A maggio inizieranno le passeggiate musicali : partenza da madonna Dell acero ( piazzale del santuario ) arrivo a cascata del Dardagna con Andrea Sassoli de Bianchi insegnante di chitarra al “il martignano “ di lizzano in Belvedere ed Elisa Gandolfi .
tanta musica tra i boschi e sotto la cascata :
si potrà suonare uno strumento musicale ( dalla chitarra al flauto , All ‘armonica a bocca ; percussioni : dal tamburello alle congas
L associazione “c’è una chitarra per te “in collaborazione con la “cooperativa Madreselva “ con la propria guida vi porterà nei boschi del parco del Corno alle scale :
Potrete o suonare con noi( spartiti via mail ) , o cantare ( testi via mail ) o semplicemente ascoltare la natura , il gorgoglio della cascata e la musica intorno a voi oppure solo fotografare
Gli spartiti musicali dei brani che saranno eseguiti durante la passeggiata ( sia i testi che la musica. ) vi saranno inviati via mail subito dopo aver ricevuto la vostra richiesta di partecipazione alla nostra mail ...
Numero massimo 20 partecipanti per gita :
Da metà maggio fino a settembre 2020
Date da stabilire al più presto .
Saranno comunque alternate ogni 2 settimane , una gita al sabato sera con le fiaccole Ed una la domenica in giornata
(Foto Lorenzo Lazzari)
venerdì 31 gennaio 2020
Operazione Battindarno
BOLOGNA
OPERAZIONE “BATTINDARNO”
Eseguite 14 misure cautelari sul territorio della Provincia di Bologna da parte dei militari della Compagnia di Bologna Borgo Panigale, con il supporto del Nucleo Elicotteri CC di Forlì e del Nucleo Cinofili di Bologna.
Nella mattinata odierna, in Bologna, militari della Compagnia di Bologna Borgo Panigale, con il supporto del Nucleo Elicotteri CC di Forlì e del Nucleo Cinofili di Bologna, hanno dato esecuzione ad un’ordinanza applicativa di misura cautelare, emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Bologna, su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di 14 indagati (4 di nazionalità italiana, 8 tunisina, 1 russa e 1 albanese), di cui 6 destinatari della misura degli arresti domiciliari e 8 del divieto di dimora nella città metropolitana di Bologna, ritenuti responsabili di produzione di traffico e detenzione illeciti di sostanze stupefacenti o psicotrope (art. 73 D.P.R. 309/1990).
La complessa indagine, condotta dai militari della Compagnia Carabinieri di Bologna Borgo Panigale dal mese di novembre 2017 - coordinata dal Procuratore Capo di Bologna dott. Giuseppe AMATO e dal Procuratore Aggiunto dott. Francesco Caleca, condivisa dal G.I.P. del Tribunale di Bologna dott. Gianluca Petragnani Gelosi, che ha emesso l’Ordinanza di Custodia Cautelare –, mediante attività tecniche di intercettazione telefonica e ambientale e geolocalizzazione di veicoli, nonché numerosissimi servizi di osservazione controllo e pedinamento, ha consentito di accertare e documentare numerosissimi episodi di spaccio di sostanze stupefacenti (più di 800 cessioni al dettaglio di piccoli quantitativi), principalmente del tipo eroina, contestati agli indagati nell’odierna ordinanza.
Nel suo sviluppo, l’attività investigativa ha consentito di raggiungere ulteriori importanti risultati operativi, confluiti in autonomi singoli procedimenti penali. In particolare, sono stati tratti in arresto in flagranza 8 soggetti (di nazionalità albanese e tunisina) responsabili a vario titolo di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti o psicotrope (art. 73 D.P.R. 309/1990) e detenzione e porto abusivo di armi (artt. 10, 12 e 14 L. 497/74), ritenuti elementi importanti nella “filiera dello spaccio” di eroina sulle piazze bolognesi. Nelle circostanze sopra indicate, sono stati sottoposti a sequestro complessivi 5 kg di sostanza stupefacente (4 kg del tipo eroina e 1 kg di cocaina), una pistola semiautomatica con matricola abrasa e circa 80.000 euro in contanti, ritenuti provento dell’attività di spaccio di stupefacenti.
L’operazione odierna, inquadrata nella più generale lotta allo spaccio di stupefacenti, prioritario obiettivo della Procura di Bologna e del Comando Provinciale dei Carabinieri di Bologna, ha consentito di ricostruire e contrastare il fenomeno dello spaccio al dettaglio di eroina nelle strade bolognesi, diretto sia nei confronti di una rete di clienti “fidelizzati”, sia di compratori occasionali mediante appuntamento ed utilizzando un linguaggio in codice per identificare la tipologia dello stupefacente (nella maggior parte dei casi il termine “capelli bianchi” identificava l’eroina, il “caffè” l’hashish e il “latte” la cocaina).
Autobus nel fosso
Bologna 31/01/20. Alle ore 08:53 la sala operativa 115 bolognese ha ricevuto una chiamata di soccorso per un autobus di linea Tper che accidentalmente è finito nel fossato al lato strada. Il mezzo, lungo circa 12 metri, stava percorrendo via Longarola, comune di Sala Bolognese, quando all'altezza del civico 10 si è ritrovato con le ruote nel fosso laterale. Sono intervenuti i vigili del fuoco dal distaccamento di San Giovanni in Persiceto con una squadra e dalla centrale con un'altra squadra e autogru'. Manovra particolarmente impegnativa vista la lunghezza è la stazza del mezzo. Chiusa la viabilità durante le operazioni di recupero. Sul posto oltre al 115 anche la Polizia locale e gli ispettori di Tper. Nessun ferito, al momento dell'incidente non c'era nessun passeggero a bordo.
Incidente tra due auto
Incidente stradale tra due autovetture questa mattina intorno alle 6 a Castel San Pietro, appena fuori dal casello autostradale. Sul posto è intervenuta una squadra dal distaccamento di Medicina che ha provveduto alla messa in sicurezza dello scenario.
I feriti sono stati affidati al personale del 118. Sul posto anche la polizia stradale.
L'intervento è durato circa un'ora.
I feriti sono stati affidati al personale del 118. Sul posto anche la polizia stradale.
L'intervento è durato circa un'ora.
