lunedì 3 novembre 2025

Kosovaro arrestato



37ENNE KOSOVARO ARRESTATO DAI CARABINIERI DEL NUCLEO OPERATIVO RAIOMOBILE DI IMOLA PER FURTO IN ABITAZIONE IN CONCORSO E RAPINA IMPROPRIA

Imola (BO): I Carabinieri del Nucleo Operativo Radiomobile di Imola hanno arrestato un 37enne kosovaro per furto in abitazione in concorso e rapina impropria. L’arresto è stato eseguito durante un intervento dei Carabinieri, per verificare la presenza di persone sospette che erano state avvistate in un edificio condominiale situato sulla via Montanara. All’arrivo dei Carabinieri, il 37enne era ferito e sdraiato a terra, a causa di una caduta dal balcone di un appartamento situato a quattro metri di altezza e a una colluttazione verificatasi durante la fuga, per sfuggire a cinque dipendenti di un esercizio pubblico situato al piano terra che lo avevano sorpreso, unitamente a due complici. Perquisito dai Carabinieri, il 37enne è stato trovato in possesso di una ricetrasmittente, alcuni strumenti da scasso e 200 euro. Soccorsi dai sanitari del 118, il 37enne e i dipendenti di età compresa tra i 23 e i 30 anni, sono stati medicati e dimessi con alcuni giorni di prognosi. In seguito i Carabinieri hanno accertato che il presunto responsabile era entrato all’interno di un’abitazione forzando le porte e gli infissi, poi vistosi scoperto, aveva tentato la fuga, senza successo. I complici del 37enne sono riusciti a dileguarsi con una parte del bottino: circa 15.000 euro tra soldi e gioielli. Su disposizione del Pubblico Ministero di turno presso la Procura della Repubblica di Bologna, il 37enne arrestato dai Carabinieri è stato processato con giudizio direttissimo. Il Giudice ha convalidato l’arresto e nei confronti del 37enne è stata disposta la misura cautelare in carcere.

Pastificio chiuso



NAS BOLOGNA: CONTROLLO IN UN PASTIFICIO. CHIUSURA DI UN MAGAZZINO ABUSIVO E MAXISEQUESTRO DI PROSCIUTTI, MORTADELLE, FORMAGGI ED ALTRE DERRATE ALIMENTARI. 

I militari del NAS di Bologna hanno proceduto, durante a un controllo di un pastificio, al sequestro amministrativo di un magazzino privo della prevista Notifica Sanitaria e dei complessivi 13.000 kg di derrate alimentari quali prosciutti, mortadelle, formaggio grattugiato, latticini, conserve di pomodoro, conservate al suo interno, per un valore di oltre 90.000 euro. A poche centinaia di metri dall’impianto produttivo veniva, infatti, scoperto in un vasto capannone di oltre 500 metri quadrati, abusivamente allestito, usato per stoccare decine di tonnellate di alimenti. Le condizioni igienico-sanitarie e strutturali dell’intero magazzino risultavano critiche e assolutamente non idonee all’impiego a cui era stato destinato in quanto si constatava la presenza di polvere e ragnatele, nonché residui di legname ed altri detriti sui pavimenti. Le saracinesche presentavano dei fori strutturali e delle ampie fessurazioni sugli infissi, tali da permettere l’accesso di insetti, infestanti, striscianti e roditori, in violazione delle misure minime pest-control. Il medesimo ambiente veniva inoltre adibito promiscuamente, in adiacenza ai generi alimentari, a deposito di macchinari in disuso, materiali di risulta ed altri generi non attinenti all’attività commerciali, come ad esempio diversi treni di pneumatici impilati. All’interno del laboratorio di produzione alimentare poi, veniva ravvisata una estrema sovrapposizione di diverse produzioni alimentari con elevatissimo rischio di reciproca contaminazione e inoltre una parte del locale era stato indebitamente adibito per il lavaggio degli utensili, delle teglie e dei contenitori sporche delle carni lavorate.  Veniva riscontrata, altresì, una eccessivamente prolungata sosta a temperatura ambiente in fase di confezionamento, di tortellini ed altri preparati gastronomici che dovrebbero permanere alla costante temperatura di 0/+6°C. A seguito di tempestiva segnalazione da parte dei militari, la competente AUSL emetteva tempestivamente importanti provvedimenti prescrittivi e correttivi a carico della gestione aziendale. Venivano contestate sanzioni amministrative, per un totale di 5.000 €.

