all’interno alcune bombole di GPL. L’intervento è valso dunque a confinare e ad estinguere l’incendio, evitando lo scoppio delle bombole coinvolte che sono state raffreddate ed estratte in sicurezza. L’intervento, durato circa tre ore, ha anche consentito di evitare il coinvolgimento dell’abitazione con tetto in legno a pochi metri dal luogo dell’evento e il fienile a fianco, adibito a deposito di rotoballe.
Non sono state interessate persone.
Sul posto è intervenuto anche personale dei Carabinieri
sono intervenuti con 2 APS (Autopompa Serbatoio), 1 ABP (Autobotte Pompa), 1 autocarro per il trasporto di liquido schiumogeno, in via Biancolina a San Giovanni in Persiceto per incendio camper.
L’incendio ha completamente avvolto anche due autovetture parcheggiate in adiacenza al
camper, una delle quali alimentata con bombola di GPL, e un capanno anch’esso prossimo
al camper con all’interno alcune bombole di GPL. L’intervento è valso dunque a confinare e ad estinguere l’incendio, evitando lo scoppio delle bombole coinvolte che sono state raffreddate ed estratte in sicurezza. L’intervento, durato circa tre ore, ha anche consentito di evitare il coinvolgimento dell’abitazione con tetto in legno a pochi metri dal luogo dell’evento e il fienile a fianco, adibito a deposito di rotoballe.
Non sono state interessate persone.
Sul posto è intervenuto anche personale dei Carabinieri
sabato 16 marzo 2019
Molinella
Il
15 marzo 2019, presso la Sala Consiliare del Comune di Molinella (BO),
si è tenuto in incontro informativo rivolto ai genitori della scuola
primaria e delle scuole medie superiori ed inferiori, sul fenomeno del
“Cyberbullismo”, l’uso di “Internet” e dei “Social Network”, i rischi
legati all’abuso di internet e dei social network da parte degli
adolescenti.
L’incontro
è stato organizzato dal Comitato Genitori - Istituto Comprensivo di
Molinella, in collaborazione con l’Arma dei Carabinieri, l’Istituto
Comprensivo di Molinella (BO) ed il Comune di Molinella, in risposta
alle preoccupazioni dei genitori in merito agli effetti negativi “sugli
adolescenti e non solo” circa l’abuso delle nuove tecnologie.
Il
Capitano Mattia Ivano Losciale, Comandante della Compagnia Carabinieri
di Molinella ed il Luogotenente C.S. Vincenzo Barone, Comandante
dell’Aliquota Radiomobile della Compagnia, hanno fornito utili
informazioni e proposto strategie di difesa a tutela non solo dei
giovani e giovanissimi.
Ormai
lo smartphone sembra essere diventato il regalo di rito per il
passaggio dalla scuola primaria a quella secondaria, con la conseguenza
che ragazzini di appena 10/11 anni, entrano in contatto con la rete, i
social e tutto ciò che ne consegue, pur non avendone consapevolezza. Il
Giappone, paese tecnologicamente tra i più avanzati, sta già
affrontando il fenomeno prevedendo che nel 2020 il 12% degli adolescenti
potrebbe soffrire di gravi disturbi psicopatologici, per questo è stato
trattato anche l’argomento videogiochi.
Il Questore di Bologna
Il Questore di Bologna ha disposto, ai sensi dell’art.
100 T.U.L.P.S., la sospensione delle autorizzazioni relative agli esercizi
commerciali “BAR CAROSELLA 2” e “COCKTAIL MAZZINI” ubicati a Bologna rispettivamente
in via Corticella nr.35/F e via Pontevecchio nr.25/E.
I provvedimenti, notificati nella giornata del 15 marzo
2019 da personale della Polizia di Stato in servizio presso la Divisione
Polizia Amministrativa e Sociale, sono stati adottati a seguito di numerosi
interventi espletati dalle Forze di Polizia dai quali è emerso che i bar in
questione sono da considerarsi pericolosi per l’ordine pubblico e la sicurezza
dei cittadini.
