martedì 11 marzo 2025

Nascondevano monili d'oro nei calzini

Nascondevano monili d’oro nei calzini. La Polizia Stradale di Bologna ferma una banda di truffatori sulla a1.

Nell’ambito della continua attività di vigilanza predisposta dalla Polizia Stradale dell’Emilia Romagna, il 6 marzo pomeriggio una pattuglia della Sottosezione di Pian del Voglio (BO) ha rintracciato, nel territorio del Comune di Castiglione dei Pepoli (BO), un’auto a bordo della quale viaggiavano due ragazzi, uno alla guida e l’altro seduto nel sedile posteriore con il capo reclinato.

Tale posizione ha subito destato l’attenzione dei poliziotti che hanno deciso, dunque, di controllare l’autovettura e i suoi occupanti, entrambi residenti in provincia di Napoli.  Durante il controllo, gli Agenti hanno notato un involucro posizionato sul tappetino del passeggero posteriore, all’interno del quale è stato trovato non solo della sostanza stupefacente di tipo hashish, ma anche monili e altri oggetti di valore. Altri monili sono stati inoltre occultati nei calzini di uno dei due fermati.

Ad una più attenta analisi, è emerso che i monili erano il frutto di una truffa ai danni di un’anziana signora residente a Valdagno (VI). I poliziotti, sentito il Sostituto Procuratore di turno, procedevano al sequestro amministrativo della sostanza stupefacente e hanno poi contattato la signora, vittima della truffa, per il riconoscimento dei monili rinvenuti. L’anziana ha riconosciuto come propri tutti i monili ritrovati e, dunque, in accordo con il Comando dell’Arma dei Carabinieri di Valdagno (VI) si procederà presto alla loro restituzione.

 

Dipendente pubblico denunciato

CARABINIERI NAS BOLOGNA: DIPENDENTE PUBBLICO DENUNCIATO PER TRUFFA AGGRAVATA AI DANNI DELLO STATO E FALSA ATTESTAZIONE DELLA PRESENZA IN SERVIZIO. 

La Procura della Repubblica presso il Tribunale di Bologna ha chiesto il rinvio a giudizio di tecnico radiologo in servizio presso un nosocomio della provincia di Bologna per i reati di truffa aggravata ai danni dello Stato e falsa attestazione della presenza in servizio. 

L’indagine scaturiva a seguito di anonime segnalazioni in cui venivano evidenziate delle presunte condotte illecite poste in essere da un dipendente pubblico, il quale, in modo sistematico, era solito allontanarsi dal luogo di lavoro durante l’orario di servizio.

Venivano effettuati numerosi servizi di osservazione, controllo e pedinamento, che consentivano di raccogliere indizi di colpevolezza a carico del lavoratore in questione, il cui “modus operandi” si concretizzava nell’abituale e reiterato allontanamento dal luogo di lavoro, senza attestare l’orario di uscita tramite gli appositi dispositivi elettronici centralizzati previsti dal datore di lavoro. La timbratura di uscita veniva certificata falsamente solo a distanza di diverse ore presso altre strutture pubbliche, diverse da quelle di abituale lavoro, o con autocertificazioni per mezzo di applicativi informatici aziendali. In diverse circostanze l’indagato, durante l’orario di lavoro, veniva   notato dai militari operanti all’interno di bar, supermercati e altre attività commerciali intento a svolgere faccende di natura privata.  

L’illecito comportamento del dipendente sarà sottoposto anche al vaglio dell’ente di appartenenza per le valutazioni disciplinari di competenza.   


 

Violenza sessuale

ARRESTATO DAI CARABINIERI IL DESTINATARIO DI UN ORDINE DI ESECUZIONE PER LA CARCERAZIONE, RICONOSCIUTO COLPEVOLE DI VIOLENZA SESSUALE CONTINUATA AI DANNI DI UNA MINORENNE. DOVRÀ SCONTARE QUATTRO ANNI E SEI MESI DI RECLUSIONE.

Provincia di Bologna: I Carabinieri della Stazione di Imola (BO) hanno eseguito un ordine di esecuzione per la carcerazione emesso dall’Ufficio Esecuzioni Penali della Procura Generale della Repubblica, presso la Corte D’Appello di Bologna, nei confronti di un italiano sulla sessantina, riconosciuto colpevole del reato di violenza sessuale continuata ai danni di una ragazza minorenne. Rintracciato dai Carabinieri, l’uomo è stato arrestato. Su disposizione del Pubblico Ministero di turno, presso la Procura della Repubblica di Bologna, il destinatario del provvedimento è stato tradotto dai Carabinieri in un Istituto penitenziario per l’espiazione della pena principale stabilita di 4 anni e 6 mesi di reclusione.