venerdì 31 ottobre 2025

Operazione Cagliostro

GdiF BOLOGNA: OPERAZIONE CAGLIOSTRO - 

TRUFFA NAZIONALE NEL FOTOVOLTAICO DA 80 MILIONI DI EURO. SEQUESTRATO IL SITO WEB SOCIETARIO, CRIPTOVALUTE E 95 CONTI CORRENTI. Nella prima mattinata del 28 ottobre 2025 la Guardia di Finanza e la Polizia di Stato hanno eseguito numerose perquisizioni domiciliari in tutta Italia ed effettuato il sequestro preventivo d’urgenza del portale www.voltaiko.com, con contestuale blocco di 95 conti correnti riconducibili all’omonimo gruppo societario. Si tratta del risultato di una complessa indagine condotta dal Nucleo Operativo Metropolitano della Guardia di Finanza di Bologna e dal Centro Operativo per la Sicurezza Cibernetica per l’Emilia-Romagna, sotto la direzione del Pubblico Ministero dott. Marco Imperato della Procura della Repubblica di Bologna. Un’azione corale che ha visto impegnate in prima linea anche le Sezioni Operative Sicurezza Cibernetica delle varie Regioni e gli altri reparti territoriali della Fiamme Gialle nelle province di Bologna, Rimini, Modena, Milano, Varese, Arezzo, Frosinone, Teramo, Pescara, Ragusa. L’operazione ha permesso di ricostruire il modus operandi di un gruppo criminale transnazionale con struttura piramidale tipica del network marketing multi level dedito alla consumazione di un numero indeterminato di truffe, perpetrate in danno anche di persone "fragili", tipicamente attinenti al cd. schema Ponzi (modello economico di vendita truffaldino che promette forti guadagni ai primi investitori, a discapito di nuovi “investitori”, a loro volta vittime della truffa). La proposta green di investimenti nel settore delle energie rinnovabili non prevedeva l’installazione di impianti fisici presso le proprie abitazioni, bensì il noleggio di pannelli fotovoltaici collocati in Paesi ad alta produttività energetica, in realtà inesistenti, con allettanti rendimenti mensili o trimestrali in “energy point”. Le somme investite erano tuttavia vincolate per tre anni, consentendo così di allargare enormemente la leva finanziaria. Si stima che siano circa 6.000 le persone offese sul territorio nazionale che venivano persuase dai numerosi procacciatori ad investire sul portale, generando un volume di investimenti stimato in circa 80 milioni di euro. La Procura della Repubblica di Bologna ha disposto in via d’urgenza il sequestro preventivo del portale www.voltaiko.com e di tutti i rapporti finanziari riconducibili alle società coinvolte e agli indagati, da ritenersi innocenti fino a sentenza definitiva. Nel corso delle perquisizioni è stato possibile rinvenire e sottoporre a sequestro criptovalute, dispositivi elettronici, beni di lusso, lingotti d’oro e documentazione di rilevante interesse investigativo.

giovedì 30 ottobre 2025

37enne arrestato in flagranza

 


IDENTIFICATO DAI CARABINIERI IL PRESUNTO AUTORE DELLA “SPACCATA”: 37ENNE STRANIERO ARRESTATO IN FLAGRANZA DI REATO DAI CARABINIERI DEL NUCLEO RADIOMOBILE DI BOLOGNA