In particolare, dalle indagini svolte dai Carabinieri
della Compagnia Bologna Centro è emerso che il bar “Cocktail Mazzini” risultava
frequentato nelle ore serali da spacciatori nordafricani e che il titolare
fosse coinvolto in queste attività illecite nonché deteneva illegalmente nei
locali del proprio bar una pistola carica di proiettili.
Numerosi sono stati anche gli interventi effettuati da
parte di personale della Polizia di Stato e dell’Arma dei Carabinieri presso il
“Bar Carosella 2” teatro di frequenti liti e punto di riferimento di soggetti
violenti e dediti al consumo smodato di sostanze alcoliche. Gli interventi
effettuati hanno permesso di appurare che i gestori del pubblico esercizio non
sono in grado di garantire la sicurezza degli avventori e hanno sempre
dimostrato scarsa se non mancante collaborazione con le Forze dell’Ordine mai
allertate direttamente a fronte di episodi critici.
Considerata pertanto la gravità dei fatti, si è reso necessario
adottare i provvedimenti di sospensione delle attività di somministrazione di
alimenti e bevande nei pubblici esercizi in premessa indicati, che avranno una
durata di 15 (quindici) giorni a
decorrere dalla data di ieri.
venerdì 15 marzo 2019
A14 Bologna - Taranto
In data 15/03/2019 alle ore 18:14, i Vigili del Fuoco del Distaccamento di Imola sono intervenuti sull'autostrada A14 Bologna - Taranto direzione NORD Km 42, per incidente stradale.
L’incidente ha riguardato il tamponamento tra due autovetture, una delle quali e’ uscita dalla sede stradale.
I Vigili del Fuoco, sono intervenuti con APS (Auto Pompa Serbatoio) e hanno operato per mettere in sicurezza i veicoli.
Nell’impatto sono rimasti coinvolti i due conducenti dei veicoli ed un cane che si trovava a bordo di una delle due autovetture; gli occupanti sono stati presi in carico dal personale del 118.
Sul posto presente anche personale della Polizia Stradale.
Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale
Modena: Il Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale restituisce al
Museo Civico Archeologico di Modena la statuetta egizia “Ushabti”
in faience, risalente al VI sec. a.C., trafugata nel 1964.
Il 15 marzo 2019, alle ore 11.00, in Modena, presso il Palazzo Comunale, alla
presenza del Procuratore Capo della Repubblica del Tribunale di Modena,
Dottoressa Lucia Musti, del Comandante del Reparto Operativo del Comando
Provinciale Carabinieri, Tenente Colonnello Stefano Nencioni e della Direttrice
dei Musei Civici, Dottoressa Francesca Piccinini, il Comandante del Nucleo
Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale di Bologna, Maggiore Giuseppe De Gori,
ha riconsegnato al Sindaco della città, Gian Carlo Muzzarelli, la statuetta egizia
“Ushabti” in faience, risalente al VI sec. a.C., trafugata il 28 dicembre 1964 dal
locale Museo Civico.
L’eccezionale recupero scaturisce dall’esito di un accurato controllo effettuato
dalla Sezione Elaborazione Dati del Comando Carabinieri Tutela Patrimonio
Culturale di Roma, mediante la comparazione dell’immagine della statuetta
messa in vendita presso una casa d’aste toscana, con quella inserita nella Banca
Dati dei beni culturali illecitamente sottratti, la più grande banca dati di opere
d’arte rubate al mondo, gestita dallo speciale reparto dell’Arma dei Carabinieri.
Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di
Modena, ed i minuziosi approfondimenti investigativi dei Carabinieri del Nucleo
Tutela Patrimonio Culturale di Bologna, condotti con l’attivo contributo fornito
dai responsabili dello stesso Museo, permettevano di confermare con assoluta
certezza che la preziosa statuetta posta in vendita e che stava per essere
commercializzata all’estero era proprio quella trafugata a Modena oltre 54 anni fa,
tanto da permettere agli stessi Carabinieri di eseguirne il sequestro.