 

lunedì 10 marzo 2025

Addetto alla sicurezza aggredito

ADDETTO ALLA SICUREZZA NEL NEGOZIO DI ABBIGLIAMENTO OVS DI VIA DEI MILLE AGGREDITO DA UN CLIENTE ARRESTATO DAI CARABINIERI

Bologna: I Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Bologna hanno arrestato il presunto autore di una tentata rapina impropria e resistenza a un pubblico ufficiale. È successo al negozio di abbigliamento OVS di via dei Mille, quando i Carabinieri della Centrale Operativa di Bologna sono stati informati che un addetto alla sicurezza era stato aggredito da un cliente che voleva allontanarsi senza pagare la merce. All’arrivo dei Carabinieri, il cliente è stato identificato davanti al negozio in un 26enne somalo, disoccupato e con precedenti di polizia per reati contro il patrimonio e la persona. Dalla ricostruzione dei fatti, è emerso che l’addetto alla sicurezza si era accorto dell’arrivo del cliente, vestito con un paio di pantaloni di carta monouso. Insospettito dal soggetto, l’addetto alla sicurezza ha iniziato a vigilarlo e quando si è accorto che all’uscita dal camerino si era cambiato e indossava dei pantaloni nuovi che aveva preso, lo ha invitato a pagarli prima di uscire dal negozio. Infastidito dal richiamo, il cliente si è guadagnato la fuga minacciando l’addetto alla sicurezza e colpendolo con calci e pugni al petto. Visibilmente ferito dai colpi ricevuti, l’addetto alla sicurezza, invece di andare al Pronto Soccorso, ha preferito continuare a lavorare per evitare di lasciare scoperto il posto di lavoro. Su disposizione della Procura della Repubblica di Bologna, il presunto responsabile arrestato dai Carabinieri, è stato tradotto nelle aule giudiziarie del Tribunale di Bologna per essere processato con giudizio direttissimo. L’arresto è stato convalidato e in attesa della sentenza, posticipata per la richiesta dei termini a difesa, il 26enne è stato sottoposto alla misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla Polizia giudiziaria.

 

Misura cautelare

ESEGUITA DAI CARABINIERI DELLA COMPAGNIA DI VERGATO UN’ORDINANZA APPLICATIVA DI MISURA CAUTELARE NELL’AMBITO DI UN’INDAGINE PER SPACCIO DI SOSTANZE STUPEFACENTI

Vergato, Castiglione dei Pepoli e Firenze: I Carabinieri della Compagnia di Vergato hanno eseguito un’ordinanza applicativa di misure cautelari nei confronti di due uomini, rispettivamente di 29 e 30anni e una donna 42enne, tutti di nazionalità tunisina e indagati dalla Procura della Repubblica di Bologna per il reato di spaccio di sostanze stupefacenti in concorso. La misura cautelare è stata emessa dal G.I.P. del Tribunale di Bologna, su richiesta del Pubblico Ministero che ha coordinato le indagini dei Carabinieri, ha portato all’applicazione di: custodia cautelare in carcere (Firenze) nei confronti del 30enne, divieto di dimora nella città metropolitana di Bologna nei confronti del 29enne (Castiglione dei Pepoli) ed infine all’obbligo di presentazione presso un Ufficio di Polizia Giudiziaria nei confronti della donna (Vergato). I tre indagati, in concorso tra loro, durante lo stesso disegno criminoso prolungato nel tempo e ognuno nell’esercizio degli specifici ruoli ricoperti (il 30enne: coordinatore dell’intera attività di spaccio; il 29enne: recarsi dai fornitori e dagli acquirenti, oltre al confezionamento e il trasporto della droga; la 42enne: ricoprire marginalmente e del tutto eccezionale il ruolo principale per poter garantire la continuità nella vendita al dettaglio dello stupefacente durante i periodi di assenza dell’uomo) hanno portato avanti dal 2022 al 2024 un fiorente attività di spaccio di sostanze stupefacenti. Il modus operandi era quello di acquistare all’”ingrosso”, in grandi quantità e da persone fuori regione, cocaina, hashish e marijuana per poi detenerle suddivise in dosi e già pronte per la vendita al “dettaglio” sulle principali piazze di Bologna e provincia. Nel corso delle indagini, i Carabinieri dell’Aliquota Operativa della Compagnia di Vergato hanno scoperto che gli acquirenti erano per lo più assuntori abituali definiti come “clienti fissi”. Lo stupefacente complessivamente rinvenuto, nel corso di questi anni, è di circa 1,5kg, mentre il totale del denaro contante sequestrato ammonta a circa 6000euro più vario materiale per il confezionamento, bilancini di precisione e documenti di identità contraffatti.

