lunedì 30 dicembre 2024

Salvato dai Carabinieri

PER “VINCERE LA PAURA” SI AGGRAPPA AL PARAPETTO DEL PONTE DI VIA FUSCONA CHE SOVRASTA L’AUTOSTRADA. GIOVANE SALVATO DAI CARABINIERI.

Imola (BO): I Carabinieri del Nucleo Operativo Radiomobile di Imola hanno salvato un giovane che si era aggrappato sul parapetto esterno del ponte di via Fuscona che sovrasta l’autostrada A14. Ad accorgersi del ragazzo, sono stati gli automobilisti in transito che hanno telefonato al 112. Appresa la notizia i Carabinieri hanno raggiunto il giovane dal ponte di via Fuscona. A quel punto, un Carabiniere è rimasto accanto all’autoradio per coordinare le operazioni di salvataggio, mentre l’altro ha scavalcato il parapetto e si è avvicinato al ragazzo, per tranquillizzarlo e farlo tornare indietro. Cosciente della situazione, il giovane si è lasciato afferrare per un braccio dal Carabiniere che lo ha tratto in salvo, poi si è scusato per la situazione, dicendo che non voleva allarmare nessuno, ma voleva soltanto “…vincere le proprie paure”. Raggiunto dal personale del 118, il ragazzo è stato accompagnato in una struttura sanitaria per accertamenti.

 

Sommossa in hub per minori

SOMMOSSA NEL HUB PER MINORI STRANIERI NON ACCOMPAGNATI. LA SERA PRIMA INCENDIATO UN MAGAZZINO E IL GIORNO DOPO FERITO UN CARABINIERE.

Provincia di Bologna: I Carabinieri della Stazione di Sasso Marconi (BO) hanno arrestato un 17enne egiziano per resistenza a un pubblico ufficiale e lesione personale. È successo durante una richiesta d’aiuto del personale di una Organizzazione non lucrativa di utilità sociale (ONLUS) che aveva telefonato al 112 per segnalare una sommossa tra minori stranieri non accompagnati, all’interno di un HUB situato in Provincia di Bologna. Anche la sera prima c’era stato un intervento dei Carabinieri su richiesta dei Vigili del Fuoco che erano andati nella struttura per spegnere un incendio doloso di materassi e coperte di lana che era stato appiccato in un magazzino. Fortunatamente, l’intervento immediato del personale addetto, munito di estintori, permetteva di estinguere le fiamme prima ancora dell’arrivo dei Vigili del Fuoco. Tornando ai fatti accaduti il giorno dopo, i Carabinieri sono intervenuti per sedare una lite violenta tra due gruppi di minori con cittadinanze diverse che da quanto appreso, non riescono a convivere: minori tunisini e minori egiziani. All’arrivo dei militari, un Carabiniere è rimasto ferito nel tentativo di disarmare il 17enne egiziano armato di una lastra di vetro presa da un portone danneggiato, che stava per sferrare un colpo a un minore tunisino. Fortunatamente, il Carabiniere ha evitato un epilogo peggiore, bloccando il braccio del ragazzo, ma è rimasto ferito alla tempia, fortunatamente in modo lieve, come accertato dai sanitari del 118. Su disposizione della Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Bologna, il 17enne arrestato dai Carabinieri è stato accompagnato in una struttura della giustizia minorile. Il Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale per i Minorenni dell’Emilia Romagna ha convalidato l’arresto e il minorenne è stato accompagnato in una comunità per minori.

 

venerdì 27 dicembre 2024

Recuperate le campane

Recuperate le Campane della Chiesa di Fiorentina a Medicina

Nel comune di Medicina, una delicata e complessa operazione di recupero ha riportato alla luce le cinque campane della chiesa di Fiorentina, rimaste intrappolate nel campanile dopo il crollo del tetto dovuto alla vetustà della struttura.
L’intervento è stato portato a termine da squadre dei Vigili del Fuoco con il supporto del nucleo specialistico S.A.F. (Speleo Alpino Fluviale), che ha utilizzato attrezzature tra cui un’autogrù e un’autoscala per raggiungere e recuperare le campane attraverso i resti del tetto crollato.
Il recupero, oltre a essere una sfida tecnica, ha richiesto una meticolosa pianificazione. Le campane, preziose per valore storico e culturale, sono state maneggiate con estrema cura per preservarne l'integrità. L'intera operazione è stata supervisionata dal Comandante dei Vigili del Fuoco di Bologna che ha coordinato le varie fasi del lavoro assicurandosi che tutto si svolgesse in sicurezza e nel rispetto del patrimonio storico della comunità.
 

Sequestrati fuochi artificiali

 GDF BOLOGNA: SEQUESTRATI 100MILA FUOCHI D’ARTIFICIO ILLECITAMENTE DETENUTI PER UN PESO COMPLESSIVO DI CIRCA 400KG. In vista dell’approssimarsi delle festività di fine anno, si intensifica ulteriormente l’attività delle Fiamme Gialle del Comando Provinciale di Bologna che, nel quadro del costante controllo economico del territorio, hanno potenziato l’azione di contrasto all’ importazione e alla vendita di artifizi pirotecnici. In particolare, i militari della Compagnia Anti Terrorismo Pronto Impiego di Bologna, nell’ambito di un’ispezione presso un esercizio commerciale di grandi dimensioni insistente sul territorio di Castel Maggiore, hanno rinvenuto e sottoposto a sequestro 100mila articoli pirotecnici, per un totale di circa 400 kg e oltre 100 kg di massa attiva esplodente. In particolare, il materiale esplodente era illecitamente detenuto in violazione delle vigenti normative sul quantitativo massimo previsto per lo specifico esercizio commerciale e sulle modalità di custodia, in quanto a stretto contatto con materiale infiammabile, costituendo un grave rischio per l’incolumità pubblica. Il rappresentante legale della società, di origine cinese, è stato deferito alla competente Autorità Giudiziaria, per l’ipotesi di reato in materia di detenzione e commercializzazione illegale di prodotti esplodenti.

giovedì 26 dicembre 2024

Insegue la figlia con la mazza da baseball

INSEGUE LA FIGLIA CON LA MAZZA DA BASEBALL. PADRE ALLONTANATO DA CASA SU DISPOSIZIONE DEL GIUDICE

Provincia di Bologna: I Carabinieri della Tenenza di Medicina (BO) hanno eseguito un’ordinanza applicativa dell’allontanamento dalla casa familiare e del divieto di avvicinamento alla persona offesa, con applicazione dello strumento elettronico di controllo a distanza, nei confronti del presunto responsabile, un italiano sulla cinquantina, indagato dalla Procura della Repubblica di Bologna per maltrattamenti contro familiari o conviventi. La misura cautelare è stata emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Bologna, a seguito della richiesta del Pubblico Ministero che ha coordinato le indagini. Il presunto responsabile sarà chiamato a rispondere del delitto per avere maltrattato la figlia maggiorenne, attraverso aggressioni fisiche, mediante calci, schiaffi, prese per il collo, minacce di morte e aggressioni psicologiche, finalizzate a sminuirla per l’aspetto fisico e il peso corporeo (body shaming). La vicenda è emersa di recente, quando la ragazza è scappata da casa, per sfuggire al padre che la stava inseguendo con una mazza da baseball. La persona offesa ha capito di essere in serio pericolo di vita e ha chiesto aiuto ai Carabinieri i quali hanno informato l’Autorità giudiziaria. Rintracciato dai Carabinieri, l’uomo è stato sottoposto alla misura cautelare emessa dal Giudice.

 

Panico al Granreno

MOMENTI DI PANICO ALLO SHOPVILLE GRAN RENO: ADDETTO ALLA SICUREZZA COLPITO DA MALORE E DUE CARABINIERI FERITI PER FERMARE UN 17ENNE CHE STAVA DISTURBANDO I CLIENTI

Casalecchio di Reno (BO): I Carabinieri della Stazione di Zola Predosa hanno arrestato un 17enne per minaccia e resistenza a un pubblico ufficiale e lesione personale aggravata. È successo allo “Shopville Gran Reno”, quando i Carabinieri sono stati informati che un giovane aveva aggredito un addetto alla sicurezza che voleva allontanarlo dal centro commerciale perché stava disturbando i clienti. Alla vista dei Carabinieri, il giovane li ha minacciati di morte, poi ha tentato la fuga gettando via un borsello e quando è stato raggiunto li ha presi a pugni. Nonostante le ferite subite, i Carabinieri hanno portato a termine quello per cui erano stati chiamati: riportare l’ordine pubblico e consentire ai clienti, tra cui numerose famiglie con bambini, di trascorrere una felice giornata. Il giovane, identificato nel 17enne, è stato tranquillizzato e arrestato. All’interno del borsello recuperato dai Carabinieri, sono stati trovati cinque cellulari di provenienza sospetta, due bulloni esagonali, verosimilmente usati come tirapugni e un coltello a serramanico. Su disposizione della Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Bologna, il presunto responsabile è stato accompagnato in una struttura della giustizia minorile. L’addetto alla sicurezza colpito da un malore, 31enne italiano, è stato trasportato dai sanitari del 118 al Pronto Soccorso e Medicina d’Urgenza dell’Ospedale Maggiore. Anche i due Carabinieri feriti sono stati visitati e giudicati guaribili in quattro giorni. Il Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale per i Minorenni dell’Emilia Romagna ha convalidato l’arresto e il 17enne è stato accompagnato in una comunità per minori.