In occasione dell’importante recupero, e dopo la cerimonia ufficiale di riconsegna,
la statuetta egizia sarà collocata nella sala espositiva del Museo Civico
Archeologico di Modena ed andrà ad arricchire la mostra intitolata “Storie d’Egitto
- La riscoperta della raccolta egiziana del Museo Civico di Modena”. L’evento,
inaugurato lo scorso 16 febbraio 2019 e dedicato all’esposizione integrale della
raccolta egiziana del Museo, formatasi alla fine dell’Ottocento, sarà fruibile al
pubblico fino al 7 giugno 2020.
Museo Civico Archeologico di Modena la statuetta egizia “Ushabti”
in faience, risalente al VI sec. a.C., trafugata nel 1964.
Il 15 marzo 2019, alle ore 11.00, in Modena, presso il Palazzo Comunale, alla
presenza del Procuratore Capo della Repubblica del Tribunale di Modena,
Dottoressa Lucia Musti, del Comandante del Reparto Operativo del Comando
Provinciale Carabinieri, Tenente Colonnello Stefano Nencioni e della Direttrice
dei Musei Civici, Dottoressa Francesca Piccinini, il Comandante del Nucleo
Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale di Bologna, Maggiore Giuseppe De Gori,
ha riconsegnato al Sindaco della città, Gian Carlo Muzzarelli, la statuetta egizia
“Ushabti” in faience, risalente al VI sec. a.C., trafugata il 28 dicembre 1964 dal
locale Museo Civico.
L’eccezionale recupero scaturisce dall’esito di un accurato controllo effettuato
dalla Sezione Elaborazione Dati del Comando Carabinieri Tutela Patrimonio
Culturale di Roma, mediante la comparazione dell’immagine della statuetta
messa in vendita presso una casa d’aste toscana, con quella inserita nella Banca
Dati dei beni culturali illecitamente sottratti, la più grande banca dati di opere
d’arte rubate al mondo, gestita dallo speciale reparto dell’Arma dei Carabinieri.
Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di
Modena, ed i minuziosi approfondimenti investigativi dei Carabinieri del Nucleo
Tutela Patrimonio Culturale di Bologna, condotti con l’attivo contributo fornito
dai responsabili dello stesso Museo, permettevano di confermare con assoluta
certezza che la preziosa statuetta posta in vendita e che stava per essere
commercializzata all’estero era proprio quella trafugata a Modena oltre 54 anni fa,
tanto da permettere agli stessi Carabinieri di eseguirne il sequestro.
In occasione dell’importante recupero, e dopo la cerimonia ufficiale di riconsegna,
la statuetta egizia sarà collocata nella sala espositiva del Museo Civico
Archeologico di Modena ed andrà ad arricchire la mostra intitolata “Storie d’Egitto
- La riscoperta della raccolta egiziana del Museo Civico di Modena”. L’evento,
inaugurato lo scorso 16 febbraio 2019 e dedicato all’esposizione integrale della
raccolta egiziana del Museo, formatasi alla fine dell’Ottocento, sarà fruibile al
pubblico fino al 7 giugno 2020.
Bologna: Arrestato cittadino moldavo gravato da mandato di arresto europeo
Nella giornata di ieri la Polizia di Stato ha arrestato
un cittadino moldavo di anni 24 presso lo scalo Aeroportuale di Bologna
“Marconi”. Gli operatori dell’Ufficio di Polizia di Frontiera Aerea, durante i
normali controlli eseguiti sui passeggeri in partenza verso Paesi terzi, hanno
identificato e successivamente sottoposto a più specifici accertamenti un
cittadino moldavo che era diretto verso la Romania.