 

domenica 9 marzo 2025

Incidente in bicicletta

 Incidente ciclista in località Quinzano Brutta avventura per un uomo di 58 anni residente a Monterenzio. Questa mattina è andato a fare un giro con la sua mountain bike sul sentiero CAI 805. Si tratta di un sentiero con un fondo molto sconnesso, frequentato da ciclisti amanti del fuoristrada che parte da Monte Bibele, comune di Monterenzio, e arriva oltre San Benedetto del Querceto. Mentre stava scendendo lungo il sentiero, arrivato in prossimità di Quinzano, comune di Loiano, è caduto rovinosamente a terra procurandosi un dolorosissimo trauma al braccio e alla spalla che non gli ha più consentito di riprendere la discesa. Sono circa le 12,20 quando arriva la richiesta di aiuto al 112. Sul posto vengono inviati l’ambulanza infermieristica di Loiano, il Soccorso Alpino e Speleologico Stazione Rocca di Badolo (composta anche da un infermiere) che attiva la squadra di Monghidoro, l'elicottero 118 di Pavullo nel Frignano dotato di verricello con a bordo un Tecnico di Elisoccorso del CNSAS. Il personale dell’elicottero, arrivato sul posto, viene sbarcato con il verricello in quanto la zona non è atterrabile per la presenza di vegetazione ad alto fusto. L'uomo, raggiunto dal personale sanitario, viene valutato dal medico che gli somministra un analgesico per attenuare il dolore. Dopo che gli è stato immobilizzato l'arto traumatizzato, il paziente viene posizionato sulla barella e recuperato dall’elicottero, sempre con il verricello e trasportato all'Ospedale Maggiore di Bologna in codice di media gravità.

venerdì 7 marzo 2025

Mandato di arresto per terrorismo

 PIACENZA: POLIZIA DI STATO ESEGUE UN MANDATO DI ARRESTO EUROPEO PER TERRORISMO

Lo scorso 3 marzo 2025, personale delle Digos di Bologna e di Piacenza, insieme a personale Direzione Centrale della Polizia di Prevenzione - Servizio per il Contrasto all’Estremismo e al Terrorismo Esterno, hanno dato esecuzione a un Mandato di Arresto Europeo emesso dalle Autorità spagnole nei confronti di un cittadino pakistano, domiciliato in provincia di Piacenza, indagato nel Paese iberico per reati in materia di terrorismo.

L’arresto è stato disposto nell’ambito di una più ampia operazione -  per la quale sono stati disposti altri dieci analoghi provvedimenti eseguiti in contemporanea in Spagna dalla Polizia Nacional e dalla Polizia catalana - concernente una vasta indagine su un sodalizio di presunti esponenti dell’organizzazione terroristica internazionale di matrice jihadista avente base a Barcellona.

L'indagine ha permesso di individuare la presenza in Spagna ed in Italia di un gruppo perfettamente gerarchizzato e strutturato, che attraverso canali criptati lanciava appelli che incitavano all'omicidio e alla decapitazione di coloro che si opponessero alla loro dottrina. Inoltre, nella pubblicistica divulgata esaltavano i mujahidin che avevano compiuto attentati contro persone accusate di blasfemia in Europa ed in Pakistan ed avevano già iniziato ad identificare possibili target da colpire; uno di questi gruppi era gestito da una delle arrestate ed era composto esclusivamente da donne, dove non solo si promuoveva l'indottrinamento, ma si cercava anche di individuare possibili obiettivi per future azioni.

Questa operazione congiunta - che costituisce la terza fase di un’indagine già avviata dalla Polizia Nazionale iberica e che ha portato, negli ultimi 3 anni, all’arresto di una trentina di terroristi – rappresenta il coronamento di una lunga e proficua sinergia operativa tra il nostro paese e la Spagna in materia di antiterrorismo, che ha consentito nel tempo di raggiungere importanti risultati nel contrasto al fenomeno.

Al riguardo si segnala che il pakistano arrestato in Italia era già stato oggetto di attenzione investigativa da parte della Polizia italiana dal 2021 grazie ad una segnalazione della polizia iberica che lo indicava quale contatto con i pakistani, poi arrestati dalla DIGOS di Genova nel giugno 2022, nell’ambito dell’Operazione Gabar, in esito alla quale furono sottoposti a custodia cautelare in carcere 14 cittadini pakistani (uno dei quali catturato in Spagna e tutti ora condannati in Italia, taluni con sentenza passata in giudicato) gravemente indiziati di partecipazione ad associazione con finalità di terrorismo internazionale. Si rammenta che costoro erano direttamente legati all’autore dell’attentato commesso a fine settembre 2020 all’esterno della già tristemente nota sede del settimanale satirico Charlie Hebdo, in cui vennero ferite due persone. 

In quello stesso contesto investigativo era maturata l’inchiesta denominata operazione Sakina con cui le Autorità spagnole, nel febbraio 2022, hanno arrestato in quel Paese cinque cittadini pakistani, seguaci del movimento Tehreek-e-Labbaik Pakistan (TLP). Gli indagati sono stati ritenuti responsabili di apologia e indottrinamento al terrorismo poiché soliti alimentare il web tramite i loro profili social con pubblicazioni di esaltazione di azioni terroristiche, commesse dagli appartenenti a quel sodalizio.  

giovedì 6 marzo 2025

30 kg. di sigarette di contrabbando

 GDF BOLOGNA: SCOPERTO IN AEROPORTO UN PASSEGGERO CON 30 KG DI SIGARETTE DI CONTRABBANDO. 