 

martedì 24 dicembre 2024

Arrestati dall' Antiterrorismo

La Procura della Repubblica di Bologna – Dipartimento Antiterrorismo ha coordinato un’indagine condotta dal Raggruppamento Operativo Speciale dei Carabinieri culminata con l’odierna esecuzione di una misura cautelare personale a carico di cinque giovani di origine straniera residenti nelle province di Bologna, Milano, Perugia ed Udine. Quattro degli indagati sono accusati di avere costituito un’associazione terroristica d’ispirazione salafita – jihadista declinata in chiave takfirista, denominata “Da’wa Italia” per mezzo della quale ponevano in essere condotte strumentali alla promozione, al consolidamento ed al rafforzamento delle formazioni terroristiche denominate “Al Qaeda” e “Stato Islamico”.

In particolare, attraverso la propaganda di contenuti jihadisti e al reclutamento di nuovi adepti alla causa, si sono dimostrati pronti a raggiungere i territori controllati dalle milizie jihadiste in Africa e Siria, circostanza che si sarebbe già concretizzata per uno dei sodali, il quale avrebbe abbandonato il territorio nazionale per recarsi nel corno d’Africa prima dell’emissione del provvedimento cautelare eseguito in data odierna. 

Per quanto riguarda il quinto giovane, fratello della principale indagata del gruppo, si ipotizza  nei suoi confronti l’avvio di un processo di radicalizzazione proprio sotto l’egida della sorella, e a suo carico l’Autorità Giudiziaria  contesta l’ipotesi dell’addestramento finalizzato a un possibile arruolamento nell’ambito di organizzazioni terroristiche jihadiste. Tutti i soggetti avrebbero operato sul territorio nazionale, attraverso la rete internet.

L’inchiesta, rivelatasi complessa e articolata e condotta mediante l’importante coordinamento della Procura Nazionale Antimafia e Antiterrorismo, è stata avviata nel settembre 2023, partendo dall’azione di monitoraggio sui circuiti radicali di matrice jihadista, con particolare attenzione alla diffusione di contenuti di propaganda attraverso la rete, ormai divenuto formidabile strumento per avvicinare e fidelizzare soprattutto giovani di seconda generazione con un background migratorio o ragazzi italiani in cerca di una chiara identità e che più di altri subiscono la fascinazione della retorica jihadista globale. 

In questo contesto, le investigazioni si sono concentrate in prima istanza sul ruolo ricoperto da una giovane pakistana cresciuta e residente a Bologna, la quale, evidenziando particolare attivismo ed emergendo per l’incessante opera di proselitismo, è stata sin da subito in grado di coinvolgere un’altra giovane di origine algerina cresciuta e residente a Spoleto, insieme alla quale avrebbe formato un gruppo a sé stante dedito alla propaganda e denominato appunto “Da’wa”, che in arabo significa “chiamata”, intesa nella sua accezione di invocazione ad abbracciare la “giusta” versione dell’Islam.

 Gli ulteriori approfondimenti hanno permesso di identificare altri partecipi al sodalizio ed in particolare acquisire gravi indizi di reità nei riguardi di un giovane cresciuto a Milano che si ritiene essersi unito alle milizie jihadiste operanti in Corno d’Africa e di un altro di origine turca, da molti anni residente tra le provincie di Gorizia e Udine dove risultava ben inserito nel tessuto socio-economico della zona. 

Nel programma e nelle vicende di questo gruppo si rinvengono alcuni punti cardine del movimento jihadista globale: il sempre maggiore ricorso ai giovani, spesso anche minorenni, che risultano particolarmente affascinati dalla propaganda e che in breve diventano a loro volta strumenti di diffusione del messaggio, oltre a risultare imprevedibili nel potenziale passaggio all’azione e quindi ancor più pericolosi; in questo percorso sembra aver assunto un ruolo centrale il periodo del COVID, che costringendoli  a un isolamento forzato ha facilitato un rapido processo di radicalizzazione, oggettivamente amplificato dalla rete internet.

Nel corso delle indagini è stato possibile assistere ad una rapida e per questo preoccupante   evoluzione nelle intenzioni degli indagati di non limitare  il loro impegno alla sola propaganda di contenuti jihadisti ma  di ampliare il raggio d’azione verso nuovi soggetti (è il caso del fratello  minore della principale indagata) oltre a ricercare contatti al difuori del territorio italiano per  cercare di raggiungere ei territori controllati dalle milizie jihadiste. 


 

Auguri

Tantissimi auguri i Buon Natale e Felice Anno Nuovo a tutti voi e alle vostre famiglie. Zucchini
 

lunedì 23 dicembre 2024

Carabinieri aggrediti

CARABINIERI AGGREDITI DA UN AUTOMOBILISTA CHE VOLEVA EVITARE IL CONTROLLO.

Medicina (BO): I Carabinieri della Tenenza di Medicina hanno arrestato un automobilista italiano 54enne per resistenza a un pubblico ufficiale e lesione personale aggravata. È successo durante un inseguimento che i Carabinieri hanno ingaggiato con l’automobilista che non si era fermato al controllo dei militari, allontanandosi a forte velocità e mettendo in pericolo l’incolumità degli utenti della strada, tra cui un pedone che ha rischiato di essere investito. Raggiunto poco dopo, l’automobilista è sceso dal veicolo, tentando la fuga a piedi, ma i Carabinieri lo hanno fermato, invitandolo ad esibire i documenti di guida e circolazione. Infastidito dalla richiesta dei Carabinieri, l’automobilista li ha aggrediti con calci e pugni, costringendoli ad adottare dei provvedimenti: l’utilizzo dello spray urticante che ha risolto la situazione, neutralizzando la condotta violenta dell’uomo. Nonostante tutto, i due Carabinieri sono rimasti feriti. Soccorsi dai sanitari del 118, i due militari sono stati giudicati guaribili in tre giorni. Avendo respinto la prova dell’etilometro, l’automobilista dovrà rispondere anche del rifiuto di sottoporsi all’alcol test. Il presunto responsabile è stato arrestato, in attesa di essere processato con giudizio direttissimo, come disposto dal Pubblico Ministero di turno presso la Procura della Repubblica di Bologna.

 

Truffa telefonica

“SONO LUCA, L’AIUTO IO!” DOTTORESSA ALLEGGERITA DI 20.900 EURO CON LO “SMISHING”. DENUNCIATO DAI CARABINIERI IL PRESUNTO AUTORE.

Bologna: I Carabinieri della Stazione Bologna Navile hanno denunciato il presunto autore di una truffa commessa ai danni di un medico che aveva ricevuto un SMS dalla società che gestisce la sua carta di credito. Preoccupata dal messaggio che l’avvisava di un problema con la carta di credito, la donna cliccava sul link e subito dopo riceveva la telefonata di Luca, un operatore. Questi, dopo averle comunicato di essere stata truffata, la invitava ad andare a uno sportello ATM per trasferire i soldi rimasti, 20.900 euro, in un conto corrente più sicuro con la seguente causale: “Restituzione fondi personali”. Purtroppo, la vittima non sapeva che il conto corrente “più sicuro” era quello di Luca, l’operatore telefonico, gentile ed educato che si era spacciato per un dipendente della società che gestisce il conto della donna. Accortasi di essere stata truffata, la donna è andata dai Carabinieri che hanno avviato le indagini, coordinati dalla Procura della Repubblica di Bologna. È stato individuato il presunto autore, un 49enne italiano, disoccupato, con precedenti di polizia che non si chiama Luca.