L’uomo è risultato essere ricercato per l’esecuzione
di un mandato di arresto europeo emesso dalla Corte di Giustizia tedesca in
quanto giudicato responsabile di rapina aggravata in concorso, commessa in
Germania nel mese di maggio dello scorso anno, insieme ad altri sei complici,
ai danni di una coppia di anziani ultraottantenni all’interno della loro villa.
Secondo la ricostruzione degli organi inquirenti, il commando si sarebbe
introdotto alle 03:00 di notte nell'abitazione dei due anziani, legandoli e
imbavagliandoli con del nastro adesivo, per poi costringere l'uomo a farsi
consegnare le chiavi della cassaforte picchiandolo ripetutamente alla testa. Vista
la caparbia ostinazione dell'anziana vittima a non cedere alle richieste dei
rapinatori, gli stessi avrebbero rinchiuso la donna in una stanza della villa
tentando di trasportare la refurtiva e l'intera cassaforte sull'auto dei
proprietari di casa parcheggiata nel garage con l'intenzione di derubarli anche
della loro Mercedes.
Durante le
operazioni di trasporto della refurtiva, l'anziano nonostante fosse stato
percosso e legato, è riuscito a liberarsi e a chiamare la polizia, mettendo in
fuga i malviventi.
Il moldavo, risultato essere il capo del branco e
ideatore del disegno criminoso, è stato tratto in arresto presso lo scalo
Aeroportuale bolognese e condotto presso la casa circondariale di Bologna e
messo a disposizione dell'Autorità Giudiziaria ai fini di un eventuale
estradizione.
giovedì 14 marzo 2019
DOGANA E GUARDIA DI FINANZA
AEROPORTO DI BOLOGNA
DOGANA E GUARDIA DI FINANZA: SEQUESTRATI CIRCA 100
KG. DI SIGARETTE DI CONTRABBANDO E DENUNCIATI 4
RESPONSABILI
Continuano i controlli dei Funzionari dell’Agenzia Dogane e Monopoli e dei militari della Guardia di Finanza in servizio presso l’Aeroporto “G. Marconi” di Bologna finalizzati alla repressione del traffico di tabacchi lavorati esteri. L’intensificazione dei controlli sulle tratte aeree particolarmente sensibili a tale fenomeno, ha permesso di scoprire e sequestrare sigarette per un peso complessivo pari a Kg.100 circa. Le sigarette sono state rinvenute nei bagagli di quattro cittadini di diverse nazionalità (paesi dell’est Europa e Egitto) in arrivo dai rispettivi paesi, via Schengen. I soggetti sono stati deferiti all’Autorità Giudiziaria per il reato di contrabbando di tabacchi lavorati esteri, punibile con la reclusione da due a cinque anni e con multe variabili, a secondo del quantitativo trasportato e sequestrato, dagli 80.000 ai 145.000 euro.
Continuano i controlli dei Funzionari dell’Agenzia Dogane e Monopoli e dei militari della Guardia di Finanza in servizio presso l’Aeroporto “G. Marconi” di Bologna finalizzati alla repressione del traffico di tabacchi lavorati esteri. L’intensificazione dei controlli sulle tratte aeree particolarmente sensibili a tale fenomeno, ha permesso di scoprire e sequestrare sigarette per un peso complessivo pari a Kg.100 circa. Le sigarette sono state rinvenute nei bagagli di quattro cittadini di diverse nazionalità (paesi dell’est Europa e Egitto) in arrivo dai rispettivi paesi, via Schengen. I soggetti sono stati deferiti all’Autorità Giudiziaria per il reato di contrabbando di tabacchi lavorati esteri, punibile con la reclusione da due a cinque anni e con multe variabili, a secondo del quantitativo trasportato e sequestrato, dagli 80.000 ai 145.000 euro.
mercoledì 13 marzo 2019
GUARDIA DI FINANZA BOLOGNA: BANCAROTTA FRAUDOLENTA E REATI TRIBUTARI
GUARDIA DI FINANZA BOLOGNA: BANCAROTTA FRAUDOLENTA E
REATI TRIBUTARI. SEQUESTRATI BENI PER OLTRE 20 MILIONI DI
EURO.