Nei giorni scorsi, nell’ambito delle attività di contrasto ai traffici illeciti, i militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza, unitamente ai funzionari dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli in servizio presso l’Aeroporto “G. Marconi” di Bologna, hanno sottoposto a sequestro 150 stecche di sigarette marca American Eagle Gold, per un totale di 30 kg di Tabacchi Lavorati Esteri (TLE). Il carico illecito è stato rinvenuto all’interno dei bagagli di un cittadino egiziano, giunto a Bologna con volo proveniente da Il Cairo con transito ad Atene. Le sigarette, in violazione alla normativa vigente, sono state sottoposte a sequestro penale mentre il responsabile è stato deferito alla Procura della Repubblica di Bologna per il reato di contrabbando di Tabacchi Lavorati Esteri ai sensi dell’art. 84 comma 1 del D.lgs 26 settembre 2024 n. 141. Tale reato prevede una multa di euro 5,00 per ogni grammo convenzionale di prodotto, che nel caso in questione è pari a euro 150.000,00, nonché la reclusione da due a cinque anni. A carico del cittadino egiziano è stato inoltre ritirato il passaporto in esecuzione di un provvedimento emesso, in precedenza, dal Tribunale di Bergamo.

Commessa ferita da un ladro

COMMESSA DI UN EMPORIO AGGREDITA DA UN CLIENTE SOPRESO A RUBARE. TRASPORTATA AL PRONTO SOCCORSO. PRESUNTO RESPONSABILE ARRESTATO DAI CARABINIERI

Bazzano (BO): I Carabinieri del Nucleo Operativo Radiomobile di Borgo Panigale (BO) hanno arrestato il presunto autore di una tentata rapina impropria. È successo in un emporio situato sulla Provinciale Est, quando i Carabinieri della Centrale Operativa di Bologna sono stati informati che una dipendente era stata aggredita da un cliente che voleva allontanarsi senza pagare la merce. All’arrivo dei Carabinieri, il cliente sospetto è stato identificato nelle vicinanze del magazzino, in un 38enne italiano, disoccupato e con precedenti di polizia per reati contro il patrimonio e la persona. Ricostruendo i fatti, i Carabinieri hanno accertato che poco prima del loro arrivo, due commesse si erano accorte che il cliente aveva preso una confezione di luci led del valore di una ventina di euro e invece di presentarla alle casse e pagarla, se l’era occultata sotto il maglione, tentando di uscire inosservato dal locale. Vistosi scoperto dalle due dipendenti che reclamavano il pagamento della merce nascosta, il cliente, invece di scusarsi e ammettere le proprie responsabilità, ha sferrato un calcio violento all’addome di una delle due donne, tentando la fuga, ma è stato raggiunto dai Carabinieri. Soccorsa dai sanitari del 118, la commessa ferita, una donna sulla cinquantina, è stata trasportata celermente al Pronto Soccorso per essere sottoposta a una procedura diagnostica (TAC) per escludere eventuali complicazioni interne, perché lamentava un dolore forte all’addome. La commessa è stata dimessa con una prognosi di quindici giorni. Su disposizione della Procura della Repubblica di Bologna, il presunto responsabile arrestato dai Carabinieri, è stato tradotto in Tribunale per essere processato con giudizio direttissimo.

 

Truffa ad una anziana

SEZIONE POLIZIA STRADALE DI BOLOGNA: SGOMINATA BANDA DI TRUFFATORI SULL’A13 BOLOGNA - PADOVA

Nell’ambito dei mirati controlli predisposti dalla Polizia Stradale dell’Emilia Romagna, nel pomeriggio del 4 marzo, una pattuglia della Sottosezione di Altedo ha rintracciato all’altezza del casello di Bologna Interporto dell’autostrada A/13, un’auto segnalata poco prima dalla centrale operativa autostradale di Casalecchio di Reno.

In particolare, la una nota di ricerca diramata dalla centrale riguardava due persone che un paio d’ore prima si erano presentati a casa di un’anziana residente in provincia di Vicenza spacciandosi per carabinieri, asserendo di aver arrestato il figlio che aveva immediato bisogno di denaro per pagare le spese legali, inducendo la signora a farsi consegnare la somma di oltre 6.000€ in contanti e gli effetti personali in oro custoditi presso l’abitazione.

Una volta intercettata l’autovettura, i poliziotti hanno intimato l’alt agli occupanti ma loro, anziché fermarsi in corsia di emergenza, ha tentato di sottrarsi al controllo accelerando a tutto gas, tanto da costringere la pattuglia a richiamare i rinforzi per obbligare il veicolo ad uscire al casello di Bologna Arcoveggio.

Dopo aver appurato che i due fermati avevano a carico parecchi precedenti penali, i poliziotti hanno subito perquisito l’auto, riuscendo non senza fatica a rinvenire tutta la refurtiva, che era stata occultata all’interno dell’intercapedine del montante del portello posteriore, staccando e rimontando la guarnizione in gomma che lo sigillava.