 

sabato 21 dicembre 2024

Ruba consolle

FURTI NATALIZI: AGGREDISCE L’ADDETTA ALLA VIGILANZA NEL TENTATIVO DI RUBARE UNA CONSOLLE PER VIDEO GIOCHI. 20ENNE ARRESTATO DAI CARABINIERI

Bologna: È massima allerta da parte degli addetti alla sicurezza e dei Carabinieri del Comando Provinciale di Bologna per quanto riguarda i furti nei centri commerciali, con particolare attenzione a quei punti vendita preferiti dai clienti per i regali di Natale e pertanto più sensibili. Nella circostanza, i Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Bologna hanno arrestato un 20enne italiano, disoccupato e con precedenti di polizia, per tentata rapina impropria. È successo al Parco Commerciale “Meraville” di via Tito Carnacini, dove il giovane è stato fermato durante la fuga da un negozio di prodotti elettronici, in cui si era recato per prendere una consolle per video giochi. Alla vista del ragazzo che stava uscendo dalla corsia “senza acquisti”, con la confezione in mano, l’addetta alla sicurezza lo ha fermato e gli ha chiesto di mostrarle il documento commerciale per attestarne l’acquisto, ma lui l’ha aggredita, spingendola violentemente verso una porta ed è fuggito. Bloccato nelle vicinanze dai Carabinieri, il presunto responsabile, identificato nel 20enne italiano, è stato arrestato, in attesa di essere processato con giudizio direttissimo, come disposto dal Pubblico Ministero di turno presso la Procura della Repubblica di Bologna. L’addetta alla sicurezza è rimasta ferita al volto e al naso, ma nonostante tutto si è rifiutata di farsi medicare per continuare a lavorare con i suoi colleghi.

 

Finto volontariato

 GDF BOLOGNA: SMASCHERATA FINTA ASSOCIAZIONE DI VOLONTARIATO PER IL TRASPORTO IN AMBULANZA. RECUPERATI A TASSAZIONE CIRCA 300 MILA EURO. Le Fiamme Gialle del Comando Provinciale di Bologna hanno condotto una verifica fiscale nei confronti di un Ente no-profit attivo nel territorio del Nuovo Circondario Imolese che sarebbe stato sfruttato per dissimulare proventi da destinare a scopi non solidaristici. Infatti, i cosiddetti Enti del terzo Settore sono caratterizzati dal loro scopo non lucrativo e dallo svolgimento, in via principale, di attività finalizzate a soddisfare l’interesse della collettività. Nello specifico, l’Associazione di Volontariato, operante nel settore del trasporto in ambulanza di soggetti privati, sarebbe stata un mero schermo utilizzato dai soci e, in particolare, dal Presidente, per intascare denaro derivante da tale attività beneficiando, al contempo, dei vantaggi fiscali riservati agli enti senza scopo di lucro. D’altronde, tra le principali agevolazioni fiscali, previste dal Codice del Terzo Settore, per tale tipologia di Ente, vi è l’esenzione dal pagamento dell’IRES e dell’IVA. Le Fiamme Gialle della Compagnia di Imola, attraverso l’analisi della documentazione contabile e dei bilanci presentati dall’Associazione, ne hanno disconosciuto la natura di ente non commerciale a causa di una serie di anomalie come, tra l’altro, numerosi prelevamenti operati dal Presidente e utilizzati per spese personali non giustificate, ben lontane dal perseguimento di finalità solidaristiche. Pertanto, i militari hanno ricostruito il volume d’affari generato dall’Ente no-profit nel corso degli ultimi 4 anni e ricondotto a tassazione ordinaria un importo pari a circa € 310.000,00.

Rimuove l' antitaccheggio

RIMUOVE L’ANTITACCHEGGIO AD ALCUNI CAPI DI ABBIGLIAMENTO: STRANIERO ARRESTATO DAI CARABINIERI

Provincia di Bologna: I Carabinieri della Stazione di Anzola dell’Emilia hanno arrestato uno straniero poco più che ventenne, noto alle Forze dell’Ordine, per il reato di tentato furto aggravato. Il giovane, all’interno di un negozio di abbigliamento, di un centro commerciale della Provincia di Bologna, ha rimosso il sistema di antitaccheggio da alcuni abiti, per poi dirigersi verso l’uscita senza pagare. Un agente della Polizia Locale, che si trovava anch’esso all’interno del suddetto negozio, libero dal servizio, ha bloccato il malfattore per poi contattare immediatamente i Carabinieri. I militari, giunti poco dopo, hanno recuperato la refurtiva, del valore di circa 200 euro e restituita all’avente diritto, mentre il ragazzo è stato arrestato, su disposizione della Procura della Repubblica di Bologna e al termine del giudizio direttissimo è stato sottoposto alla misura cautelare dalla presentazione alla P.G. 

Incidente Via Triumvirato

Incidente questa mattina ore 09,30 in Via Triumvirato tra due auto. Una macchina ha tamponato una Y10 sul lato sinistro e ha preso il pneumatico alzandosi per poi ribaltare. Via Triumvirato per ora è percorribile solo a senso unico alternato. Sul posto la Polizia Locale è Vigili del Fuoco
 

giovedì 19 dicembre 2024

Truffa anziani

TRUFFE AGLI ANZIANI: 86ENNE PRESA DI MIRA DA UNA BANDA DI MALVIVENTI. INTERVIENE LA NIPOTE CHE CHIAMA I CARABINIERI

Fontanelice (BO): “I Carabinieri sono gentili! Voi siete dei criminali!”. Si è conclusa così la telefonata di una donna sulla sessantina che era a casa della zia, quasi novantenne. È successo quando l’anziana ha ricevuto la telefonata di un uomo che spacciandosi per avvocato, tentava di procurarsi delle informazioni, probabilmente finalizzate a consumare la truffa della cauzione per salvare un parente da guai giudiziari scaturiti da un incidente stradale. L’interlocutore però non è riuscito a ottenere molti dettagli perché la donna si è insospettita e ha passato la telefonata alla nipote che era in sua compagnia. Quando l’avvocato si è trovato di fronte una persona più giovane e diffidente, ha informato la signora che avrebbe ricevuto la telefonata dei Carabinieri. Nella seconda telefonata, la nipote è stata aggredita verbalmente da un fantomatico Carabiniere che voleva acquisire altre informazioni. A quel punto, la donna, resasi conto che l’interlocutore non era un militare vero, ma uno dei tanti ciarlatani ed essendo a conoscenza della campagna informativa portata avanti dall’Arma dei Carabinieri contro le truffe agli anziani, gli ha risposto: “I Carabinieri sono gentili! Voi siete dei criminali!” e ha riattaccato. La nipote poi ha riferito tutto al 112 e ai Carabinieri della Stazione di Fontanelice.

 

Arrestato dopo inseguimento

 Nella notte del 15.12.2024, verso le ore 1.15, personale della Sottosezione di Polizia Stradale di Bologna ha tratto in arresto un uomo italiano classe ’85, residente nella provincia di Bologna, responsabile di furto di autovettura, resistenza a pubblico ufficiale, guida con patente revocata e in stato di ebbrezza alcolica.

L’uomo all’apice di una discussione con la compagna, avvenuta in auto mentre lei era alla guida, le ha sottratto l’autovettura e si è dato alla fuga. La donna, benché fosse lei alla guida, temendo per la propria incolumità, aveva preferito scendere e allontanarsi dalla macchina.

L’immediata denuncia del furto ha permesso al personale della Sottosezione di Polizia Stradale di Bologna di intercettare la macchina e di procedere così all’arresto dell’uomo. L’arresto è avvenuto in via Pietramellara, all’altezza di via Bovi Campeggi, dopo un inseguimento a forte velocità per le vie adiacenti al centro della città di Bologna.

A seguito dell’arresto, si è proceduto con il giudizio direttissimo: il giudice ha convalidato l’arresto e, contestualmente, ha emesso una condanna alla pena di 10 mesi di reclusione.

57enne arrestato

57ENNE STRANIERO ARRESTATO DAI CARABINIERI DOPO QUASI VENT’ANNI DI VIOLENZE FISICHE, VERBALI E PSICOLOGICHE RIVOLTE NEI CONFRONTI DELLA MOGLIE

Bologna: I Carabinieri della Stazione Bologna Indipendenza hanno arrestato un 57enne originario della Tunisia, incensurato, per maltrattamenti in famiglia. L’episodio che ha portato all’arresto dell’uomo è successo durante il weekend quando i Carabinieri di via Galliera sono intervenuti a seguito di una lite avvenuta tra un uomo e una donna nel quartiere Saragozza. Raggiunto l’indirizzo segnalato, i militari hanno notato una donna seduta per terra dolorante, la quale ha riferito loro di essere stata poco prima aggredita dal marito convivente. Soccorsa dai sanitari del 118, la donna è stata poi trasportata al pronto soccorso per accertamenti, a seguito dei quali è stata dimessa con una prognosi di 5 giorni per aver riportato traumi contusivi al gomito e agli arti inferiori. Dopo aver trovato il coraggio di chiedere aiuto ai Carabinieri, la donna ha presentato querela raccontando di essere sposata da oltre vent’anni con il marito connazionale e di essere vittima di continui maltrattamenti fisici caratterizzati principalmente da pugni e schiaffi, tutti circoscritti prevalentemente durante i fine settimana in cui il marito è solito abusare di sostanze alcoliche. Ha riferito anche che da ormai diversi anni il marito è solito rivolgerle una serie di violenze psicologiche caratterizzate da ripetuti insulti e frasi dal tono umiliante ed offensivo, tutti effetti particolarmente mortificanti. Rintracciato poco distante dall’abitazione, l’uomo è stato arrestato e, su disposizione del Pubblico Ministero di turno presso la Procura della Repubblica di Bologna, è stato tradotto in carcere in attesa dell’udienza di convalida. 

