giovedì 30 ottobre 2025

37enne arrestato in flagranza

 


IDENTIFICATO DAI CARABINIERI IL PRESUNTO AUTORE DELLA “SPACCATA”: 37ENNE STRANIERO ARRESTATO IN FLAGRANZA DI REATO DAI CARABINIERI DEL NUCLEO RADIOMOBILE DI BOLOGNA

Bologna: I Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Bologna hanno arrestato un 37enne straniero per tentato furto aggravato. L’arresto è stato eseguito a seguito dell’intervento dei Carabinieri, allertati da una cittadina che aveva telefonato al 112 NUE per segnalare la presenza di una persona sospetta che aveva infranto la vetrina di un negozio di abbigliamento sito nel quartiere Santo Stefano. All’arrivo della gazzella dei Carabinieri, il 37enne è stato subito bloccato e messo in sicurezza nonostante quest’ultimo abbia tentato di allontanarsi. I militari dell’Arma hanno rinvenuto una grossa pietra proprio davanti la porta di ingresso del negozio, che è stata utilizzata per creare il varco all’interno della vetrina, nonchè evidenti tracce ematiche riconducinili all’uomo, il quale nella circostanza si è procurato piccole ferite da taglio. Il punto vendita veniva trovato completamente a soqquadro, ma il tempestivo arrivo dei Carabinieri ha scongiurato la sottrazione di merce o del denaro dall’interno del registratore di cassa. Su disposizione del Pubblico Ministero di turno presso la Procura della Repubblica di Bologna, il 37enne arrestato dai Carabinieri è stato trattenuto in camera di sicurezza in attesa del processo con rito direttissimo che si è concluso con la convalida dell’arresto e l’applicazione della misura cautelare del divieto di dimora nella città metropolitana di Bologna.

mercoledì 29 ottobre 2025

Coltiva droga vicino aeroporto



Droga, la Polizia locale della Città metropolitana scopre una coltivazione di Cannabis nei pressi dell’aeroporto di Bologna

Sequestrate 40 piante e sporta denuncia contro ignoti alla Procura della Repubblica

La Polizia locale della Città metropolitana di Bologna ha sequestrato una quarantina di piante di Cannabis e disinstallato il relativo sistema abusivo di irrigazione. L'operazione è stata svolta nella mattina di domenica 26 ottobre. Il servizio di tutela del territorio ha visto questa volta il personale della Polizia locale della Città metropolitana addentrarsi all’interno di una macchia fitta nei pressi dell’area golenale del fiume Reno, vicino all’aeroporto di Bologna, per seguire le tracce di una coltivazione abusiva di Cannabis, di cui da qualche giorno si sospettava l’esistenza. Gli agenti hanno così trovato numerosi sacchi della spesa impiegati come vasi per accogliere le piante di Cannabis e aree coltivate al medesimo scopo. Una struttura complessa, quella smantellata dalla Polizia locale, che vedeva impiegato anche un sistema di pompaggio alimentato a batteria per accingere acqua direttamente dal fiume Reno, mediante un tubo lungo centinaia di metri. 

Gli agenti hanno sporto denuncia contro ignoti presso la Procura della Repubblica, che ora guiderà le indagini, a partire dagli indizi ritrovati dalle "divise grigie" nei pressi della coltivazione.

"Esprimo grande apprezzamento per l’operazione condotta dalla Polizia locale della Città metropolitana, che ancora una volta ha dimostrato capacità investigativa, presidio costante del territorio e attenzione concreta alla tutela della legalità. - ha dichiarato Enrico Di Stasi, delegato del Sindaco alla Polizia locale della Città metropolitana - Il sequestro della coltivazione abusiva di cannabis nei pressi del fiume Reno conferma l’importanza di un lavoro capillare e professionale, spesso lontano dai riflettori, ma fondamentale per prevenire fenomeni illegali che minacciano l'ambiente e la sicurezza dei cittadini. Contrastare l’illegalità, in tutte le sue forme, significa garantire la vivibilità dei nostri territori e tutelare le comunità. A nome della Città metropolitana vogliamo ringraziare gli agenti per l’impegno quotidiano e la competenza con cui operano: sono un presidio essenziale per una comunità che vuole essere libera, sicura e fondata sul rispetto delle regole".

Circolo privato chiuso

 


Circolo privato adibito a discoteca. Il Questore sospende per 15 giorni l’attività di un circolo di via Calzoni.

Il Questore della Provincia di Bologna ha disposto la sospensione delle autorizzazioni di un circolo privato sito in via Calzoni a Bologna, in quanto adibito a luogo di intrattenimenti musicali e danzanti abusivi, esercitati in assenza delle prescritte autorizzazioni di pubblica sicurezza.