Corno alle scale
Lizzano in Belvedere 31-gennaio 2020. Si scia al Corno alle Scale. Impianti aperti: Campo scuola,Tappeto mobile,Polla,Tomba 1e Tomba 2.Buon divertimento.
giovedì 30 gennaio 2020
Canna fumaria a fuoco
Sequestro droga
BOLOGNA
38ENNE ARRESTATO DAI CARABINIERI
I Carabinieri del Nucleo Operativo Radiomobile della Compagnia Bologna Borgo Panigale hanno arrestato un 38enne ravennate, disoccupato e con precedenti di polizia per droga, per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. E’ successo durante un servizio antidroga che i militari stavano effettuando alla
Stazione di Bologna Centrale, un punto di riferimento per molti
trafficanti di droga interessati a vendere i loro prodotti in città. Il
38enne è stato individuato dai Carabinieri, mentre si aggirava con fare
sospetto sulla banchina ferroviaria del terzo binario, assieme a un
giovane, identificato in un 25enne casertano e noto alle Forze di
polizia per i suoi precedenti di polizia specifici in materia di droga.
Sottoposto a una perquisizione personale, il 38enne, residente a
Bologna, è stato trovato in possesso di: un paio di telefoni
cellulari, due biglietti del treno per la tratta “Ravenna-Bologna” e un
“panetto di eroina” di 537 grammi, nascosto negli slip. La sostanza
stupefacente, analizzata dai Carabinieri del Laboratorio Analisi
Sostanze Stupefacenti del Comando Provinciale di Bologna, è composta da
monoacetilmorfina (stupefacente semi sintetico) ed eroina, con bassa
percentuale di principio attivo, equivalente a circa 565 dosi. In
sostanza, l’eroina sequestrata è stata mischiata con altre sostanze
chimiche (pericolose per la salute umana), sicuramente per
abbattere i costi di produzione e aumentare gli introiti. Altri 4 grammi
di eroina sono stati trovati dai Carabinieri a casa del 25enne, anche
lui residente a Bologna, che è stato denunciato per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
Su disposizione della Procura della Repubblica di Bologna, il 38enne,
già sottoposto ai lavori di pubblica utilità presso una struttura
sanitaria di Bologna – ordinanza del 13/05/2019 del Tribunale di Bologna
- è stato tradotto in carcere.
Furgone a fuoco
Bologna 30/01/20. Alle 06:47 i vigili del fuoco hanno ricevuto una chiamata di soccorso per un incendio di un furgone che stava percorrendo la SS64. Nei pressi della Rupe di Sasso Marconi, l'autista del mezzo, un furgone adibito a trasporto di materiali edilizi, si è immediatamente accorto delle fiamme che sprigionavano dal vano motore. Ha accostato e velocemente è sceso e ha fatto scendere l'altra persona che era con lui. Hanno chiamato i soccorsi e sono intervenuti i vigili del fuoco con le squadre dal distaccamento di Zola Predosa. I pompieri hanno spento le fiamme che hanno però divorato il veicolo e hanno posto in sicurezza lo scenario. Nessun ferito, fortunatamente. Disagi per la viabilità, la statale è rimasta chiusa per le operazioni di spegnimento. Sul posto oltre al 115 anche i carabinieri e la polizia locale di Sasso.
mercoledì 29 gennaio 2020
Salvato cagnolino
Imola 29/01/2020. Alle ore 14:00 i vigili del fuoco del distaccamento imolese hanno risposto ad una chiamata di soccorso per un cagnolino che era rimasto intrappolato nelle fogne in via Fratelli Rosselli. Il cane, Bibi, si era accidentalmente infilato nel sifone sotto un passaggio pedonale e non riusciva più ad uscire fuori. I vigili del fuoco sono entrati nel sifone aprendo la botola sulla strada. La piccola Bibi è stata poi tratta in salvo e restituita in ottime condizioni alla sua padrona.
Treno
Bologna 29/01/20. Alle ore 04:20 la sala operativa 115 ha ricevuto una richiesta per un intervento classificato come recupero merci in località San Benedetto Val di Sambro. Una lamiera sporgente da un vagone cisterna di un convoglio merci ha attirato l'attenzione del personale di macchina di un altro treno che in quel momento incrociava il merci. Il macchinista ha subito segnalato il problema e il convoglio che trasportava la cisterna con il rivestimento in lamiera danneggiato è stato fermato a San Benedetto Val di Sambro. Sono intervenuti i vigili del fuoco dal distaccamento di Vergato con una squadra. I pompieri hanno messo in sicurezza la cisterna e rimosso la lamiera sporgente. Il treno è poi ripartito da San Benedetto in sicurezza alle ore 06:25. Sul posto 115 e Polfer.
Polizia di Stato
Polizia di Stato: partecipazione
all’iniziativa #LOTTOANCH’IO 2020
Questa mattina presso l’Ospedale
Sant’Orsola di Bologna si è svolta la presentazione della VI edizione di #LOTTOANCH’IO
dedicata alla XVI Giornata Mondiale contro il cancro infantile.
L’iniziativa è stata introdotta con
l’esibizione spettacolare dei poliziotti manovratori di corda del VII Reparto
Mobile della Polizia di Stato di Bologna che indossando la maschera dell’
incredibile Hulk, simbolo della campagna e della forza che ciascuno di noi può
donare ai bambini malati, si sono calati dal tetto del padiglione 13 dell’Ospedale
Sant’Orsola.
I poliziotti sono scesi lungo la
facciata principale del padiglione di Pediatria passando davanti alla finestre
dei giovanissimi degenti che tra euforia e stupore hanno ingaggiato con i manovratori Hulk uno scambio di
emozioni e di sorrisi.
Coordinamento Carabinieri Polizia
Legione Carabinieri Emilia Romagna
|
POLIZIA DI STATO
|
Comando Provinciale di Bologna
|
QUESTURA DI BOLOGNA
|
29 GENNAIO 2020
OPERAZIONE “BOLOGNA SOMMERSA”
Eseguite da Carabinieri e Polizia di Stato di Bologna misure cautelari personali e reali, nei confronti di 5 persone e 2 società.