mercoledì 18 dicembre 2024

3 persone arrestate

TRE PERSONE ARRESTATE DAI CARABINIERI DEL NUCLEO OPERATIVO RADIOMOBILE DI BORGO PANIGALE

Zola Predosa (BO): I Carabinieri del Nucleo Operativo Radiomobile di Borgo Panigale hanno arrestato tre bolognesi di 25, 27 e 40 anni, disoccupati e con precedenti di polizia, per furto aggravato in concorso commesso ai danni di una società che opera nel automotive. L’arresto è stato eseguito grazie ad un cittadino che ha telefonato al 112 per segnalare la presenza di persone sospette davanti all’azienda. All’arrivo dei Carabinieri, i tre soggetti sono stati identificati mentre si stavano allontanando a bordo di un furgone. All’interno del veicolo perquisito dai Carabinieri, sono state trovate 14 batterie per automobili, che erano appena state asportate dall’interno della citata ditta, il cui cancello d’ingresso era stato forzato. La refurtiva è stata sequestrata dai Carabinieri e restituita al legittimo proprietario. I presunti responsabili sono stati accompagnati in caserma e arrestati, in attesa di essere giudicati con rito direttissimo, come disposto dal Pubblico Ministero di turno presso la Procura della Repubblica di Bologna.

 

Armato di coltello

SI AGGIRA IN BOLOGNINA CON UN GROSSO COLTELLO DA CUCINA. 31ENNE ARRESTATO DAI CARABINIERI.

Bologna: I Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Bologna hanno arrestato un 31enne marocchino, con precedenti di polizia, per maltrattamenti contro familiari o conviventi e resistenza pubblico ufficiale. L’arresto è stato eseguito a seguito di alcune segnalazioni giunte al 112 da parte di alcuni condomini, residenti in zona Bolognina, che avevano descritto il comportamento oltremodo esagitato di un uomo, verosimilmente armato di machete, mentre gettava alcune bottiglie di birra dal balcone. Ad attendere i militari in strada vi era una donna disperata la quale, in preda al panico, si presentava come la moglie del soggetto che era stato visto aggirarsi con un’arma da taglio. La stessa, infatti, confermava le versioni indicate nelle segnalazioni al 112 aggiungendo che qualche minuto prima era scappata di casa a seguito di uno scatto d’ira del coniuge avuto nel corso dell’ennesima discussione domestica che l’aveva spaventata temendo per la propria incolumità. I Carabinieri del Nucleo Radiomobile, con l’ausilio della Squadra Operativa di Supporto del Reggimento CC Emilia Romagna, che impiega militari in assetto antiterroristico addestrati ad affrontare situazioni ad alto rischio, dopo aver indossato i dispositivi di protezione individuale entravano nel palazzo con estrema cautela, anche perché alcuni testimoni confermavano la presenza di un uomo armato di machete. Il soggetto alla vista dei Carabinieri sul pianerottolo dell’abitazione, iniziava ad urlare tentando di chiudere la porta, non riuscendoci perché bloccata dagli operanti. A quel punto, i Carabinieri riuscivano ad entrare venendo aggrediti con spintoni che non portavano ulteriori conseguenze. Il soggetto, identificato nel 31enne marocchino, è stato tranquillizzato, immobilizzato e accompagnato in caserma. Durante l’intervento in casa, gli operanti, dopo aver accertato che l’abitazione era stata messa a soqquadro a seguito di una pregressa lite coniugale, hanno sequestrato un grosso coltello da cucina modificato artigianalmente tanto da essere più adatto all’offesa che all’uso domestico. Su disposizione del Pubblico Ministero di turno presso la Procura della Repubblica di Bologna, il presunto responsabile è stato tradotto presso la Casa circondariale – Rocco D’Amato, a disposizione dell’Autorità giudiziaria.

 

martedì 17 dicembre 2024

40enne arrestato

40ENNE ARRESTATO PER MALTRATTAMENTI IN FAMIGLIA E ATTI PERSECUTORI ALLA CENA AZIENDALE

Bologna: I Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Bologna hanno arrestato un 40enne italiano per maltrattamenti contro familiari o conviventi e atti persecutori. L’arresto è stato eseguito durante una richiesta d’aiuto di una donna che nel corso di una cena aziendale in un ristorante, aveva telefonato al 112 per segnalare la presenza dell’ex compagno che l’aveva raggiunta, insultandola e interrompendo la serata conviviale. Alla vista dei Carabinieri, la donna si è gettata tra le braccia dei militari piangendo e chiedendo aiuto. Ricostruendo l’accaduto e analizzando la storia tra i due ex conviventi, i Carabinieri hanno proceduto all’arresto del 40enne che non accettando la fine della relazione sentimentale, avvenuta otto mesi fa verosimilmente a causa degli atteggiamenti negativi dell’uomo che avevano turbato l’ambiente familiare, aveva iniziato a perseguitarla. Informato dai Carabinieri, il Pubblico Ministero di turno presso la Procura della Repubblica di Bologna disponeva di procedere con giudizio direttissimo.

 

Danneggiata finestra

FESTA CON “SORPRESA”. MINORENNE DENUNCIATO DAI CARABINIERI PER DANNEGGIAMENTO.

Medicina (BO): I Carabinieri della Tenenza di Medicina hanno identificato il presunto autore del danneggiamento di una finestra del Centro Sociale Ricreativo e Culturale Medicinese – Medicivitas. La denuncia è scaturita a seguito dei fatti accaduti durante una festa di compleanno tra giovani nel circolo sociale che era stato affittato per l’occasione. L’evento era stato interrotto da una sassata proveniente dall’esterno che aveva sfondato una finestra della sala. Gli invitati, spaventati dalla situazione, avevano telefonato al 112 e i Carabinieri del Nucleo Operativo Radiomobile di Imola erano intervenuti per raccogliere le testimonianze. Ricevuta la denuncia del rappresentante legale del centro sociale, i Carabinieri hanno avviato le indagini, identificando il presunto autore in un minorenne e comunicando la notizia di reato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Bologna. Ai Carabinieri che lo hanno convocato in caserma unitamente ai genitori, il presunto autore ha ammesso le proprie responsabilità, limitando il gesto a una bravata e promettendo di risarcire il danno.

 

venerdì 13 dicembre 2024

Arrestato un marocchino

Bologna: I Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Bologna hanno arrestato un 38enne marocchino, senza fissa dimora, disoccupato, per resistenza a un pubblico ufficiale e lesioni personali. È successo durante un intervento dei Carabinieri, richiesto dal personale sanitario, per placare l’ira di un paziente ricoverato all’Ospedale Maggiore. Quando i Carabinieri sono entrati nell’area ospedaliera, si sono trovati di fronte due guardie giurate che stavano cercando di calmare il paziente che li stava colpendo con calci e pugni. Tranquillizzato dai Carabinieri, il soggetto, identificato nel 38enne marocchino è stato accompagnato in caserma. Nel frattempo, i Carabinieri hanno raccolto la testimonianza delle guardie giurate, venendo a conoscenza che poco prima erano intervenute per difendere la dottoressa responsabile della Medicina d’Urgenza e Osservazione Breve che era stata aggredita verbalmente dal 38enne che si era rifiutato di accettare la decisione relativa alle sue dimissioni. Di fronte alle urla del paziente che aveva iniziato a sputare per terra per dimostrare la sua contrarietà a lasciare il letto d’ospedale, le guardie giurate si sono avvicinate, prendendo le difese del medico cercando di mediare la situazione, venendo aggredite e ferite. Soccorse dai sanitari del pronto Soccorso e Medicina d’Urgenza, sono state medicate e giudicate guaribili in giorni 3 e 10. I Carabinieri hanno arrestato il presunto responsabile, 38enne marocchino, informando il Pubblico Ministero di turno presso la Procura della Repubblica di Bologna che disponeva di procedere con giudizio direttissimo.
 

giovedì 12 dicembre 2024

Corriere della droga

POLIZIA DI STATO DI BOLOGNA: ARRESTATO UN CORRIERE DELLA DROGA SULL’AUTOSTRADA A14 BOLOGNA - TARANTO

Notiziezucchini.blogspot.com Nella giornata del 09.12.2024, il personale della Sottosezione Polizia Stradale di Bologna ha sequestrato oltre 10 kg di Hashish e arrestato un individuo italiano, poco più che maggiorenne, verosimilmente coinvolto in un’organizzazione criminale dedita al traffico illecito di droga.

L'attività è scaturita da un controllo d’iniziativa di un conducente e un passeggero di un’autovettura di colore bianco, che era in procinto di ripartire dall’area di Servizio denominata “Pioppa Ovest”, sita sull’A14.