Al temine dell’operazione, tutta la refurtiva è stata sequestrata e a breve sarà riconsegnata dai poliziotti all’anziana signora.

Successivamente, su disposizione del Sostituto Procuratore di turno presso la Procura della Repubblica di Bologna, i due malviventi sono stati denunciati in stato di libertà per il reato di truffa aggravata in concorso.

 

mercoledì 5 marzo 2025

Adesso apri...

“ADESSO APRI E CI DAI TUTTI I SOLDI, SE NO TI SPARO”. TRE PERSONE ARRESTATE DAI CARABINIERI CHE HANNO ESEGUITO UN’ORDINANZA APPLICATIVA DELLA MISURA CAUTELARE RICHIESTA DALLA PROCURA DELLA REPUBBLICA DI BOLOGNA

Sasso Marconi (BO): I Carabinieri del Nucleo Operativo Radiomobile della Compagnia Bologna Borgo Panigale hanno eseguito un’ordinanza applicativa della misura cautelare in carcere, nei confronti dei presunti responsabili, un 18enne e un 25enne albanesi e un 30enne bolognese, disoccupati e residenti nel bolognese, indagati dalla Procura della Repubblica di Bologna per tentata rapina aggravata in concorso. La misura cautelare è stata emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Bologna, su richiesta del Pubblico Ministero che ha coordinato le indagini, per i fatti accaduti a novembre e dicembre a Sasso Marconi. La sera del 26 novembre, il dipendente del “Punto SNAI” di Viale Nuovo, subì una tentata rapina a mano armata da soggetti che lo sorpresero alle spalle mentre chiudeva la saracinesca del locale, minacciandolo con una pistola puntata alla testa: “Adesso apri e ci dai tutti i soldi, se no ti sparo” e “Se fai suonare l’allarme ti sparo”. L’azione delittuosa venne interrotta casualmente dai fari di un furgone che transitando nei paraggi, illuminarono la zona. Nella giornata del 22 dicembre, invece, il controllo stradale di una pattuglia dei Carabinieri impediva la consumazione di una rapina alla “Mascagni Energy” di via Fiaccacollo, come emerso dalle indagini che hanno rilevato la pianificazione del colpo all’area di servizio. In entrambi i casi, i soggetti fallirono nell’impresa, tornando a casa a mani vuote. Rintracciati dai Carabinieri, i presunti responsabili sono stati arrestati e tradotti presso la Casa circondariale – Rocco D’Amato di Bologna, a disposizione dell’Autorità giudiziaria.

 

martedì 4 marzo 2025

43enne arrestato

43ENNE ARRESTATO DAI CARABINIERI DELLA TENENZA DI MEDICINA: IN CASA ARMI BIANCHE, DROGA E SOLDI PROVENTO DELLA FIORENTE ATTIVITA’ DI SPACCIO DI SOSTANZE STUPEFACENTI

Medicina (BO): I Carabinieri della Tenenza di Medicina hanno arrestato un 43enne italiano, disoccupato, pregiudicato, accusato dei reati di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e detenzione abusiva di armi. L’attività che ha portato all’arresto si è svolta durante un controllo amministrativo domiciliare a casa dell’uomo. Nel corso delle verifiche, i Carabinieri hanno intravisto dietro la porta d’ingresso dell’appartamento, due mazze da baseball. Insospettitisi, hanno chiesto all’uomo se in casa detenesse delle armi e lui, spontaneamente, ha consegnato loro: 1 sfollagente telescopico lungo in apertura 44cm, 1 bastone animato in metallo lungo 61,5 cm, 1 scimitarra in metallo lunga 72cm, 1 pugnale in metallo lungo 35,5cm ed un altro pugnale lungo 44cm. I militari, valutandone l’atteggiamento e l’evidente stato di agitazione dell’uomo, il quale faceva sospettare che detenesse altre armi in casa, l’hanno perquisita rinvenendo: una dose di cocaina di 2,54grammi circa dentro un pensile della cucina e altri 61,27grammi circa occultata dentro un altro pensile, oltre ad un bilancino di precisione e una piccola quantità di marijuana. Oltre alla droga, i Carabinieri hanno recuperato anche alcune buste contenenti denaro contante complessivamente pari a 13,800euro, tutto provento della fiorente attività di spaccio che l’uomo portava avanti da tempo. Al termine delle operazioni, il 43enne è stato portato in caserma per le procedure di rito e di foto segnalamento, al termine delle quali è stato arrestato. Dopo la celebrazione del processo con rito per direttissima, svoltosi su disposizione della Procura della Repubblica di Bologna, l’arresto è stato convalidato ed il 43enne sottoposto alla misura cautelare personale dell’obbligo di dimora nel Comune di Medicina. La droga, i soldi e le armi sono stati tutti sequestrati.