L’articolata e complessa indagine, condotta dalla Stazione Carabinieri di Anzola dell’Emilia (BO) e dalla 4^ Sezione dell’Ufficio Immigrazione della Questura di Bologna (con il supporto della Direzione Provinciale dell’INPS di Bologna, dell’Ispettorato Territoriale del Lavoro di Bologna e del Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro di Bologna) da agosto 2017 - coordinata dal Procuratore Capo di Bologna dott. Giuseppe AMATO e dal Sostituto Procuratore dott. Flavio LAZZARINI, condivisa dal G.I.P. del Tribunale di Bologna dott. Alberto GAMBERINI, che ha emesso l’Ordinanza applicativa delle misure cautelari – ha permesso di appurare l’esistenza di una stabile e consolidata associazione per delinquere finalizzata al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, alla truffa ai danni dello Stato e all’induzione alla falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale.
Le indagini sono state avviate dai Carabinieri della Stazione di Anzola Emilia, che, nel corso dei controlli di rito richiesti dall’Ufficio Immigrazione della Questura in ordine all’istanza di una cittadina extracomunitaria di rinnovo del permesso di soggiorno, concessole sulla base di un “normale e regolare” rapporto di lavoro subordinato, avevano invece constatato che la stessa esercitava il meretricio lungo la via Emilia.
Insospettiti per l’evidente incompatibilità di un normale contratto di lavoro con l’attività di meretricio, i Carabinieri hanno effettuato degli approfonditi accertamenti che hanno permesso di appurare che il contratto di lavoro in argomento fosse fittizio e strumentale al rinnovo del permesso di soggiorno e all’emissione di indennità da parte dell’INPS.
Le successive complesse attività investigative, svolte con l’ausilio di intercettazioni telefoniche e servizi di osservazione controllo e pedinamento, consentivano di acquisire gravi elementi indiziari circa l’esistenza di una stabile organizzazione nella quale i partecipanti, a seconda del proprio ruolo, instauravano rapporti di lavoro fittizi, sulla base dei quali i beneficiari ottenevano il rilascio/rinnovo del permesso di soggiorno, nonché indebite erogazioni di indennità da parte dell’INPS (disoccupazione, maternità) a fronte di contributi previdenziali mai versati.
Dalle indagini effettuate congiuntamente da Carabinieri e Polizia di Stato, anche mediante analisi di copiosa documentazione, è emerso che due cittadini italiani, un cinquantanovenne e una cinquantatreenne, residenti in un popoloso comune dell’hinterland bolognese, rispettivamente procuratore generale e amministratore unico di due società “fantasma”, registrate alla Camera di Commercio di Bologna e rivelatesi strumentali all’esercizio delle attività illecite, grazie alla complicità di stimati professionisti del settore operanti nel capoluogo felsineo (2 consulenti del lavoro, un sessantacinquenne e un sessantaduenne, e un commercialista cinquantaquattrenne), avevano instaurato almeno 200 rapporti di lavoro fittizi a favore di altrettanti cittadini stranieri extracomunitari e talvolta italiani, i quali poi avevano ottenuto (o tentato di ottenere) il rilascio/rinnovo del permesso di soggiorno, ovvero incassato indebitamente dall’INPS varie indennità.
L’attività investigativa ha permesso di accertare che:
- le due società erano, in realtà, delle “scatole vuote” totalmente prive di mezzi, organizzazione, addirittura delle sedi sociali, di qualsivoglia rapporto di conto corrente bancario o postale e sconosciute al fisco;
- non avrebbero mai potuto assumere, a tempo indeterminato, 200 lavoratori, anche in considerazione dell’attuale assetto del mondo del lavoro, caratterizzato – specialmente per i nuovi assunti – da contratti a termine;
- alcuni dei falsi contratti di lavoro sono stati usati da 10 soggetti sottoposti a pene detentive o misure cautelari per ottenere la concessione del beneficio di misure alternative alla detenzione, ovvero l’autorizzazione ad allontanarsi dal luogo degli arresti domiciliari;
- i due proprietari delle società e la madre di uno di questi sono risultati datori di lavoro domestico di oltre 60 dipendenti.
Il danno per lo Stato è stimato in circa 500.000 euro.
Sulla base degli accertamenti eseguiti, sono state effettuate le procedure di rigetto delle istanze volte ad ottenere i permessi di soggiorno ottenuti sulla base di presupposti fraudolenti, nonché quelle di recupero delle somme indebitamente percepite.
martedì 28 gennaio 2020
Incidente in A1
Incidente stradale questa notte poco prima delle 5 in autostrada A1 dir. SUD al KM 188 dove un'auto si è ribaltata più volte. Fondamentale l'intervento dei vigili del fuoco di Bazzano e di Zola Predosa che hanno provveduto a mettere in sicurezza lo scenario ed estrarre uno dei due passeggeri rimasto incastrato all'interno.
Sul posto anche 118 e polizia stradale.
Sul posto anche 118 e polizia stradale.
Investiti due cervi
Bologna 27/01/20. Alle 21:26 i vigili del fuoco di Gaggio Montano sono intervenuti con una squadra per un intervento di soccorso sulla Porrettana in località Porretta Terme. Sulla statale sembra che un'auto abbia accidentalmente investito due cervi. Una femmina adulta sbalzata al lato della strada e un giovane esemplare finito sotto la vettura in transito. Il conducente si è fermato e ha chiamato i soccorsi. Purtroppo per il giovane cervo non c'è stato nulla da fare. La femmina adulta, ferita, è stata soccorsa dai pompieri di Gaggio che hanno praticato le prime manovre di soccorso all'animale fino all'arrivo dei veterinari. Il cervo è stato poi affidato alle cure del Centro recupero fauna selvatica di Monte Adone. Sul posto oltre ai veterinari e al 115, anche i carabinieri.
Auto a fuoco
lunedì 27 gennaio 2020
Varie
AUTOMOBILISTI UBRIACHI
CAMUGNANO (BO) E CASTEL GUELFO (BO)
DUE PERSONE DENUNCIATE DAI CARABINIERI
I Carabinieri del Comando Provinciale di Bologna
hanno denunciato due automobilisti. E’ successo a Camugnano (BO) e
Castel Guelfo (BO), dove un 58enne italiano e un 53enne rumeno sono
rimasti coinvolti in incidenti stradali, accaduti probabilmente a causa
delle loro condizioni psicofisiche, compromesse dall’alcol ingerito
prima di mettersi alla guida dei rispettivi veicoli che sono stati
sequestrati, in attesa di essere confiscati.