Alle domande incalzanti degli Agenti seguivano risposte evasive e sfuggenti dei controllati, che hanno fatto emergere la percezione che potessero nascondere qualcosa.

I dubbi degli Agenti della Polstrada si sono rivelati esatti, infatti, all’interno di una borsa posta sotto i sedili hanno trovato n. 100 panetti di sostanza stupefacente per un totale di 10 kg di Hashish. Inoltre, uno dei due uomini fermati veniva trovato in possesso di altri 5,85 grammi della stessa sostanza.

L’intervento, che rappresenta un colpo significativo al traffico di sostanze stupefacenti nella zona, è stato coordinato dalla Procura della Repubblica di Bologna. L’uomo italiano arrestato, su disposizione del P.M. di turno, è stato condotto presso la casa circondariale di Bologna con l’accusa di possesso di sostanza stupefacente ai fini di spaccio


 

mercoledì 11 dicembre 2024

Furto di colla

Bologna: I Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Bologna hanno arrestato un 40enne italiano, disoccupato, pregiudicato, per tentata rapina impropria e lesioni personali. È successo nel pomeriggio all’interno del negozio “Tigotà” di via San Felice quando l’uomo, dopo aver prelevato alcune confezioni di colla formato gigante dagli scaffali del reparto di cancelleria, le ha occultate all’interno della sua borsa a tracolla ed è uscito dal negozio oltrepassando la cassa “uscita senza acquisti”, senza pagare nulla. Nella circostanza, un addetto alla vigilanza che ha subito riconosciuto l’uomo in quanto in passato si è reso responsabile di altri furti in negozio, non l’ha mai perso di vista fino a quando ha deciso di fermarlo per una verifica. Istantaneamente il 40enne ha assunto subito un atteggiamento violento nei confronti del vigilante, arrivando a minacciarlo di morte se non lo avesse lasciato andare e, nella circostanza, lo ha ripetutamente strattonato colpendolo con calci e pugni allo scopo di dileguarsi dal negozio. Nonostante il dolore e le ferite riportate, l'addetto alla vigilanza non lo ha lasciato andar via fino all’arrivo dei Carabinieri del Radiomobile, allertati da una cassiera del negozio. La refurtiva del valore commerciale pari a 20euro è stata recuperata e restituita al direttore del supermercato, l’addetto alla vigilanza, invece, è stato successivamente visitato e medicato al pronto soccorso dove gli è stata riscontrata una prognosi di 30 giorni. Dopo le procedure di identificazione, il 40enne è stato arrestato e, su disposizione del Pubblico Ministero di turno presso la Procura della Repubblica di Bologna, è stato tradotto in Tribunale per la celebrazione del giudizio per direttissima al termine del quale l’arresto è stato convalidato e in attesa della sentenza, posticipata per la richiesta dei termini a difesa, l’uomo è stato tradotto presso la Casa Circondariale “Rocco d’Amato”.
 

Sequestro di denaro in contanti

GDF BOLOGNA: INTERCETTATI 2,8 MILIONI DI EURO DI VALUTA NON DICHIARATA PRESSO L’AEROPORTO “G. MARCONI” DI BOLOGNA. Continua l’attività di contrasto al traffico illecito di valuta presso l’aeroporto “Guglielmo Marconi” di Bologna. Negli ultimi sei mesi, la Guardia di Finanza e l’Agenzia delle Dogane e Monopoli hanno intensificato i controlli, attuando un piano d’azione congiunto per monitorare e controllare i flussi di passeggeri in arrivo e in partenza, concentrandosi in particolare sui voli a maggiore rischio. Questa strategia di controllo mirato ha portato all’intercettazione di oltre 180 passeggeri, che tentavano di trasferire valuta senza dichiarazione per un importo complessivo di 2,8 milioni di euro. La normativa vigente stabilisce l’obbligo di dichiarare in dogana somme pari o superiori a 10.000 euro per i trasferimenti in entrata o in uscita dal territorio nazionale. La maggior parte dei trasgressori ha scelto di estinguere immediatamente la violazione attraverso il pagamento della sanzione prevista, usufruendo dell’istituto dell’oblazione. Tuttavia, per i passeggeri recidivi – già sanzionati in misura ridotta negli ultimi cinque anni – è stato applicato il sequestro amministrativo di parte della valuta trasportata. Tra i casi più significativi figura quello di un cittadino marocchino residente in Italia, proveniente da Casablanca, fermato con oltre 50.000 euro in contanti non dichiarati. In questo caso, la normativa prevede il sequestro del 50% della somma eccedente il limite consentito, pari ad oltre 20.000 euro. Questi episodi evidenziano come tali violazioni, apparentemente di natura amministrativa, possano celare fenomeni di maggiore gravità, tra cui riciclaggio di denaro e finanziamento di attività illecite, confermando l’importanza di un’attività di controllo rigorosa e continuativa.
 

giovedì 5 dicembre 2024

Urla e sangue al bar

URLA E SANGUE AL BAR. DUE CLIENTI FERITI DA UN ALTRO AVVENTORE. PRESUNTO RESPONSABILE ARRESTATO DAI CARABINIERI.

Ozzano Emilia (BO): I Carabinieri della Stazione di Ozzano Emilia hanno arrestato un 28enne tunisino per lesioni personali aggravate. L’arresto è stato eseguito durante la richiesta di aiuto della titolare di un bar che aveva telefonato al 112 segnalando una lite nel suo locale. I Carabinieri si sono diretti velocemente presso l’esercizio pubblico e quando sono arrivati, la prima cosa che hanno visto, sono state le macchie di sangue sul pavimento, provenienti dalle ferite di un paio di clienti sulla trentina che erano stati aggrediti da un terzo cliente, verosimilmente armato di un oggetto appuntito, con cui avevano avuto una discussione. In particolare, i Carabinieri hanno scoperto che i malcapitati erano stati feriti al fianco perché avevano preso le difese della barista, la quale, qualche minuto prima, aveva richiamato il presunto responsabile, facendolo allontanare dallo scaffale delle bevande alcoliche. Urtato dal richiamo della donna, il soggetto si era arrabbiato, iniziando una lite con i presenti, tra cui i due clienti feriti. Questi, soccorsi dai sanitari del 118 sono stati trasportati al Pronto Soccorso e Medicina d’Urgenza dell’Ospedale Maggiore di Bologna, dove sono stati medicati e giudicati guaribili in 10 e 30 giorni. Il presunto responsabile, identificato nel 28enne tunisino è stato arrestato dai Carabinieri che hanno informato il Pubblico Ministero di turno presso la Procura della Repubblica di Bologna che disponeva di procedere con giudizio direttissimo. L’arresto è stato convalidato dal Giudice nelle aule giudiziarie del Tribunale di Bologna e nei confronti del 28enne è stata emessa la misura cautelare della custodia in carcere.

 

martedì 3 dicembre 2024

Sfruttamento del lavoro

Anzola Emilia (BO): I Carabinieri della Stazione di Anzola Emilia hanno eseguito un’ordinanza applicativa della misura cautelare degli arresti domiciliari, nei confronti di un marocchino sulla trentina, residente in Provincia di Bologna, indagato nell’ambito di un’indagine per intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro. La misura cautelare è stata emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Bologna, a seguito della richiesta del Pubblico Ministero dalla Procura della Repubblica felsinea che ha coordinato le indagini dei Carabinieri. L’attività d’indagine è nata da un semplice controllo alla circolazione stradale, nel corso del quale il marocchino, titolare di un’impresa di edilizia senza dipendenti, era stato controllato alla guida di un autocarro che trasportava cinque immigrati, vestiti con indumenti da lavoro sporchi di materiale edile, riscontrati poi irregolari sul territorio italiano. Il presunto responsabile, ai Carabinieri che lo avevano fermato, ammetteva spontaneamente di aver assunto quegli operai in “nero” perché aveva difficoltà a trovare lavoratori da assumere con regolare contratto di lavoro. Sono così scattati gli approfondimenti investigativi, svolti dai Carabinieri della Stazione di Anzola Emilia anche con l’ausilio dei Carabinieri del Nucleo Ispettorato Lavoro di Bologna. E’ stato possibile ricostruire il modus operandi del trentenne marocchino, che reclutava connazionali, per lo più irregolari sul territorio italiano, nei pressi di un bar di Crevalcore, facendoli lavorare alla giornata, all’incirca dalle 8 del mattino sino alle 18, per una paga di 50 euro al giorno. Quattro di queste vittime sono state identificate nel corso delle indagini, ed uno di queste, sentito dai Carabinieri, ha confermato la dinamica illecita ricostruita durante le indagini, con cui l’odierno arrestato sfruttava la manodopera degli immigrati. Pertanto, rintracciato dai Carabinieri, il presunto responsabile è stato arrestato e sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari emessa dal Giudice.
 

lunedì 2 dicembre 2024

Nasconde refurtiva

NASCONDE MERCE RUBATA PER UN VALORE DI CIRCA 5.000,00 EURO: 56ENNE STRANIERA ARRESTATA DAI CARABINIERI PER FURTO AGGRAVATO