I militari del Comando Provinciale della Guardia di finanza di Bologna, su disposizione del GIP
del Tribunale di Bologna Dott. Sandro Pecorella, hanno eseguito un provvedimento di sequestro
di due complessi aziendali, di un immobile e di svariate autovetture, del valore
complessivamente stimato di oltre 20 milioni di euro, in quanto oggetto di un’ingente bancarotta
di cui si sono rese, a vario titolo, responsabili n. 6 persone.
In particolare, l’indagine, coordinata dal Sostituto Procuratore Dott.ssa Michela Guidi e condotta
dai finanzieri del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Bologna, trae origine
dall’approfondimento investigativo delle vicende societarie che hanno coinvolto la storica
azienda, costituita nel 1992, con sede a Budrio (BO), operante nel settore del commercio
all’ingrosso e al dettaglio di prodotti ittici e che, nell’ottobre dello scorso, è stata dichiarata fallita
dal Tribunale di Bologna.
Gli accertamenti immediati hanno evidenziato come la società felsinea sia stata oggetto di
opache vicende gestionali che, oltre ad averne determinato il dissesto, hanno altresì
pregiudicato l’attività di gestione dello stesso curatore fallimentare e, quindi, degli interessi dei
creditori.
La PESCHERECCIO S.R.L., infatti, che già da qualche anno versava in uno stato di criticità
finanziaria, è stata “materialmente” depredata dai soggetti indagati che, ancor prima della
sentenza di fallimento e senza alcun atto formale e alcun corrispettivo, hanno di fatto
fraudolentemente trasferito l’intero patrimonio aziendale della società costituito da beni
strumentali, crediti, avviamento, magazzino, logo e personale dipendente, in capo ad un nuovo
soggetto giuridico (FELU S.r.l). In sostanza, gli indagati si sono dapprima impossessati dei locali
in precedenza nella disponibilità dell’azienda felsinea con il subentro nel contratto di affitto e
successivamente hanno in concreto operato in sostituzione della stessa, appropriandosi della
denominazione, dei mezzi, del personale e della clientela.
Si aggiunga poi che la società bolognese è stata altresì utilizzata per la realizzazione di ulteriori
operazioni fraudolente, che hanno consentito la creazione di ingenti crediti IVA inesistenti, pari
a oltre sei milioni di euro dei quali circa un milione e settecentomila euro risultano essere già
stati illecitamente “portati all’incasso” a danno dell’erario. Ciò è stato reso possibile con il
conferimento nella PESCHERECCIO S.R.L. di un immobile sito a Magliano dei Marsi, del valore
stimato di 17 milioni di euro, subito dopo distratto a favore di una società fantasma senza
corresponsione di alcuna somma di denaro. I protagonisti delle citate condotte penali, residenti tra Bologna, Pescara e Padova, sono in
queste ore oggetto anche di perquisizioni domiciliari disposte dall’Autorità Giudiziaria, così come
numerose società coinvolte finite nel mirino degli investigatori.
L’operazione sviluppata dalla Guardia di Finanza, sotto la guida dell’A.G. e in sinergia con
l’Ufficio Antifrode dell’Agenzia delle Entrate di Bologna per la parte dei crediti tributari fittizi,
s’inquadra nelle rinnovate linee strategiche dell’azione del Corpo, volte a rafforzare l’azione di
contrasto ai fenomeni illeciti più gravi e insidiosi, integrando le funzioni di polizia economicofinanziaria con le indagini di polizia giudiziaria e garantendo il perseguimento degli obiettivi di
aggressione dei patrimoni dei soggetti dediti ad attività criminose, al fine di assicurare l’effettivo
recupero delle somme frutto, oggetto o provento delle condotte illecite.
martedì 12 marzo 2019
Il Questore di Bologna
Il Questore di Bologna ha disposto, ai sensi dell’art.