Il 58enne italiano è stato denunciato dai Carabinieri della Stazione di Camugnano (BO),
subito dopo un incidente stradale non grave, avvenuto venerdì sera in
località Pianacce. Il 58enne, sottoposto all’alcol test è risultato
positivo con un valore di 2,30 g/l.
Il 53enne rumeno, invece, è stato denunciato dai Carabinieri della Tenenza di Medicina (BO), per essersi rifiutato di sottoporsi all’alcol test,
su richiesta dei militari, intervenuti per rilevare un incidente
stradale grave, avvenuto ieri pomeriggio in via Medesano a Castel Guelfo
(BO). L’uomo, al volante di una Volkswagen Polo, è andato a collidere
frontalmente contro una Ford Fiesta condotta da un 34enne italiano che
stava transitando nella direzione opposta. L’impatto sarebbe avvenuto
perché il 53enne rumeno ha invaso l’altra corsia di marcia durante una
manovra di sorpasso vietata che ha fatto in prossimità di un incrocio. I
due conducenti, lievemente feriti, sono stati trasportati dai sanitari
del 118 al Pronto Soccorso dell’Ospedale di Imola (BO), mentre una
24enne italiana che si trovava a bordo della Ford Fiesta, seduta sul
sedile di fianco al suo convivente (il 34enne alla guida), è stata
trasportata d’urgenza e in elicottero al Pronto Soccorso dell’Ospedale
Maggiore di Bologna e ricoverata in prognosi riservata.
LOTTA ALLA DROGA
SAN PIETRO IN CASALE (BO)
50ENNE ITALIANO ARRESTATO DAI CARABINIERI
I Carabinieri della Stazione di San Pietro in Casale (BO) hanno arrestato un 50enne italiano per spaccio di sostanze stupefacenti.
E’ successo davanti a un bar di San Pietro in Casale (BO), dove una
pattuglia dei Carabinieri ha sorpreso il 50enne che stava vendendo una
dose di cocaina a una donna. Questa, identificata in una 46enne
italiana, è stata segnalata alla Prefettura di Bologna per uso personale di sostanze stupefacenti.
La sostanza stupefacente è stata sequestrata e sottoposta agli
accertamenti dei Carabinieri del Laboratorio Analisi Sostanze
Stupefacenti del Comando Provinciale di Bologna che hanno rilevato una
percentuale di principio attivo del 64%. Su disposizione della Procura
della Repubblica di Bologna, lo spacciatore, disoccupato e gravato da
numerosi precedenti penali e di polizia specifici, è stato rinchiuso in
camera di sicurezza in attesa di comparire in Tribunale per l’udienza di
convalida dell’arresto. In sede di rito direttissimo, l’arresto è stato
convalidato e lo spacciatore è stato sottoposto alla misura cautelare
dell’obbligo di presentazione alla
polizia giudiziaria.
domenica 26 gennaio 2020
Incidente frontale tra due auto
Sul posto anche il 118, intervenuti anche con l'elisoccorso, e i Carabinieri.
L'intervento si è concluso alle 19:25
sabato 25 gennaio 2020
Droga
BOLOGNA
LA DROGA DEL PIACERE DILAGA IN CITTA’
SETTE TRAFFICANTI ARRESTATI DAI CARABINIERI
I Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia Bologna Centro hanno arrestato sette trafficanti di droga durante un’attività investigativa complessa, avviata di recente e finalizzata a disarticolare il mercato bolognese delle sostanze stupefacenti chimiche (MEFEDRONE, GHB E METAMFETAMINA), spesso utilizzate nei festini a base di sesso e droga, comunemente conosciuti come “ChemSex”. I trafficanti di droga finiti in manette con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, sono italiani, di età compresa tra i 26 e i 49 anni e abitano tutti a Bologna, tranne uno, domiciliato in provincia di Parma. Gli arresti sono stati eseguiti grazie alla collaborazione di alcuni cittadini virtuosi che, determinati a fermare la piaga sociale della droga, non hanno esitato ha segnalare ai Carabinieri i movimenti sospetti dei sette spacciatori che utilizzavano le proprie abitazioni come basi di scambio delle sostanze stupefacenti chimiche, la maggior parte MEFEDRONE e in alcuni casi anche il GHB che i Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia Bologna Centro sono riusciti a sequestrare durante le perquisizioni domiciliari a casa dei soggetti, che, essendo quasi tutti incensurati e avendo attività lavorative importanti, si ritenevano irraggiungibili.
Le operazioni antidroga continuano e i cittadini bolognesi che vogliono collaborare con le Forze di polizia, segnalando situazioni analoghe, possono rivolgersi ai Carabinieri della Stazione Bologna, presso la caserma di viale Enrico Panzacchi 14.
A fuoco una villetta
Alle ore 14:10 la sala operativa 115 di Bologna ha ricevuto una chiamata di soccorso per un incendio di una villetta a schiera a San Giovanni in Persiceto in via Caduti di Amola 20. A bruciare un elettrodomestico che ha invaso di fumo l'abitazione. Una donna all'interno si è rifugiata sul balcone aspettando i soccorsi. Sono intervenuti i vigili del fuoco dalla centrale con due squadre e autoscala e con altre due squadre provenienti dal distaccamento di San Giovanni in Persiceto. I pompieri hanno immediatamente soccorso la donna, unica persona all'interno dell'edificio, e hanno spento l'incendio. Sul posto ,oltre ai vigili del fuoco, anche il 118 e i Carabinieri.