Bologna: I Carabinieri della Stazione di Bentivoglio hanno arrestato una 56enne straniera, nota alle Forze dell’ordine, per il reato di furto aggravato. È successo quando, l’addetto alla sicurezza di un’azienda sita all’interno dell’Interporto di Bologna, del Comune di Bentivoglio, ha notato che la 56enne in questione, in qualità di addetta alle spedizioni, con atteggiamenti sospetti, ha occultando della merce predisposta per la spedizione stessa. Alla fine del turno di lavoro la donna, nel momento in cui ha varcato i metal detector, per uscire dalla ditta, quest’ultimi hanno dato il segnale di allarme.  A quel punto, il responsabile della sicurezza ha immediatamente fermato la dipendente ed ha contattato i Carabinieri. I militari, giunti dopo pochi istanti sul posto, dopo aver identificato la donna, hanno constatato che la stessa si era impossessata, di diversi capi di abbigliamento e oggettistica varia, per un valore di circa 5.000,00 euro, nascondendola in una borsa e all’interno del proprio cappotto. Appurato ciò, la 56enne è stata arrestata dai Carabinieri e su disposizione della Procura della Repubblica di Bologna, è stata sottoposta alla misura cautelare degli arresti domiciliari, mentre la refurtiva è stata sequestrata dai militari operanti.

 

sabato 30 novembre 2024

Rapine in strada

 Notte movimentata quella di ieri, nel centro di Bologna, dove le Volanti della Polizia di Stato sono intervenute più volte su segnalazione di cittadini rimasti vittime di rapine in strada.

Non sono stati da meno, però, i risultati operativi raggiunti, dal momento che l’U.P.G.S.P., nella giornata di ieri, ha eseguito due arresti per i reati di rapina e tentata rapina.

Sulla notte, alle ore 3 circa, la Sala Operativa inviava la volante in Via Irnerio nei pressi del giardino botanico, a seguito di una segnalazione di una rapina ai danni di una ragazza. In particolare, un uomo marocchino, dopo aver asportato un telefono cellulare, un IPhone 14, si allontanava in direzione centro città.

La vittima inseguiva l’uomo e forniva agli Agenti la posizione dello stesso, che alla vista degli operatori lasciava il telefono sopra ad uno scooter.

Il cittadino marocchino, irregolare sul territorio nazionale, veniva bloccato e accompagnato presso la locale Questura. Lo stesso risultava avere numerosissimi reati contro il patrimonio e la Pubblica Amministrazione, oltre a due condanne per il reato di rapina e furto aggravato; e divieto di ritorno nel Comune di Bologna con foglio di via Obbligatorio, emesso dal Questore lo scorso aprile, della durata di 4 anni.

Notiziato il P.M., ne disponeva il rito direttissimo previsto per le ore 9.30 della giornata odierna; al termine dell’udienza, il reo verrà messo a disposizione del locale Ufficio Immigrazione per le valutazioni inerenti la sua posizione sul territorio nazionale.

 

Per ciò che attiene il secondo arresto effettuato dall’Ufficio Volanti, nel pomeriggio ieri, attorno alle ore 17.30 circa, gli Agenti si recavano nei pressi dell’attività commerciale “Stroili Oro” sita in via Indipendenza, a seguito di una segnalazione di rapina pervenuta da una commessa della suddetta gioielleria.

In particolare, un uomo messicano, con la scusa di farsi mostrare alcune collane d’oro, dal valore complessivo di circa 1500 euro, se ne impossessava spintonando con forza la commessa, dandosi immediatamente alla fuga.

L’uomo, inseguito dalla donna, lanciava due delle collane nel tentativo di distrarre la commessa ed evitare di essere ancora inseguito.

Gli Operatori fermavano l’uomo in Via Rizzoli e lo sottoponevano a perquisizione personale, dalla quale rivenivano due collane occultate all’interno del suo portafoglio.

Da accertamenti posti in essere subito dopo in Questura, è risultato che l’uomo avesse a carico diversi reati contro la Pubblica Amministrazione, la persona e contro il patrimonio, oltre ad essere gravato dalla misura di divieto di accesso ai locali pubblici, emesso dal Questore di Bologna lo scorso luglio.

L’uomo, di 45 anni, veniva tratto in arresto e notiziato il P.M. di turno ne disponeva il rito direttissimo alle ore 9.00 della giornata odierna.

venerdì 29 novembre 2024

Rapina aggravata

55ENNE ITALIANO ARRESTATO DAI CARABINIERI PER RAPINA AGGRAVATA

Bologna: I Carabinieri della Stazione Bologna Corticella hanno arrestato un 55enne italiano, senza fissa dimora, noto alle Forze dell’ordine, per il reato di rapina aggravata.  L’uomo, all’interno di un supermercato sito in una via del Capoluogo di Provincia, ha tentato di rubare della merce, per un valore di circa 100 euro, nascondendola in uno zaino, per poi uscire dall’esercizio commerciale senza passare dalle rispettive casse. Uno degli addetti alla sicurezza, ha provato a bloccare il 55enne, ma quest’ultimo lo ha minacciato con un coltello per potersi guadagnare la fuga. Nella medesima circostanza, un Carabiniere libero dal servizio, che si trovava nelle vicinanze, ha notato cosa stava accadendo ed è intervenuto prontamente, riuscendo a disarmare il malvivente per poi bloccarlo in tutta sicurezza. La refurtiva è stata restituita al legittimo proprietario ed il coltello è stato sequestrato dai Carabinieri. Alla luce di quanto indicato, il 55enne è stato arrestato e su disposizione della Procura della Repubblica di Bologna, l’uomo è stato tradotto presso la Casa Circondariale “Rocco D’amato” di Bologna in attesa dell’udienza di convalida.

 

giovedì 28 novembre 2024

Arma clandestina

ARMA CLANDESTINA. ITALIANO ARRESTATO DAI CARABINIERI

Provincia di Bologna: I Carabinieri della Stazione di Gaggio Montano (BO) hanno arrestato un italiano sulla cinquantina ai sensi dell’Art. 23 (Armi clandestine) della LEGGE 18 aprile 1975, n. 110: “Norme integrative della disciplina vigente per il controllo delle armi, delle munizioni e degli esplosivi”. È successo durante una perquisizione domiciliare che i Carabinieri hanno eseguito a casa dell’uomo, avendo avuto notizia dell’esistenza di una pistola, verosimilmente utilizzata per minacciare la moglie che spaventata dall’atteggiamento del marito e temendo per la propria incolumità, si era presentata in caserma per chiedere aiuto. Gli indizi dell’esistenza dell’arma sono stati confermati dal ritrovamento di una pistola a tamburo e 49 cartucce calibro 38 special. L’arma in questione, sequestrata dai Carabinieri, è sprovvista dei numeri, dei contrassegni e delle sigle previste dalla citata normativa sulle armi. Su disposizione del Pubblico Ministero di turno presso la Procura della Repubblica di Bologna, il presunto responsabile arrestato dai Carabinieri è stato tradotto in carcere, a disposizione dell’Autorità giudiziaria.

 

martedì 26 novembre 2024

Identificato l' aggressore

IDENTIFICATO DAI CARABINIERI IL PRESUNTO AUTORE DELL’AGGRESSIONE AL CAPO TRENO DEL CONVOGLIO 17690 “PORRETTA TERME-PIANORO”

Vergato (BO): I Carabinieri della Stazione di Vergato hanno identificato il presunto autore dell’aggressione al capo treno, avvenuta lunedì pomeriggio, 18 novembre, sul treno regionale 17690 “Porretta Terme-Pianoro”. Si tratta di un 15enne straniero. All’epoca dei fatti, il capo treno, 53enne italiano, stava controllando i titoli di viaggio dei passeggeri. Alla richiesta di esibire il biglietto, un giovane passeggero, alto, pantaloni bianchi e giubbotto nero, si è arrabbiato e dopo averlo insultato, gli è saltato addosso, lo ha atterrato sui sedili e lo ha preso a pugni in faccia. Aiutato dai viaggiatori che avevano assistito ai fatti, il capotreno si è rialzato, accorgendosi di essere seriamente ferito e l’aggressore è sceso alla Stazione Ferroviaria di Vergato. Nonostante le ferite, il capotreno ha seguito la procedura prevista informando le varie autorità, tra cui i Carabinieri, poi è stato soccorso dai sanitari del 118 che lo hanno trasportato all’Ospedale di Porretta Terme, dove è stato visitato, medicato e dimesso con una prognosi di 14 giorni. Le indagini dei Carabinieri della Stazione di Vergato, coadiuvati dai Carabinieri del Nucleo Operativo Radiomobile, hanno portato all’identificazione del presunto responsabile. I Carabinieri hanno comunicato la notizia di reato (resistenza a un pubblico ufficiale, lesioni personali aggravate e interruzione di pubblico servizio) alla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Bologna.