Il provvedimento, disposto ai sensi dell’art. 100 del T.U.L.P.S., è stato adottato a seguito di un controllo amministrativo effettuato nella nottata tra il 25 e il 26 ottobre scorso, da personale della Divisione di Polizia Amministrativa e Sociale della Questura unitamente alla Polizia Locale – Reparto Commerciale di Bologna.

Durante l’ispezione è emerso che i locali del circolo, formalmente registrato come associazione privata, erano in realtà strutturati come una vera e propria discoteca, con ampia pista da ballo, luci psichedeliche e musica ad alto volume mixata da un DJ collocato dietro una consolle sopraelevata.

Nel corso del controllo si accertava inoltre la somministrazione di bevande a pagamento a soci e non soci dietro pagamento in contanti, senza emissione di scontrini e in assenza delle necessarie autorizzazioni. L’accesso avveniva liberamente, senza alcuna verifica da parte della direzione sulla qualifica di socio né presa visione dello statuto o del regolamento del circolo da parte dell’aspirante. Il tesseramento veniva effettuato direttamente all’ingresso, con pagamento in contanti, prevedendo un contributo di 15 euro per l’ingresso comprensivo di una consumazione, oltre ai 5 euro per la tessera associativa.

Le verifiche hanno inoltre evidenziato che la maggior parte dei presenti risultava essersi tesserato la la sera stessa del controllo, con la presenza di avventori privi di tessera o non riconducibili al registro soci, che il presidente non era in grado di esibire.

Il Questore di Bologna ha ritenuto che tali circostanze configurassero una grave violazione della normativa in materia di pubblici spettacoli e sicurezza, oltre che una situazione di pericolo per l’ordine e la sicurezza pubblica, come emerso anche da alcuni esposti dei residenti; il circolo, già oggetto di precedenti provvedimenti di sospensione nel 2023 e nel 2024 per episodi di liti e lesioni in ci venivano coinvolti gli avventori del circolo.

Alla luce di tutto ciò, è stata disposta la sospensione delle attività per 15 giorni.

Il provvedimento si inserisce nell’attività di prevenzione e contrasto degli intrattenimenti abusivi e delle situazioni di rischio per la sicurezza dei cittadini, che la Questura di Bologna continua a portare avanti con costante impegno.

martedì 28 ottobre 2025

Identificato per la spaccata

 IDENTIFICATO DAI CARABINIERI IL PRESUNTO AUTORE DELLA “SPACCATA”: RINTRACCIATO MEDIANTE IL REPERTAMENTO DELLE TRACCE DI SANGUE LASCIATE PER STRADA

Casalecchio di Reno (BO): I Carabinieri della Compagnia di Bologna Borgo Panigale, nel corso delle immediate e speditive indagini, riuscivano ad identificare il presunto autore della cd “spaccata” commessa ad un esercizio commerciale della zona, avvenuto verso le 6:00 di domenica scorsa. Lo stesso, poi identificato in un ragazzo italiano 19enne, si era introdotto all’interno del bar al momento chiuso, completamente travisato con indumenti neri e passamontagna, infrangendo nella circostanza la vetrata principale del bar utilizzando un oggetto metallico, per poi dirigersi verso il registratore di cassa e prelevare l’incasso pari a 150 euro; durante tale operazione il 19enne rimaneva ferito ad una mano. Attraverso il repertamento delle tracce di sangue lasciate sia sulla porta di ingresso che lungo la via di fuga, i Carabinieri riuscivano a ricostruire il percorso effettuato dal ragazzo fino al proprio domicilio, ove lo stesso veniva rintracciato e riconosciuto come la stessa persona ripresa dal sistema di videosorveglianza del locale, oltre al ritrovamento degli indumenti utilizzati e alla ferita ad una mano.


lunedì 27 ottobre 2025

Residuo di 11 anni di carcere



 DOVRÀ SCONTARE 11 ANNI DI CARCERE UN 29ENNE DESTINATARIO DI UN PROVVEDIMENTO EMESSO DALL’UFFICIO ESECUZIONI PENALI DELLA PROCURA GENERALE DELLA REPUBBLICA.