venerdì 24 gennaio 2020
Lite tra nomadi
Ieri sera verso le 18:30 una pattuglia del nucleo radiomobile è intervenuta in via Saffi su richiesta di un passante per una lite tra due conviventi avvenuta per strada. I militari intervenuti Hanno accertato che un uomo durante un diverbio con la sua compagna le avrebbe dato uno schiaffo Ma lei incinta all'ottavo mese ha accusato un malore verosimilmente riconducibile allo stato di agitazione ed ha quindi richiesto l'intervento di un'ambulanza punto gli accertamenti Condotti hanno consentito comunque di escludere situazioni di maltrattamenti in famiglia o di percosse generalizzate e di ricondurre il fatto ad un episodio singolo ed occasionale. Nella circostanza l'uomo è stato comunque perquisito è trovato in possesso di un paio di forbici e pertanto denunciato per possesso di oggetti atti ad offendere forbici che comunque non erano state utilizzate nei verso la donna nei verso nessun'altra persona. Si tratta di due Nomadi rispettivamente lui di 28 e lei di 24 anni
Imola
IMOLA (BO)
MAMMA LASCIA LA FIGLIA IN AUTO E ARRIVA IL LADRO
I Carabinieri della Stazione di Imola (BO) hanno avviato le indagini per risalire all’autore di un furto aggravato,
commesso ieri pomeriggio nell’abitacolo di un veicolo parcheggiato
davanti a una scuola di via San Benedetto. Fortunatamente, il ladro,
dopo aver sfondato il finestrino, lato guida dell’auto, ha rubato
soltanto una borsa da donna contenente una cinquantina di euro e alcuni
effetti personali, evitando di prendere altre iniziative pericolose nei
confronti di una bambina di undici anni, seduta sul sedile posteriore, e
impegnata a fare un disegno, in attesa del ritorno della mamma che era
andata temporaneamente a scuola a prendere un altro figlio. A parte
l’enorme spavento, dovuto all’esplosione dei vetri infranti da una
gomitata sferrata dal malvivente, la bambina è rimasta illesa. Sul posto
sono intervenuti i Carabinieri del Nucleo Operativo Radiomobile della Compagnia di Imola (BO).
mercoledì 22 gennaio 2020
Casalecchio e Castelmaggiore
CASALECCHIO DI RENO E CASTEL MAGGIORE (BO)
CONTRASTO AI REATI PREDATORI – DUE PERSONE ARRESTATE DAI CARABINIERI
I Carabinieri della Compagnia di Bologna Borgo Panigale (BO) hanno arrestato due rumeni durante un servizio di contrasto ai reati predatori.
Una 18enne è stata arrestata per tentato furto aggravato dai Carabinieri della Stazione di Casalecchio di Reno (BO) per aver tentato di allontanarsi dal punto vendita “OVS”, situato nel centro commerciale “Centro Meridiana”, senza pagare dei capi di abbigliamento, occultati nella borsa che portava a tracolla.
Un 22enne è stato arrestato dai Carabinieri del Nucleo Operativo Radiomobile di Borgo Panigale (BO) per aver tentato di rubare del materiale elettronico da un’azienda di via Lirone a Castel Maggiore (BO) che si occupa della gestione dei rifiuti urbani. Di recente, l’azienda aveva subito furti analoghi. Alla vista dei Carabinieri, il giovane ha ammesso le proprie responsabilità affermando di rubare per rivendersi la refurtiva e comprarsi la droga, perché cocainomane. Affermazioni che hanno trovato riscontro con il ritrovamento di 3 notebook di provenienza sospetta che i Carabinieri hanno rinvenuto a casa del giovane, nel corso di una perquisizione domiciliare. Il 22enne è stato arrestato per tentato furto aggravato e ricettazione.
La refurtiva rinvenuta è stata sequestrata e restituita ai legittimi proprietari e i due rumeni, dopo aver trascorso la notte in camera di sicurezza, sono stati tradotti in Tribunale per l’udienza di convalida dell’arresto.
Incendio
Bologna 21/01/2020,
alle ore 9:34 la sala operativa del 115 ha ricevuto una richiesta di soccorso per incendio di abitazione sviluppatosi a Molinella in corso Giuseppe Mazzini al civico 322. Sono intervenuti Vigili del Fuoco del distaccamento di Budrio con una squadra che ha estinto le fiamme, facendo si che l’incendio non si propagasse alle altre abitazioni.
Fortunatamente non si registrano feriti, ma l’appartamento risulta essere non più fruibile.
Sul posto presente una pattuglia di Polizia Locale oltre ai Vigili del Fuoco.
alle ore 9:34 la sala operativa del 115 ha ricevuto una richiesta di soccorso per incendio di abitazione sviluppatosi a Molinella in corso Giuseppe Mazzini al civico 322. Sono intervenuti Vigili del Fuoco del distaccamento di Budrio con una squadra che ha estinto le fiamme, facendo si che l’incendio non si propagasse alle altre abitazioni.
Fortunatamente non si registrano feriti, ma l’appartamento risulta essere non più fruibile.
Sul posto presente una pattuglia di Polizia Locale oltre ai Vigili del Fuoco.
Rinnovo cariche A.I.R.F
A.I.R.F. Associazione italiana Reporter Fotografi
Si è svolta ieri, 21 gennaio, a Bologna all' Hotel Cosmopolitan, l'assemblea dei soci AIRF ed è stato eletto il nuovo consiglio direttivo, che si è riunito dopo l'assemblea, ed ha distribuito le cariche nel modo seguente: Giuseppe Del Rossi, Presidente; Vincenzo Bruno, Vicepresidente; Alessandro Ruggeri, Tesoriere; Andrea Pattaro, Segretario; Massimo Paolone, Pubbliche Relazioni. L' assemblea dei soci ha eletto nel Collegio dei Probiviri, i soci: Mauro Montaquila, Fabrizio Petrangeli, Fruttuoso Zucchini.
Guardia di Finanza Bologna
GUARDIA DI FINANZA BOLOGNA: OPERAZIONE “ULTIMO MIGLIO”. ESEGUITA UNA MISURA DI PREVENZIONE PATRIMONIALE IN ITALIA E ALL’ESTERO PER CIRCA 30 MILIONI DI EURO NEI CONFRONTI DI UN “EVASORE SERIALE SOCIALMENTE PERICOLOSO”.