 

lunedì 25 novembre 2024

ArrIva la droga wax

ANCHE A IMOLA ARRIVA LA WAX, SOSTANZA STUPEFACENTE POTENTE E PERICOLOSA. 27ENNE ARRESTATO DAI CARABINIERI

Imola (BO): I Carabinieri del Nucleo Operativo Radiomobile di Imola hanno arrestato un 27enne italiano per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. L’arresto è stato eseguito durante un controllo agli arresti domiciliari che i Carabinieri stavano effettuando a casa del giovane, sottoposto alla misura cautelare personale per altri fatti commessi in precedenza. I Carabinieri si sono presentati a casa del 27enne per verificare che stesse rispettando i provvedimenti del Giudice e non appena hanno varcato la porta d’ingresso che lo stesso gli aveva aperto per consentirgli di procedere al controllo, hanno sentito un odore di fumo che invece di assomigliare a quello generato da una normale sigaretta, assomigliava a quello prodotto dalla marijuana. Sospettando la presenza di droga, i Carabinieri hanno e eseguito una perquisizione domiciliare trovando oltre due etti di sostanze stupefacenti del tipo marijuana, hashish e anche la wax, una droga simile a una cera. Si tratta di uno stupefacente -definito anche “la droga dell’euforia” - estratto dalla cannabis con l’uso del gas butano, molto in voga tra i giovani che l’apprezzano per l’elevato principio attivo, senza curarsi dei gravi danni per la salute che provoca. Analizzata dai Carabinieri del Laboratorio Analisi Sostanze Stupefacenti del Comando Provinciale di Bologna, nella wax sequestrata a Imola è stato riscontrato un principio attivo (THC) del 50%. Tra il materiale sequestrato dai Carabinieri, anche due bilancine di precisione e dei rotoli di cellophane adatti al confezionamento della sostanza. Il 27enne è stato arrestato dai Carabinieri che hanno informato il Pubblico Ministero di turno presso la Procura della Repubblica di Bologna che ha disposto di procedere con giudizio direttissimo. Nelle aule giudiziarie del Tribunale di Bologna, l’arresto è stato convalidato dal Giudice e il 27enne è stato condannato con giudizio abbreviato alla pena di anni uno e mesi sei di reclusione ed euro 4.000,00 di multa e nuovamente sottoposto agli arresti domiciliari.

 

121 ovuli nella pancia

 GDF BOLOGNA: ARRESTATO CORRIERE DELLA DROGA CON 121 OVULI DI EROINA NELL’ADDOME. Prosegue presso lo scalo aeroportuale “G. Marconi” l’attività dei militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza, volta al contrasto del traffico internazionale di stupefacenti. I militari del I Gruppo in servizio presso lo scalo felsineo, hanno individuato e tratto in arresto in flagranza di reato, un trentunenne nigeriano in arrivo dall’Olanda per traffico internazionale di stupefacenti. Il passeggero sottoposto a controllo ha da subito manifestato particolari segnali di nervosismo che hanno indotto gli operanti a svolgere più approfonditi accertamenti e a procedere all’accompagnamento del medesimo presso l’ospedale Sant’Orsola, dove gli esami radiologici hanno confermato i sospetti evidenziando la presenza nell’intestino di numerosi corpi estranei di forma ovoidale. Infatti l’uomo aveva ingerito ben 121 ovuli di eroina per un peso complessivo di circa un chilo e trecentocinquanta grammi, che immessa sul mercato, secondo stime prudenziali, avrebbe fruttato tra i 100/120.000 euro. Il trafficante è stato arrestato e associato presso la Casa Circondariale di Bologna, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

sabato 23 novembre 2024

Incidente ciclista

Incidente ciclista mountain bike Un gruppo di amici questa mattina sono andati a fare un giro con la loro montai bike in zona Vidiciatico, comune di Lizzano in Belvedere (Bo). Arrivati in località Budiara hanno imboccato una pista che porta in cima a Monte Pizzo. Si tratta di un sentiero attrezzato denominato Arborea molto utilizzato dagli stessi biker. Durante la discesa un ciclista, un uomo di 68 anni residente in provincia di Bologna è caduto a terra procurandosi un trauma alla spalla e al torace. Il ciclista ha provato più volte a rialzarsi ma a causa del forte dolore e di importanti capogiri è stato costretto a risedersi. E’ da poco passato mezzogiorno quando gli amici allertano i soccorsi. Il 118 invia sul posto il Soccorso Alpino stazione Corno alle Scale che attiva la squadra di Lizzano composta da quattro operatori tra cui un infermiere e l’ambulanza di Lizzano. La squadra del CNSAS raggiunge in breve tempo l’infortunato e dopo averlo immobilizzato lo ha trasportato fino al punto dove si trovava il personale sanitario del 118 che ha lo ha trasferirlo all’Ospedale di Porretta in codice di media gravità.
 

giovedì 21 novembre 2024

Articoli contraffatti

 GDF BOLOGNA: SEQUESTRATI OLTRE 20.000 ARTICOLI CONTRAFFATTI E INSICURI. I Finanzieri del Comando Provinciale di Bologna hanno portato a termine un’attività anticontraffazione all’interno del Centergross di Funo di Argelato, che rappresenta una delle più grandi aree commerciali del pronto moda italiano nell’area felsinea. Dopo un’attenta attività di intelligence sviluppata anche attraverso il controllo economico del territorio, è stata individuata una società, esercente l’attività di vendita all’ingrosso e al dettaglio di articoli di abbigliamento, che deteneva per la commercializzazione prodotti contraffatti. Nel corso dell’intervento i militari del Nucleo Operativo Metropolitano, hanno rinvenuto foulards, borse, cinture e portafogli contraffatti di molte prestigiose griffes come Gucci, Louis Vuitton e Fendi ed hanno sequestrato un totale di 10.107 articoli, destinati ad essere immessi sul mercato nazionale. I finanzieri hanno sequestrato anche 10.274 paia di occhiali da sole, risultati privi della certificazione di conformità agli standard di sicurezza dell'Unione Europea. Il legale rappresentante della società, un uomo di origine cinese, è stato denunciato a piede libero per i reati di contraffazione di marchi e di introduzione nello Stato di prodotti con segni falsi. Inoltre allo stesso, per la violazione delle norme sulla conformità agli standard di sicurezza, è stata comminata una sanzione amministrativa di una somma fino a 6.000 €.

mercoledì 20 novembre 2024

Anziana chiama Carabinieri

ANZIANA CHIAMA I CARABINIERI: “SONO RIMASTA AL FREDDO, IL TERMOSIFONE NON FUNZIONA”

Imola (BO): Con l’arrivo della stagione invernale, qualche volta capita che i Carabinieri delle Centrali Operative del Comando Provinciale di Bologna, ricevano richieste di soccorso da parte di anziani che vivono da soli. Basta comporre tre numeri di telefono e i Carabinieri arrivano, come accaduto a Imola, dove una signora di 86 anni ha chiamato il 112 perché era rimasta al freddo e senza acqua calda, a causa di un guasto al riscaldamento. Messi da parte i testi normativi che si portano dietro durante l’espletamento del servizio, i Carabinieri del Nucleo Operativo Radiomobile di Imola sono andati a casa della signora e le hanno risolto il problema, stringendo la valvola di un termosifone che si era allentata, mandando in blocco la caldaia. Un piccolo problema domestico risolto in pochi minuti dai Carabinieri, è comunque una sfida per una persona fragile, alle prese con la gestione della quotidianità. La signora ha ringraziato i Carabinieri che hanno ripreso prontamente il servizio d’Istituto.

 

martedì 19 novembre 2024

Automobilista arrestato

AUTOMOBILISTA ARRESTATO DAI CARABINIERI DURANTE I CONTROLLI ALLA CIRCOLAZIONE STRADALE.

Medicina (BO): I Carabinieri della Tenenza di Medicina hanno arrestato un 37enne, italiano, senza fissa dimora, per indebito utilizzo e falsificazione di strumenti di pagamento diversi dai contanti. L’arresto è stato eseguito dai Carabinieri durante i controlli alla circolazione stradale. Transitando nei pressi della stazione di servizio di via San Vitale Ovest, l’attenzione dei Carabinieri è stata richiamata dall’atteggiamento sospetto di un automobilista che si era fermato per fare il rifornimento di carburante a un Porsche Cayenne. I Carabinieri si sono avvicinati e dopo aver identificato l’automobilista nel 37enne e un passeggero in un 41enne cubano, senza fissa dimora, hanno scoperto che il SUV che stava guidando era oggetto di furto in abitazione verificatosi il giorno prima in un garage di via Santo Stefano a Bologna. Di fronte all’evidenza dei fatti, il 37enne si è giustificato dicendo ai Carabinieri di essersi messo alla guida del mezzo che aveva trovato per strada con le chiavi inserite nel quadro di accensione e la tessera di carburante nel cruscotto. Il presunto responsabile che dovrà rispondere anche del reato di ricettazione, è stato arrestato dai Carabinieri che hanno informato il Pubblico Ministero di turno presso la Procura della Repubblica di Bologna. Nei confronti del passeggero, invece, è scattata una denuncia per possesso ingiustificato di chiavi alterate o di grimaldelli (per la presenza di strumenti da scasso che aveva nello zaino e di cui non era in grado di giustificarne il possesso) e per aver violato l’Art. 6 del DECRETO LEGISLATIVO 25 luglio 1998, n. 286: “Testo unico delle disposizioni concernenti la disciplina dell’immigrazione e norme sulla condizione dello straniero”. La Porsche Cayenne recuperata dai Carabinieri è stata restituita al legittimo proprietario.