Bologna: I Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Bologna hanno arrestato un 37enne straniero per tentato furto aggravato. L’arresto è stato eseguito a seguito dell’intervento dei Carabinieri, allertati da una cittadina che aveva telefonato al 112 NUE per segnalare la presenza di una persona sospetta che aveva infranto la vetrina di un negozio di abbigliamento sito nel quartiere Santo Stefano. All’arrivo della gazzella dei Carabinieri, il 37enne è stato subito bloccato e messo in sicurezza nonostante quest’ultimo abbia tentato di allontanarsi. I militari dell’Arma hanno rinvenuto una grossa pietra proprio davanti la porta di ingresso del negozio, che è stata utilizzata per creare il varco all’interno della vetrina, nonchè evidenti tracce ematiche riconducinili all’uomo, il quale nella circostanza si è procurato piccole ferite da taglio. Il punto vendita veniva trovato completamente a soqquadro, ma il tempestivo arrivo dei Carabinieri ha scongiurato la sottrazione di merce o del denaro dall’interno del registratore di cassa. Su disposizione del Pubblico Ministero di turno presso la Procura della Repubblica di Bologna, il 37enne arrestato dai Carabinieri è stato trattenuto in camera di sicurezza in attesa del processo con rito direttissimo che si è concluso con la convalida dell’arresto e l’applicazione della misura cautelare del divieto di dimora nella città metropolitana di Bologna.

mercoledì 29 ottobre 2025

Coltiva droga vicino aeroporto



Droga, la Polizia locale della Città metropolitana scopre una coltivazione di Cannabis nei pressi dell’aeroporto di Bologna

Sequestrate 40 piante e sporta denuncia contro ignoti alla Procura della Repubblica

La Polizia locale della Città metropolitana di Bologna ha sequestrato una quarantina di piante di Cannabis e disinstallato il relativo sistema abusivo di irrigazione. L'operazione è stata svolta nella mattina di domenica 26 ottobre. Il servizio di tutela del territorio ha visto questa volta il personale della Polizia locale della Città metropolitana addentrarsi all’interno di una macchia fitta nei pressi dell’area golenale del fiume Reno, vicino all’aeroporto di Bologna, per seguire le tracce di una coltivazione abusiva di Cannabis, di cui da qualche giorno si sospettava l’esistenza. Gli agenti hanno così trovato numerosi sacchi della spesa impiegati come vasi per accogliere le piante di Cannabis e aree coltivate al medesimo scopo. Una struttura complessa, quella smantellata dalla Polizia locale, che vedeva impiegato anche un sistema di pompaggio alimentato a batteria per accingere acqua direttamente dal fiume Reno, mediante un tubo lungo centinaia di metri. 

Gli agenti hanno sporto denuncia contro ignoti presso la Procura della Repubblica, che ora guiderà le indagini, a partire dagli indizi ritrovati dalle "divise grigie" nei pressi della coltivazione.

"Esprimo grande apprezzamento per l’operazione condotta dalla Polizia locale della Città metropolitana, che ancora una volta ha dimostrato capacità investigativa, presidio costante del territorio e attenzione concreta alla tutela della legalità. - ha dichiarato Enrico Di Stasi, delegato del Sindaco alla Polizia locale della Città metropolitana - Il sequestro della coltivazione abusiva di cannabis nei pressi del fiume Reno conferma l’importanza di un lavoro capillare e professionale, spesso lontano dai riflettori, ma fondamentale per prevenire fenomeni illegali che minacciano l'ambiente e la sicurezza dei cittadini. Contrastare l’illegalità, in tutte le sue forme, significa garantire la vivibilità dei nostri territori e tutelare le comunità. A nome della Città metropolitana vogliamo ringraziare gli agenti per l’impegno quotidiano e la competenza con cui operano: sono un presidio essenziale per una comunità che vuole essere libera, sicura e fondata sul rispetto delle regole".

Circolo privato chiuso

 


Circolo privato adibito a discoteca. Il Questore sospende per 15 giorni l’attività di un circolo di via Calzoni.