100 T.U.L.P.S., la sospensione delle autorizzazioni relative all’esercizio
commerciale bar “OBERDAN 19” ubicato a Bologna in via Oberdan nr.19.
Il provvedimento, notificato nella giornata dell’11 marzo
2019 da personale della Polizia di Stato in servizio presso la Divisione
Polizia Amministrativa e Sociale, è stato adottato a seguito di un servizio di
osservazione effettuato dalla locale Squadra Mobile volto al contrasto del
fenomeno dello spaccio in questo centro cittadino.
Il servizio ha permesso di cogliere il barista (un
cittadino albanese classe 75) nonché marito della titolare dell’esercizio
mentre cedeva un involucro contenente cocaina ad un avventore ricevendo in
cambio delle banconote. Gli agenti hanno quindi proceduto al controllo del
barista, il quale è stato trovato in possesso di ulteriori due involucri
contenenti anch’essi cocaina e poi anche del magazzino dell’esercizio dove sono
state ritrovate alcune confezioni di cocaina, sequestrando complessivamente 28.02
grammi di sostanza stupefacente e circa 24.000 euro rinvenuti nel corso dei
controlli estesi all’abitazione dei coniugi e ritenuti provento dell’attività
illecita.
I poliziotti della Squadra Mobile hanno quindi
proceduto all’arresto in flagranza del cittadino albanese, già gravato da
precedenti specifici, per detenzione di sostanza stupefacente ai fini di
spaccio e alla contestuale denuncia in stato di libertà ai sensi dell’art. 73
d.p.r. 309/90 poiché dalle indagini è emerso che l’attività di spaccio di
sostanze stupefacenti all’interno del bar veniva svolta da circa un anno.
Considerata pertanto la gravità dei fatti, si è reso necessario
adottare il provvedimento di sospensione dell’attività di somministrazione di
alimenti e bevande nel pubblico esercizio in premessa indicato, che avrà una
durata di 30 (trenta) giorni a
decorrere dalla data di ieri.
venerdì 8 marzo 2019
PIEVE DI CENTO
LA “FESTA DELLA DONNA”
36ENNE PRENDE A PUGNI LA FIDANZATA – ARRESTATO DAI CARABINIERI
I Carabinieri della Stazione di Pieve di Cento hanno arrestato un 36enne italiano per lesioni personali aggravate.
È
successo all’interno di un appartamento situato a pochi passi dal
centro cittadino di Pieve di Cento, quando un uomo, in preda a un raptus
di gelosia, ha iniziato a picchiare la sua fidanzata. All’arrivo di una
pattuglia dei Carabinieri, allertata dalla Centrale Operativa del 112
che aveva ricevuto una richiesta di aiuto di un’altra donna, la vittima,
terrorizzata e col volto tumefatto e pieno di sangue, si lanciava
contro i militari implorandoli di aiutarla perché il suo compagno
l’aveva presa a calci, pugni e schiaffi davanti al figlio di soli tre
anni. Sul posto, il Comandante della Stazione Carabinieri di Pieve di
Cento e un suo collaboratore attuavano immediatamente la procedura
prevista dal “Protocollo di intesa per il miglioramento della protezione
delle donne che hanno subito violenza nell’ambito di relazioni di
intimità”, che il Comando Provinciale Carabinieri di Bologna ha
sottoscritto il 9 marzo 2017 con altre Istituzioni e Associazioni,
dopodiché procedevano a trarre in arresto il malvivente, un ex pugile
italiano di 36 anni che si trovava sottoposto agli arresti domiciliari
in espiazione di una pena in regime alternativo, su diposizione
dell’Autorità giudiziaria di Napoli.
Trasportata d’urgenza al Pronto Soccorso, la donna, 24enne, ha ricevuto una prognosi di 20 giorni. L’uomo è finito in carcere.
giovedì 7 marzo 2019
BOLOGNA
MORTE DI GIANLORENZO MANCHISI
AVVIATI I RILIEVI TECNICI DA PARTE DEI CARABINIERI DELLA S.I.S.