 

lunedì 18 novembre 2024

Rave party

IDENTIFICATI DAI CARABINIERI I PARTECIPANTI DI UN RAVE PARTY

San Lazzaro di Savena (BO): I Carabinieri della Compagnia di San Lazzaro di Savena hanno identificato oltre duecento persone che hanno partecipato al raduno illegale (rave party) che era stato organizzato abusivamente, lo scorso fine settimana, in un edificio in disuso situato nella zona industriale adiacente alla via Emilia e sponsorizzato sui social network per richiamare migliaia di giovani partecipanti da tutta Italia. L’intervento dei Carabinieri del Nucleo Operativo Radiomobile e della Stazione di San Lazzaro, oltre per ristabilire le condizioni di legalità, è stato necessario per salvaguardare anche l’incolumità dei presenti, che sono entrati in un ambiente industriale pericoloso, da cui erano stati rimossi 3.000 mq di amianto durante una bonifica. I Carabinieri, inoltre hanno proceduto al sequestro di sostanze stupefacenti e alla confisca di strumenti e mezzi utilizzati per organizzare il raduno illegale.

 

Tentata rapina

IDENTIFICATO DAI CARABINIERI IL PRESUNTO AUTORE DI UNA TENTATA RAPINA.

Imola (BO): I Carabinieri del Nucleo Operativo Radiomobile della Compagnia di Imola hanno denunciato alla Procura della Repubblica di Bologna un 50enne, presunto autore di una tentata rapina commessa ai danni di un giovane barista. L’identificazione del presunto autore della tentata rapina, è avvenuta a seguito dell’intervento dei Carabinieri che erano stati allertati dal barista che aveva telefonato al 112, per segnalare la presenza di un cliente che gli aveva mostrato una pistola, con la pretesa di ricevere un gratta e vinci. Alla vista dei Carabinieri che si sono avvicinati lentamente al locale, dopo aver preso le precauzioni opportune, indossando il giubbotto antiproiettile, il cliente armato di pistola ha alzato le mani dicendo: “La pistola è finta!”. Il barista è rimasto illeso, ma spaventato dalla situazione al punto che si è sfogato con i Carabinieri dicendo di aver preso in considerazione l’ipotesi di trovarsi un altro lavoro per evitare di rivivere quell’esperienza traumatica. I Carabinieri hanno sequestrato la pistola che è finta, ma non avendo il tappo rosso, è praticamente identica a una vera semiautomatica.

 

sabato 16 novembre 2024

Truffa aggravata

Nella mattina ieri la Polizia di Stato di Bologna, in particolare personale della Squadra Mobile – V Sezione “Reati contro il patrimonio”, ha proceduto all’arresto di due donne croate del 1997 e 2001, per il reato di tentata truffa aggravata e spendita di banconote falsificate in concorso.

Nello specifico, i poliziotti in borghese, intorno alle ore 9.30, si recavano presso un hotel del centro di Bologna in quanto arrivava una segnalazione sospetta relativa ad una compravendita di alcuni orologi di pregio in cambio di denaro contante. In considerazione del fatto che in questo capoluogo sono già state compiute numerose truffe su compravendite di orologi di pregio, avvenute con le medesime modalità, all’interno di alberghi di lusso, gli operatori si prodigavano celermente per effettuare un servizio di osservazione.

Giunti sul posto gli Agenti individuavano subito i due soggetti, un uomo italiano e una donna dell’est Europa, che si incamminavano in direzione di una saletta riservata al piano superiore. Una volta fatto ingresso nella saletta, erano presenti i due soggetti più un’altra donna, con due orologi marca Rolex sul tavolo; i tre erano intenti a contare con una macchinetta conta soldi il denaro, suddiviso in diversi pacchetti di banconote da 200€.

Gli Agenti immediatamente capivano la situazione e identificavano la vittima, un uomo italiano del ‘73, che riferiva di stare per concludere una trattativa di vendita di n.5 orologi marca Rolex, per tramite di un intermediario non presente in loco, per una somma totale di 180.000€.

Nell’immediatezza i poliziotti provvedevano a verificare le banconote che risultavano essere suddivise in n.19 mazzette da 200 euro, successivamente rivelatisi per la maggior parte falsi. Delle n. 19 mazzette di soldi rinvenute in possesso delle due donne, n. 15 erano tutte composte da banconote false avvolte da una fascetta di carta comune posta al centro delle banconote; altre n. 3 mazzette invece erano composte da una banconota “vera” da € 200.00 posta davanti e seguita da tutte le altre, che invece risultavano non buone; l’ultima mazzetta, invece, risultava composta da tutte banconote vere e difatti non aveva alcuna fascetta contenitiva ma solamente un elastico. Con tutta probabilità tale mazzetta è stata quella usata come “esca” per concludere la compravendita.

Complessivamente le due donne risultavano essere in possesso di € 195.400, di cui n. 924 banconote da 200 euro sono risultate false. Una delle due donne è stata anche trovata in possesso di un documento svizzero falso.

Dopo le formalità di rito e l’acquisizione della denuncia querela della parte offesa, entrambe le donne veniva tratte in arresto e lasciate a disposizione dell’A.G. competente per il successivo rito direttissimo per la giornata di odierna alle ore 9.00.

Compravendita di orologi di lusso con banconote false – Arrestate due donne dalla Polizia di Stato di Bologna

Nella mattina ieri la Polizia di Stato di Bologna, in particolare personale della Squadra Mobile – V Sezione “Reati contro il patrimonio”, ha proceduto all’arresto di due donne croate del 1997 e 2001, per il reato di tentata truffa aggravata e spendita di banconote falsificate in concorso.

Nello specifico, i poliziotti in borghese, intorno alle ore 9.30, si recavano presso un hotel del centro di Bologna in quanto arrivava una segnalazione sospetta relativa ad una compravendita di alcuni orologi di pregio in cambio di denaro contante. In considerazione del fatto che in questo capoluogo sono già state compiute numerose truffe su compravendite di orologi di pregio, avvenute con le medesime modalità, all’interno di alberghi di lusso, gli operatori si prodigavano celermente per effettuare un servizio di osservazione.

Giunti sul posto gli Agenti individuavano subito i due soggetti, un uomo italiano e una donna dell’est Europa, che si incamminavano in direzione di una saletta riservata al piano superiore. Una volta fatto ingresso nella saletta, erano presenti i due soggetti più un’altra donna, con due orologi marca Rolex sul tavolo; i tre erano intenti a contare con una macchinetta conta soldi il denaro, suddiviso in diversi pacchetti di banconote da 200€.

Gli Agenti immediatamente capivano la situazione e identificavano la vittima, un uomo italiano del ‘73, che riferiva di stare per concludere una trattativa di vendita di n.5 orologi marca Rolex, per tramite di un intermediario non presente in loco, per una somma totale di 180.000€.

Nell’immediatezza i poliziotti provvedevano a verificare le banconote che risultavano essere suddivise in n.19 mazzette da 200 euro, successivamente rivelatisi per la maggior parte falsi. Delle n. 19 mazzette di soldi rinvenute in possesso delle due donne, n. 15 erano tutte composte da banconote false avvolte da una fascetta di carta comune posta al centro delle banconote; altre n. 3 mazzette invece erano composte da una banconota “vera” da € 200.00 posta davanti e seguita da tutte le altre, che invece risultavano non buone; l’ultima mazzetta, invece, risultava composta da tutte banconote vere e difatti non aveva alcuna fascetta contenitiva ma solamente un elastico. Con tutta probabilità tale mazzetta è stata quella usata come “esca” per concludere la compravendita.

Complessivamente le due donne risultavano essere in possesso di € 195.400, di cui n. 924 banconote da 200 euro sono risultate false. Una delle due donne è stata anche trovata in possesso di un documento svizzero falso.

Dopo le formalità di rito e l’acquisizione della denuncia querela della parte offesa, entrambe le donne veniva tratte in arresto e lasciate a disposizione dell’A.G. competente per il successivo rito direttissimo per la giornata di odierna alle ore 9.00.