Il Questore della Provincia di Bologna ha disposto la sospensione delle autorizzazioni di un circolo privato sito in via Calzoni a Bologna, in quanto adibito a luogo di intrattenimenti musicali e danzanti abusivi, esercitati in assenza delle prescritte autorizzazioni di pubblica sicurezza.

Il provvedimento, disposto ai sensi dell’art. 100 del T.U.L.P.S., è stato adottato a seguito di un controllo amministrativo effettuato nella nottata tra il 25 e il 26 ottobre scorso, da personale della Divisione di Polizia Amministrativa e Sociale della Questura unitamente alla Polizia Locale – Reparto Commerciale di Bologna.

Durante l’ispezione è emerso che i locali del circolo, formalmente registrato come associazione privata, erano in realtà strutturati come una vera e propria discoteca, con ampia pista da ballo, luci psichedeliche e musica ad alto volume mixata da un DJ collocato dietro una consolle sopraelevata.

Nel corso del controllo si accertava inoltre la somministrazione di bevande a pagamento a soci e non soci dietro pagamento in contanti, senza emissione di scontrini e in assenza delle necessarie autorizzazioni. L’accesso avveniva liberamente, senza alcuna verifica da parte della direzione sulla qualifica di socio né presa visione dello statuto o del regolamento del circolo da parte dell’aspirante. Il tesseramento veniva effettuato direttamente all’ingresso, con pagamento in contanti, prevedendo un contributo di 15 euro per l’ingresso comprensivo di una consumazione, oltre ai 5 euro per la tessera associativa.

Le verifiche hanno inoltre evidenziato che la maggior parte dei presenti risultava essersi tesserato la la sera stessa del controllo, con la presenza di avventori privi di tessera o non riconducibili al registro soci, che il presidente non era in grado di esibire.

Il Questore di Bologna ha ritenuto che tali circostanze configurassero una grave violazione della normativa in materia di pubblici spettacoli e sicurezza, oltre che una situazione di pericolo per l’ordine e la sicurezza pubblica, come emerso anche da alcuni esposti dei residenti; il circolo, già oggetto di precedenti provvedimenti di sospensione nel 2023 e nel 2024 per episodi di liti e lesioni in ci venivano coinvolti gli avventori del circolo.

Alla luce di tutto ciò, è stata disposta la sospensione delle attività per 15 giorni.

Il provvedimento si inserisce nell’attività di prevenzione e contrasto degli intrattenimenti abusivi e delle situazioni di rischio per la sicurezza dei cittadini, che la Questura di Bologna continua a portare avanti con costante impegno.

martedì 28 ottobre 2025

Identificato per la spaccata

 IDENTIFICATO DAI CARABINIERI IL PRESUNTO AUTORE DELLA “SPACCATA”: RINTRACCIATO MEDIANTE IL REPERTAMENTO DELLE TRACCE DI SANGUE LASCIATE PER STRADA

Casalecchio di Reno (BO): I Carabinieri della Compagnia di Bologna Borgo Panigale, nel corso delle immediate e speditive indagini, riuscivano ad identificare il presunto autore della cd “spaccata” commessa ad un esercizio commerciale della zona, avvenuto verso le 6:00 di domenica scorsa. Lo stesso, poi identificato in un ragazzo italiano 19enne, si era introdotto all’interno del bar al momento chiuso, completamente travisato con indumenti neri e passamontagna, infrangendo nella circostanza la vetrata principale del bar utilizzando un oggetto metallico, per poi dirigersi verso il registratore di cassa e prelevare l’incasso pari a 150 euro; durante tale operazione il 19enne rimaneva ferito ad una mano. Attraverso il repertamento delle tracce di sangue lasciate sia sulla porta di ingresso che lungo la via di fuga, i Carabinieri riuscivano a ricostruire il percorso effettuato dal ragazzo fino al proprio domicilio, ove lo stesso veniva rintracciato e riconosciuto come la stessa persona ripresa dal sistema di videosorveglianza del locale, oltre al ritrovamento degli indumenti utilizzati e alla ferita ad una mano.