I militari della Guardia di Finanza di Bologna hanno eseguito un sequestro di prevenzione di beni mobili, immobili, disponibilità finanziarie e quote societarie – detenuti anche all’estero – del valore di circa 30 milioni di euro, nella disponibilità di S.V., imprenditore formalmente residente nel principato di Monaco ma di fatto domiciliato in provincia di Pavia, in quanto ritenuto “soggetto fiscalmente e socialmente pericoloso”. Il provvedimento è stato disposto dal Tribunale di Bologna – Sezione Misure di Prevenzione, in accoglimento della richiesta formulata dal Pubblico Ministero titolare delle indagini, dott. Roberto Ceroni della locale Direzione Distrettuale Antimafia. Tra i beni oggetto di sequestro da parte del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria di Bologna rientrano n. 10 immobili (tra cui 3 complessi immobiliari di pregio, con parco, piscina e autorimessa, di cui due siti nel pavese e uno ubicato a picco sul mare nella prestigiosa località francese di Roquebrune-Cap Martin, del valore di circa € 7 mln), oltre 30 autovetture (tra cui spiccano diverse Bentley, Range Rover, Ferrari e prestigiose auto d’epoca), quote societarie e disponibilità finanziarie. Il provvedimento cautelare costituisce lo sviluppo dell’operazione “MILLE MIGLIA” eseguita nel 2016 nel corso della quale il proposto era stato denunciato, unitamente ad altre 14 persone, e tratto in arresto per aver distratto dal patrimonio del fallimento di una società con sede in Bologna beni per circa 7,5 mln di euro. Veniva appurato, altresì, come l’imprenditore, sebbene fittiziamente residente all’estero, commerciasse autoveicoli di assoluto pregio in Italia in completa evasione d’imposta omettendo di dichiarare redditi per circa 96 milioni di euro. All’esito delle predette indagini, le fiamme gialle felsinee sviluppavano investigazioni economico patrimoniali, ai sensi del “Codice antimafia” ricostruendo la lunga “storia criminale” del S.V., caratterizzata dal compimento di plurimi reati di usura, riciclaggio, bancarotte fraudolente e una evasione fiscale “pluriennale e colossale” tanto da accumulare, quantomeno dal 1984 ad oggi, sia come persona fisica sia tramite le numerose persone giuridiche di comodo a lui riconducibili, un debito verso l’Erario quantificabile in oltre 140 milioni di euro. Gli approfondimenti investigativi condotti hanno permesso quindi di evidenziare in capo al proposto una “pericolosità sociale e fiscale, storica, concreta ed attuale”, atteso che lo stesso, oltre ad aver commesso i suddetti reati, risultava formalmente pressoché nullatenente e indigente. Il soggetto, infatti, dal 1979 ad oggi aveva complessivamente dichiarato redditi per soli 165 mila euro, pur disponendo - di fatto - di un patrimonio del valore stimato di circa 30 milioni di euro, non solo in Italia ma anche in altri paesi europei. L’operazione odierna si inquadra nel più ampio dispositivo di polizia economico-finanziaria predisposto dalla Guardia di Finanza a tutela dell’economia legale, restituendo alla collettività i beni accumulati attraverso comportamenti illeciti e in danno dell’iniziativa imprenditoriale condotta nel rispetto delle regole.
I militari della Guardia di Finanza di Bologna hanno eseguito un sequestro di prevenzione di beni mobili, immobili, disponibilità finanziarie e quote societarie – detenuti anche all’estero – del valore di circa 30 milioni di euro, nella disponibilità di S.V., imprenditore formalmente residente nel principato di Monaco ma di fatto domiciliato in provincia di Pavia, in quanto ritenuto “soggetto fiscalmente e socialmente pericoloso”. Il provvedimento è stato disposto dal Tribunale di Bologna – Sezione Misure di Prevenzione, in accoglimento della richiesta formulata dal Pubblico Ministero titolare delle indagini, dott. Roberto Ceroni della locale Direzione Distrettuale Antimafia. Tra i beni oggetto di sequestro da parte del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria di Bologna rientrano n. 10 immobili (tra cui 3 complessi immobiliari di pregio, con parco, piscina e autorimessa, di cui due siti nel pavese e uno ubicato a picco sul mare nella prestigiosa località francese di Roquebrune-Cap Martin, del valore di circa € 7 mln), oltre 30 autovetture (tra cui spiccano diverse Bentley, Range Rover, Ferrari e prestigiose auto d’epoca), quote societarie e disponibilità finanziarie. Il provvedimento cautelare costituisce lo sviluppo dell’operazione “MILLE MIGLIA” eseguita nel 2016 nel corso della quale il proposto era stato denunciato, unitamente ad altre 14 persone, e tratto in arresto per aver distratto dal patrimonio del fallimento di una società con sede in Bologna beni per circa 7,5 mln di euro. Veniva appurato, altresì, come l’imprenditore, sebbene fittiziamente residente all’estero, commerciasse autoveicoli di assoluto pregio in Italia in completa evasione d’imposta omettendo di dichiarare redditi per circa 96 milioni di euro. All’esito delle predette indagini, le fiamme gialle felsinee sviluppavano investigazioni economico patrimoniali, ai sensi del “Codice antimafia” ricostruendo la lunga “storia criminale” del S.V., caratterizzata dal compimento di plurimi reati di usura, riciclaggio, bancarotte fraudolente e una evasione fiscale “pluriennale e colossale” tanto da accumulare, quantomeno dal 1984 ad oggi, sia come persona fisica sia tramite le numerose persone giuridiche di comodo a lui riconducibili, un debito verso l’Erario quantificabile in oltre 140 milioni di euro. Gli approfondimenti investigativi condotti hanno permesso quindi di evidenziare in capo al proposto una “pericolosità sociale e fiscale, storica, concreta ed attuale”, atteso che lo stesso, oltre ad aver commesso i suddetti reati, risultava formalmente pressoché nullatenente e indigente. Il soggetto, infatti, dal 1979 ad oggi aveva complessivamente dichiarato redditi per soli 165 mila euro, pur disponendo - di fatto - di un patrimonio del valore stimato di circa 30 milioni di euro, non solo in Italia ma anche in altri paesi europei. L’operazione odierna si inquadra nel più ampio dispositivo di polizia economico-finanziaria predisposto dalla Guardia di Finanza a tutela dell’economia legale, restituendo alla collettività i beni accumulati attraverso comportamenti illeciti e in danno dell’iniziativa imprenditoriale condotta nel rispetto delle regole.