La
Sezione Investigazioni Scientifiche del Nucleo Investigativo dei
Carabinieri di Bologna è stata incaricata dalla locale Procura della
Repubblica di effettuare i rilievi tecnici sul carro di carnevale dal
quale è caduto il piccolo Gianlorenzo Manchisi. Il mezzo, che è stato
posto sotto sequestro subito dopo l’incidente da parte dei Carabinieri
della Stazione Bologna Indipendenza, sarà sottoposto alle misurazioni ed
ai rilievi fotografici necessari a valutare la rispondenza o meno del
manufatto alle norme previste per questo tipo di manifestazioni.
Proseguono, inoltre, gli accertamenti finalizzati ad accertare l’esatta
dinamica della tragedia e le eventuali responsabilità degli
organizzatori.
CASTEL D’AIANO
“PRODUZIONE, TRAFFICO E DETENZIONE ILLECITI DI SOSTANZE STUPEFACENTI O PSICOTROPE”
TRE PERSONE ARRESTATE DAI CARABINIERI
I
Carabinieri della Stazione di Castel d’Aiano hanno arrestato tre
persone ai sensi dell’Art. 73 del D.P.R. 9 ottobre 1990, n. 309 “Produzione, traffico e detenzione illeciti di sostanze stupefacenti o psicotrope”.
È
successo ieri notte, durante un servizio di controllo del territorio
che i Carabinieri della Stazione di Castel d’Aiano stavano effettuando
in zona. Alla vista di una Volkswagen UP che stava procedendo con fare
sospetto, i militari si sono avvicinati e hanno invitato il conducente a
fermare il veicolo. Alla guida del mezzo c’era un 40enne bolognese con
precedenti di polizia in materia di droga. A confermare l’indole
criminale dell’uomo, è stato il ritrovamento di una confezione di
hashish che i Carabinieri gli hanno trovato all’interno del suo
portafogli. Oltre al sequestro della sostanza stupefacente e al ritiro
della patente di guida, i Carabinieri hanno deciso di approfondire il
controllo nell’abitazione del 40enne. A casa dell’uomo c’erano altri due
soggetti, ivi residenti, un 53enne italiano con precedenti di polizia e
un 20enne bengalese incensurato. A quel punto, i militari hanno chiesto
ausilio a due pattuglie dell’Arma per perquisire l’appartamento. L’operazione
è terminata col ritrovamento di un laboratorio per la coltivazione
della canapa indiana e la confezione del prodotto finale, pronto per la
vendita al dettaglio. Sono state sequestrate un’ottantina di piante,
quasi 1 kg di sostanza stupefacente tra hashish e marijuana, il kit
dello spacciatore e un migliaio di euro in contanti.
I
tre soggetti sono stati arrestati e trattenuti in camera di sicurezza.
Questa mattina sono stati tradotti in Tribunale per l’udienza di
convalida dell’arresto.
mercoledì 6 marzo 2019
GUARDIA DI FINANZA BOLOGNA. OPERAZIONE “LOT BIS”
GUARDIA DI FINANZA BOLOGNA. OPERAZIONE “LOT BIS”.
SGOMINATA, TRA LE REGIONI EMILIA-ROMAGNA, LOMBARDIA,
TOSCANA E LAZIO, ORGANIZZAZIONE PAKISTANA DEDITA AL
TRAFFICO E ALLO SPACCIO DI EROINA. ESEGUITE 31 MISURE
CAUTELARI PERSONALI E SEQUESTRATO UN PATRIMONIO DEL
VALORE DI MEZZO MILIONE DI EURO.