 

91enne vaga in strada

ANZIANA 91ENNE ESCE DI CASA E VAGA IN STATO CONFUSIONALE NON RIUSCENDO PIU’ A RITROVARE LA STRADA DEL RITORNO: AIUTATA DA UN PASSANTE E DAI CARABINIERI DI BENTIVOGLIO

Baricella (BO): Verso le ore 5 di sabato mattina, un’automobilista in transito con la propria autovettura in via Altedo di Baricella, ha notato l’anziana donna che, disorientata, camminava da sola e senza ombrello nonostante il cattivo tempo e la pioggia. Insospettitosi e, valutando sia l’orario che le avverse condizioni metereologiche, le si è avvicinata per capire se avesse bisogno di aiuto; vedendola disorientata ed in difficoltà, ha contattato il 112. Appresa la notizia, i Carabinieri della Stazione di Bentivoglio sono subito intervenuti ricostruendo poco dopo l’intera dinamica. La pensionata si era allontanata volontariamente da casa durante la notte senza documenti e cellulare, vagando quasi un’ora in stato confusionale e per circa 1 km al freddo e sotto la pioggia. Riaccompagnata a casa dai Carabinieri, la pensionata ha potuto riabbracciare il suo cagnolino ed il figlio, precedentemente informato dell’accaduto, che ha subito raggiunto l’abitazione dell’anziana madre, la quale nel frattempo ha manifestato chiari segnali di ripresa e riconoscimento dell’abitazione. Dopo essere stata tranquillizzata ed accudita dai militari, la 91enne ha voluto ricordare con una foto questo episodio fortunatamente terminato in un lieto fine.

 

lunedì 3 marzo 2025

Sequestrati 7000 articoli non sicuri

 GDF BOLOGNA: SEQUESTRATI CIRCA 7 MILA ARTICOLI CON MARCHI CONTRAFFATTI E PRODOTTI NON SICURI. 

I finanzieri del Comando Provinciale di Bologna, in tre distinte operazioni di servizio, hanno sequestrato circa 5 mila capi di abbigliamento riportanti marchi contraffatti o segni distintivi riconducibili a noti brand della moda e circa 2 mila articoli di elettronica e bigiotteria varia privi dei requisiti di conformità e sicurezza. In particolare, i finanzieri del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria, nel quadro delle attività di contrasto ai traffici illeciti, hanno sottoposto a sequestro un migliaio di capi di abbigliamento di alta moda contraffatti, riferibili al brand australiano ZIMMERMANN e denunciato il rappresentante legale della predetta società per i reati di «introduzione nello Stato e commercio di prodotti con segni falsi» e «ricettazione». I militari del Nucleo Operativo Metropolitano di Bologna sono intervenuti, invece, presso la sede operativa di una società localizzata nel capoluogo felsineo, ove hanno riscontrato l’esposizione, finalizzata alla vendita, di foulard e maglie riproducenti i famosi brand Louis Vuitton, Dior, Burberry, Disney, Fendi e Chanel. Il titolare dell’impresa, di origine cinese, è stato deferito alla locale Procura della Repubblica per il reato di vendita di merce riportante marchi contraffatti. Il valore commerciale della merce contraffatta, sequestrata nell’ambito dei due interventi, ammonta ad oltre € 240.000. Infine, i finanzieri della Compagnia di Imola hanno proceduto al sequestro di circa 2 mila articoli di elettronica e bigiotteria varia privi dei requisiti di conformità e sicurezza in un esercizio commerciale di articoli vari di Bologna e gestito da un soggetto di nazionalità cinese. I prodotti in questione erano privi dei contenuti minimi d’informazione e di tutte le altre indicazioni riferibili alla composizione e all’eventuale presenza di sostanze nocive per la salute umana previste dalla legislazione nazionale ed europea. Le anomalie riscontrate, tra cui l’assenza della marcatura CE (sinonimo di qualità certificata), hanno fatto scattare l’immediato sequestro amministrativo dei prodotti la cui messa in commercio avrebbe generato un illecito profitto di circa € 4.000 Inoltre, il soggetto è stato segnalato alla Camera di Commercio di Bologna per violazioni degli articoli 6,7,9 e 11 del Codice del Consumo, punite con una sanzione amministrativa che va da un minimo di € 516,00 a un massimo di € 25.823,00. Le operazioni condotte dai reparti dipendenti dal Comando Provinciale di Bologna testimoniano l’impegno della Guardia di Finanza nel disarticolare le filiere del falso, nella consapevolezza che la contraffazione e il commercio di prodotti non sicuri danneggiano il mercato, sottraggono opportunità e lavoro alle imprese che rispettano le regole e mettono a rischio la salute e la sicurezza dei consumatori.

Vuoi morire?

“VUOI MORIRE?”. ESEGUITA DAI CARABINIERI UN’ORDINANZA APPLICATIVA DELLA MISURA CAUTELARE RICHIESTA DALLA PROCURA DELLA REPUBBLICA DI BOLOGNA A CARICO DI UN CITTADINO INDAGATO PER MALTRATTAMENTI IN FAMIGLIA E LESIONE PERSONALE AGGRAVATA.