Tir fermo in galleria in A1
Mezzo pesante a fuoco
Alle 21:34 del 21/01/20 la sala operativa 115 di Bologna ha ricevuto una chiamata di soccorso per un incendio di un mezzo pesante in A1 altezza Sasso Marconi. Ad avvertire i pompieri è stata la Polizia di Stato. Un autoarticolato trasportante bobine di acciaio ha preso fuoco, probabilmente per un surriscaldamento dei freni. L'incendio si è sviluppato rapidamente. I vigili del fuoco sono intervenuti con tre squadre dal distaccamento di Zola Predosa, dalla centrale con autobotte e dal distaccamento volontario di Monzuno. I pompieri hanno spento le fiamme che hanno distrutto gran parte del rimorchio e messo in sicurezza lo scenario. Chiusa parzialmente la A1 in direzione nord nei pressi di Sasso per operazioni di soccorso. Sul posto oltre al 115 anche la Polstrada che ha scortato i vigili del fuoco sul posto e il personale tecnico di ASPI.
Incidente tra tre auto a Budrio
martedì 21 gennaio 2020
Incidente furgone
Intervento per incidente stradale a Calderara di Reno. 21/01/20 ore 00:20. La sala operativa 115 riceve una chiamata di soccorso per incidente stradale a Calderara di Reno in via Prati al km 6. La chiamata è stata inoltrata dal Servizio emergenza territoriale del 118 a cui ha prontamente risposto una squadra dalla sede vvf centrale. I vigili del fuoco hanno soccorso un uomo di origine pakistana alla guida di un furgone. Il mezzo è sbandato ed è finito fuoristrada a causa di detriti sull'asfalto mentre percorreva via Prati. Il ferito è stato poi affidato alle cure del 118 e ospedalizzato. Sul posto 115,118 e Carabinieri.
lunedì 20 gennaio 2020
Strada sprofondata
Bologna 20/01/20. Ore 07:30 circa. La sala operativa 115 riceve una chiamata di soccorso dalla Polizia locale per un mezzo pesante della nettezza urbana che è sprofondato per il cedimento del manto stradale in via dell'Angelo sui colli bolognesi. Sono intervenuti i vigili del fuoco per recuperare il camion con due squadre e l'autogru'. Interrotta la circolazione sulla via per operazioni di recupero. Sul posto 115 e polizia locale.
Cornicioni pericolanti
Ore 8:37 via San Felice 63. Intervengono i vigili del fuoco con due squadre dal distaccamento del Carlo Fava per mettere in sicurezza la facciata dell'edificio da cui si sono distaccati pezzi di cornicione che hanno danneggiato due auto. Chiusa la strada per operazioni di soccorso. Deviato traffico stradale e mezzi pubblici. Sul posto 115 e polizia locale.
Incidente al Kiss end Ride
Bologna 19/01/20. Alle 22:15 la Polfer allertava la sala operativa 115 per un incidente nel Kiss and Ride della Stazione AV di Bologna. Un camion con cassone troppo alto ( sembra che l'autista non si sia accorto delle dimensioni max in altezza) abbia accidentalmente urtato uno sprinkler del sistema antincendio provocando fuoriuscita di acqua. Sono intervenuti i vigili del fuoco per mettere in sicurezza l'area. Sul posto RFI Polfer e 115.
domenica 19 gennaio 2020
Scooter rubato
Ieri, ore 16 circa, pattuglia del Nucleo Radiomobile del Comando Provinciale di Bologna, nel transitare in via Mazzini, notava sopraggiungere nel senso opposto di marcia un motociclo, con a bordo due giovani, che all'intersezione con via Albertoni, non rispettava il segnale rosso del semaforo. I militari facevano inversione per raggiungere il predetto veicolo che, nel frattempo, a forte velocità per sfuggire al controllo, raggiungeva p.zza San Vitale, non rispettando il rosso di svariati semafori. Da via San Vitale si immetteva in via Broccaindosso, dove il passeggero scendeva per darsi alla fuga a piedi; il conduttore del motociclo invece proseguiva la sua fuga sul mezzo fino all'intersezione con Strada Maggiore, dove, data la forte velocità, ne perdeva il controllo rovinando a terra. Immediatamente veniva raggiunto, bloccato e messo in sicurezza dai militari operanti. Il motocilo, risultato oggetto di furto, veniva restituito al proprietario. Il conduttore, tunisino 21enne, veniva deferito per Resistenza a P.U. e Ricettazione, nonché condotto in Questura per regolarizzare la propria posizione sul territorio nazionale.
Incidente
Bologna 19/01/20. Alle ore 12:19 la Polizia di Stato allertava la sala operativa 115 per un incidente stradale a Imola in un sottopasso di via della Cooperazione. Una vettura ha sbandato girando su se stessa e urtando lo spartitraffico. Una persona rimasta incastrata. Sono intervenuti immediatamente i vigili del fuoco dal distaccamento di Imola con una squadra. Hanno estratto il ferito in sinergia con il 118 affidato poi alle loro cure. Sul posto la Polizia stradale che ha regolato il traffico durante le operazioni di soccorso.
sabato 18 gennaio 2020
Garage a fuoco a Malalbergo
Bologna 18/01/20. Ore 19:34 allerta 115 per un grosso incendio in un'abitazione a Malalbergo in piazza Quattro Novembre. Ad andare a fuoco un garage di un'abitazione. Le fiamme si sono poi propagate ai piani soprastanti. Sono intervenuti i vigili del fuoco con cinque squadre dalla sede centrale e dal distaccamento di San Pietro in Casale. Con autobotti e autoscala i vigili del fuoco hanno affrontato il fuoco domandò l'incendio. Sul posto il 115, il 118 e le forze dell'ordine. Una persona con segni di soffocamento ricoverata a Bentivoglio
Fermata una coppia
SAN LAZZARO DI SAVENA (BO)
ESEGUITO DAI CARABINIERI UN FERMO DI INDIZIATO DI DELITTO
I Carabinieri
del Nucleo Operativo Radiomobile della Compagnia di San Lazzaro di
Savena (BO) e della Stazione di Granarolo Emilia (BO) hanno eseguito un fermo di indiziato di delitto nei confronti di una coppia di coniugi, F.C., 54enne bolognese, residente a Budrio (BO) e D.M.R., 49enne napoletana, residente a Bologna, indagati per rapina pluriaggravata, morte come conseguenza di altro delitto e indebito utilizzo di carte di pagamento.