I finanzieri del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Bologna in
collaborazione con S.C.I.C.O. (Servizio Centrale Investigazione Criminalità
Organizzata) di Roma, con il supporto dei Comandi del Corpo territorialmente competenti e
della Sezione Aerea di Manovra di Grottaglie (TA), hanno eseguito nelle province di Bologna,
Reggio Emilia, Ravenna, Pistoia, Arezzo, Brescia, Roma, Monza e Milano 31 misure
cautelari personali (22 custodie cautelari in carcere e 9 obblighi di dimora) nei confronti
dei membri di un sodalizio criminale costituito da soggetti pakistani, principalmente “di stanza”
nelle province di Reggio Emilia e Bologna, dediti all’importazione e allo spaccio di eroina fatta
arrivare sul territorio nazionale attraverso “corrieri ovulatori”. Sequestrati inoltre beni per un
valore complessivo di circa mezzo milione di euro.
L’operazione, denominata “LOT BIS”, costituisce l’epilogo di circa 2 anni di indagini condotte
dal G.I.C.O. del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Bologna sotto il
coordinamento dei Sostituti Procuratori dott. Stefano Orsi e dott. Michele Martorelli della
locale Direzione Distrettuale Antimafia, che hanno richiesto le misure cautelari, personali
e reali, ora disposte dal G.I.P. del Tribunale felsineo, dott. Domenico Panza.
In particolare, le attività investigative, sviluppate mediante intercettazioni telefoniche
ambientali e servizi di osservazione, hanno permesso agli specialisti della Sezione
Antidroga di ricostruire l’operato di una stabile organizzazione criminale dedita al
narcotraffico operante in varie zone d’Italia ma avente il proprio centro organizzativo ed
operativo in Reggio Emilia e dotata di consolidati collegamenti con fornitori esteri.
Sono stati così delineati i ruoli svolti da ciascun membro dell’organizzazione e fatta luce sulle
modalità eseguite dall’organizzazione criminale (promossa in particolar modo da tre fratelli
G.A. classe 73, A.I. classe 76 e M.N. classe 84 tutti residenti a Reggio Emilia) per far arrivare
in Italia ingenti quantitativi di eroina proveniente dal Pakistan (tramite Grecia e Spagna).
Gli stessi in particolare si avvalevano di connazionali che giungevano nel nostro Paese, via
aereo, ed occultavano la droga utilizzando la rischiosa tecnica del “body paker”, ingerendo
gli ovuli di eroina alla partenza, poi espulsi una volta giunti a destinazione.
Nel corso dell’intera operazione le Fiamme Gialle hanno tratto in arresto, oltre ai destinatari
delle misure cautelari, anche 17 corrieri ovulatori in flagranza di reato e sottoposto a
sequestro, in distinti interventi repressivi eseguiti in Provincia di Bologna e Reggio Emilia
nonché presso gli scali aeroportuali di Roma “Fiumicino”, Milano “Malpensa”, Firenze
Peretola”, Pisa “Galileo-Galilei”, Napoli “Capodichino” e Vienna, ingenti quantitativi di eroina
destinati principalmente alla piazza emiliana.
Nel corso dell’intervento odierno i finanzieri hanno, altresì, sottoposto a sequestro
preventivo ai fini della confisca, beni, intestati e/o riconducibili ai principali indagati (tra
autovetture, appartamenti, garages, attività commerciali operanti nel settore del commercio
al dettaglio) localizzate nelle province di Reggio Emilia, Mantova, Monza-Brianza, costituenti
incrementi patrimoniali del tutto sproporzionati rispetto alle dichiarazioni reddituali prodotte,
del valore complessivo di circa mezzo milione di euro.
Contestualmente all'esecuzione dei provvedimenti cautelari sono tuttora in corso numerose
perquisizioni che vedono coinvolti oltre 150 finanzieri ed un elicottero.
Di fondamentale importanza per il buon esito dell’operazione il coordinamento della D.C.S.A.
(Direzione Centrale Servizi Antidroga), del C.O.A.N. (Comando Operativo Aeronavale) di
Pratica di Mare (RM) e del R.O.A.N. (Reparto Operativo Aeronavale) di Rimini.

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