San Lazzaro di Savena (BO): I Carabinieri della Stazione di San Lazzaro di Savena hanno eseguito un’ordinanza applicativa della misura cautelare del divieto di avvicinamento alla persona offesa, con applicazione dello strumento elettronico di controllo a distanza, nei confronti del presunto responsabile, un cittadino sulla ventina, indagato dalla Procura della Repubblica di Bologna per maltrattamenti contro familiari o conviventi e lesione personale aggravata. La misura cautelare è stata emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Bologna, su richiesta del Pubblico Ministero che ha coordinato le indagini, a seguito dei fatti emersi il 9 gennaio scorso. Alle ore 15:30 circa, i Carabinieri della Centrale Operativa di Bologna ricevettero la telefonata di una donna che chiedeva aiuto perché il compagno l’aveva picchiata. All’arrivo dei Carabinieri, venne accertato che durante una lite domestica, l’uomo, dopo aver spinto la donna a terra, l’aveva colpita sulla testa con una bottiglia, poi aveva continuato a percuoterla, tenendola bloccata sul pavimento e minacciandola di morte con un coltello da cucina, accompagnato da frasi del tipo: “Vuoi morire?”. Soccorsa dai sanitari del 118, la malcapitata fu giudicata guaribile in sette giorni. Anche uno dei due figli minorenni della coppia venne medicato per una lieve ferita che il padre gli aveva procurato allontanandolo con una spinta, essendo intervenuto per difendere la madre. Acquisite le dichiarazioni della persona offesa che si era presentata in caserma per chiedere aiuto, i Carabinieri avevano informato l’Autorità giudiziaria e attivato il cosiddetto “Codice rosso”, come previsto dalla normativa, in materia di tutela delle vittime di violenza domestica e di genere. Rintracciato dai Carabinieri, l’uomo è stato sottoposto alla misura cautelare emessa dal Giudice.

 

Furto di elettronica

Furto in un noto esercizio commerciale di elettronica. La Polizia di Stato di San Giovanni in Persiceto recupera la refurtiva.

Poco prima di mezzanotte di sabato 1° Marzo 2025 la volante del Commissariato di San Giovanni in Persiceto ha inseguito e bloccato un gruppo di tre giovani stranieri, uno dei quali minorenne, nelle vicinanze della Stazione Ferroviaria. I tre erano fermi tra le macchine in sosta ma alla vista della Volante hanno provato a darsi alla fuga, senza però riuscirci.

I tre, di origine extracomunitaria e provenienti dal modenese, gravati da precedenti penali quali rapina, ricettazione, false attestazioni a pubblico ufficiale e invasione di terreni ed edifici, sono stati trovati in possesso di materiale di probabile provenienza furtiva. Nello specifico, infatti, il ragazzo minorenne del 2007 aveva nascosto all’interno del suo giaccone diverso materiale elettronico di vario genere e spray al peperoncino.

Da accertamenti effettuati dai poliziotti del Commissariato, gli oggetti trovati sembrerebbero riconducibili al furto avvenuto nel negozio Action poche ore prima, sul quale erano intervenuti i Carabinieri.

Per tale motivo il ragazzo è stato denunciato per ricettazione e riaffidato ai genitori. Sono in corso accertamenti basati sull’analisi delle immagini di videosorveglianza del negozio, per valutare le evenbtuali responsabilità dei tre soggetti nel furto.

L'attività della volante si inserisce in un quadro più ampio di controlli e monitoraggio di gruppi e bande giovanili che in quest'ultimo periodo si sono resi autori di condotte vandaliche e violenza.

L'auspicio è quello di chiedere alla cittadinanza la massima collaborazione con le forze di Polizia, in ordine a segnalazioni di eventuali condotte sospette.

 

domenica 2 marzo 2025

Soccorsa famiglia tedesca

Alle ore 20.00 di sabato 1 Marzo, squadre del Comando Vigili del Fuoco di Forlì Cesena provenienti dal Distaccamento di Rocca San Casciano e del Nucleo SAF (Speleo Alpino Fluviale) della Sede Centrale, sono intervenute nel comune di Portico di Romagna, in località San Benedetto, a seguito di richiesta di soccorso da parte di una famiglia tedesca che aveva perso l'orientamento lungo il sentiero 409 per Acquacheta.

La famiglia riusciva ha comporre il numero di emergenza 112 e veniva messa in collegamento con la sala operativa dei Vigili del Fuoco che ne individuava la posizione coordinando le squadre di terra.

Le stesse riuscivano a raggiungere i 4, padre, madre e due figli di 8 e 6 anni, dopo un paio di ore per poi ricondurli in zona sicura spaventati ed infreddoliti ed affidarli al personale sanitario per accertamenti. Sul posto Volontari del Soccorso Alpino e Carabinieri.