Il provvedimento, emesso dalla Procura della Repubblica di Bologna,
nasce da un’indagine dei Carabinieri, finalizzata a individuare i
responsabili della morte di B.L., 63enne ferrarese. L’uomo,
pensionato e residente a Bentivoglio (BO), dopo essersi allontanato da
casa la mattina del 31 ottobre 2019, alla guida della sua Renault Clio,
era stato rinvenuto cadavere il 6 novembre successivo a Granarolo Emilia
(BO). All’epoca dei fatti, la denuncia di scomparsa era stata sporta
dalla moglie del 63enne che si era rivolta ai Carabinieri della Stazione
di Bentivoglio (BO). Dalle indagini dei Carabinieri, è emerso che i due
rei, con premeditazione e in concorso morale e materiale tra loro, dopo
aver incontrato il 63enne, lo avrebbero avvelenato per sottrargli il
telefono cellulare e la carta bancomat per effettuare, a più riprese e
con volto travisato, dodici prelievi di denaro contante dal conto
corrente della vittima, per un importo complessivo di 1.900 euro. Nel
corso di tali condotte, la somministrazione smodata dei suddetti
farmaci, causava la morte della vittima per arresto cardiaco. I due
coniugi, tratti in arresto dai Carabinieri del Nucleo Operativo
Radiomobile della Compagnia di San Lazzaro di Savena (BO) e della
Stazione di Granarolo Emilia (BO), sono stati tradotti in carcere a
disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
venerdì 17 gennaio 2020
Incidente in A14

Incidente
Bologna 17/01/20. Alle ore 22:25 di ieri sera 16/01 il servizio emergenza territoriale del 118 ha allertato la sala operativa 115 di Bologna per un incidente stradale avvenuto sulla SP610-via Montanara sud, in località Borgo Tossignano. Una vettura, mentre percorreva la via Montanara da Fontanelice a Borgo Tossignano, per cause ancora da appurare, è uscita di strada finendo nel fosso a lato della carreggiata, ribaltandosi. Il conducente all'interno, un uomo di mezz'età, rimasto ferito (codice 2), è stato estratto dai vigili del fuoco intervenuti sul posto con squadre provenienti da Imola e Fontanelice. Affidato alle cure del 118 è stato poi trasportato all'ospedale Maggiore a Bologna. Sul posto, oltre al 115 e il 118 Imola, anche i Carabinieri della stazione di Castel del Rio.
Imola
IMOLA (BO)
26ENNE ARRESTATO DAI CARABINIERI PER STALKING
I Carabinieri del Nucleo Operativo Radiomobile della Compagnia di Imola (BO) hanno arrestato un 26enne marocchino, pregiudicato, per atti persecutori e violazione dei provvedimenti di allontanamento dalla casa familiare e del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa. E’ successo ieri pomeriggio, quando il 26enne, residente a Fermo, è andato a trovare la sua ex compagna che stava lavorando all’interno di un negozio di Imola (BO), nonostante gli fosse stato vietato da una misura cautelare che aveva ricevuto di recente dall’Autorità Giudiziaria di Ancona, come conseguenza di atti persecutori commessi con la ragazza, dopo che lei lo aveva lasciato lo scorso luglio, al termine di una breve relazione sentimentale. All’epoca dei fatti, il 26enne, non accettando la scelta della ragazza, aveva iniziato a tormentarla di telefonate e messaggi, poi, visto che lei continuava a ignorarlo, aveva tentato di entrarle in casa sfondando la tapparella di una finestra, vendendo arrestato il 28 luglio 2019, da una pattuglia delle Forze di polizia mentre si trovava ancora nel balcone dell’appartamento. Per questo motivo, ieri pomeriggio, la giovane commessa, temendo per la sua incolumità, già compromessa da un forte stato di ansia che il suo ex gli aveva provocato, ha telefonato al 112 chiedendo aiuto ai Carabinieri. All’arrivo dei militari, il marocchino, pienamente consapevole della violazione perpetrata, è finito in manette e su disposizione della Procura della Repubblica di Bologna è stato tradotto in carcere.
giovedì 16 gennaio 2020
Famiglia in difficoltà
Bologna:
Famiglia in difficoltà soccorsa dalla Polizia di Stato nella Stazione Ferroviaria di Porretta
Terme.
Storia a lieto
fine quella che ha interessato gli Operatori della Polizia di Stato in servizio
presso il Posto di Polizia Ferroviaria di Porretta Terme, che nel pomeriggio di
qualche giorno fa hanno notato sostare per diverse ore senza prendere alcun
treno, all’interno della Sala di attesa della stazione, una famiglia di origini
brasiliane composta da padre, madre, due bimbi piccoli e lo zio.
Immediatamente
la pattuglia si è avvicinata per capire meglio se avessero bisogno d’aiuto. La
donna del gruppo riferiva in un italiano stentato e con difficoltà, che avevano
appena lasciato l’appartamento nel quale risiedevano regolarmente in Porretta,
ma di non aver avuto indietro la cauzione di 1400 euro versata per la
locazione, rimanendo così senza denaro per poter tornare in Brasile.
Gli Operatori prontamente
hanno deciso di accogliere la famiglia all’interno degli Uffici di Polizia,
ormai presa dallo sconforto, per fornire loro un riparo dal freddo e cercare
una sistemazione momentanea.
Nel frattempo
gli Agenti, pensando di trovarsi di fronte ad una truffa, hanno rintracciato la
proprietaria dell’immobile lasciato dalla famiglia, la quale riferiva di aver
restituito la cauzione tramite bonifico bancario, unico motivo per cui gli
inquilini non avevano la disponibilità del denaro.
Grazie all’intervento
della Polfer, la proprietaria dell’immobile, dispiaciuta per il malinteso,
restituiva la cauzione in contanti annullando il bonifico, cosicché la famiglia
è riuscita a partire per Bologna, per poi prendere il volo per il ritorno in
Brasile.
I protagonisti della vicenda hanno espresso sentita
gratitudine per l’operato della Polizia Ferroviaria, che anche in
quest’occasione ha dimostrato grande senso di umanità e di prossimità ai
cittadini.
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