Castel Maggiore (BO): I Carabinieri della Stazione di Castel Maggiore hanno eseguito un provvedimento di esecuzione di pene concorrenti e ordine di carcerazione emesso dall’Ufficio Esecuzioni Penali della Procura Generale della Repubblica presso la Corte D’Appello di Bologna, nei confronti di un 29enne bolognese. Rintracciato dai Carabinieri, è stato arrestato e tradotto in un Istituto penitenziario, per scontare una pena residua complessiva di anni 11, mesi 2 mesi e giorni 9 di reclusione, determinati dall’unificazione delle pene stabilite con le sentenze di condanna, ricevute in passato per reati contro la persona e in materia di sostanze stupefacenti, commessi tra il 2017 e il 2022 a Bologna.

sabato 25 ottobre 2025

Ci vediamo al cimitero

 


“CI VEDIAMO AL CIMITERO”. PRIMA IL FURTO DELLO SMARTPHONE, POI LA RICHIESTA DI SOLDI PER LA RESTITUZIONE. DUE PERSONE ARRESTATE PER TENTATA ESTORSIONE.

Bologna: I Carabinieri del Nucleo Operativo Radiomobile della Compagnia Bologna Borgo Panigale hanno arrestato per tentata estorsione in concorso un 28enne marocchino senza fissa dimora con precedenti di polizia in materia di droga e un 48enne italiano residente a Bologna con precedenti di polizia per reati contro il patrimonio e la persona. L’arresto è stato eseguito durante un’operazione dei Carabinieri attivati dalla richiesta di una ragazza che era stata derubata a Casalecchio di Reno, mentre si trovava in compagnia del fidanzato. La giovane, sulla ventina, si era rivolta ai Carabinieri denunciando il furto del proprio telefonino che le era stato strappato di mano per strada da un ragazzo che si era avvicinato a piedi. Inseguito dal fidanzato della ragazza, il malvivente in fuga riusciva a dileguarsi, facendo perdere le tracce. Dopo il furto, uno sconosciuto telefonava al suo fidanzato, dicendogli che per riavere indietro il telefonino era necessario incontrarsi di sera al Cimitero Monumentale della Certosa e pagare 100 euro.

All’appuntamento si sono presentati anche i Carabinieri, i quali, appena i due soggetti si sono avvicinati alla giovane coppia per chiedere se avessero portato i soldi, sono usciti allo scoperto traendo in arresto i due soggetti. Su disposizione del Pubblico Ministero di turno presso la Procura della Repubblica di Bologna i presunti responsabili, sono stati tradotti in un Istituto penitenziario a disposizione dell’Autorità giudiziaria.

giovedì 23 ottobre 2025

Giovane arrestato

 Arrestato dalla Polizia di Stato un venticinquenne gravemente indiziato di tentata rapina in danno di minore e rapina in danno di un giovane.

In data 20 ottobre 2025, la Polizia di Stato nello specifico personale della Squadra Mobile ha dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip del Tribunale su richiesta della Procura della Repubblica di Bologna, a carico di un soggetto gravemente indiziato di rapina e tentata rapina consumate in rapida successione in questo centro cittadino in data 28.09.2025.

In particolare il sospettato, cittadino moldavo classe 2000, già gravato da precedenti specifici, è gravemente indiziato di avere tentato di rapinare, in questa via Bertolino, un minore minacciandolo con un coltello; la rapina non si consumava perché la vittima riusciva a richiamare l’attenzione di alcuni passanti.

Pochi minuti dopo, però, in via Acri, il sospettato raggiungeva un altro giovane e, sempre sotto la minaccia del coltello, lo costringeva a prelevare 20 euro da uno sportello bancomat ubicato nelle vicinanze.

Il sospettato è gravato da precedenti specifici poiché, già in passato, è risultato coinvolto in rapine effettuate con la medesima modalità e per la stessa cifra di venti euro; la somma sottratta, infatti, rappresenta, secondo la ricostruzione investigativa, una cifra tale per cui l’arrestato presumeva che, essendo una somma ridotta, le parti offese non avrebbero sporto denuncia.

Fortunatamente, però, entrambe le persone offese sporgevano denuncia consentendo, così, alla Squadra Mobile di acquisire le immagini di videosorveglianza poste nelle vicinanze che permettevano di individuare il probabile autore del gesto.

La perquisizione personale e domiciliare effettuata dopo il fatto, alla ricerca dell’arma utilizzata dal presunto rapinatore, consentiva, anche, di individuare l’abbigliamento indossato al momento delle rapine e ripreso dagli impianti di video sorveglianza.

Sulla scorta del grave quadro indiziario raccolto dalla Squadra Mobile, la Procura della Repubblica richiedeva l’emissione della misura custodiale in carcere, anche in ragione dei precedenti specifici del sospettato, già sottoposto ad affidamento in prova. Il GIP concordando con il quadro probatorio emerso nelle indagini emetteva la massima misura custodiale eseguita, poi, in data 20.10.2025.

Espletate le formalità di rito l’arrestato veniva associato presso la locale casa circondariale.

Si rappresenta che si procede in ambito di indagini preliminari con la presunzione di innocenza degli arrestati.