 

sabato 1 marzo 2025

Controlli per droga

CONTROLLO STRADALE IN VIA STALINGRADO: 25ENNE STRANIERO ARRESTATO DAI CARABINIERI DELLA STAZIONE BOLOGNA CORTICELLA CON IN TASCA 47 DOSI DI COCAINA

Bologna: I Carabinieri della Stazione Bologna Corticella hanno arrestato un 25enne di origine algerina, disoccupato, in Italia senza fissa dimora, già noto alle Forze dell’Ordine, per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. L’arresto è stato eseguito nel corso di un controllo stradale nella zona di via Stalingrado. L’uomo, in sella ad una bicicletta e sprovvisto di documenti di identificazione, ha iniziato subito a palesare evidenti segni di nervosismo, agitazione e insofferenza nei confronti dei Carabinieri che insospettitisi, lo hanno perquisito. L’esito della perquisizione è stato subito positivo, infatti i militari hanno rinvenuto nella tasca del suo giubbino 47 dosi termosaldati di colore bianco contenenti cocaina, del peso complessivo di 25 grammi circa. La sostanza stupefacente è stata sequestrata e consegnata al Laboratorio Analisi Sostanze Stupefacenti (L.A.S.S.) del Comando Provinciale Carabinieri di Bologna per le successive indagini tecniche, lo straniero, invece, è stato arrestato. Su disposizione del Pubblico Ministero di turno presso la Procura della Repubblica di Bologna è stato tradotto nelle aule del Tribunale per la celebrazione del giudizio per direttissima all’esito del quale è stato sottoposto alla misura cautelare del divieto di dimora nella città metropolitana di Bologna.

 

Controlli ed arresti

PIAZZA XX SETTEMBRE E AUTOSTAZIONE: CONTROLLI A TAPPETO DEI CARABINIERI DEL COMANDO PROVINCIALE DI BOLOGNA. 3 PERSONE ARRESTATE OLTRE A DROGA E SOLDI SEQUESTRATI

Bologna: I Carabinieri della Compagnia Bologna Centro unitamente a quelli della S.I.O. (Squadra Intervento Operativo) del 5° Reggimento CC Emilia Romagna, nell’ambito di un mirato servizio di controllo del territorio finalizzato al contrasto dei reati contro il patrimonio e lo spaccio di sostanze stupefacenti nell’area interessata da piazza XX Settembre, l’Autostazione e le vie limitrofe, luoghi comunemente interessati da attività di spaccio e conflittualità tra vari gruppi di soggetti extracomunitari, hanno arrestato tre persone straniere rispettivamente di 19, 26 e 34anni, tutti in Italia senza fissa dimora, disoccupati, già noti alle Forze dell’Ordine, per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e/o psicotrope. Il primo arresto, quello del 34enne di origine nigeriana, è successo in via Montebello da parte di una pattuglia della Stazione Bologna Indipendenza la cui attenzione è stata attirata dallo straniero che, alla loro vista, si è mostrato subito agitato e restio a farsi identificare. Perquisito, lo stesso è stato trovato in possesso di 65euro in denaro contanti, materiale per il confezionamento e circa 47grammi di hashish occultato all’interno dei suoi slip. Dopo le formalità di rito è stato arrestato e, su disposizione del Pubblico Ministero di turno presso la Procura della Repubblica di Bologna, è stato tradotto in camera di sicurezza in attesa del processo con rito per direttissima all’esito del quale è stato sottoposto alla misura cautelare del divieto di dimora nella città metropolitana di Bologna. Gli altri due arresti, quello del 19 e 26enne entrambi di origine tunisina, si sono verificati invece all’interno dell’Autostazione di Bologna, quando anche in questo caso i Carabinieri sono stati attirati da i due stranieri che, assumendo il classico atteggiamento di “attesa”, tipico di spacciatori in cerca di potenziali clienti, si stavano aggirando nell’area in questione cercando di passare inosservati tra le centinaia di persone in transito (cittadini, turisti, lavoratori etc.). Il 19enne, alla vista dei militari, con una mossa repentina ha afferrato qualcosa dalle mani del suo connazionale e, senza pensarci due volte, ha portato la sua mano alla bocca ingoiandola senza masticare; noto modus operandi di spacciatori che per eludere il controllo ingoiano lo stupefacente. Durante la perquisizione, i due sono stati trovati complessivamente in possesso di 18 dosi di cocaina del peso di circa 7,50grammi, altri 6,2grammi circa di hashish e denaro contante pari a 200euro. Tutto il materiale recuperato, la droga e i soldi sono stati posti sotto sequestro. Nel corso delle procedure di identificazione, ai due stranieri è stata notificata l’ordinanza prefettizia di allontanamento dalle aree del centro urbano, in attesa di essere tradotti nelle aule del Tribunale per la celebrazione del processo con rito per direttissima, come disposto del Pubblico Ministero di turno presso la Procura della Repubblica di Bologna. All’esito del processo, gli arresti sono stati convalidati e i due stranieri sono stati rimessi in libertà senza irrogazione, al momento, di misura cautelare alcuna.